capitolo xvi

Genitori e nonni,
un rapporto difficile?

Ogni genitore desidera il meglio per i propri figli, ma non sempre siamo in grado di capire che cosa è “meglio”. Spesso mi scrivono persone che si lamentano di avere “problemi con i nonni”. Esempi di questi problemi sono:

  • nonni troppo assenti;

  • nonni troppo invadenti;

  • nonni poco affidabili;

  • nonni che fanno regali contrari ai principi scelti dai genitori;

  • nonni che viziano i nipoti trasgredendo le regole stabilite dai genitori

e così via. Anche io ho avuto alcuni di questi problemi e, incredibilmente, quelli che mi sembravano insormontabili all’epoca del primo figlio, sono diventati magicamente meno gravi con la seconda e assolutamente irrilevanti con la terza. No, non sono stati i nonni a cambiare. Sono stata io.


Perché c’è una cosa che dobbiamo assolutamente capire. C’è una persona sola che possiamo cambiare, ed è quella che vediamo ogni mattina nello specchio. Forse vi starete chiedendo perché dovreste cambiare, dal momento che ritenete di avere ragione. La risposta è semplice: per il bene dei vostri figli. Se riuscirete a mettervi in discussione e a cambiare atteggiamento vi accorgerete, in seguito, di aver fatto un favore non solo a loro ma a tutta la famiglia.


Ma vediamo insieme i diversi problemi elencati sopra.

Quando i nonni non aiutano

Voi genitori siete stanchi e vorreste un po’ più di aiuto, ma loro non ve lo danno. Capisco che questo possa essere difficile da accettare, ma si tratta di un problema vostro. Il problema sta nelle aspettative che vi siete creati: immaginavate dei nonni che avrebbero accudito i vostri bambini. I nonni, invece, hanno già svolto il loro lavoro accudendo voi, a tempo debito. Ora hanno il diritto di godersi un po’ di meritato riposo o di semplice spensieratezza.


Eh, lo so, i nonni della vostra amica, vicina di casa o collega di lavoro si occupano dei nipotini a tempo pieno. Capita. Alcune persone sono più fortunate di altre. Ma prendersela con i nonni è come arrabbiarsi con la ricevitoria perché è stato un altro a fare terno al lotto.


Occuparsi dei figli senza aiuti esterni è dura. Può essere durissima. Lo so perché ci sono passata. Ma coltivare rancore verso chi (secondo voi) dovrebbe aiutarvi e non lo fa è la strada più rapida verso la depressione. E anche questo lo so per esperienza. E voi non volete scivolare nella depressione, vero?


Allora accettate la situazione, sebbene sia diversa da quella che avreste desiderato, rimboccatevi le maniche e ricordate: per quanto possa sembrarvi incredibile, questi momenti difficili un giorno vi mancheranno.

Quando i nonni sono invadenti

Ma i nonni non sono sempre assenti. A volte sono presenti. Fin troppo. Stranamente, nel 99% dei casi i nonni troppo invadenti non sono i nostri genitori ma quelli del partner. E già questo dovrebbe farci riflettere. La convivenza non è mai facile. È già difficile vivere a stretto contatto con i propri genitori/figli/partner. Se poi ci si mettono anche i suoceri…


Avere dei nonni disponibili è una grandissima fortuna. Purtroppo il pacchetto comprende tutti i vantaggi, ma anche gli inconvenienti: carattere, ideologia, piccole manie e così via. Prendere o lasciare. Se state pensando di lasciare, andate a fare due chiacchiere con chi ha nonni assenti.


Se ritenete ancora che i vostri genitori (o più probabilmente suoceri) siano troppo invadenti, non esitate a fissare dei limiti. Può sembrare difficilissimo parlarne, ma è meglio mettere dei paletti piuttosto che coltivare un risentimento che avvelenerà la vostra relazione. Ricordate però di essere ragionevoli e di pensare al bene di tutti: non solo a ciò che desiderate voi, ma anche a ciò che è giusto per il bambino, per il partner e per i nonni stessi. Che vi piaccia o no, sono una parte importante della famiglia.


E non aspettate che sia il vostro partner a farlo, con la scusa che si tratta dei suoi genitori. È molto probabile che lui vi sostenga perché vi ama ma che non sia d’accordo al 100% con ciò che pretendete. Assumetevi quindi le vostre responsabilità e, con tutta la dolcezza possibile, instaurate un dialogo costruttivo.

Quando i nonni sono poco affidabili

Li lasciano correre nel prato a piedi nudi, giocare con la terra, saltare sul divano. Tutte cose pericolosissime: i bambini potrebbero piantarsi una spina nel piede, beccarsi qualche malattia o cadere in malo modo. Sono degli irresponsabili. Per questo non volete lasciargli i vostri figli. O meglio, vorreste lasciarglieli, perché vi fa comodo, ma esigete che rispettino le vostre regole. In fondo il figlio è vostro, quindi siete voi a decidere.


Ho una notizia buona e una cattiva. Cominciamo dalla cattiva:

I vostri figli non sono figli vostri… sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.

Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.

Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.

Rudyard Kipling

Se decidete di affidare vostro figlio ai nonni dovete anche rispettare la loro personalità. Il loro ruolo è diverso dal vostro, e uno dei tanti compiti che lo contraddistinguono è proprio quello di mostrare al bambino diversi approcci alla vita.


La buona notizia è che se riuscirete ad essere un po’ più “flessibili” la qualità della vostra vita (e quella del resto della famiglia) sarà nettamente migliore.


Certo, esistono poi persone davvero incoscienti, e nessuno vuole che i propri figli corrano dei rischi. Ma prima di lamentarvi riflettete bene e parlatene con altre persone che stimate per valutare se i rischi sono reali o se sono semplicemente le legittime paure di un genitore amorevole, protettivo e… un po’ ansioso.

I regali dei nonni

Avete scelto di regalare a vostro figlio solo giocattoli educativi, di legno e certificati bio? Non c’è scampo: i nonni arriveranno con il tablet o con una pistola giocattolo. Orrore! Stanno distruggendo tutto ciò che avete costruito per vostro figlio!


Calma. Respirate un attimo. Non stanno distruggendo niente. Continuate sulla vostra strada e informate i nonni delle vostre preferenze. Se continuano imperterriti, non allarmatevi. Quella che state costruendo non è una casetta di paglia ma di mattoni, e per quanto “il lupo” possa soffiarci su, questa non crollerà.


Da quando è entrato in casa il gioco con luci e suoni il bambino non guarda più il trenino di legno? Non preoccupatevi. Lasciate che ci giochi anche tutto il giorno. Quando se ne sarà stancato mettetelo in una scatola e sistematela in un luogo inaccessibile al bambino, che tornerà serenamente al suo trenino. Ora non vi sembra possibile, ma un giorno in cui sarete a pezzi e vorrete tenere il bambino occupato per riposarvi una mezz’oretta, quel gioco diabolico potrebbe essere la vostra ancora di salvezza.


Se i regali “controcorrente” sono davvero tanti potete proporre ai nonni di tenerne alcuni a casa loro per quando il bambino andrà a trovarli, oppure lasciarne fuori uno alla volta, facendoli ruotare.


Ringraziate sinceramente i nonni che hanno portato un regalo al bambino e ricordate: non tutti hanno questa fortuna.

Nonni che viziano i nipoti

A casa vostra ci sono delle regole. Quando è dai nonni, invece, il bambino può fare quello che vuole. Così non imparerà mai!


Se questo è ciò che pensate, state sottovalutando il vostro bambino. Lui è perfettamente in grado di fare la differenza tra “casa” e “fuori” (o, se i nonni lo accudiscono in casa sua, tra le regole di mamma e papà e quelle dei nonni).


C’è una storia che racconto spesso. Quando ero piccola non dormivo mai. A casa mia restavo tranquilla nel letto e inventavo storie fantastiche. Quando ero da mia nonna mi alzavo e andavo a bussare alla porta della sua camera; lei, che era insonne come me, si alzava e insieme facevamo i biscotti. Alla fine, distrutta, tornavo a dormire.


Sapevo benissimo di non poter andare a svegliare mia madre per chiederle di fare dei biscotti nel cuore della notte, e non l’ho mai giudicata “cattiva” perché mi obbligava a stare a letto.


Il ruolo dei genitori è quello di educare i figli. Quello dei nonni è di viziarli. Ci sono tanti bambini che non hanno i nonni o che ne hanno di poco presenti. Se questo non è il vostro caso, non private i vostri figli della gioia di una relazione che è completamente diversa dalla vostra, e che ad essa non toglierà nulla… anzi!


In quanto genitori, dovreste essere persone degne di essere imitate. Davvero volete offrire ai vostri figli un esempio di chiusura e intolleranza? Ricordate che un giorno il nonno o la nonna sarete voi, e che raccoglierete quello che oggi state seminando.

Mindfulness per genitori
Mindfulness per genitori
Claudia Porta
Suggerimenti ed esercizi per praticare la consapevolezza in famiglia.Una guida per allenare la consapevolezza e vivere con maggiore serenità, lucidità ed equilibrio il rapporto con i propri figli. Essere un genitore consapevole è la chiave per vivere relazioni autentiche e appaganti con i propri figli.In Mindfulness per genitori, l’autrice Claudia Porta vuole fornire un aiuto concreto a tutti i genitori che desiderano rafforzare questa consapevolezza, senza dedicare necessariamente tanto tempo alla meditazione: ogni occasione, infatti, è buona per praticare la mindfulness e sviluppare quell’atteggiamento che consente di vivere il quotidiano con serenità, lucidità ed equilibrio.Uno strumento utile per affrontare quelle situazioni che sembrano sfuggire al controllo, come i capricci dei bambini piccoli, gli attriti con i figli più grandi, le difficili relazioni in famiglia, e ritrovare la pace e lo stato di grazia nel quale si sente di non avere bisogno di un motivo per essere felici.Un libro scorrevole e di facile lettura, che suggerisce esercizi da fare da soli o con i bambini, per godere appieno degli innumerevoli benefici che questa pratica riesce a dare. L’ebook di questo libro è certificato dalla Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA) come accessibili da parte di persone cieche e ipovedenti. Conosci l’autore Claudia Porta è autrice, blogger e insegnante di yoga e di meditazione. Dal 2007 vive in Provenza e cura il blog lacasanellaprateria.com. Organizza anche corsi di yoga e meditazione guidate.