Prefazione

di Paola Dallacasa

Che l’autrice di questo libro fosse un medico “speciale” lo scoprii molti anni fa quando mi presentò la sua tesi di laurea in Medicina: avevo di fronte un testo che riusciva a conciliare in modo egregio l’aridità del dato scientifico con una sensibilità all’aspetto umano della ricerca, il tutto tradotto in uno stile narrativo di gradevolissima lettura.


Il “piccolo libro” che oggi Elena Balsamo ci propone è un’ulteriore conferma della sua capacità di richiamare l’attenzione sugli aspetti relazionali attraverso l’ascolto dell’essere umano nei suoi primi momenti di vita.


L’autrice affronta l’esperienza emozionale della nascita nelle sue diverse fasi: prenatale, intrapartum e postnatale dal punto di vista del feto/neonato, sottolineando la dimensione di sacralità insita in questo evento. Si sofferma sull’accoglienza del neonato in condizioni di normalità, dedicando la seconda parte del testo ai casi più difficili e problematici: quando qualcosa non procede per il verso giusto, come nel caso dei parti prematuri o in qualche modo traumatici. Ci introduce nel mondo fetale e neonatale narrandoci le sensazioni gradevoli e sgradevoli, e le paure sperimentate dall’essere umano, soprattutto se pretermine, durante il suo viaggio dal concepimento alla nascita, con particolare attenzione al momento del passaggio attraverso il canale del parto e al primo contatto con il mondo esterno.


Partendo dall’esperienza personale riporta l’effetto destruente, anche a lungo termine, provocato dalla mancata attenzione alla richieste di aiuto che non solo il neonato ma anche il feto sono in grado di esprimere. Ci ricorda poi come sia possibile contenere queste paure e sensazioni sgradevoli solo con piccoli gesti. Rivolge quindi alcune domande agli esperti che, in ambito sanitario, si occupano di neonati: che cosa sappiamo oggi dello sviluppo psicomotorio del feto, come e perché prestano tanta attenzione all’aspetto relazionale nell’approccio quotidiano con il neonato stesso, che cos’è il “cesareo dolce”…?


La modalità scelta dall’autrice per condurre il colloquio con gli esperti, mediante domande mirate, rende il testo comprensibile anche ai non addetti ai lavori e in particolare ai genitori ai quali è rivolto questo libro.


Nell’ultima parte del testo la narrazione di esperienze da parte di genitori di neonati pretermine aiuta altri genitori che si trovano ad affrontare un’esperienza analoga a comprendere che cosa sta accadendo loro, e gli addetti ai lavori (i professionisti della sanità) a offrire sostegno a questi ultimi, attraverso una migliore comprensione degli stati emozionali che scatena questa esperienza. Sebbene non condivida alcune affermazioni fatte dagli esperti, in tutti loro ho colto molto forte la convinzione che il feto/neonato vada visto, rispettato e ascoltato qualunque sia il contesto in cui si opera, convinzione che dimostrano di mettere in pratica nel loro agire quotidiano.

Avendo iniziato la mia attività alla fine degli anni Sessanta, quando in Italia stava nascendo la Neonatologia, mi pare di poter affermare che l’attenzione al neonato come soggetto in grado di esprimere emozioni e bisogni è andata via via diffondendosi, influendo in modo significativo sulla “care1 che oggi viene messa in atto nelle Terapie Intesive Neonatali, come documentano anche alcuni interventi degli esperti. Molto è stato scritto, e talora svolto, sul sostegno ai genitori di neonati critici e sull’avvio della relazione nel neonato sano. Nonostante sia ormai diffusa la messa in atto di pratiche assistenziali che agevolano questo primo incontro madre-neonato, un’applicazione standardizzata, poco rispettosa dell’unicità con cui prende avvio questo rapporto, ne limita l’efficacia.


Ben venga dunque questo “piccolo libro” rivolto ai professionisti della Sanità che si occupano di percorso nascita, affinché vedano nel neonato un individuo da ascoltare e rispettare, e ai genitori perché non si sentano soli nell’affrontare l’esperienza di una nascita pretermine, con tutte le sue sofferenze.


Lo stile narrativo in grado di trasmetterci gli stati d’animo descritti rende questa lettura coinvolgente.


Paola Dallacasa

già primario di Neonatologia presso l’Ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì già docente di Neonatologia presso l’Università di Bologna

Nato prima del tempo
Nato prima del tempo
Elena Balsamo
Sacralità della nascita e accoglienza amorevole al neonato prematuro.Gravidanza, parto e accoglienza del neonato in una prospettiva emozionale e spirituale, con un’attenzione particolare ai bimbi prematuri. Nato prima del tempo è l’opera di Elena Balsamo dedicata alla perinatologia.La gravidanza, il parto e l’accoglienza del neonato sono qui visti in una prospettiva emozionale e spirituale, visione poco comune tra gli operatori sanitari.L’autrice esplora la dimensione della sacralità neonatale suddividendo il testo in due parti.La prima tratta il tema dell’accoglienza del neonato in condizioni di assoluta normalità, quando tutto procede senza intoppi, aiutando a comprendere appieno l’esperienza della maternità e proponendo vari spunti di riflessione per accogliere il neonato nel miglior modo possibile.La seconda invece è rivolta ai casi più difficili e problematici, quando le cose non vanno per il verso giusto, come i parti prematuri o traumatici, offrendo una nuova visione che apra le porte alla speranza e alla fiducia nel cambiamento. Conosci l’autore Elena Balsamo, specialista in puericultura, si occupa di pratiche di maternage e lavora a sostegno della coppia madre-bambino nei periodi della gravidanza, del parto e dell'allattamento.Esperta di pedagogia Montessori, svolge attività di formazione per genitori e operatori in ambito educativo e sanitario.