VOCI DI MAMMA E PAPÀ
Io leggo anche per tre ore di seguito (non vi è mai capitato di finire la fiaba quando i bimbi già dormono per vedere come va a finire?) ma sono una tremenda inventrice di storie. Ho inventato i coniglietti Jimmy e Jenny, ma a volte son talmente stanca che mi addormento mentre racconto. “Mamma, e poi?” “Ah, sì, ehm, allora la coniglietta… camminava… mmm”, insomma alla fine sono storie un po’ così, ma la cosa incredibile è che loro vorrebbero sempre che io raccontassi, lo preferiscono ai bellissimi libri che leggo.
Il papà invece davvero dà il meglio di sé la sera, per l’addormentamento che, da qualche mese, è di sua competenza (evvai!). La storia più gettonata è quella di Carolicchia e Peppillo, due bimbi come i nostri che ogni volta che si addormentano o si distraggono fanno mirabolanti viaggi nel tempo e nello spazio. Per esempio la storia n.1 (sì, son tutte numerate, i bimbi gli chiedono “raccontaci la n. 24”, “no dài, la 63”) racconta di Carolicchia e Peppillo che si svegliano per un gran frastuono, pensano sia un terremoto e invece si rendono conto di essere finiti nella preistoria in mezzo ai dinosauri.
Oppure c’è la volta che finiscono in Egitto e incontrano Osiride (non mi chiedete la fine, mi addormento sempre prima), oppure sentono degli spari e sono tra i cowboys, o finiscono nel deserto africano o sulla nave di un pirata. Poi i cattivi con loro diventano buoni e li aiutano a tornare a casa.
La cosa più bella è che non è raro di giorno sentirli giocare a Carolicchia e Peppillo. Si mettono per terra fingendo di dormire poi Irene dice: “Peppillo, Peppillo svegliati, sento tremare la terra”, e Lorenzo urla: “Aiutooo, siamo finiti nei dinosauri” e vanno avanti a inventarsi le avventure prendendo a caso degli oggetti nella cameretta, e facendoli diventare all’occorrenza pesci giganti, zattere, pistole, personaggi vari…
Barbara e Walter, mamma e papà di Irene, 5 anni, e Lorenzo, 3 anni
Capita che le favole ce le inventiamo, e allora facciamo del teatro, tra mimi, canti, balli e versi vari!
Daniela, mamma di Anna, 4 anni, e Luca, 10 mesi
Noi abbiamo due gatti (Milla e Pepe), una volta eravamo in coda in macchina e non sapevo più come distrarre Daniele così mi sono inventata la storia di Millamillina e Pepepepino e il bimbo biondo, con il bimbo e i gatti che si fanno i dispetti, ma poi trovano il modo di andare d’accordo. Terribile, ma Daniele me l’ha chiesta all’infinito.
Poi c’è il pisellino che non vuole fare la pipì, che dice sempre “No! No! No!” quando la mamma glielo chiede. E poi non fa in tempo neanche ad avvertire il bimbo e fa pipì addosso. Questa piace ancora adesso!
Margherita, mamma di Daniele, 2 anni, e in attesa del secondo bimbo
Spesso Alice prende dal suo scaffaletto i libri di quando era piccolissima, quelli con le immagini e sotto il nome dell’oggetto o dell’animale raffigurato: li usiamo come base per inventare storie, che più sono assurde e più la fanno ridere. Le storie inventate in questo periodo (scusate l’argomento) hanno spesso per tema le puzze, la cacca e altre cose un po’ schifosette… Sarà che iniziamo a parlare di spannolinamento, ma in questa fase nulla la fa ridere come pensare che la Bella Addormentata abbia fatto la cacca!
Marzia, mamma di Alice, 2 anni
Fabio la sera a cena racconta sempre una storia attinente il cibo che stiamo mangiando. Il tutto è nato per far gradire un po’ di più i broccoli ai bambini: durante una cena nacque il paese di Brokkoloski, dove gli abitanti mangiano solo broccoli, broccoletti, e broccolini, le case sono tutte verdi, gli alberi dei Grossi Broccoloni… Il giorno dopo è stato il turno del Gran Capo della tribù del Riso Giallo (una storia di indiani che una sera non sapevano cosa cucinare e allora s’inventarono il riso allo zafferano), e via dicendo con la pasta al tonno, lo sformato di verdure…
Fabio si dà da fare anche al mattino per farli svegliare in allegria, raccontando i suoi sogni assurdi, senza alcuna logica, che li fanno scompisciare dalle risate!
Valentina, mamma di Rachele, 9 anni, Sofia 8 anni, e Francesco, 5 anni
Daniele ha sempre raccontato per loro fiabe, ma soprattutto le ha inventate, perché si annoiava a ripetersi. Tra le più famose ci sono Bruttarella, che non era bella come Cenerentola, ma nemmeno brutta… bruttarella, insomma. Poi Il principe Bacione, L’angelo scoreggione (che salvò il mondo), e tante altre…
Claudia, mamma di Penelope, 9 anni, e Giuditta, 5 anni
Matilde ama molto le storie inventate. La strega puzzona è una delle sue preferite: l’ho adattata alla nostra vita – la strega abita in un fosso vicino a casa nostra ed è vestita con cose strane che piacciono a Matilde – e funziona! Qualche settimana fa ho inventato due storie per invogliarla a mangiare le verdure: Angelina e Giulietta, la bambina di campagna e la bambina di città e anche queste hanno funzionato! L’intesa che si crea quando si racconta una storia al proprio figlio e la fantasia che si scatena in lui, sono emozionanti!
Valentina, mamma di Matilde, 3 anni e mezzo
Quando è ora della nanna, si passa alle storie inventate sulle avventure di un cane che ha lo stesso nome del nostro e che vive in Svizzera…
Giada, mamma di Sofia, 30 mesi
Ho raccontato molte storie alle mie bambine. Dopo il bagno mentre pettinavo e asciugavo entrambe, le tenevo tranquille raccontando una fiaba diversa ogni sera, facendo in modo che la fiaba terminasse quando avevamo finito, e se la fiaba era corta ne raccontavo un paio.
Ho raccontato molto anche camminando in montagna. I bambini se li tieni impegnati camminano senza sosta e raccontando fiabe siamo andati su per i monti della Valtellina, camminando per ore senza problemi.
Anna, mamma di Alice, 11 anni, e Francesca, 7 anni
Xeni si è appassionata ai film di animazione, ma non sta ‘incollata’ al video, anzi, per la maggior parte del tempo fa dell’altro e comunque non tollera di essere parcheggiata; dobbiamo, o devo, stare lì con lei e interagire. E soprattutto, prendendo spunto dai film di animazione o dai cartoni che le piacciono mi chiede sempre più spesso di raccontarle la storia di Pippi, Lilly e il vagabondo, Sophie (Il Castello errante di Howl), o quello che è in voga nel periodo…
Silvia, mamma di Xeni, 3 anni, e in attesa del suo secondo bimbo
In genere preferisco stimolare la fantasia di mio figlio inventandogli delle storie (animate, a volte, con l’aiuto dei suoi giocattoli). Storie fantastiche nelle quali lui, magari insieme ai suoi personaggi preferiti, diventa protagonista. Spesso lui stesso interviene nello svolgimento di queste storie.
L’altra sera, tuttavia (sdraiati sul lettone, prima di dormire), voleva che gli leggessi una storia da un libro. Io ho insistito per potergliene inventare una e così ho cominciato a raccontare con toni da narratore; lui si è subito convinto e si è fermato ad ascoltarmi. Dopo un po’ mia moglie ha detto: “Vedi amore? Papà, il libro, lo ha dentro la testa”. Al che lui: “Papà, aspetta, fermati, vediamo…” si è alzato, mi ha spostato la testa e ha frugato sotto il cuscino. Poi ha esclamato: “Ma… non c’è!”
Stava cercando… il libro dentro la testa di papà!
E questo potrebbe diventare l’inizio di un’altra storia, che forse gli racconterò domani, perché anche le fiabe, con i loro protagonisti e narratori, a un certo orario vanno a ninna cedendo il passo alle storie dei sogni…
Antonio, papà di Leonardo, 4 anni