capitolo xxv

Mindfulness con i bambini

Spesso gli insegnanti chiedono ai loro allievi di “stare attenti”, ma difficilmente dicono loro come si fa. La pratica di consapevolezza o presenza mentale insegna agli studenti a prestare attenzione, e quel modo di prestare attenzione migliora sia l’apprendimento scolastico che l’acquisizione delle capacità sociali ed emozionali.

Thich Nhat Hanh

La meditazione migliora le funzioni cognitive, la concentrazione, la capacità di apprendimento, la memoria e la creatività. Chi non vorrebbe tutto questo per i propri figli?


Insegnare ai bambini la consapevolezza avrà effetti positivi sul loro modo di affrontare la vita. Impareranno a godere pienamente del momento presente, ad accettare le avversità senza smettere di lottare per superarle. Impareranno a prendere confidenza con i propri stati d’animo invece di negarli o soffocarli. Questo li renderà maggiormente capaci di comprendere gli stati d’animo altrui, portando come risultato una maggiore empatia. Senza il peso del passato né l’ansia del futuro, saranno felicemente radicati nel momento presente. Ecco alcune idee.

  • Cullare con il respiro: invitate il bambino a sdraiarsi su un tappeto (in alternativa anche sul letto) e ad appoggiare sulla pancia il suo pupazzo preferito. Chiedetegli di cullare il pupazzo attraverso la respirazione: inspirando la pancia si gonfia, espirando si sgonfia.

  • Concentrarsi sul positivo: ogni sera, a tavola o al momento di andare a dormire, chiedete ai vostri figli di ripercorrere i momenti più belli della giornata, e condividete i vostri. In questo modo li abituerete a fare caso alle piccole cose positive che accadono durante la giornata e che spesso passano inosservate.

  • Il barattolo della calma: spesso utilizzato nelle scuole Montessori, è un barattolo nel quale vengono inseriti acqua, qualche goccia di colorante e un poco di glitter e/o paillettes. In alternativa potete utilizzare le sfere con la neve, alcune hanno anche la funzione carillon. Agitate il barattolo e invitate il bambino a osservare le paillettes (o i fiocchi di neve) che scendono lentamente. Questa attività ha un effetto calmante ed è estremamente gradita ai più piccini.

  • Il meteo personale1: chiedete al vostro bambino di disegnare il proprio umore come se fosse una condizione atmosferica. Come si sente? Nuvoloso? Tempestoso? Solare? Raggiante? Parlate insieme di questo stato d’animo e di cosa si potrebbe fare, eventualmente, per alleviarlo. Mettete da parte il disegno e tiratelo fuori più tardi o a fine giornata. Fate notare al bambino che, proprio come le nuvole, che vanno e vengono, anche gli stati d’animo mutano rapidamente.
  • Coltivare l’empatia: ogni volta che assistete a una delle piccole, grandi ingiustizie alle quali siamo esposti ogni giorno, chiedete al vostro bambino di immaginare come si sente la persona che ha subito quell’ingiustizia. Dopo aver discusso di questo, chiedetegli se pensa che ci sia qualcosa che potete fare per alleviare la sofferenza di questa persona. Lo stesso vale per le scaramucce tra bambini: quando vi trovate di fronte a una di esse o quando vostro figlio ve le racconta, cercate di rielaborarle in modo da diventare attori e non spettatori passivi di un evento negativo. Portare conforto agli altri è un modo meraviglioso di vivere positivamente il “qui e ora”. Se educhiamo i nostri figli all’empatia, questa diverrà per loro una seconda natura.
  • L’esercizio della candela: seduti a gambe incrociate, mantenendo la schiena ben diritta (se necessario appoggiatevi a una parete), accendete una candela e sistematela davanti al bambino, a circa un metro di distanza, all’altezza degli occhi. Sedetevi accanto a lui e invitatelo a fissare l’attenzione sulla fiamma per un minuto. Sfidatelo a osservarla in silenzio e senza muoversi. Puntate un timer e osservate insieme la fiamma, in silenzio. I bambini sono naturalmente attratti dalla vivacità della fiamma. Chiedetegli di fissarla cercando di sbattere le palpebre il meno possibile. Al termine dell’esercizio, scambiatevi le vostre impressioni e riproponetevi di provare nuovamente il giorno successivo. Non investite alcuna aspettativa su questo esercizio: si tratta di un allenamento per rinforzare il “muscolo” della concentrazione. È molto probabile che vi sentiate bene al termine della pratica, ma lo scopo ricercato non è questa sensazione di benessere. Si tratta di imparare a stare fermi, senza fare nulla e senza aspettarsi nulla. Una qualità impagabile in un mondo come il nostro, che va sempre di corsa, e sempre più rara, soprattutto tra i più giovani. Si tratta di un minuto di pausa in una giornata frenetica. Un minuto da dedicare a se stessi. Un rituale attraverso il quale insegnate ai vostri figli a fermarsi per ricaricare le batterie.
  • Camminare sulle linee: lo fanno spontaneamente i bambini di tutto il mondo. Maria Montessori, già citata come grande maestra di mindfulness, ha introdotto nelle classi un’ellisse disegnata sul pavimento. La forma è stata studiata per stimolare diversi muscoli costringendo il bambino ad adattare via via la propria posizione per seguirne la curva. Lo scopo è camminare concentrandosi su ogni passo. Se non volete disegnare un’ellisse sul vostro pavimento (cosa più che comprensibile), potete sfidare i bambini ad attraversare la stanza camminando solo sulle linee. Altre varianti possono essere camminare tenendo in mano un bicchiere quasi pieno, un cucchiaio con dentro una pallina o una candela accesa.
Grazie alla pratica della mindfulness, i bambini impareranno che le emozioni sono passeggere e che, proprio come un temporale, non possono essere evitate. Ciò che invece è possibile evitare è una reazione inappropriata derivante da tali emozioni. Secondo Maria Montessori il bambino disciplinato non è quello che “si è reso artificialmente silenzioso come un muto e immobile come un paralitico”2, ma colui che è padrone di se stesso, che sa obbedire alla propria voce interiore. Aiutiamo i nostri bambini a diventare disciplinati.

Mindfulness per genitori
Mindfulness per genitori
Claudia Porta
Suggerimenti ed esercizi per praticare la consapevolezza in famiglia.Una guida per allenare la consapevolezza e vivere con maggiore serenità, lucidità ed equilibrio il rapporto con i propri figli. Essere un genitore consapevole è la chiave per vivere relazioni autentiche e appaganti con i propri figli.In Mindfulness per genitori, l’autrice Claudia Porta vuole fornire un aiuto concreto a tutti i genitori che desiderano rafforzare questa consapevolezza, senza dedicare necessariamente tanto tempo alla meditazione: ogni occasione, infatti, è buona per praticare la mindfulness e sviluppare quell’atteggiamento che consente di vivere il quotidiano con serenità, lucidità ed equilibrio.Uno strumento utile per affrontare quelle situazioni che sembrano sfuggire al controllo, come i capricci dei bambini piccoli, gli attriti con i figli più grandi, le difficili relazioni in famiglia, e ritrovare la pace e lo stato di grazia nel quale si sente di non avere bisogno di un motivo per essere felici.Un libro scorrevole e di facile lettura, che suggerisce esercizi da fare da soli o con i bambini, per godere appieno degli innumerevoli benefici che questa pratica riesce a dare. L’ebook di questo libro è certificato dalla Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA) come accessibili da parte di persone cieche e ipovedenti. Conosci l’autore Claudia Porta è autrice, blogger e insegnante di yoga e di meditazione. Dal 2007 vive in Provenza e cura il blog lacasanellaprateria.com. Organizza anche corsi di yoga e meditazione guidate.