terza parte - capitolo xvi

Tante coccole con il massaggio

Le comunicazioni che il bambino riceve attraverso il calore della pelle della madre costituiscono la prima delle esperienze socializzanti della sua vita.

Ashley Montagu

Le mani della mamma sfiorano, accarezzano, parlano di affetto e di calore. Con i suoi gesti semplici e delicati, il massaggio rappresenta un valido strumento per rafforzare l’intesa tra la mamma e il suo bambino. Il contatto pelle a pelle, la voce materna che accompagna il tocco, la vicinanza rassicurano il piccolo e gli regalano un intenso benessere.


Oltre a rappresentare un momento di coccola e di relax, il massaggio può rivelarsi un alleato anche per alleviare quei piccoli malesseri, come il mal di pancia o il nasino chiuso, che possono infastidire il bebè.

C’è bisogno di con… tatto!

Il latte è il nutrimento per il corpo; le coccole, il contatto, le carezze sono il nutrimento per l’anima. Il massaggio è un’importante forma di comunicazione, un’occasione per approfondire la relazione e lo scambio affettivo tra genitori e figli1. Ma la consuetudine di massaggiare il proprio piccolo ha effetti positivi anche per lo sviluppo fisico e in particolare:

  • il contatto pelle a pelle stimola la produzione di ormoni rilassanti, come endorfine e ossitocina; per questo motivo, il massaggio assicura un profondo appagamento al piccolo e lo aiuta a scaricare la tensione provocata da situazioni nuove, stanchezza e/o piccoli malesseri;

  • stimola, fortifica e regolarizza il sistema circolatorio, respiratorio, muscolare e gastro-intestinale;

  • accelera la maturazione del sistema nervoso;

  • esercita un’influenza benefica sul sistema immunitario con importanti conseguenze sulla resistenza alle infezioni e alle malattie;

  • favorisce la conoscenza del corpo e la formazione dell’immagine di sé;

  • riduce i livelli dell’ormone dello stress e può favorire la regolarizzazione del ritmo sonno-veglia.

Ogni momento è quello giusto

Alcune mamme associano il massaggio al bagnetto, coccolando il piccolo appena uscito dall’acqua, o in occasione del cambio. Altre mamme massaggiano il bebè prima della nanna, per aiutarlo a rilassarsi e predisporlo al sonno. Qualunque momento è buono per dedicarsi alle coccole del massaggio, ogni genitore dovrà sintonizzarsi sui segnali del proprio bambino e individuare la situazione giusta, il momento della giornata che meglio si presta ad accogliere questa consuetudine. L’importante è che il bimbo sia tranquillo, non abbia fame e non sia troppo stanco o nervoso.


Per massaggiare il proprio piccino non è necessario essere esperte, è sufficiente seguire l’istinto e accompagnare carezze e coccole con parole affettuose o semplici filastrocche.

Creare l’atmosfera

Perché l’appuntamento con il massaggio rappresenti un’occasione di relax per il bambino e anche per la mamma, è necessario creare l’atmosfera giusta. Come? Eliminando le distrazioni e i rumori di sottofondo (radio, televisione, telefono, ecc.) e spegnendo il cellulare, perché il tempo dedicato al massaggio non debba subire interruzioni. L’ambiente dovrà essere accogliente e tranquillo, le luci soffuse e la temperatura confortevole perché il piccino, una volta spogliato, non senta freddo.


La mamma dovrà assumere una posizione comoda e rilassare collo e spalle facendo alcuni respiri profondi. Meglio togliere anelli e bracciali che potrebbero disturbare il piccolo e scaldare le mani con dell’olio (ad esempio l’olio di mandorle).


Se il bimbo appare nervoso o infastidito dal contatto, significa che per lui non è il momento giusto, meglio quindi non insistere e riprovare in un’altra situazione.

Il massaggio che coccola

Il massaggio fatto per coccolare e rilassare potrà avvenire nella posizione a culla: il genitore siede sul pavimento con le ginocchia piegate e la schiena appoggiata a un muro o a un mobile, con le piante dei piedi che si toccano tra loro. Lo spazio che si crea tra le sue gambe, costituisce una sorta di culla, dove il bimbo si sentirà più raccolto e riparato.


Se la mamma non trova comoda questa posizione, potrà creare un nido intorno al bebè usando un cuscino per l’allattamento (quei cuscini tubolari a forma di U) e inginocchiarsi o sedersi davanti al piccolo.


Quando mamma e bimbo sono in posizione, si comincia! Partendo dai piedini, per risalire alle gambine e chiudere con un lieve massaggio del viso.


Con il pollice si esercitano delle leggere pressioni sulla pianta del piede (prima uno, poi l’altro), partendo dal tallone e spostandosi verso le dita.


Per le gambine ci sono due massaggi, quello indiano e quello svedese. Il primo mima i movimenti che si fanno per sfilare al bimbo la calzamaglia, quindi con le mani si accarezza una gambina, partendo dalla coscia e scendendo verso la caviglia. Prima una gamba, poi l’altra.


Il massaggio svedese prevede il movimento contrario: come per infilare una calzamaglia, le mani accarezzano la gambina dalla caviglia, salendo fino alla coscia.


Si conclude con il viso. Con gli indici si parte dal centro del labbro superiore e ci si sposta, con un tocco delicato, verso l’esterno della bocca. Si ripete il movimento con il labbro inferiore.

Il massaggio che rilassa

Se il massaggio viene fatto prima della nanna, le carezze della mamma aiutano il piccolo a rilassarsi. Il massaggio può coinvolgere tutte le parti del corpo oppure concentrarsi solo su una zona. Il suggerimento è di lasciarsi guidare dalle reazioni del bebè, per proporgli ciò che mostra di gradire di più.


Si accarezza la fronte del piccolo usando entrambe le mani: partendo dal centro si sfiora delicatamente la fronte, orientando il tocco verso le tempie. Poi, con la punta delle dita, si accarezzano le sopracciglia dall’interno verso l’esterno.


Usando entrambe le mani, si parte dal centro del torace e ci si sposta verso le spalle del bebè, per poi tornare a unirle nello stesso punto sotto lo sterno. In pratica, è come se le mani disegnassero un cuore sul petto del bambino.


Due proposte per la schiena. Con le dita aperte (tecnica a pettine) si esegue un movimento dolce, facendole scivolare dalla nuca al sederino. Il massaggio deve essere praticato evitando la colonna vertebrale: le dita aperte scorreranno quindi ai lati. Un’altra possibilità è massaggiare la schiena con la punta delle dita, eseguendo movimenti circolari (come se si disegnassero circoletti) e mantenendosi a un paio di centimetri di distanza dalla colonna vertebrale.


Attenzione, se il piccolo si addormenta durante il massaggio, è necessario voltarlo delicatamente in posizione supina, come suggeriscono le linee guida per la prevenzione della SIDS, ovvero la sindrome della morte improvvisa del lattante.

Il massaggio che allevia il mal di pancia

Nelle prime settimane e nei primi mesi di vita, può capitare che il bebè si trovi ad affrontare qualche disturbo al pancino. Ecco i massaggi che possono aiutare la peristalsi e rilassare il bebè.


Se il bimbo ha difficoltà ad evacuare o ad espellere l’aria, si massaggia il pancino in senso orario, seguendo la direzione dell’intestino, sotto la cassa toracica. Se il bimbo è supino di fronte alla mamma, lei muoverà le mani da sinistra verso destra. Il tocco deve essere prima molto leggero, poi se il piccolo gradisce, più deciso.


Se il problema sono i mal di pancia serali (le cosiddette coliche gassose), oltre al massaggio in senso orario, si potrà provare questo esercizio: prendendo i piedini del bimbo si accompagnano le sue ginocchia con dei movimenti delicati verso il pancino ed esercitando una lieve pressione si compie un gesto circolare, infine si stendono le gambine. Il suggerimento è di massaggiare il pancino due volte al giorno, lontano dal momento di critico, per almeno due settimane.


Per saperne di più

Per informarsi sui corsi di massaggio organizzati nella propria zona (presso consultori, associazioni, ludoteche e altre realtà che operano nel settore dell’infanzia) è possibile contattare la segreteria dell’Associazione Italiana Massaggio Infantile e/o visitare il sito www.aimionline.it.


Voci di mamma

Credo che nulla sia casuale. Ho iniziato il corso di massaggio neonatale con Niccolò (nato alla 34esima settimana) quando aveva 40 giorni: il 6 ottobre, giorno della nostra data presunta. È stato per noi un nuovo inizio, tutto daccapo, senza le ansie del mese precedente in cui tutto è successo all’improvviso.

Cristina

Io ho frequentato un corso di massaggio al consultorio della mia città ed è stata una bellissima esperienza. È stato bello stare con altre mamme e mi è piaciuta l’idea delle coccole sotto forma di massaggio. Per noi è diventata un’abitudine, ogni pomeriggio facciamo la “pausa-massaggio”. Non ho allattato al seno, ma ho cercato di coccolare tanto il mio piccino.

Enrica

Quando Lorenzo aveva quattro mesi mi sono iscritta al corso di baby massage. Con le mamme del corso è nata una bellissima amicizia e ci incontriamo regolarmente per far giocare i nostri bimbi insieme. Il corso era basato sul metodo indiano Shantala e abbiamo ricevuto anche molti consigli su altri argomenti, come le tecniche per alleviare le colichette, o le prese migliori per dare un senso di sicurezza al bimbo, basate sui princìpi dell’aptonomia.
Devo dire però che non ho massaggiato molto regolarmente a casa: Lorenzo era abbastanza irrequieto, non aveva la pazienza di starsene mezz’ora fermo. Però lo massaggio a rate, cioè la schiena o la pancia o i piedini. Personalmente penso che il baby massage sia adatto più ai primissimi mesi, quando il bimbo è ancora molto passivo e non si rotola e non scappa. In ogni caso ho trovato che fosse un’esperienza meravigliosa da riprendere quando sarà abbastanza grandino per stare tranquillo e godersi le coccole!

Arianna

Il massaggio è il nostro rituale pre-nanna! Tutte le sere cambio di pannolino, biberon di latte, e poi sul lettone è il momento del massaggio ai piedini, alle gambe, alla schiena. Al mio bimbo piace tantissimo, si rilassa, e poi fa la nanna.

Sofia

Il mio bambino ha sofferto di stitichezza e mal di pancia che lo infastidivano e lo facevano piangere tanto. In pratica, quando siamo passati al latte artificiale, ha iniziato a fare fatica a scaricarsi, era nervoso e disturbato. Quando ho iniziato a massaggiare il suo pancino come mi ha mostrato l’ostetrica del consultorio, la situazione pian piano è migliorata.

Serena

Mentre la massaggio, canto per la mia bimba canzoncine buffe e ninnananne. Per noi è un momento di tenerezza, un momento solo nostro, perché questa cosa Alice la fa solo con me.

Elena

Consigli di lettura

  • McClure V., Massaggio al bambino, messaggio d’amore, Bonomi, 2001.

  • Leboyer F., Shantala. L’arte del massaggio indiano per far crescere i bambini felici, Sonzogno, 1996.

  • Leboyer F., Nascere a Shantala. La nascita senza violenza e il massaggio del bambino-DVD, Red Editore, 2005.

Latte di mamma... tutte tranne me!
Latte di mamma... tutte tranne me!
Giorgia Cozza
Quando l’allattamento non funziona: riflessioni, testimonianze e consigli pratici.Un libro per tutte le donne che non sono riuscite ad allattare, ma avrebbero voluto. Un aiuto prezioso per superare la frustrazione e il senso di colpa. Latte di mamma… tutte tranne me! racconta la storia di “non allattamento” dell’autrice Giorgia Cozza, ma anche quella di molte madri che potranno ritrovarsi nelle situazioni e nelle emozioni descritte; una storia di ragadi e poppate dolorose, latte che non arriva, bimbi che crescono troppo poco, mamme stanchissime, tentativi frustranti e commenti poco gentili, scritta per rielaborare un’esperienza, nutrire di coccole e tenerezza il proprio bambino e, perché no, allattare felicemente eventuali fratellini che verranno. In questo libro si trovano informazioni scientifiche utili a comprendere la fisiologia dell’allattamento, grazie al contributo di esperti, neonatologi, pediatri e psicologi, chiarendo quali siano le più frequenti cause di abbandono della poppata. È consigliato anche alle mamme che hanno avuto un’esperienza positiva di allattamento e che vogliono coltivare la propria solidarietà femminile, preziosa alleata di tutte le madri, che allattino o meno. Conosci l’autore Giorgia Cozza è una mamma-giornalista, specializzata nel settore materno-infantile, autrice di libri per bambini e numerosi manuali per genitori, divenuti un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero.È stata relatrice in numerosi congressi per genitori e operatori del settore e ospite di trasmissioni televisive per rispondere a quesiti legati all’accudimento dei bimbi e a uno stile genitoriale ecocompatibile.