Sono rimasta incinta del nostro sesto figlio mentre lavoravo alla tesi del master. L’università che frequentavo distava circa ottanta chilometri da casa. Siccome i miei parti erano di solito molto rapidi, e spesso in anticipo, durante l’ultimo mese Barry mi accompagnava in università (con il kit di emergenza sul sedile posteriore) e si sedeva in un’aula vuota mentre ero a lezione. Mark è nato durante le vacanze di Natale. Adoro allattare, così quando la scuola è ripresa, Barry ha continuato ad accompagnarmi in macchina con nostro figlio per i centosessanta chilometri totali di andata e ritorno. Si sistemava poi in un’aula libera con Mark, così che lo potessi allattare durante le pause.
Quando i bambini piangevano di notte perché avevano fame, Barry si alzava, andava a cambiare il pannolino e li portava da me perché li allattassi. A stento si ricordava di essersi alzato; quando lo facevo io, invece, facevo fatica a riprendere sonno.
Dopo la nascita di Mary (tre anni dopo), sia Barry sia io considerammo l’idea di tornare a scuola per acquisire una laurea di secondo livello. Era ovvio che non potevamo tornare entrambi a studiare con due bambini al di sotto dei cinque anni. Secondo Barry, siccome io amavo studiare e lui no, sarebbe toccato a me: lui preferiva essere a casa tutte le sere dai bambini, dopo aver lavorato per tutto il giorno come ingegnere civile. Io, intanto, ho potuto proseguire gli studi.
Le persone spesso mi chiedono come riesco a fare tutto ciò che faccio. Ora lo sapete – e avete un assaggio del perché lo amo e lo stimo così tanto.