SECONDA PARTE

I bisogni e le loro ombre

I bisogni fondamentali sono universali e non differiscono in base all’età, al sesso, alla cultura o alle condizioni sociali: ogni individuo deve vedere soddisfatti i propri bisogni fisici, ma anche quelli emotivi (ad esempio di relazione, affetto, contatto, comprensione, sicurezza) e spirituali (come il bisogno di armonia, giustizia, integrità, bellezza, realizzazione).

Risalire la corrente delle emozioni fino ad arrivare ai bisogni è la via che ci permette di esercitare l’empatia senza smarrirci, aprendo la strada a un approccio creativo per la risoluzione dei problemi, piuttosto che irrigidendo il nostro comportamento nella gabbia dei giudizi e nel desiderio di controllare gli eventi e le vite nostre e altrui.


Parlare in questa chiave dei bisogni ci consente anche di aprirci all’ascolto di quella parte di noi stessi che non ha ricevuto comprensione, impedendo che la sofferenza interiore possa consumarci e incattivirci.

Accudire e crescere un bambino significa essere consapevole dei suoi bisogni fondamentali e sintonizzarsi su di lui, in modo da cogliere il suo stato emotivo, al di là delle parole che non sa ancora dire. Significa anche restare connessi con i propri bisogni, in modo da poter comprendere meglio le interazioni emotive, a volte intense, che avvengono fra noi e i nostri figli, e lavorare alla ricerca di equilibri che tengano conto dei sentimenti di ciascuno.


I bisogni umani sono numerosi. Marshall Rosenberg, creatore dell’approccio della Comunicazione non violenta (CNV), ha provato a stilare un elenco di bisogni dividendoli in alcune categorie1: autonomia (collegata con la libertà di esprimere e attuare il proprio potenziale), celebrazione (il bisogno di festeggiare gli eventi felici come anche di elaborare quelli dolorosi, i lutti e le perdite), integrità (connessa al bisogno di coerenza interiore e alla possibilità di dare significato alle cose e agli eventi della vita), comunione spirituale (armonia, bellezza e simili), interdipendenza (il più vasto raggruppamento di bisogni, che include amore, accettazione, apprezzamento, empatia, fiducia, rispetto, sostegno, intimità, appartenenza, sicurezza, comprensione e molti altri), e infine i bisogni fisiologici come acqua, cibo, riposo, protezione, movimento, espressione sessuale.


Non è possibile in pochi capitoli trattare approfonditamente ciascuno di essi; concentrandoci sui più frequenti nei bambini e negli adulti che si prendono cura di loro, in questa parte quindi passeremo in rassegna solo alcuni bisogni fondamentali. Vedremo anche cosa succede quando tali bisogni non vengono appagati, e come essi restino “incistati” in noi riemergendo in modo distorto, come ombre proiettate sugli altri, sui nostri figli, oppure mistificati, equivocati, soddisfatti attraverso surrogati che, come certi pasti dietetici sostitutivi, lasciano un senso di fame insaziabile.

La rivoluzione della tenerezza
La rivoluzione della tenerezza
Antonella Sagone
Crescere i figli con una guida gentile.Scegliere la via della gentilezza per accompagnare i bambini a diventare individui integri e capaci di empatia, attraverso la presenza affettuosa, l’ascolto dei loro sentimenti e bisogni, il dialogo. La guida gentile non è essere sempre perfetti e nemmeno essere sempre accondiscendenti: è porsi ai nostri bambini con onestà e rispetto della loro integrità, è scegliere di saper essere piuttosto che di saper fare, di avventurarsi nel mare tempestoso delle emozioni e attraversarlo, insieme a loro, con empatia, e usare queste emozioni come guida per comprendere e conciliare i bisogni di tutti.Confermare il bambino nei suoi sentimenti e nelle sue sensazioni, accogliere la sua percezione anche quando non collima con la nostra, aiutandolo ad ampliare la sua visione delle cose e includere quella più vasta della società, è la strada per crescere individui integri, capaci di valutare in modo critico ciò che la vita propone loro, e quindi in grado di esprimere al massimo il loro potenziale.Al di là della falsa scelta fra autoritarismo e lassismo, nell’educazione dei bambini c’è una terza via, quella della gentilezza, che Antonella Sagone presenta nel suo libro La rivoluzione della tenerezza.Attraverso la presenza affettuosa, l’ascolto dei loro sentimenti e bisogni, il dialogo onesto e rispettoso, gli adulti possono, senza rinunciare al loro ruolo di guida, accompagnare i bambini a diventare individui integri e capaci di empatia, con una base affettiva sicura e la capacità di connettersi con gli altri e con l’ambiente intorno a loro, cambiando in meglio il mondo. L’ebook di questo libro è certificato dalla Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA) come accessibili da parte di persone cieche e ipovedenti. Conosci l’autore Antonella Sagone, psicologa in area perinatale e consulente professionale in allattamento materno IBCLC e formatrice; da 40 anni si occupa dei processi fisiologici della maternità e paternità, e delle pratiche di assistenza e sostegno che promuovono la salute e l’empowerment della madre e di tutte le persone coinvolte nell’accudimento e nella crescita del bambino.