Appendice

Scuole Montessori in Italia

Un metodo migliore di quello Montessori per rendere i bambini sensibili alle bellezze del mondo e per accrescerne la curiosità verso i segreti della vita, secondo me, non c’è

Gabriel Garcia Marquez

Non ebbe mai nulla dal suo Paese e scelse per sé l’esilio, benché la sua opera risplenda in tutto il mondo come una delle opere italiane più belle e più pure dei nostri tempi”1 così scriveva Maria Montessori, parlando di sé in terza persona, in un testo inedito (riportato da Grazia Honegger Fresco), in risposta all’aspra critica al suo lavoro da parte del pedagogista Lombardo Radice negli anni tra il ’26 e il ’28.

Paradossalmente non estesa come all’estero, la realtà Montessori è presente in Italia con un centinaio di scuole, tra Nidi, Case dei Bambini, Elementari, Medie e, recentemente, anche due Licei a Perugia. L’opera di Maria Montessori nel nostro Paese si è diffusa grazie soprattutto al lavoro instancabile di molte sue allieve, tra cui ricordiamo – per citarne solo alcune – Anna Maria Maccheroni, Adele Costa Gnocchi, Giuliana Sorge, Maria Antonietta Paolini (che fu accanto alla Dottoressa in Spagna e in Olanda), fondatrice della scuola nell’Asilo S. Croce di Perugia; Flaminia Guidi, che per tanti anni ha portato avanti un bellissimo lavoro con bambini da 3 a 11 anni nella scuola del Tuscolano a Roma, e Grazia Honegger Fresco che tanto ha contribuito a far conoscere la realtà Montessori in Italia attraverso il suo lavoro di educatrice, grazie alle sue numerose pubblicazioni – tra cui la bella rivista “Il Quaderno Montessori” da lei diretta – e ai corsi di formazione per operatori.


Non è evidentemente possibile, in questa sede, nominare tutte le scuole montessoriane esistenti nel nostro Paese: ci limiteremo a descrivere brevemente e a citarne solo alcune, quelle che ci paiono più interessanti e innovative, scusandoci per l’omissione di altre, sicuramente altrettanto significative. Purtroppo non esiste una mappa esauriente delle scuole Montessori in Italia, e nemmeno una “certificazione di qualità”, per cui può capitare che certe scuole definite “montessoriane” lo siano in realtà solo di nome ma non nella sostanza. Ecco perché il nostro elenco sarà certamente parziale.


Partiremo, per questo nostro itinerario montessoriano italiano, da una delle realtà più recenti, inaugurata solo da pochi anni: il “Gymnasium Montessori School” di Perugia che si articola in due aree di indirizzo – una classica e una scientifica –, in un’area comune, basata sul fondale storico-filosofico e la centralità dell’educazione linguistica (con un’ora settimanale di History of Art – Storia dell’arte in lingua inglese –, un’ora di English Theatre – laboratorio teatrale in lingua inglese –, quattro ore curriculari di inglese, un’ora di Storia della Scienza come ponte tra storia, filosofia ed epistemologia), a cui si aggiunge un’area opzionale con lezioni di diritto, economia e musica.

“Il Gymnasium Montessori vuole essere una scuola che non si limita ad istruire ma pensa anche a prendersi cura della crescita emotiva dei suoi studenti, un liceo che si basa sull’autonomo lavoro degli studenti secondo i ritmi e i tempi scelti da essi, seguendo il filo segreto dei loro interessi interiori e mandato avanti dagli studenti in collaborazione con gli insegnanti in una scuola trasformata in tanti laboratori di ricerca quante sono le materie del curriculum scolastico.”2

Sempre a Perugia, è sorto anche il Liceo coreutico Montessori, nato da un’attenta rivalutazione degli scritti montessoriani sulla “corporeità” e sull’importanza del movimento per lo sviluppo psichico del bambino.


“Il Liceo coreutico, oltre a perseguire i risultati di apprendimento comuni all’istruzione liceale, divisi nelle cinque aree (metodologica; logico-argomentativa; linguistica e comunicativa; storico umanistica; scientifica, matematica e tecnologica) è indirizzato all’apprendimento tecnico-pratico della musica e della danza e allo studio del loro ruolo nella storia e nella cultura. Lo studente viene guidato ad acquisire, anche attraverso attività specifiche di laboratorio, la padronanza dei linguaggi musicali e coreutici sotto gli aspetti della composizione, interpretazione, esecuzione e rappresentazione, maturando la necessaria prospettiva culturale, storica, estetica, teorica e tecnica.”3

Un bell’esempio di quella sperimentazione montessoriana che tanto auspicava Maria.


Dall’Umbria ci spostiamo in Alto Adige, dove degne di menzione sono le due scuole statali elementari e medie di lingua tedesca a Bressanone e a Bolzano. Ecco come Cecilia Quagliane descrive la scuola Media di Bressanone in un articolo apparso sul Quaderno Montessori (n. 94): “Appena si entra nell’atrio della scuola c’è un grande spazio circolare con sei livelli di gradinate all’interno del quale i ragazzi si trovano per riferire ciò che hanno intenzione di fare nel corso della giornata o più frequentemente dopo un’attività per verificare e raccontare com’è andato il loro lavoro. …La prima impressione entrando nell’atrio è il senso di accoglienza. … L’impressione di essere all’interno di un luogo davvero per i ragazzi, piuttosto che nel solito modello di scuola, ci viene confermata dalla preside. Ci dice che i ragazzi nel pomeriggio spesso tornano volontariamente a scuola, lavorano, studiano, si confrontano in un clima di assoluto autocontrollo. …I ragazzi hanno un calendario e si segnano per le interrogazioni, tipo università: quando sono pronti, si presentano; prima si interrogano tra di loro e si aiutano a decidere se sia il caso oppure no. L’insegnante aiuta i ragazzi a prepararsi. Le interrogazioni si svolgono anche con incontri a due allievo-docente sui divani a disposizione: è un esempio del clima informale della scuola. …Il materiale è estremamente curato.” Sembra quasi un’utopia…


Della scuola di Cortina d’Ampezzo abbiamo già parlato a lungo nella sezione “Scuole Montessori nel mondo”.


Un bell’esempio di ciclo montessoriano completo si trova in provincia di Varese, a Calcinate del Pesce, dove nel 1998-99 è stato fondato un Nido e una Casa dei Bambini Montessori (“La Scuoletta di Cartabbia”) ad opera della cooperativa “Percorsi per crescere”. Nel 2005-2006 si è aggiunta la Scuola Elementare con l’aiuto dell’Associazione dei Genitori “Crescere Insieme” di Varese. Una peculiarità di questa scuola è la proposta al suo interno dell’atelier di pittura Stern: ideato dal ricercatore francese Arno Stern, il “Closlieu” è uno spazio di libertà che consente la libera espressione di sé in assenza totale di giudizio e interpretazione, in un ambiente intimo, raccolto e coinvolgente. Una proposta dunque molto vicina alle idee Montessori…


Un altro esempio di scuola Montessori con un’offerta diversificata e altamente qualificata è quella della “Scuola Internazionale Montessori Nerina Noè” di Roma. Fondata da due coraggiose insegnanti, ospita attualmente bambini dai 14 mesi ai 10 anni. Situata nei pressi dell’Appia antica, circondata da un ampio e protetto giardino, ricco di alberi e piante, offre un ambiente accogliente, tipicamente montessoriano. La scuola elementare prevede anche lezioni di inglese, di flauto e coro, attività di ceramica e giardinaggio.


A Milano ricordiamo la Scuola Montessori di Via Milazzo, di Via Porpora e quella di Via Bartolini (già citata in questo volume) dove ha sede anche l’AMITE (Associazione Montessori Italia-Europa) e la Scuola Montessori di Como, nata nel 1962 e ospitante attualmente 260 bambini divisi tra Nido, Casa dei Bambini e Scuola Elementare. Quest’ultima porta avanti un interessante progetto interculturale con la presenza a tempo pieno di un’insegnante bilingue nella Casa dei Bambini e la presenza dell’insegnante d’inglese per 15 ore (comprese le ricreazioni) alle elementari.

L’apprendimento della lingua inglese avviene in modo spontaneo come per l’apprendimento della lingua materna, in un ambiente adeguatamente preparato e secondo i princìpi di educazione cosmica nel rispetto del Metodo Montessori: “L’obiettivo del Progetto Montessori Interculturale è di avvicinare i bambini in modo propositivo e costruttivo alle differenze linguistiche e culturali del mondo moderno arricchendoli attraverso la padronanza di un’altra lingua”4.


Sempre in Lombardia, una bella Casa dei Bambini si trova poi in un paesino vicino Brescia: Roè Volciano. È stata fondata nel 2007 dall’Associazione “Il Sassolino”, un’associazione di promozione sociale costituita da un gruppo di educatori e di genitori desiderosi di offrire ai loro bambini un ambiente improntato a uno stile relazionale di rispetto e collaborazione, in cui vige la sospensione dei giudizi verbali così come l’assenza di spinte alla competizione. Attraverso il gusto di scegliere e il piacere di fare i bambini crescono con un’immagine positiva di sé, sviluppando l’autonomia personale. L’Associazione che gestisce la scuola cura in modo particolare l’aggiornamento delle educatrici offrendo loro sempre nuove proposte formative.


Ricordiamo infine a Genova alcune classi di Primaria statale nelle scuole “Maria Mazzini” e “De Scalzi” e, al sud, le Scuole di Foggia, statali, con numerose sezioni Montessori dei tre livelli.


Per quanto riguarda i Nidi Montessori, quelli di vera impostazione montessoriana, basata sull’osservazione da parte degli educatori senza nessuna pressione nei confronti dei bambini, sulla libera scelta da parte di questi in un ambiente curato nei dettagli, ricordiamo i Nidi gestiti a Roma dal Centro Nascita Montessori (si tratta di nidi aziendali per i figli dei dipendenti di Unicredit Banca , di Medio Credito Centrale e dell’Ospedale S. Giovanni Addolorata) ma anche i Nidi del Varesotto e i Nidi comunali a Bergamo.


Anche se il panorama delle scuole Montessori, nel Paese che ha dato i natali alla loro fondatrice, non è, perlomeno dal punto di vista quantitativo, dei più entusiasmanti, non perdiamo la speranza: ricordiamoci delle parole di Maria che una volta scrisse – in un momento difficile della sua vita – “Oh, che sarebbe stato di me se nel cielo del futuro non fosse comparsa la stella che ci guida sulla via della nostra missione in terra e che noi dobbiamo seguire – e che qualche volta si può seguire solo essendosi rinnovellato un mortale dolore ?”5 Lamentarsi di una situazione non conforme ai propri desideri non è di alcuna utilità: molto più efficace e utile prendere in mano la parte di responsabilità che ci spetta, come dimostrano gli esempi riportati, e darsi da fare per cambiare un angolino di mondo, quello che sta sotto casa nostra e bussa alla porta chiedendo insistentemente di essere trasformato.

Libertà e amore
Libertà e amore
Elena Balsamo
L’approccio Montessori per un’educazione secondo natura.ll pensiero Montessori spiegato da una grande scrittrice che è anche medico pediatra: Elena Balsamo, nota esperta in tematiche perinatali e pedagogiche. Per educare un bambino occorre prima di tutto educare se stessi.In Libertà e amore, Elena Balsamo ci conduce in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo per riscoprire un nuovo approccio al bambino, dalla vita prenatale all’età evolutiva, prendendo spunto dalla visione di Maria Montessori, donna straordinaria che ha dato vita a un sistema educativo a dir poco rivoluzionario, diffuso in ogni parte del mondo.Scriveva Maria Montessori che i capricci e le disobbedienze del bambino non sono altro che aspetti di un conflitto vitale fra l’impulso creatore e l’amore verso l’adulto, che però non lo comprende.C’è quindi un grosso fraintendimento sulle aspettative dei genitori e degli insegnanti nei confronti dei bambini, che comincia dalla nascita e si manifesta con il confondere il bambino reale con il bambino ideale, esistente soltanto nella mente e nella fantasia degli adulti.Il prezzo da pagare è la perdita dell’autenticità, della libertà, della vera natura del bambino stesso.La scuola montessoriana consiste in un vero e proprio laboratorio creativo nel quale, in un ambiente ricco di amore, rispetto e autentica libertà di scelta, le capacità intellettuali e manuali sono libere di svilupparsi in tutta la loro forza e bellezza.Quello di Maria Montessori non è però solo un metodo educativo, ma molto di più: è un modo di guardare il mondo e gli esseri che lo abitano con gentilezza e amore, nella consapevolezza che siamo tutti parte dello stesso ecosistema.Una nuova chiave di lettura per reinventare la relazione con i nostri figli e i nostri alunni, secondo natura. Conosci l’autore Elena Balsamo, specialista in puericultura, si occupa di pratiche di maternage e lavora a sostegno della coppia madre-bambino nei periodi della gravidanza, del parto e dell'allattamento.Esperta di pedagogia Montessori, svolge attività di formazione per genitori e operatori in ambito educativo e sanitario.