Spesso fraintesa e combattuta da esponenti delle diverse ideologie, criticata dalla sinistra, contrastata dalla destra, Maria Montessori si eleva al di sopra delle parti e di qualsiasi credo politico e religioso per proclamare il valore supremo della libertà dell’individuo e del bambino.
Troppo rivoluzionaria, troppo scomoda, Maria Montessori, per trovare credito all’interno delle istituzioni, troppo dalla parte del bambino…
Spirito ribelle, ricercatrice del vero, pioniera e profeta di un mondo nuovo che sta, con sempre maggiore urgenza, bussando alle nostre porte. Ha precorso i tempi: femminista ante-litteram, ha parlato in difesa del neonato cinquant’anni prima di Leboyer, ha realizzato una scuola interculturale, in India a Kodaikanal, mezzo secolo prima che si iniziasse a parlare di “intercultura”.
Il suo pensiero era ed è a tal punto innovativo da far paura come tutto ciò che è nuovo e diverso.
Il suo approccio, volto a formare individui liberi, dotati di senso critico, spaventa in quanto non funzionale al sistema.
Il suo messaggio era ed è talmente grande e spiritualmente elevato che solo pochi sono riusciti a coglierlo nella sua interezza. Non per nulla, verso la fine della sua vita, i nipoti l’hanno vista scuotere il capo esclamando sconsolata “Non hanno capito niente!”.
Figura tanto complessa da non essere ancora compresa appieno, specie nel suo Paese d’origine, l’Italia. Del resto “Nessuno è profeta in patria” recita un antico detto…
Sebbene il suo volto sia comparso sulle nostre banconote e parte della sua storia sia stata rappresentata, seppur in modo discutibile, sugli schermi televisivi, quanti genitori e insegnanti conoscono il suo pensiero in modo approfondito, al di là degli stereotipi e dei pregiudizi comuni?
Quanti hanno colto davvero la ricchezza e la profondità del suo messaggio?
Pochi, io credo, troppo pochi, vista l’importanza della sua opera, a cui dedicò la vita intera, e l’attualità dei suoi studi e delle sue ricerche.
Sicuramente la “Dottoressa” meriterebbe un maggiore riconoscimento, soprattutto nel nostro Paese, dove le scuole Montessori – alcune delle quali peraltro molto belle – sono purtroppo però ancora realtà isolate, vere e proprie mosche bianche. Non così all’estero: nei soli Stati Uniti se ne contano a centinaia e finanche negli angoli più remoti della terra se ne ritrovano interessantissimi esempi.