terza parte - Le scuole Montessori nel mondo

Il Tibetan Children’s Village
di Dharamsala (India)

Il periodo più difficile nella vita di una persona è quello in cui si acquisisce maggiore conoscenza ed esperienza. Attraversando un periodo difficile si può sviluppare forza interiore, determinazione e coraggio per affrontare i problemi.

Dalai Lama

In seguito all’occupazione cinese del Tibet nel 1950 e al conseguente esilio del Dalai Lama in India nel 1959, uno dei bisogni principali e prioritari dei rifugiati tibetani fu di occuparsi dei bambini rimasti orfani o separati dai genitori durante l’ardua fuga.


Fu così che nacque a Dharamsala, dapprima una Nursery e poi nel 1972 il TCV, “Tibetan Children’s Village”, che oggi ospita circa 15.610 bambini tibetani in esilio (ormai della terza generazione). Questo enorme centro è costituito da 5 villaggi dei bambini con le relative scuole, 7 scuole residenziali, 6 centri diurni, 9 “day care centre”, 5 centri di formazione per giovani, 5 ostelli per la gioventù. Il TCV è affiliato al S.O.S Kinderdorf International. Nei “Children’s Village” i bambini vivono in nuclei familiari gestiti da una “mamma” che accoglie e si prende cura di un gruppetto di bimbi proprio come se fossero suoi figli.


Lo scopo del progetto è di assicurare a tutti i bambini tibetani le migliori condizioni di vita possibili, un’educazione di qualità nella preservazione dei valori della propria cultura, per non perdere il senso della propria identità.


Come afferma il Dalai Lama, il futuro del Tibet e del suo popolo dipende dalle nuove generazioni e quindi i bambini rappresentano l’investimento primario e prioritario.


“Eravamo alla ricerca di un sistema educativo che potesse soddisfare i bisogni sociali, fisici e psicologici dei nostri bambini”, ha scritto Jetsun Pema nella sua relazione al 25° Congresso Internazionale Montessori a Sidney nel 2005, e la scelta è caduta sul “metodo” Montessori. Grazie al clima di libertà offerto dall’approccio montessoriano “i bambini sono rifioriti”. Oggi il TCV forma anche insegnanti Montessori per altre scuole tibetane e produce in loco il materiale sensoriale montessoriano, adattato alla lingua tibetana.

Noi riteniamo che il solo modo per cambiare il mondo e renderlo più armonioso e pacifico sia educare i nostri bambini all’interdipendenza – dice sempre Jetsun Pema – e alla necessità di vivere in pace e armonia gli uni con gli altri. Noi insegniamo ai nostri bambini l’importanza di superare le differenze e i conflitti attraverso il dialogo e la riconciliazione.

L’approccio Montessori non poteva che essere congeniale a un progetto del genere.


Per ulteriori informazioni o eventuali contributi al Tibetan Children’s Village visitare il sito: www.tcv.org.in

Libertà e amore
Libertà e amore
Elena Balsamo
L’approccio Montessori per un’educazione secondo natura.ll pensiero Montessori spiegato da una grande scrittrice che è anche medico pediatra: Elena Balsamo, nota esperta in tematiche perinatali e pedagogiche. Per educare un bambino occorre prima di tutto educare se stessi.In Libertà e amore, Elena Balsamo ci conduce in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo per riscoprire un nuovo approccio al bambino, dalla vita prenatale all’età evolutiva, prendendo spunto dalla visione di Maria Montessori, donna straordinaria che ha dato vita a un sistema educativo a dir poco rivoluzionario, diffuso in ogni parte del mondo.Scriveva Maria Montessori che i capricci e le disobbedienze del bambino non sono altro che aspetti di un conflitto vitale fra l’impulso creatore e l’amore verso l’adulto, che però non lo comprende.C’è quindi un grosso fraintendimento sulle aspettative dei genitori e degli insegnanti nei confronti dei bambini, che comincia dalla nascita e si manifesta con il confondere il bambino reale con il bambino ideale, esistente soltanto nella mente e nella fantasia degli adulti.Il prezzo da pagare è la perdita dell’autenticità, della libertà, della vera natura del bambino stesso.La scuola montessoriana consiste in un vero e proprio laboratorio creativo nel quale, in un ambiente ricco di amore, rispetto e autentica libertà di scelta, le capacità intellettuali e manuali sono libere di svilupparsi in tutta la loro forza e bellezza.Quello di Maria Montessori non è però solo un metodo educativo, ma molto di più: è un modo di guardare il mondo e gli esseri che lo abitano con gentilezza e amore, nella consapevolezza che siamo tutti parte dello stesso ecosistema.Una nuova chiave di lettura per reinventare la relazione con i nostri figli e i nostri alunni, secondo natura. Conosci l’autore Elena Balsamo, specialista in puericultura, si occupa di pratiche di maternage e lavora a sostegno della coppia madre-bambino nei periodi della gravidanza, del parto e dell'allattamento.Esperta di pedagogia Montessori, svolge attività di formazione per genitori e operatori in ambito educativo e sanitario.