prima parte - Storia di un “non allattamento”

Commentato con il senno di poi - I

Corso preparto,
le virtù del latte materno

Corso preparto. Lezione numero sei. Oggi parliamo di allattamento materno. Bene, cosa so attualmente di questo argomento? Mmmm. Niente? In effetti non ci avevo mai pensato. Le poche amiche che hanno già dei fIgli usano il biberon1. I miei tre cuginetti che ora vanno alla scuola primaria, ricordo che bevevano dei gran biberon di latte. Prima solo latte, poi latte e biscotti. Anch’io sono cresciuta con il biberon, mi sono vista nelle poche foto in bianco e nero di quando ero piccina, in braccio ai miei genitori che mi davano il latte artificiale. D’altronde la mia mamma era molto miope e non poteva allattare. Ora che ci penso, non ho mai visto nessuno allattare un bambino al seno.

Comunque non è un problema, perché tra poco arriverà il pediatra e ci parlerà di questo argomento. Oh, eccolo. È il dottore del Consultorio e ho sentito dire che è molto in gamba, bene.


La lezione ha inizio, tutte noi future mamme con pancione siamo sedute in cerchio, c’è anche Antonella, l’ostetrica che conduce il corso e nella seconda parte dell’incontro ci farà fare i soliti esercizi di respirazione e risponderà alle nostre domande (aspettiamo tutte il primo figlio e le domande sono sempre tantissime!). Intanto il pediatra ci spiega quanto è importante allattare. Caspita, la cosa è interessante. Il latte materno fa molto bene alla salute. Nel latte materno si trovano importanti anticorpi. I bimbi allattati si ammalano di meno. Ha un sacco di virtù questo latte materno. Allattare è un’esperienza molto bella che favorisce il legame tra mamma e bambino. Tutte le mamme, se vogliono, possono allattare. Ed è un gesto naturale!


Direi che non ci sono dubbi. Certo che allatterò il mio bambino.


Ho l’impressione che anche le altre future mamme siano della stessa idea. Qualcuna annuisce, mentre il pediatra finisce il suo discorso, qualcuna si accarezza il pancione e sorride.


Ci sono domande? Mi concentro un attimo ma non mi viene in mente niente. Mi pare sia tutto chiaro: il latte materno fa bene, quindi è meglio allattare al seno. Cos’altro?


A dire il vero, tra il fatto che non ci avevo mai pensato e il fatto che non so altro sull’argomento (se non quello che ho appena sentito), non mi viene in mente proprio nessuna domanda. Sì, è tutto chiaro!


Anche le mie compagne hanno capito tutto, dato che non ci sono interventi. In effetti, potendo allattare, mi sembra decisamente meglio farlo. Se avrò il latte, io lo farò sicuramente.


Ora però, se il pediatra ha finito, avrei da chiedere ad Antonella se quella fitta alla schiena che sento da alcuni giorni, qui in basso a destra, è normale. E poi non ricordo se all’ospedale dobbiamo portare i pannolini per il bambino. E devo assolutamente dirle che il ginecologo non mi ha prescritto il tampone per lo streptococco. E che la paura per il parto non è passata per niente, anzi non è nemmeno diminuita, anche se ho provato con gli esercizi di visualizzazione che ci ha insegnato la volta scorsa.


Il pediatra ci saluta ed esce. Sto per prendere la parola, ma mi metto in coda: hanno già alzato la mano in quattro. Ah, ecco, anche a Giada non hanno prescritto il tampone. Barbara dice che le hanno trovato il collo dell’utero “accorciato”, ma no, non è troppo presto? Elena ha cambiato idea sull’epidurale, cos’è questa storia del mal di testa come effetto collaterale? Ester non ha ancora deciso se vuole che suo marito entri in sala parto…

Con il senno di poi

Ecco il primo capitolo di un allattamento non riuscito. Ed è un primo capitolo che in un certo senso contiene già le premesse delle difficoltà successive. Gli ingredienti ci sono tutti: una futura mamma inesperta, che non ha mai visto altre donne allattare, non è stata allattata, non sa nulla delle poppate ma conosce bene il biberon. Una futura mamma che avrebbe bisogno di ricevere informazioni pratiche sull’allattamento per poter partire con il piede giusto, e invece riceve solo informazioni molto teoriche sui pregi del latte materno. Una futura mamma molto concentrata sull’esperienza della gravidanza e del parto e quindi poco recettiva nei confronti di altri aspetti, come appunto l’allattamento.


Ebbene sì, a poche settimane dalla nascita del mio primo figlio molti dei miei pensieri erano dedicati al travaglio e al parto. Ciò non significa che non fossi interessata all’allattamento, e infatti avevo partecipato con interesse alla lezione tenuta dal pediatra. Ma in quell’occasione, purtroppo, non ho ricevuto gli strumenti che avrebbero potuto aiutarmi davvero. Approfondire i benefici di salute del latte materno è importante, ma non basta. È necessario offrire alle donne suggerimenti pratici perché possano partire con il piede giusto. È necessario spiegare qual è la fisiologia dell’allattamento, ovvero come “funzionano” le poppate e cosa è normale aspettarsi nei primi tempi con il bebè. Le future mamme devono sapere che nelle prime settimane di vita, poppate numerose e frequenti di giorno e di notte (10-12 o più), sono la norma, devono sapere che i bimbi cercano il seno per fame, sete, bisogno di consolazione, e che se piangono non significa che non abbiano ricevuto abbastanza latte. È importante avvertire le future mamme che potrebbero presentarsi degli ostacoli iniziali. Niente di grave per carità, piccole difficoltà, che però possono diventare grandi, enormi, se la mamma non sa come risolverle.


Con il senno di poi, sono queste le informazioni che mi sarebbero servite per prepararmi ad allattare.

Non è vero che…

Avere latte è una fortunata casualità. “Chissà se avrò latte”. “Se avrò latte, allatterò”. Parliamo del fatto di avere latte come se si trattasse di un’ipotesi, una speranza, una possibilità, anziché una certezza. E invece produrre latte è la norma, e non produrne la deviazione dalla norma (gli impedimenti di tipo fisiologico sono molto rari).


Allattare è facile e piacevole. Ebbene sì, certo che allattare è facile e bello, ma solo se sai come fare! Se non lo sai, se ricevi informazioni scorrette, se manca il sostegno, può essere molto, molto difficile…

Allattare è un gesto naturale. O no?

In passato le future mamme non avevano bisogno di consultare manuali o di chiedere consiglio a medici e ostetriche per nutrire al seno. L’allattamento era qualcosa di noto e conosciuto sin dall’infanzia: si cresceva vedendo la propria madre allattare i fratelli minori, e zie, cugine, vicine di casa allattare i loro bambini. Allattare è un gesto naturale, è vero, ma per la nostra generazione – nata durante il boom della formula artificiale – non è più così spontaneo. Studi sul comportamento dei mammiferi confermano la nostra difficoltà: si è visto infatti che ad allattare si impara osservando altre madri che nutrono al seno. Ecco perché oggi è così importante prepararsi (informandosi e cercando i riferimenti di figure esperte cui rivolgersi in caso di necessità), così come faremmo prima di affrontare qualunque altra esperienza nuova in campo personale o professionale.

Latte di mamma... tutte tranne me!
Latte di mamma... tutte tranne me!
Giorgia Cozza
Quando l’allattamento non funziona: riflessioni, testimonianze e consigli pratici.Un libro per tutte le donne che non sono riuscite ad allattare, ma avrebbero voluto. Un aiuto prezioso per superare la frustrazione e il senso di colpa. Latte di mamma… tutte tranne me! racconta la storia di “non allattamento” dell’autrice Giorgia Cozza, ma anche quella di molte madri che potranno ritrovarsi nelle situazioni e nelle emozioni descritte; una storia di ragadi e poppate dolorose, latte che non arriva, bimbi che crescono troppo poco, mamme stanchissime, tentativi frustranti e commenti poco gentili, scritta per rielaborare un’esperienza, nutrire di coccole e tenerezza il proprio bambino e, perché no, allattare felicemente eventuali fratellini che verranno. In questo libro si trovano informazioni scientifiche utili a comprendere la fisiologia dell’allattamento, grazie al contributo di esperti, neonatologi, pediatri e psicologi, chiarendo quali siano le più frequenti cause di abbandono della poppata. È consigliato anche alle mamme che hanno avuto un’esperienza positiva di allattamento e che vogliono coltivare la propria solidarietà femminile, preziosa alleata di tutte le madri, che allattino o meno. Conosci l’autore Giorgia Cozza è una mamma-giornalista, specializzata nel settore materno-infantile, autrice di libri per bambini e numerosi manuali per genitori, divenuti un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero.È stata relatrice in numerosi congressi per genitori e operatori del settore e ospite di trasmissioni televisive per rispondere a quesiti legati all’accudimento dei bimbi e a uno stile genitoriale ecocompatibile.