capitolo viii

Il diario di bordo

[…] si addormentarono felicissimi, perché avevano ricevuto una risposta meravigliosa.1

Il diario di bordo, chiamato anche Love Boat (la nave dell’amore), è il racconto quotidiano di una famiglia, o parte di essa, che gioca e inventa storie fantastiche, ma soprattutto le vive e le ferma con parole, fotografie e disegni, in un grande quadernone sfogliabile, un tesoro di carta e ricordi da custodire per navigare sempre meglio.


L’impegno dev’essere di tutti, si deve stabilire con regolarità un momento di raccolta e di compilazione, lasciare libertà alle idee dei piccoli, essere totalmente sinceri nella registrazione degli eventi, senza contraddizioni e senza cedere alla tentazione della frase d’effetto che magari non è vera ma rende il tutto più simpatico… no. I bambini ricordano perfettamente ogni particolare dell’avventura che hanno vissuto: ogni frammento di vita è un seme da cui scaturirà un albero di emozioni e storie.


Occorrente:

  • Cartoncini bianchi misura grande (30 x 40 cm), oppure un rullo di carta bianca della larghezza di 40 cm da tagliare in parti alte 30 cm;
  • Fotografie del passato e una macchina fotografica o un cellulare per le foto della cronaca del diario;
  • Colori a piacere;
  • pennarelli per scrivere;
  • uno scatolone per creare la copertina e il fondo;
  • forbici per praticare dei fori nella copertina e nel fondo;
  • un nastro a fettuccia colorato per chiudere il diario ai lati, sopra e sotto: è uno scrigno che racchiude un tesoro!
  • si potrebbero anche applicare foglie e altri elementi naturali raccolti nelle giornate raccontate, ma io non l’ho fatto perché volevo evitare che si rompessero, nel corso del tempo, creando frustrazione. Non è carino le ggere la scritta: “questa è la foglia dell’amicizia!” e non trovare la foglia… sembra che l’amicizia sia sparita.
Nel caso dell’esempio qui riportato ogni foglio corrispondeva a un giorno, ma non è detto che debba essere sempre così. Il nostro diario di bordo prese vita perché mio marito, durante un viaggio in Africa, non avrebbe potuto essere con noi per un intero mese. Skype non esisteva ancora, le linee telefoniche si raggiungevano soltanto in caso di emergenza. Come stare vicino al papà, come riunire la famiglia? Con la fantasia. Ho deciso di scandire il diario a giornate perché credevo fortemente in una forma di aiuto dalla grande portata emotiva, e così è stato. Ricordo serate in cui compilando il diario la mia spossatezza infinita si tramutava in gioia e pazienza, e constatavo che anche i bimbi si rilassavano con questo balsamo fantastico. Il regalo più bello è stato constatare che anche oggi, a distanza di più di dieci anni, fa a tutti noi quell’effetto potente.
Per comodità di mia trascrizione e vostra lettura, il bambino del diario sarà “O” (4 anni) e la bambina sarà “A” (2 anni e mezzo). Non ho usato uno schema identico per tutte le giornate, sarebbe diventato un compito un po’ troppo rigido e impegnativo. Ho seguito il flusso delle storie, che andava dove ci portavano tre fattori: le emozioni, le avventure, le necessità e la fantasia. Ho scelto di riportarvi esclusivamente le esperienze del diario più comprensibili e condivisibili.

Le avventure e i traguardi

  • O, indossando le ciabatte del babbo, non ha più paura di tagliarsi i capelli con la macchinetta!
  • Il piede di O ha due ferite!
  • A nuota senza il salvagente!
  • Prepariamo il banana bread (pane alle banane) con uova, farina, zucchero, sale, lievito, burro, banane e latte, e ne cuciniamo tre stampi: uno per noi, uno per gli amici, uno per i nonni. Poi in spedizione per la consegna! Che profumo, e che fame!
  • Lettura e poi pulizie del giardino e raccolta differenziata.
  • A giocare ed esplorare nella pineta, e il giorno dopo… O ha un’irritazione sulla pelle per la processionaria! Ahi, uhi!
  • Ci ha beccato anche la pulcetta di mare che nulla ti può fare… solo un po’ di prurito sopra il piede o sotto il dito.
  • Coraggiosissima doccia di O da solo con la testa sotto l’acqua per risciacquare lo shampoo!
  • Ci è venuta a trovare una cimice sul terrazzo. Quando l’abbiamo toccata ha fatto un odore cattivo… era per difendersi.
  • A è stata coraggiosissima: le è caduta la bicicletta addosso!
  • Al mare: gioco dei tuffi con la rincorsa, spruzzi impazziti del nonno.
  • Pulizie casa con la filastrocca delle cose al posto giusto.
  • C’era un ragno sotto la scrivania!
  • Abbiamo raccolto i pomodori dalla nostra pianta!
  • Il babbo ha chiamato!
  • A ha nuotato da sola con il salvagente!
  • O ha nuotato senza salvagente!
  • In terrazza c’era un cucciolo di calabrone, si capiva che era piccolo perché, anche se era grosso, aveva il ciuffetto peloso in testa.
  • Abbiamo fatto i postini, e portato un pacco di libri a Michela e Sofia!
  • Abbiamo annaffiato le piante.
  • Abbiamo visto lo spettacolo di burattini Androclo e il leone. Bellissimo, il nostro personaggio preferito è il leone bianco angelo.
  • Una coccinella gialla si è appoggiata sulla guancia di O.
  • Picnic sulla spiaggia di sera!
  • Andiamo ai bidoni della raccolta differenziata!
  • Una vespa ha fatto il nido dentro il manubrio della bicicletta del babbo.
  • Abbiamo conosciuto un pappagallo blu che si chiama Rudy e dice “Buongiorno”
  • Abbiamo trovato un sentiero-scorciatoia segreto nel parco!
  • Lettura in movimento: pedaliamo un po’ in bicicletta, poi scegliamo un posto bello per fermarci e leggere, poi ripartiamo!

Le riflessioni

  • Il nostro babbo è: bello, buono, dentro di lui non ci sono i cattivi, fa bene le lotte.
  • Ci piace vedere la luna quando è grande e quando è piccola.
  • Abbiamo pensato che la lucertola morde perché ha paura.
  • Si può ballare anche senza la musica.
  • Quando usciamo sul terrazzo la cicala smette di cantare.
  • I nonni vanno piano ma vanno anche forte e tanto tempo fa erano bambini.
  • I gatti hanno le unghie sotto i cuscinetti.

I ricordi

  • Sul porto: osserviamo i gabbiani che volano e si tuffano per prendere i pesci, e la mamma ci racconta di quando era piccola e veniva proprio qui a giocare con i suoi amici…
  • Quando A era piccola portava le magliette piccole e anche io
  • Al parco: qui è dove abbiamo raccolto le more.
  • Andiamo a vedere se c’è ancora il nido del merlo.
  • In Africa c’erano i piccioni e i Simbilissi (porcellini d’India).
  • Suorpresa ci ha portato a vedere Tembo (elefante) e Simba (leone).
  • Sista Concista (Suor Concista) faceva la marmellata di papaia arancione buona.
  • A voleva sempre i machenza (mandarini).
  • Quando andavo a scuola ballavo e la maestra suonava il tamburo.

I sogni e i bisogni

O:

  • Ho fatto un sogno bellissimo: c’era un albero a forma di luna piena.
  • Ho sognato un leoncino di nome Inti, io lo tenevo in braccio. Poi c’erano anche la sua mamma Lelisa e il suo babbo Leloso. Poi anche un dinosaurino rosso carino che stava buono e me lo portavo in giro.
  • Vorrei una chitarra.
  • Con il babbo vorrei guardare le foto di quando era piccolo.
  • Saranno bellissimi i fuochi d’artificio domani sera!

I giochi narrativi

  • Ci guardiamo allo specchio: come siamo noi? Spiritosi, fortunati, orgogliosi, belli ma a volte anche brutti, innamorati, impazziti, canagliette che fanno gli scherzi.
  • L’animale a cui assomiglio: leone (O); scimmia (A).
  • Disegno e racconto un sogno (O).
  • Disegno il babbo in Africa.
  • Colloquio di lavoro: buongiorno! Buongiorno. Come si chiama lei? O. E lei? A. Quanti anni avete? Quale lavoro volete fare? Il negozio. Il pilota… Quale gelato vi piace?
  • Telefonata. Numero di telefono, poi si parla: Ciao elefante, mi passi la formica? Grazie. Ciao formica, mi passi il leopardo? Ciao leopardo, mi passi il dromedario? E così via.
  • Balliamo interpretando con mosse e mimi i testi delle canzoni.
Il giro della trottola
il salto del canguro
il volo dell’allodola
le mani contro il muro
il passo del cammello
il gambero che rema
il topo è pazzerello
e l’elefante trema…
2
  • Facciamo che eravamo i musicanti di Brema e suonavamo gli strumenti e andavamo in viaggio uno alla volta e poi ci conoscevamo.
  • Facciamo che O era il meccanico e A l’ambulanzina.
  • Facciamo che O era il cane Daidài e A la cagnolina Vinvìn.

Le domande (O)

  • Quando torna il babbo?
  • Quando mi cresceranno le gambe?
  • Ma l’Africa è in cielo? Ah no? E allora perché ci vuole l’aereo?

Magari non ci ricordiamo quale sia esattamente, ma noi genitori sappiamo che c’è un giorno particolare in cui i nostri bambini cominciano a sparare raffiche di perché e sembrano non fermarsi più. Non si fermano perché non ricevono la risposta che desiderano? O che soddisfa il loro bisogno di verità? O perché vogliono apprendere sempre di più? O perché si sentono potenti nel formulare questi interrogativi?


Forse si tratta di tutti questi aspetti insieme, e a volte noi non abbiamo le risposte… l’importante è mettersi con il cuore, gli occhi, le orecchie, gli abbracci in posizione di ascolto, per condividere le loro questioni, comprendibili o meno, ma comunque tutte estremamente urgenti.


Da domanda, in ogni caso, nasce storia, e non sono rari i casi in cui l’appagamento arriva mentre si inventa una storia insieme a partire dal quesito iniziale.

Perché i cassetti hanno i tavoli?
Perché le code hanno i pesci?
Perché i baffi hanno i gatti?3

Mi fai una storia?
Mi fai una storia?
Elisa Mazzoli
Inventare, raccontare, vivere avventure fantastiche nel quotidiano con i nostri bambini.Un manuale per riscoprire l’importanza e il valore del racconto ad alta voce, con suggerimenti e consigli per imparare a raccontare storie ai più piccoli. Mi fai una storia? è un manuale ricco di spunti, aneddoti e rimandi per conoscere e applicare strategie narrative con i bambini piccoli.Come far diventare “amica” la fatica usando le storie?Come gestire in maniera fantastica i rituali della giornata?Elisa Mazzoli, formatrice Nati Per Leggere e autrice, invita mamme e papà a scoprire e a ricordare quanto possa essere utile condividere narrazioni con i propri figli, con esempi concreti e incoraggianti suggerimenti. Conosci l’autore Elisa Mazzoli vive da sempre a Cesenatico.È scrittrice, narratrice, consulente editoriale, formatrice nell’ambito della letteratura per l’infanzia.Laureata in Scienze Politiche, dal 1996 è autrice di libri per bambini e ragazzi.Premio nazionale Nati per Leggere 2018 con Il viaggio di Piedino (Bacchilega Junior), svolge incontri di narrazione per bambini e corsi in scuole, biblioteche, librerie, centri famiglie, per insegnanti, genitori e operatori del settore infanzia sulla letteratura per bambini e la mediazione narrativa sul territorio nazionale. Si occupa di formazione sulla letteratura per l’infanzia per insegnanti dai nidi d’infanzia alle scuole primarie.www.elisamazzoli.blogspot.com