capitolo ix

Le riunioni di famiglia

Quando Jim e Betty si sposarono, portarono tre figli ciascuno nella loro nuova famiglia. I sei bambini avevano un’età compresa tra i sei e i quattordici anni; com’è ovvio, ci furono molti compromessi da adottare. Betty lavorava fuori casa. Era davvero felice della sua nuova famiglia, ed era ansiosa di tornare a casa dopo il lavoro, ma aveva un problema. La prima cosa che notava una volta arrivata a casa era il disordine. I bambini tornavano a casa da scuola e lasciavano libri, felpe e scarpe dappertutto. E poi briciole di biscotti, bicchieri di latte vuoti e giocattoli. Betty iniziava a brontolare «Perché non raccogliete le vostre cose? Lo sapete che mi fa arrabbiare. Mi piace stare con voi, ma mi dà così tanto fastidio tutto questo caos che mi dimentico della gioia». I bambini raccoglievano le loro cose, ma ormai Betty era arrabbiata e scontenta di loro e di se stessa.


Betty infine mise il problema all’ordine del giorno della riunione settimanale di famiglia, il lunedì sera. Ammise che era un suo problema. Evidentemente ai bambini non dava fastidio avere la casa in disordine, ma lei chiese loro se fossero disposti ad aiutarla. I bambini percepirono che non vi erano biasimo o accuse, ed elaborarono un piano per una “cassetta di sicurezza”.


Si trattava di una grande scatola di cartone da mettere in garage. La regola era che tutto ciò che rimaneva nei locali comuni, come il soggiorno, la sala da pranzo e la cucina, poteva essere preso da chiunque lo vedesse e messo nella cassetta di sicurezza. Decisero anche che l’oggetto avrebbe dovuto rimanere lì per una settimana prima che il proprietario potesse reclamarlo. Il piano funzionò benissimo. Il problema del disordine fu risolto, e la cassetta di sicurezza fu riempita di cose. Tuttavia, sorsero alcuni problemi che misero alla prova questa soluzione. Se non si fossero attenuti alle regole, non avrebbero avuto alcun risultato. Per esempio, il dodicenne David perse le scarpe che metteva per andare a scuola. Guardò dappertutto, e poi si ricordò della cassetta di sicurezza. Com’era prevedibile, si trovavano proprio lì.


David indossò le sue vecchie e puzzolenti scarpe da tennis, ma il giorno dopo perse anche quelle. Non aveva altre scarpe, ma i bambini insistettero che non poteva riprendersi il paio nello scatolone per una settimana. David si rivolse a sua madre, che rispose saggiamente: «Mi dispiace. Non so cosa farai, ma anch’io devo rispettare le regole». Alla fine i fratelli trovarono una soluzione ingegnosa: le sue pantofole da casa. David non ebbe un’idea migliore, così le indossò per andare a scuola per tre giorni. Dopo quella settimana, non ha mai più lasciato le scarpe in giro.


In seguito Susan, di otto anni, perse il cappotto. Fu molto difficile per la mamma e il papà non intervenire in queste situazioni. Dopo tutto, che razza di genitori lascerebbero andare a scuola i figli in pantofole e senza cappotto quando fuori fa freddo? Decisero di non pensare alle opinioni degli altri, e lasciarono che Susan gestisse il problema da sola, come aveva fatto David. Susan indossò due maglioni a scuola per una settimana.


Anche Jim “perse” alcune cravatte, una giacca sportiva e delle riviste. La cosa illuminante per Betty fu vedere quante delle sue cose finivano nella cassetta di sicurezza. Si rese conto di quanto fosse più facile vedere il disordine degli altri che il proprio.


Il piano di questa famiglia ha funzionato grazie ai questi concetti.

  • Il problema è stato condiviso in una riunione di famiglia e i bambini hanno trovato la soluzione.

  • La mamma e il papà non hanno preso in mano la situazione quando sono sorti dei problemi nella messa in pratica della decisione familiare.

  • I bambini hanno fatto rispettare le regole perché mamma e papà non sono intervenuti.

  • Le regole valevano per tutti i membri della famiglia, compresi i genitori.

Un’altra famiglia ha risolto lo stesso problema quasi allo stesso modo. In una riunione, decisero di stabilire regole diverse per quella che chiamarono la “scatola degli oggetti scomparsi”. Chiunque avesse perso un oggetto avrebbe potuto recuperarlo in qualsiasi momento, a patto che mettesse una monetina da dieci centesimi nel “barattolo delle feste”. Quando il barattolo si riempiva di monetine, cosa che succedeva spesso, usavano i soldi per andare tutti insieme a mangiare un gelato o una pizza. Un’altra famiglia ha chiamato la scatola “buco nero”, e gli oggetti all’interno si potevano recuperare alla fine della riunione familiare settimanale.


I genitori possono evitare molti problemi con i figli suggerendo che le questioni sorte siano messe all’ordine del giorno della riunione familiare, in modo che possano essere risolte dopo un periodo di riflessione. Come per le riunioni di classe, il fatto che coinvolgere i bambini nelle riunioni prevenga così tanti problemi disciplinari è un beneficio ulteriore. Il vantaggio principale è che i bambini hanno l’opportunità di rafforzarsi nelle Sette Percezioni e Competenze Fondamentali (vedi pagina 25). Una volta alla settimana, tutti in famiglia hanno la posssibilità di imparare e praticare le loro capacità di risoluzione dei problemi, e nella maggior parte dei casi si nota che questa capacità viene applicata anche negli altri giorni.


Gli incontri familiari possono anche essere un metodo efficace per migliorare la collaborazione e l’affiatamento della famiglia, perché offrono l’occasione di mettere in rilievo i valori e le tradizioni familiari. Il loro successo naturalmente dipende dagli atteggiamenti e dalle capacità degli adulti, spiegati nei capitoli precedenti.


L’ottavo capitolo sulle riunioni di classe dovrebbe essere letto anche dai genitori: molti dei concetti importanti per il loro buon funzionamento valgono anche per gli incontri familiari, e il formato per questi ultimi è essenzialmente lo stesso di quelli scolastici, tranne che per sei importanti differenze.

Differenze tra riunioni familiari e riunioni di classe

  1. Le riunioni di famiglia dovrebbero svolgersi una volta alla settimana piuttosto che una volta al giorno. Una volta deciso quando tenerle, nulla dovrebbe interferire. Se gli amici telefonano, dite loro che li richiamerete più tardi (meglio ancora spegnere i telefoni.) Non saltate una riunione di famiglia perché siete occupati o avete qualcos’altro da fare. I vostri figli seguiranno il vostro esempio nel determinare l’importanza delle riunioni familiari. Una volta che l’abitudine è stata stabilita, a tutti farà piacere questa occasione per stare insieme, finché i figli non diventeranno adolescenti (approfondiremo in seguito.)

  2. Le decisioni dovrebbero essere prese con l’accordo di tutti. Se la famiglia non riesce a giungere a una decisione unanime su un punto all’ordine del giorno, dovrebbe riproporlo alla prossima riunione: grazie all’ulteriore periodo di riflessione e di ricerca di nuove idee, sarà più probabile raggiungere un accordo. Un voto a maggioranza in una riunione familiare accentuerebbe un clima di divisione. Trasmetterete un atteggiamento di fiducia che vi consenta di lavorare insieme per trovare soluzioni rispettose per tutti.

  3. Gli incontri familiari dovrebbero includere una revisione delle attività della settimana successiva. Questo è importante perché i bambini crescono e vengono coinvolti in molte attività, come babysitting, sport, uscite, corsi e così via. È essenziale organizzare il calendario tenendo a mente la necessità di usare l’auto e in modo che sia comodo per tutti.

  4. Gli incontri non dovrebbero concludersi senza aver pianificato un’attività di svago in famiglia per la settimana successiva.

  5. Terminate la riunione facendo qualcosa insieme. Potreste fare un gioco, preparare i popcorn o servire dolci. Non mettetevi davanti alla TV a meno che non ci sia un programma che tutta la famiglia desidera vedere. Se guardate un programma televisivo, assicuratevi di terminare spegnendo il televisore e discutendo in famiglia i valori che sono stati (o non sono stati) espressi, e come ciò si ricollega alla vostra vita.

  6. Sedersi ad un tavolo sparecchiato è utile a concentrarsi sulla risoluzione dei problemi. Per le famiglie, il tavolo non sembra essere la barriera che sono i banchi in classe. Sedersi informalmente in soggiorno può funzionare, invece sembra difficile rimanere concentrati se la riunione di famiglia avviene all’ora di cena.


Elementi delle riunioni di famiglia

Il presidente

Questo ruolo dovrebbe essere a rotazione. I bambini adorano presiedere le riunioni, e possono fare un ottimo lavoro una volta raggiunti i quattro o cinque anni. È responsabilità del presidente ristabilire l’ordine durante l’incontro, iniziare con i complimenti, dare il via alle sessioni di discussione, e introdurre la “bacchetta per parlare” in modo che tutti abbiano un turno per esprimere opinioni o suggerimenti.

Il segretario

Anche questo ruolo dovrebbe ruotare tra i membri della famiglia in grado di scrivere. Il segretario tiene nota dei problemi e delle decisioni prese. (Leggere i resoconti delle vecchie riunioni di famiglia può essere divertente quanto guardare gli album di foto).

Apprezzamenti

Iniziate ogni riunione familiare assicurandovi che ogni persona faccia un apprezzamento ad ogni altro membro della famiglia. All’inizio si può creare del disagio, se i bambini hanno l’abitudine di criticarsi a vicenda. In questo caso discutete del tipo di cose a cui potrebbero pensare per complimentarsi a vicenda. I genitori possono dare l’esempio iniziando con i complimenti per ogni membro della famiglia. Inoltre, se vedete che i bambini fanno qualcosa di bello tra loro, ricordate loro di tenerlo a mente per un elogio. Si potrebbe anche suggerire che lo scrivano all’ordine del giorno per ricordarsene.


La signora Stover ha raccontato il seguente incidente che ebbe luogo quando la sua famiglia iniziò a fare i complimenti nelle riunioni. Tammy, di sei anni, si offrì volontaria e si complimentò dapprima con sua madre e suo padre con gioia e facilità. Quando arrivò al fratello di nove anni, Marcus, si fermò e disse: «È davvero difficile». I genitori la incoraggiarono a provarci comunque. Alla fine trovò qualcosa per cui potersi complimentare con Marcus, ma aggiunse: «Però fa anche il cattivo con me».


I suoi genitori le ricordarono: «Niente ‘però’». Quando fu il turno di Marcus, non era più entusiasta di complimentarsi con Tammy, ma lo fece. La signora Stover ha riferito che ora si complimentano a vicenda con facilità, e ha aggiunto: «È meraviglioso sentire due fratelli dire cose belle l’uno dell’altro, quando prima non facevano che criticarsi».


Un’estate la nostra famiglia ebbe così tanti impegni che ignorammo il consiglio di evitare ogni interferenza con la regolarità delle riunioni di famiglia. Le sospendemmo. Fu una lezione meravigliosa per noi, perché sentimmo la differenza e riscoprimmo la loro importanza. I litigi e i problemi disciplinari erano aumentati enormemente. I bambini avevano cominciato a insultarsi l’un l’altro più spesso. Alla fine “capii” e organizzai una riunione di famiglia. I miei figli erano stati così cattivi l’uno con l’altro che pensai che avrebbero avuto difficoltà a formulare degli apprezzamenti. Invece anni di formazione fecero la loro parte, e i bambini si fecero dei bei complimenti a vicenda. Continuammo gli incontri familiari con regolarità e gli insulti diminuirono significativamente, così come i battibecchi e i problemi disciplinari.

La gratitudine

È bene alternare i complimenti con la testimonianza di ciò per cui siamo grati. Il fatto che ogni membro della famiglia condivida una cosa per la quale è grato ci aiuta a ricordare e apprezzare ciò che di solito diamo per scontato.

L’ordine del giorno

Il frigorifero sembra essere il posto più diffuso per l’agenda delle riunioni di famiglia; basta un semplice magnete per appenderci sopra un pezzo di carta. Mi dispiace non aver conservato tutti quei foglietti, quindi ora vi suggerisco di usare fogli perforati e di conservarli in un album delle riunioni di famiglia.

Discutete gli argomenti all’ordine del giorno in ordine cronologico, in modo che non sia necessario decidere quale sia l’argomento più importante.

Risoluzione dei problemi

Discutete le soluzioni con i bambini come descritto nel sesto capitolo. Le Tre R e una U per Concentrarsi sulle Soluzioni possono essere utilizzate per risolvere molti problemi nelle riunioni di famiglia, proprio come in quelle scolastiche. In quelle familiari, tuttavia, le soluzioni devono essere concordate all’unanimità ed è importante andare oltre le consequenze. Molte famiglie hanno riportato che le lotte di potere si sono ridotte n modo significativo quando hanno smesso di pensare ad una conseguenza per ogni problema, concentrandosi invece sulle soluzioni.

Pianificazione delle attività

I membri della famiglia sono più disposti a collaborare quando hanno partecipato in egual misura alla pianificazione di eventi che piaceranno a tutti. Le attività settimanali e le vacanze riescono meglio quando tutta la famiglia partecipa a una discussione sui possibili conflitti e su come evitarli. L’articolo che segue, scritto da mio marito Barry Nelsen, ne è un ottimo esempio.


«Portiamo i bambini alle Hawaii», disse mia moglie.


«Stai scherzando? Renderebbero la vita un inferno per tutti», risposi.


Non sapevo che sei settimane dopo sarei tornato da uno dei viaggi in famiglia più piacevoli in tanti anni. La ragione del successo di quest’esperienza sono state le riunioni di famiglia.


Tutte le domeniche sere teniamo una riunione. Ogni membro della famiglia viene trattato con rispetto, e ogni opinione viene ascoltata e discussa.


Diverse settimane prima del nostro viaggio alle Hawaii, durante una riunione, dissi ai bambini che io e la mamma presto saremmo partiti, e chiesi se volessero venire con noi. Si scatenò un pandemonio. Dopo averli calmati, la mamma disse: «Se vi portiamo alle Hawaii, dobbiamo divertirci anche io e papà. Se litigate tra di voi, o discutete su ogni cosa che vi chiediamo di fare, non sarà divertente per noi”.


I bambini promisero di essere degli angioletti! Era una cosa che avevo già sentito, e sapevo che avevamo bisogno di più che semplici promesse. Decidemmo di stendere un elenco delle cose che rendono la vita un inferno per i genitori in vacanza con i figli.


«E le cose che rendono la vita un inferno per i bambini?», ci interruppe Mark. Mi trattenni dal rispondere «Non fare il saccente», e tutti fummo d’accordo che fosse una domanda giusta. Mia moglie elencò i potenziali problemi in due colonne: seccature per i genitori e seccature per i bambini.


La lista dei problemi dei genitori comprendeva: chiedere soldi con insistenza, mangiare solo cibo spazzatura, litigare, discutere con noi, non mettere a posto le proprie cose, non portare i propri bagagli, correre via senza dirci dove si è diretti, stare svegli fino a tardi e rifiutarsi di andare in alcuni dei posti che vogliamo visitare. La lista delle seccature per i bambini includeva: mangiare in ristoranti raffinati, indossare abiti eleganti, dormire nello stesso letto, non ricevere abbastanza soldi, non poter decidere cosa comprare, e non sedere di fianco al finestrino in aereo. Le soluzioni concordate furono che i bambini avrebbero risparmiato quanti più soldi possibili; noi avremmo aggiunto una cifra determinata (e non di più); loro avrebbero diviso l’importo totale per sette giorni e avrebbero chiesto di riceverlo ogni giorno; noi non avremmo detto loro come spendere i soldi e, una volta finiti, non ne avremmo dati altri; i bambini accettarono di prendersi la responsabilità dei loro bagagli, e non avrebbero messo nella valigia più di quanto volevano portare; Mark avrebbe preso un sacco a pelo e dormito sul pavimento se l’unica possibilità fosse stata un letto per entrambi; avrebbero mangiato da McDonald’s quando noi fossimo in ristoranti più belli; avrebbero fatto a turno vicino finestrino durante il decollo e l’atterraggio; accettarono di non litigare e di farci sempre sapere dove stessero andando.


«Cosa succede se vi dimenticate e iniziate a litigare?» chiesi.

«Che ne dite di darci un segnale segreto?» suggerì Mark.

«Buona idea», disse la mamma. «Se vi sentiamo litigare, ci tireremo le orecchie per ricordarvi senza usare parole che avete accettato di andare d’accordo».

«Questo vale anche per te, papà», intervenne Mark.

«Cosa intendi dire?», chiesi indignato.

«Quando inizi a perdere le staffe con me o con Mary, va bene se mi tiro l’orecchio come segnale?»

“Ma guarda che saggio”, pensai. Poi ci pensai su e fui d’accordo «Buona idea, figliolo».


Una settimana prima di partire, e tre riunioni dopo, gli elenchi si erano allungati. C’era un’atmosfera di eccitazione e collaborazione in tutta la famiglia. I bambini si portavano avanti con i loro compiti scolastici e mettevano da parte denaro diligentemente.


Uno dei primi conflitti ebbe luogo quando Mark volle portare con sé il suo skateboard. Gli spiegai tutti i problemi che poteva procurare nelle strade affollate di Waikiki, le difficoltà che avrebbe avuto con il suo bagaglio. Dal momento che c’era un’atmosfera di collaborazione, accettò di lasciarlo a casa senza discutere.


Il viaggio di due ore in macchina verso San Francisco per prendere l’aereo ne durò tre. Mary iniziò a lamentarsi per la sete mentre eravamo in un ingorgo sul Bay Bridge. Quando Mark le ricordò che avevamo già parlato di questo tipo di problemi, lei ha subito decise che poteva aspettare che arrivassimo all’aeroporto. Un’altra vittoria per le riunioni di famiglia!


La camera d’albergo a Honolulu aveva due letti matrimoniali. Fummo contenti di aver preso il sacco a pelo di Mark per evitare discussioni.


Grazie alle riunioni di famiglia tutto andò benissimo! Ci furono alcuni problemi, ma li risolvemmo velocemente ricordandoci dei nostri accordi. I bambini si persero una volta. Facemmo una riunione di famiglia per decidere come evitare questo rischio in futuro. Decidemmo che saremmo tornati nell’ultimo posto dove ci eravamo visti insieme, e avremmo aspettato che gli altri tornassero da noi. I bambini memorizzarono il nome e l’indirizzo del nostro hotel, in modo da poterlo ripetere a un agente di polizia se si fossero persi di nuovo.


L’affiatamento che sentivamo come famiglia fu un’esperienza ancora più grandiosa del viaggio alle Hawaii. Due settimane dopo essere tornati a casa, nostro figlio maggiore chiamò dalla Florida per raccontare che si sarebbe sposato due mesi dopo. «Portiamoci i bambini», dissi.

Pianificare il divertimento in famiglia

Pianificare attività ludiche settimanali in famiglia è una parte importante delle riunioni, ma è un argomento spesso trascurato. È davvero facile pensare a quanto sarebbe bello avere una famiglia felice che fa cose divertenti ed emozionanti insieme. Il problema è che spesso si spera che ciò “accada” senza alcuno sforzo da parte propria. Non accadrà se non si fa qualcosa per renderlo possibile. Per farlo accadere, bisogna “pianificare e fare”.


La nostra famiglia usa le schede “Cose divertenti da fare” (descritte a pagina XYZ) per pianificare e svolgere un’attività familiare in questo modo: abbiamo deciso che ogni sabato avremmo avuto una serata fuori. Il primo sabato, la mamma e Mark hanno svolto un’attività insieme, mentre papà e Mary facevano qualcos’altro. Il primo sabato del mese successivo, ci siamo scambiati in modo che la mamma e Mary passassero un momento speciale insieme, mentre papà e Mark avevano il loro. Il secondo e il quarto sabato del mese sono stati la mamma e il papà ad uscire da soli. Il terzo sabato, la famiglia si è riunita e ha fatto qualcosa insieme.

Discutere delle faccende domestiche

Discutete delle faccende domestiche in una riunione di famiglia in modo che i bambini possano aiutare a risolvere i problemi connessi a come svolgerle. Sono più collaborativi quando possono esprimere i loro sentimenti ed essere parte della pianificazione e della scelta.


Durante una riunione di famiglia abbiamo elencato tutte le faccende di mamma e papà (compreso il lavoro a tempo pieno) nel tentativo di evitare che dicesssero «Come mai devo fare tutto io?» quando chiedevamo a uno dei nostri figli di fare qualcosa. Abbiamo poi chiesto loro di elaborare una lista di tutte le faccende che potevano essere svolte dai bambini. Siamo intervenuti aggiungendo tutto ciò che ci veniva in mente a cui loro non avevano pensato. Eppure, la loro lista non era tanto lunga quanto la nostra. Quando hanno visto il confronto tra ciò che chiediamo loro e ciò che noi facciamo, sono rimasti colpiti. Abbiamo poi messo le faccende che potevano fare su foglietti di carta che potevano essere estratti da un barattolo. Ogni bambino avrebbe estratto quattro lavori alla settimana. In questo modo un bambino non si ritrovava sempre con le stesse faccende, come ad esempio buttare la spazzatura.


Questa non è una soluzione magica, tant’è che il problema delle faccende da sbrigare viene messo all’ordine del giorno almeno una volta al mese. Lo chiamo “sindrome delle tre settimane”. La prima settimana i bambini di solito seguono con entusiasmo il piano di lavoro che hanno contribuito a costruire. La seconda settimana fanno le loro faccende, ma con meno entusiasmo. Nella terza settimana iniziano a lamentarsi. Questo è il nostro indizio che le faccende saranno di nuovo all’ordine del giorno della riunione di famiglia.


Dopo una delle mie conferenze, una donna venne da me e mi disse: «Abbiamo provato una volta una riunione di famiglia, e i bambini hanno fatto le loro faccende per circa una settimana. Ma poi si sono fermati, quindi pensavo che non funzionasse molto bene».


Chiesi: «Hai trovato qualcos’altro che motiva i tuoi figli a fare le loro faccende per un’intera settimana?»

Lei rispose: «Be’, no».


Ribattei: «A me sembra un successo. Ti suggerisco di continuare così». Le dissi poi della nostra sindrome delle tre settimane. Anche se abbiamo bisogno di continuare a lavorarci sopra, riteniamo di ottenere una maggiore collaborazione concreta gestendo il problema attraverso le riunioni di famiglia rispetto a qualsiasi altro modo che abbiamo provato. Per un po’ di tempo siamo molto responsabili. Quando iniziamo a rallentare, lo mettiamo all’ordine del giorno.


I ragazzi spesso escogitano un nuovo piano. Per un po’ di tempo si sono divertiti a usare una “ruota delle faccende”, ossia un piatto di carta con disegni dei lavori di casa intorno al bordo e una freccetta girevole fissata con un chiodino al centro. Ogni settimana, la usavano per assegnarsi qualche faccenda. Poi, sono passati con entusiasmo a un tabellone di lavoro con tasche in alto per le faccende “da svolgere”, e tasche in basso per le faccende “svolte”. Sembrava che ricavassero una grande soddisfazione spostando un foglietto nella tasca delle faccende “svolte”.


Affrontare il problema delle faccende domestiche ogni tre o quattro settimane è di gran lunga preferibile che affrontarlo ogni giorno. I miei due figli più piccoli (su sette) escogitarono un piano di lavoro che funzionò per più di sei mesi, invece che per sole tre settimane. Quando poi iniziarono a lamentarsi, trovarono una soluzione che funzionò per più di un anno.


Decisero che io avrei dovuto segnare due lavori principali per ognuno di loro sulla lavagna bianca vicino al telefono. Durante la negoziazione io premevo affinché queste faccende dovessero essere eseguite subito dopo la scuola. Loro invece volevano la libertà di scegliere quando svolgerle, purché fossero finite prima di andare a letto. Chiesi: «Cosa succede se non li finite prima di andare a dormire?». Erano d’accordo sul fatto che sarebbe stata una conseguenza ragionevole che io cerchiassi il loro nome sulla lavagna bianca: il giorno seguente avrebbero dovuto svolgere tutte e quattro le faccende subito dopo la scuola. Per sei mesi funzionò molto bene. Una volta ogni tanto dovevo cerchiare il nome di uno di loro, che poi svolgeva tutte e quattro le faccende l’indomani, dopo la scuola.


Dopo sei mesi, però, entrambi iniziarono a lamentarsi, chiedendo: «Come mai lui (o lei) si prende tutti i lavori facili?». Mi ero impegnata a essere equa, ruotando le faccende, ma non dal loro punto di vista. Ero così orgogliosa di me stessa che, invece di fare una filippica su quanto giusto fosse il mio metodo, mi limitai a mettere il problema all’ordine del giorno. La loro soluzione fu talmente semplice e profonda che non so perché non ci avessi pensato prima. Mi avrebbe risparmiato molto lavoro. Mark disse: «Perché non metti quattro lavori sulla lavagna, e chi prima arriva meglio alloggia?». Ancora una volta mi ricordarono che i bambini sanno trovare soluzioni geniali quando gliene diamo una possibilità.


La prima settimana puntarono le sveglie per cercare di arrivare prima e scegliere il lavoro che ritenevano più semplice, ma non durò a lungo. Ben presto decisero che il sonno era più importante che conquistarsi le faccende più facili, così chi arrivava alla lavagna per ultimo accettava il suo destino a cuor leggero.

Alcune sfide speciali

I bambini piccoli

Alcune famiglie trovano che i bambini al di sotto dei quattro anni di età tendono a disturbare la fase delle riunioni familiari dedicata alla risoluzione dei problemi. Nella mia famiglia, aspettavamo che i più piccoli fossero a letto per tenere le riunioni.


Non appena i bambini sono stati abbastanza grandi, li abbiamo introdotti in alcune parti degli incontri. I bambini di tre anni amano giocare a “nascondi il bottone” o nascondino, prima del dessert. Possono anche imparare a fare complimenti. All’età di quattro sono meravigliosamente creativi nell’escogitare soluzioni e sono pronti a partecipare alle riunioni.

Gli adolescenti

Lotte di potere e spirali di vendetta spesso si consolidano in molte famiglie nel momento in cui i bambini diventano adolescenti. Le riunioni familiari possono cambiare drasticamente queste dinamiche, ma ci vuole un lavoro preliminare per integrarle nella famiglia. Il primo requisito è che i genitori abbiano abbastanza umiltà da riconoscere che il loro approccio (troppo autoritario o troppo permissivo) non ha funzionato. Il secondo passo è quello di ammettere questa stessa cosa agli adolescenti.


Il signor Lyon ha raccontato come ha conquistato i suoi figli adolescenti. Ha detto loro: «Ragazzi, ho davvero imboccato la strada sbagliata con voi. Ho gridato con voi chiedendo di collaborare quando ciò che intendevo era ‘Fate come voglio io’. Per forza non volevate. Ammiro la vostra perspicacia nell’aver visto giusto. Vorrei davvero ricominciare da capo, e ho bisogno del vostro aiuto. Ho sentito parlare dell’efficacia delle riunioni di famiglia, dove le famiglie si siedono insieme e risolvono i problemi rispettando tutti il valore di ciascuna opinione. Avrò bisogno del vostro aiuto per ricordarmelo quando ricadrò nel mio vizio di controllarvi».


I ragazzi sono rimasti sbalorditi da questo nuovo comportamento del padre, che è stato abbastanza saggio da aggiungere subito: «So che è una cosa nuova per voi. Perché non ci pensate e mi fate sapere domani se volete lavorarci su con me?».


Con un sorriso Lyon ha continuato il racconto: «Come potevano resistere?». Infatti non ci sono riusciti. Lyon ha poi proseguito riferendo molte esperienze meravigliose che ha avuto nelle sue riunioni di famiglia, e quanto ora si stesse godendo i suoi figli – seccature comprese.


È interessante il fatto che spesso i bambini sembrano volere il contrario di quello che hanno. I figli di Lyon erano felici di iniziare le riunioni di famiglia, perché erano qualcosa di nuovo. Quando i miei figli sono diventati adolescenti, hanno iniziato a lamentarsi delle nostre riunioni: ormai erano roba vecchia. Abbiamo messo all’ordine del giorno le loro lamentele, come il fatto che gli incontri durassero troppo. Abbiamo accettato di tenerle sotto i quindici minuti.


Un giorno Mary, che era solita lamentarsi più spesso di tutti, tornò a casa dopo aver dormito a casa di un’amica e annunciò: «Accidenti, quella famiglia ha dei problemi. Dovrebbero tenere riunioni di famiglia». Quando andò al college, tenne le riunioni con le sue compagne di stanza.


Pur avendo insegnato sviluppo infantile per dieci anni in un centro di formazione professionale, avevo dimenticato il processo di identificazione (cioè la ribellione), che è normale e sano per gli adolescenti. Come possono scoprire chi vogliono essere, se non mettendo alla prova tutti i valori dei loro genitori? Mi sono dimenticata di questo normale periodo di prova perché i miei due figli più piccoli (cresciuti con la Disciplina Positiva) erano meravigliosi prima di diventare adolescenti. Avevano sviluppato capacità di autodisciplina, responsabilità e soluzione dei problemi. Non erano perfetti (nemmeno io lo ero), ma erano molto disposti a collaborare mentre imparavamo dai nostri errori.


Quando hanno iniziato il loro processo di identificazione adolescenziale, mi sono fatta prendere dal panico (c’è da dire che i bambini che hanno imparato la fiducia in se stessi spesso si sentono liberi di ostentare la loro ribellione anziché nasconderla). Devo ammettere che mi preoccupavo di quello che la gente avrebbe pensato di me. Ero pronta a buttare la Disciplina Positiva fuori dalla finestra e tornare al controllo e alla punizione. Di fatto ci ho provato per un breve periodo, e ho creato un vero pasticcio di lotte di potere e sentimenti feriti. Per fortuna sono tornata in me e ho capito che i miei figli erano più importanti del mio ego. Ho collaborato con Lynn Lott ho lavorato con lui al libro Positive Discipline for Teenagers. Sono così tornata sulla strada giusta per trovare il modo di lavorare in modo gentile, fermo e rispettoso con i miei adolescenti, e per fare in modo che tutti ci diventassimo più forti.

Genitori single

È una leggenda che ai bambini manchi qualcosa se non hanno due genitori. Molte persone di rilievo sono state cresciute da un genitore unico. Le famiglie monoparentali offrono semplicemente opportunità diverse. Nel nostro libro Crescerli da soli. Una guida per genitori single chiediamo alle persone di smettere di riferirsi alle famiglie monoparentali come “famiglie spezzate”. Non sono spezzate, sono solo differenti.


L’atteggiamento di un genitore è molto importante. Se vi sentite in colpa per il fatto che i vostri figli hanno un solo genitore a tempo pieno, i bambini percepiranno che la loro situazione è tragica, e agiranno di conseguenza. Se accettate il fatto che state facendo del vostro meglio, e che vi state muovendo verso il successo piuttosto che il fallimento, i bambini lo sentiranno e agiranno di conseguenza.


Il processo delle riunioni di famiglia ha lo stesso livello di efficacia per le famiglie monoparentali, che siano composte da un genitore e un figlio, oppure da un genitore e molti figli. Le riunioni sono un buon modo per trasmettere sentimenti positivi ai bambini, e per coinvolgerli nelle soluzioni piuttosto che nelle manipolazioni.


La signora Doherty e la signora Latimer sono madri single con un figlio ciascuna, e tutti e quattro vivono insieme. Hanno raccontato che non avrebbero potuto sopravvivere senza le loro riunioni di famiglia. Una volta alla settimana, riuscivano a parlare e risolvere tutti i problemi tipici dei coinquilini, così come quelli tra genitori, figli e fratelli.

Incentivare le riunioni di famiglia

Per molte famiglie, le riunioni settimanali sono una consuetudine familiare, che offre ai bambini un senso di benessere, fiducia in se stessi, significato e appartenenza. Offrono anche divertimento in famiglia, rispetto reciproco, esperienza nella risoluzione dei problemi e ricordi felici.


La vostra famiglia può godere di alcune delle seguenti attività per aggiungere varietà e divertimento alle riunioni. Create un album per riunioni di famiglia utilizzando un raccoglitore ad anelli con una copertina di plastica trasparente dove potete inserire una foto di famiglia. Qui potrete inserire i programmi per le riunioni, le liste di suggerimenti e soluzioni scelte, nonché le schede delle seguenti attività.

Motto di famiglia

Potete creare affiatamento e divertimento scegliendo insieme un motto di famiglia. Potreste scegliere ogni mese un motto diverso, e rendere la vostra scelta più significativa attraverso le altre attività suggerite. Di seguito trovate alcuni esempi; potreste utilizzarne alcuni e/o crearne di nuovi.

Esempi di motto
  1. Uno per tutti e tutti per uno.

  2. Ci diamo amore e sostegno a vicenda.

  3. Facciamo ciò che conta per il piacere di farlo.

  4. Se è di aiuto anche a uno solo, ne vale la pena.

  5. Gli errori sono meravigliose opportunità per imparare.

  6. Siamo perspicaci e intuitivi.

  7. Risolviamo ogni problema.

  8. Vogliamo risolvere, non dare la colpa.

  9. Siamo grati per quello che abbiamo.

  10. Riconosciamo ogni giorno quanto siamo fortunati.


Attività per il motto di famiglia
  1. Ogni mese, tutta la famiglia sceglie un motto.

  2. Prima settimana: date ad ogni membro della famiglia un foglio bianco su cui è riportato il motto di famiglia. Chiedete a tutti di riflettere durante la settimana, e di scrivere i loro pensieri su cosa quelle parole significhino per loro. (Organizzate momenti speciali perché i bambini troppo piccoli per scrivere vi dettino i loro pensieri).

  3. Seconda settimana: pianificate la riunione in modo che tutti possano condividere ciò che hanno scritto. Mettete tutti i fogli in un raccoglitore per riunioni di famiglia. Distribuite un altro foglio bianco e invitate tutti a trovare un po’ di tempo durante la settimana per disegnare un’immagine che rappresenti ciò che il motto significa per loro. Potreste pianificare un momento speciale in cui lo fate insieme.

  4. Terza settimana: Pianificate la riunione di famiglia in modo che tutti possano condividere la loro immagine e spiegarla. Esponete i disegni sul frigorifero o in un altro luogo dove tutti possano ammirarli. Chiedete a tutti di osservare come il motto di famiglia viene messo in pratica durante la settimana successiva.

  5. Quarta settimana: Pianificate il tempo della riunione affinché tutti possano raccontare un esempio di come hanno messo in pratica il motto di famiglia. Invitate i vostri cari a pensare ad un altro motto per il mese successivo.

  6. La prima settimana del mese seguente: Mettete tutti i disegni dell’ultimo motto nel raccoglitore. Scegliete un altro motto e ripetete tutti i passi.


Schede della gratitudine

Un atteggiamento di gratitudine non spunta dal nulla: deve essere imparato. Esercitarsi e condividere regolarmente aiuterà l’intera famiglia a svilupparlo.

Attività della gratitudine
  1. Alla fine di ogni riunione di famiglia, distribuite una “scheda della gratitutine”. Incoraggiate tutti a mettere la pagina in un posto facilmente raggiungibile e scrivere le cose per le quali sono grati.

  2. Lasciate del tempo durante le riunioni (o i pasti) per esporre le cose per le quali voi e la vostra famiglia siete grati.

  3. Durante ogni riunione, raccogliete le schede della gratitudine e mettetele nel raccoglitore.


Schede dei complimenti

Si può creare un’atmosfera positiva in famiglia quando si impara a cercare punti positivi l’uno nell’altro e a verbalizzarli come complimenti. Non aspettatevi la perfezione: qualche litigio tra fratelli è normale. Tuttavia, quando i bambini (e i genitori) imparano a dare e ricevere complimenti, tensioni e nervosismi si riducono notevolmente. Un’atmosfera positiva è ancora più tonificata quando le famiglie hanno riunioni regolari per risolvere i problemi.

Attività dei complimenti
  1. Mettete alcune schede dei complimenti sul frigorifero (o in un altro posto) in modo che tutti possano scrivere ogni giorno dei complimenti per gli altri. (I bambini piccoli possono dettare i loro complimenti ai più grandi).

  2. Quando vedete che qualcuno merita un apprezzamento, scrivetelo; quando un bambino nota un’azione degna di essere elogiata, chiedetegli: «Vorresti scriverlo sulla scheda dei complimenti?». Una volta che i bambini sviluppano l’abitudine di fare attenzione ai complimenti, non avranno bisogno che glielo ricordiate.

  3. All’inizio di ogni riunione di famiglia, tutti hanno la possibilità di leggere i loro complimenti.

  4. Chiedete se qualcuno vuole esprimere elogi che non sono stati scritti.

  5. Assicuratevi che ognuno riceva almeno un apprezzamento.

  6. Aggiungete la scheda dei complimenti al raccoglitore delle riunioni e mettetene sul frigorifero un’altra da compilare durante la settimana.


Schede per il divertimento famigliare

Molte famiglie non passano abbastanza tempo insieme divertendosi. Spesso abbiamo buone intenzioni, ma non ci impegniamo a pianificare e programmare gli eventi su un calendario. Il primo passo nell’organizzazione è quello di dare ad ogni membro della famiglia un foglio di carta con questa impostazione:

Cose divertenti da fare


Tutta la famiglia

Marito e moglie

Da soli

gratis

     

a pagamento

     

Attività delle cose divertenti da fare

  1. Durante una riunione, usate un a scheda delle cose divertenti da fare e riflettete con tutta la famiglia per riempire la colonna “Tutta la famiglia”. Vedrete quante idee possono venire fuori su cosa fare insieme, che siano a costo zero o a pagamento.

  2. Consegnate una scheda a tutti, in modo che ciascuno possa elencare ciò che gli viene in mente durante la settimana – non solo attività per tutta la famiglia, ma anche da fare da soli. Anche marito e moglie possono lavorare alla loro lista. Date a tutti una settimana per completare le schede, in modo da avere tutto il tempo necessario per aggiungere altre attività che vengano in mente.

  3. Se avete delle riviste, lasciate che i membri della famiglia ritaglino delle immagini da incollare sulle loro schede del divertimento.

  4. Durante le riunioni di famiglia, sfruttate le liste per scegliere qualcosa da inserire nel calendario. Decidete quali giorni o sere della settimana o del mese dedicare al divertimento con la famiglia. Decidete quando e quanto spendere, e quando organizzare le attività a costo zero. Poi, fate in modo che tutti siano d’accordo su quale delle cose divertenti fare nei giorni stabiliti per i prossimi tre mesi. Segnate ogni decisione sul calendario.

  5. Seguire il calendario pianificato.


Attività degli errori e delle lezioni apprese

Insegnate ai bambini che gli errori sono meravigliose opportunità di apprendimento. Periodicamente, date ad ogni membro della famiglia una scheda degli errori e delle lezioni apprese. Chiedete a ciascuno di segnarvi un errore e ciò che ha imparato da esso, e di prepararsi a parlarne alla prossima riunione. (I bambini dai quattro anni che non sanno ancora scrivere possono dettare ai più grandi. I bambini sotto i quattro anni sono troppo piccoli per questa attività). Impostate il foglio degli errori e delle lezioni apprese così:

Errori e cosa ho imparato

Errore

Cosa ho imparato

Cosa farò in futuro





Assicuratevi di conservare queste schede nell’album delle riunioni. Riuscite a immaginare quanto si divertiranno i vostri figli leggendole quando saranno adulti?

Pianificazione dei pasti in famiglia

Il momento del pasto è un’ottima occasione per insegnare a collaborare e contribuire. Anche i bambini piccoli possono fare a turno a preparare un pasto semplice come una zuppa, dei toast al formaggio, delle verdure, un’insalata, o un dessert.

Attività di pianificazione dei pasti in famiglia

  1. Portate le riviste che contengono ricette alla riunione. I bambini (e i genitori) possono scegliere nuove ricette da provare. (Può essere divertente creare un libro di cucina di famiglia, ritagliando le ricette e le foto e mettendole in un raccoglitore. Potreste prima di tutto valutare le ricette in base ai vostri gusti, e conservare solo quelle che piacciono alla maggioranza.)

  2. Preparate delle schede per le ricette. Sul retro della ricetta, scrivete tutti gli ingredienti necessari da comprare. (Conservate le ricette in uno speciale schedario in modo da poterle utilizzare più volte.)

  3. Durante l’incontro familiare, utilizzare una pagina di “pianificazione dei pasti in famiglia” per coinvolgere ogni membro della famiglia nella pianificazione dei pasti per una settimana con le seguenti intestazioni:

    Programmazione pasti in famiglia


    Cuoco

    Primo

    Secondo

    Contorno

    Dessert

    Lunedì

     

     

     

     

     

    Martedì

     

     

     

     

     

    Mercoledì

     

     

     

     

     

    Giovedì

     

     

     

     

     

    Venerdì

     

     

     

     

     

    Sabato

     

     

     

     

     

    Domenica

     

     

     

     

     


    Sotto la colonna “cuoco”, scrivete il nome della persona incaricata per ogni giorno della settimana. Questa persona sceglierà primo, secondo, contorno e dessert. (Naturalmente, è possibile modificare questo modulo per adattarlo alla vostra famiglia.)

  4. Il giorno della spesa, portate tutta la famiglia al supermercato. I bambini abbastanza grandi possono prendere un cestino e trovare tutti gli ingredienti elencati sul retro di una o due schede di ricette. I bambini più piccoli possono aiutare un fratello maggiore o un genitore a trovare gli ingredienti di altre ricette.


Rivediamo

Tenere regolari riunioni è una delle cose più preziose che si possono fare in famiglia. Perché? Gli incontri familiari offrono l’opportunità di insegnare ai bambini preziose abilità sociali e di vita per sviluppare una buona personalità. Impareranno:

  • Capacità di ascolto

  • Capacità di produrre idee

  • Capacità di risoluzione dei problemi

  • Rispetto reciproco

  • Il valore di una pausa per calmarsi prima di risolvere un problema

  • Premura per gli altri

  • Collaborazione

  • Responsabilità in un ambiente sicuro

  • Come scegliere soluzioni rispettose verso tutti gli interessati

  • Senso di appartenenza e rilevanza

  • Responsabilità sociale

  • Che gli errori sono meravigliose opportunità di apprendimento


Gli incontri familiari sono un’opportunità per i genitori al fine di:

  • Evitare le lotte di potere condividendo rispettosamente il controllo

  • Evitare di dominare i bambini, in modo che i bambini imparino l’autodisciplina

  • Ascoltare con modalità che invitano i bambini ad ascoltare a loro volta

  • Condividere le responsabilità

  • Creare bei ricordi grazie a una consuetudine di famiglia

  • Dare l’esempio di tutte le capacità che vogliono che i loro figli imparino.

Se i genitori capissero veramente il valore di queste riunioni, sarebbero il loro strumento più prezioso; e farebbero ogni sforzo per dedicare ad esse da quindici a trenta minuti alla settimana.

Strumenti di Disciplina Positiva
  1. Riunioni di famiglia.

  2. Concentrarsi sulle soluzioni.

  3. La “cassetta di sicurezza” per il disordine.

  4. Coinvolgere i bambini nella creazione di soluzioni e regole familiari.

  5. Rispettare le regole. Non intervenire per togliere d’impaccio i bambini.

  6. Dimostrare fiducia nella capacità dei vostri figli di affrontare i problemi.

  7. Utilizzare l’unanimità per le soluzioni familiari.

  8. Pianificare sul calendario i momenti di divertimento in famiglia.

  9. Trovare soluzioni in anticipo, con i bambini, ai problemi tipici.

  10. Quando le soluzioni non funzionano, rimettete il problema all’ordine del giorno.

  11. Motivare i bambini utilizzando una varietà di programmi per le faccende di casa.

  12. Avere fiducia negli adolescenti mentre attraversano il loro processo di identificazione.

  13. Strumenti per vivacizzare le riunioni familiari.

  14. Condividere regolarmente gli errori e ciò che abbiamo imparato da essi.

  15. Pianificare e condividere le responsabilità di cucina e pulizie.


Domande
  1. Quali sono alcuni dei concetti base e atteggiamenti degli adulti che sono importanti per il successo delle riunioni di famiglia?

  2. Quali sono alcune delle capacità che i bambini impareranno partecipando alle riunioni di famiglia?

  3. Quali sono le sei differenze tra riunioni di famiglia e di classe, e perché dovrebbero essere diverse?

  4. Qual è il valore di avere tutti i membri della famiglia che si fanno elogi reciproci?

  5. Qual è il valore di avere figli che manifestano ciò per cui sono grati?

  6. Quali sono i quattro concetti che hanno contribuito al successo della cassetta di sicurezza?

  7. Come può la vostra famiglia garantirsi una vacanza senza problemi?

  8. Qual è il modo migliore per insegnare ai bambini la collaborazione e la responsabilità verso le faccende domestiche?

  9. Perché le riunioni di famiglia sono altrettanto importanti per le famiglie monoparentali?

  10. Quali sono alcuni dei benefici che potreste ricavare dall’attività delle cose divertenti da fare? Discutetene.

  11. Quali sono le attività per animare le riunioni di famiglia? Quali trovate più interessanti? Quali benefici per la vostra famiglia vedete in ogni attività?

  12. In che modo gli incontri familiari aiutano bambini e adulti a raggiungere ciascuno degli obiettivi elencati nelle pagine 227 e 228?

La Disciplina Positiva
La Disciplina Positiva
Jane Nelsen
Crescere bambini responsabili, indipendenti e collaborativi, in famiglia e a scuola, con rispetto, fermezza e gentilezza.Un metodo efficace per crescere bambini autonomi, responsabili e collaborativi, senza il bisogno di ricorrere a premi e punizioni. La psicologa Jane Nelsen spiega come mettere in pratica la “Positive Discipline”: un metodo efficace per aiutare genitori e insegnanti a mantenersi fermi e gentili con i bambini, senza bisogno di ricorrere alle punizioni, e incoraggiando nello stesso tempo il bambino a sviluppare l’indipendenza, il senso di responsabilità, la collaborazione e la capacità di trovare soluzioni in autonomia.La Disciplina Positiva è stato tradotto in 19 paesi. Conosci l’autore Jane Nelsen, psicologa ed educatrice di fama mondiale, è autrice di numerosi libri su accudimento e Disciplina Positiva, rivolti a genitori e insegnanti.