Introduzione

Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.

Antoine De Saint-Exupéry

Appena ho terminato di scrivere Sono qui con te. L’arte del maternage mi è venuta subito voglia di riprendere la penna in mano e così ho proposto all’editrice il mio nuovo progetto: un libro su Maria Montessori. Lo scopo era ritradurre il suo pensiero in un linguaggio semplice e attuale e farlo conoscere ai genitori, a un pubblico cioè di non addetti ai lavori.


In realtà si trattava di un desiderio antico.

Il mio incontro con Maria era avvenuto, infatti, molti anni addietro, attraverso le pagine di un libro scovato nella biblioteca paterna: Educazione e pace.


Si era trattato fin da subito di un vero e proprio colpo di fulmine. Ero entrata immediatamente in risonanza con le parole della Montessori e da allora non avevo più smesso di leggere tutto ciò che trovavo di lei e su di lei.


Medico di formazione, al pari della Dottoressa – come lei veniva spesso chiamata –, mi sono ritrovata ad interessarmi sempre più di educazione, sia come mamma di tre bambini, sia come pediatra interessata al benessere globale dei suoi piccoli pazienti, sia come responsabile di un’associazione interculturale che ha operato per un decennio nell’ambito dell’infanzia e della maternità.


Ho frequentato corsi, seguito seminari, visitato scuole montessoriane e sono diventata una sostenitrice sempre più convinta del pensiero di questa grande donna che fu Maria Montessori, a mio giudizio la principale paladina del bambino di tutti i tempi.


Anche riguardo al mio ambito di studi e di ricerca, l’etnopediatria, ho trovato conferme nelle parole della Montessori che, ben prima della nascita di questa nuova disciplina, parlava dell’importanza delle pratiche di maternage tipiche delle culture tradizionali, come l’allattamento, il baby-carrying e il cosleeping.


Quando poi ho intrapreso un percorso personale di ricerca spirituale, Maria Montessori ha illuminato come un faro il mio cammino, rivelandomi un aspetto di sé che non avevo colto in un primo approccio e che invece mi ha permesso di riconoscere la dimensione più profonda di questa grande Maestra.


Nel momento in cui mi sono messa a scrivere le prime pagine di questo volume, tuttavia, mi ha colto un attimo di disorientamento: un libro su Maria Montessori… in che impresa mi stavo lanciando? Non è certo facile esporre il pensiero così profondo e geniale di questa donna che fu definita ai suoi tempi dal “Times” “la più interessante in Europa” e illustrare la sua opera così variegata e complessa.


Poi però ho ripreso in mano i suoi scritti e magicamente la fiducia è tornata: all’improvviso ho capito; mi sono resa conto, infatti, che quello che avrei scritto non era un libro su di lei ma su ciò che a lei tanto stava a cuore, su colui a cui aveva dedicato la sua intera esistenza e che illuminava il suo sguardo in modo così speciale: il bambino!


Sì, era questa visione del bambino che ci accomunava e il desiderio di rivelare al mondo quello che lui ha da dirci e insegnarci. Questa è stata la missione di Maria Montessori, e in qualche modo è anche la mia: essere l’interprete del bambino.

In un discorso a Londra, un anno prima della sua scomparsa, così lei si esprimeva: “Io sono come qualcuno che fa tutto ciò che è in suo potere per indicare qualcosa. Potete capire come mi sento quando tutti guardano me e il mio dito con il quale io indico quel qualcosa? Se anziché guardare me e il mio dito, parlare e scrivere su di me e il mio dito, la gente guardasse solo quello che io cerco di indicare, si renderebbe conto che il mio non è in primo luogo un metodo educativo, né una nuova filosofia ma qualcosa di più grande di tutto ciò.”1 Non guardate me, guardate il bambino! Ecco ciò che ha cercato di dirci Maria Montessori.

Mia intenzione con questo volume pertanto non è proporvi un minuzioso lavoro di ricerca su un grande personaggio della nostra storia, bensì una visione, per cercare di cogliere l’invisibile, quello che sta oltre la facciata: il cuore del messaggio di Maria Montessori, quello che lei ha cercato di trasmetterci con tutta la sua forza e che non sempre e non da tutti è stato interamente capito.


Oggi più che mai, in quest’epoca difficile, di crisi e insicurezza, di vecchi fantasmi che risorgono, mi sembra essenziale e anche urgente riscoprire la visione di Maria Montessori e far conoscere il messaggio che lei ha voluto lasciarci in eredità: in questi tempi incerti e travagliati, di grandi e repentine trasformazioni sono convinta infatti che il suo pensiero, lungi dall’essere obsoleto, sia più attuale che mai e le sue proposte di approccio al bambino potrebbero darci la chiave per risolvere i problemi che affliggono la società odierna. È venuto il momento di ascoltare la sua voce, con umiltà, per il bene dei nostri figli e di coloro che verranno.


Ma non solo. Lo scopo di questo libro va oltre. Me ne sono resa conto scrivendolo: mi sono accorta infatti che è anche la traduzione su carta di un sogno che è nato con me, che ho custodito e annaffiato per anni nel mio cuore e che è arrivato il momento di condividere. Poiché, come è scritto nell’Ecclesiaste, “C’è un tempo per ogni cosa sotto il sole” e il suo tempo adesso è giunto.


Ecco perché il testo, concepito in due parti – il pensiero di Maria Montessori e la sua realizzazione pratica a livello internazionale, con immagini e testimonianze da svariati Paesi del mondo –, si è arricchito, cammin facendo, di un’ulteriore sezione: un progetto, il mio “sogno nel cassetto” di sempre. Una proposta per spiriti ribelli, per uomini e donne di buona volontà. È in questo progetto che il mio sentiero e quello di Maria si intrecciano, come se fossero legati da fili e trame invisibili.

È la sua eredità che voglio raccogliere e trasmettere ai nostri figli, ai nostri nipoti, a tutti i bambini di oggi e di domani, alle generazioni a venire, unendovi il mio originale contributo.


Questo infatti è il compito che sento mi appartiene: continuare l’opera di questa pioniera che ha dedicato la vita, girando il mondo, a perorare la causa del bambino, nella speranza che la sua voce possa ancora risuonare forte e chiara e il suo messaggio diffondersi sempre più, non solo in ambito educativo, per il bene di tutti i bambini, quelli già nati e quelli che verranno. Se questo testo riuscirà anche solo a spargere qualche scintilla di luce sul cammino di alcuni genitori e a illuminare la strada di una manciata di bambini potrò dire che ha raggiunto il suo scopo.


Se poi servirà a porre le prime pietre del mio progetto allora potrò affermare senza esitazione alcuna che i miracoli esistono ancora…

Libertà e amore
Libertà e amore
Elena Balsamo
L’approccio Montessori per un’educazione secondo natura.ll pensiero Montessori spiegato da una grande scrittrice che è anche medico pediatra: Elena Balsamo, nota esperta in tematiche perinatali e pedagogiche. Per educare un bambino occorre prima di tutto educare se stessi.In Libertà e amore, Elena Balsamo ci conduce in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo per riscoprire un nuovo approccio al bambino, dalla vita prenatale all’età evolutiva, prendendo spunto dalla visione di Maria Montessori, donna straordinaria che ha dato vita a un sistema educativo a dir poco rivoluzionario, diffuso in ogni parte del mondo.Scriveva Maria Montessori che i capricci e le disobbedienze del bambino non sono altro che aspetti di un conflitto vitale fra l’impulso creatore e l’amore verso l’adulto, che però non lo comprende.C’è quindi un grosso fraintendimento sulle aspettative dei genitori e degli insegnanti nei confronti dei bambini, che comincia dalla nascita e si manifesta con il confondere il bambino reale con il bambino ideale, esistente soltanto nella mente e nella fantasia degli adulti.Il prezzo da pagare è la perdita dell’autenticità, della libertà, della vera natura del bambino stesso.La scuola montessoriana consiste in un vero e proprio laboratorio creativo nel quale, in un ambiente ricco di amore, rispetto e autentica libertà di scelta, le capacità intellettuali e manuali sono libere di svilupparsi in tutta la loro forza e bellezza.Quello di Maria Montessori non è però solo un metodo educativo, ma molto di più: è un modo di guardare il mondo e gli esseri che lo abitano con gentilezza e amore, nella consapevolezza che siamo tutti parte dello stesso ecosistema.Una nuova chiave di lettura per reinventare la relazione con i nostri figli e i nostri alunni, secondo natura. Conosci l’autore Elena Balsamo, specialista in puericultura, si occupa di pratiche di maternage e lavora a sostegno della coppia madre-bambino nei periodi della gravidanza, del parto e dell'allattamento.Esperta di pedagogia Montessori, svolge attività di formazione per genitori e operatori in ambito educativo e sanitario.