Di Alice miller

Prefazione all'edizione francese del 2005

Perché chiamiamo “crudeltà” picchiare un animale, “aggressione” picchiare unadulto ed “educazione” picchiare un bambino?

Anonimo


Non possiamo liberarci di un malesenza averlo chiamato e riconosciuto come tale.

Alice Miller


Trattate i vostri figli esattamente come vorreste che i vostri figli vi trattassero.

Norm Lee


È urgente promuovere la cultura del rispetto del bambino quale“ultima rivoluzione possibile” e quale elemento fondamentaledella trasformazione sociale, culturale, politica e umana della collettività.

Maria Rita Parsi, psicologa

Questo libro è un regalo per quei milioni di giovani che non hanno ancora figli. È anche e soprattutto un dono per tutti i bambini che nasceranno, i cui genitori avranno avuto la fortuna di leggerlo. Senza alcun dubbio verrà apprezzato per le sue informazioni preziose e così rare, indispensabili e non colpevolizzanti; rigorose, ma esposte senza presunzione.


Ciò che non appare visibile al primo approccio è che questa guida ci permette di aprire gli occhi, di uscire dalla nostra cecità e di guardare in faccia questa evidenza, che il divieto di giudicare il comportamento dei nostri genitori ci ha nascosto: non bisogna mai picchiare i bambini. Lo sapevamo nel nostro cuore, ma già molto presto, piccoli e percossi, abbiamo dovuto imparare il contrario: che le botte erano benefiche, che erano “per il nostro bene”, che non ne soffrivamo, che era giusto e normale aggredire un essere più debole e pretendere che fosse un gesto salutare.


Olivier Maurel rifiuta tutte queste menzogne, tutte queste abitudini che consistono nel cercare delle scuse, nel manipolare la verità o nel nasconderla. La mostra semplicemente, via via ad ogni nuova domanda alla quale risponde, con chiarezza, senza colpevolizzare il lettore, ma senza concessioni né ambiguità. Ecco perché si tratta di un libro innovativo, lucido e importante.

Man mano che proseguiamo nella lettura, usciamo poco a poco da tutto ciò che ci è stato inculcato nel corso della nostra vita. Alla fine constatiamo che questa lettura ci ha condotti proprio dove avremmo sempre voluto andare senza mai giungervi, perché ci era impossibile. E ci sentiamo sollevati poiché tutto va a posto. Finalmente siamo autorizzati a prendere sul serio ciò che sentivamo tanto bene fin dai primi giorni di vita: che non è giusto, anzi è addirittura nefasto, picchiare una piccola creatura.


Ringrazio Olivier Maurel per aver raccolto e condiviso con noi tutte queste informazioni con tanta competenza e semplicità.


Questo libro va diffuso in fretta e quanto più ampiamente possibile. Sarebbe un peccato che i genitori dovessero dire: “Ah, se solo avessi potuto leggere questo libro prima di avere i miei figli.”


Alice Miller

La sculacciata
La sculacciata
Olivier Maurel
Perché farne a meno: domande e riflessioni.Le punizioni corporali sono dannose per il corpo e la psiche del bambino. Ma è possibile educare senza picchiare? Se sì, come? Le punizioni corporali sono pericolose per i bambini, in quanto le conseguenze della violenza rimangono permanenti sul corpo e nella psiche.Nel più lungo periodo, inoltre, molti studi dimostrano come questa pratica sia un fattore importante nello sviluppo di comportamenti violenti e sia associata ad altri problemi durante l’infanzia e nella vita. Come possiamo educare i bambini che mostrano un temperamento più aggressivi?Del resto, è stato forse dimostrato che schiaffi e sculacciate rendono più obbedienti i bambiniMigliorano forse l’apprendimento?La sculacciata di Olivier Maurel è una guida che ci permette di aprire gli occhi senza colpevolizzarci, rispondendo con chiarezza a queste e a molte altre domande. La prefazione è curata dalla celebre psicologa e psicanalista Alice Miller. Conosci l’autore Olivier Maurel è nato a Toulon nel 1937. Professore di Lettere al liceo Dumont d’Urville dal 1965 al 1997, è padre di cinque figli.Cresciuto in una famiglia numerosa, le letture dei libri di Alice Miller hanno accresciuto il suo interesse per il tema della violenza educativa, portandolo ad approfondirne le numerose ripercussioni sulla salute psico-fisica dei bambini e sul loro sviluppo. A partire dagli anni ’60, poi, si è fatto promotore di numerose battaglie sociali contro la violenza nel mondo e il traffico di armi.Ha fondato l’associazione Oveo (Osservatorio sulla violenza educativa ordinaria), con lo scopo di descrivere tutte le forme di violenza comunemente accettate in tutto il mondo, a scuola e in famiglia.