capitolo v

I primi giorni

Caro Andrea,

l’avvio dell’allattamento, soprattutto con il primo figlio, di solito non è proprio una passeggiata; a volte questi primi giorni sono così impegnativi da portare al fallimento prima ancora di cominciare. Non voglio spaventarti, mi interessa catturare la tua attenzione perché se la fase d’avvio avviene positivamente, proseguire il cammino è molto più agevole e tranquillo. Come abbiamo già visto, il seno ha bisogno di una stimolazione frequente per cominciare la sua produzione e quindi occorre che Federico succhi attivamente. Dopo le prime ore nelle quali il bambino poppa con forza, è frequente un periodo di alcune ore nelle quali invece è stanco e sonnolento; successivamente alternerà periodi di allerta e di suzione efficace a periodi di riposo o di confusione. Sicuramente in questa fase è meglio evitare di interferire con aggiunte inutili o con il succhiotto; le sue energie dovrebbero essere tutte rivolte all’esercizio e al piacere di poppare.


Ti ricordo che Federico può voler succhiare per diversi motivi, non soltanto e unicamente per fame; starsene in braccio alla mamma e poppare riesce a consolarlo da qualunque paura e fastidio, così può fare esercizio di suzione e al contempo stimolare il seno a produrre latte. Qualche maligno o male informato potrebbe sentenziare che così facendo “usa la mamma come un ciuccio”… proviamo a chiederlo a lui: ci dirà che in questi giorni di grande confusione e profondi cambiamenti, è di questo, e solo di questo, ad avere davvero bisogno. Il problema in realtà è esattamente il contrario, cioè quando un neonato succhia poco e male, senza riuscire a stimolare il seno, assumendo quindi poco latte e perdendo ulteriore energia; in questi casi si crea un problematico circolo vizioso che occorre interrompere, regolarizzando meglio il ritmo del bambino oppure utilizzando la spremitura manuale del seno.


In queste prime fasi dell’allattamento occorre molta attenzione per evitare il formarsi delle ragadi. Abbiamo già visto i consigli e le strategie per prevenirne la formazione; sostanzialmente va curato con attenzione l’attacco, evitando una suzione di “punta” del capezzolo (per maggiore chiarezza ti abbiamo preparato un disegno didattico, si veda la figura 6 qui sotto). Nel dubbio non esitate a chiedere al personale di assistenza una verifica della situazione. Come per ogni nuovo compito, il rodaggio è importante e vale la regola che “si impara facendo”.

Forse lo sai già, ma devo avvisarti che nei primi giorni di vita tutti i neonati calano di peso, all’incirca del 6-8%, qualcuno anche del 10% e oltre; è un normale processo fisiologico legato all’eliminazione di feci e urina in abbondanza e anche alla perdita di liquidi attraverso la respirazione. Questa perdita di peso è quindi indipendente dalla quantità di latte assunta, però se la suzione è valida e il seno inizia a produrre, già a 4-5 giorni dal parto il calo si interrompe e gradualmente il bambino riprende a crescere. La crescita è sempre molto variabile e soggettiva; ci sono neonati che corrono e altri che se la prendono più comoda, non è una gara e non ci sono premi o punizioni, ognuno ha diritto a seguire il proprio ritmo. Ogni forzatura rischia di peggiorare le cose; occorre calma e controllo, perché c’è tempo fino a due-tre settimane dal parto per recuperare il peso della nascita.

I primi giorni non creano confusione solo a Federico, anche Luisa è stanca e sfasata, con i punti che danno fastidio, l’intestino pigro che non vuole ripartire, l’appetito che non è ancora regolare, il debito di sonno, e troppe cose alle quali pensare. I parenti possono essere una piacevole risorsa oppure una vera complicazione che aumenta le difficoltà (ma ne riparliamo meglio in un capitolo specifico). In questo frangente tu puoi davvero fare la differenza, trasmettendo calma e fiducia, partecipando alle piccole ma importanti decisioni, accollandoti le numerose incombenze pratiche e burocratiche. Ma la cosa più utile che nei primi giorni puoi fare per Luisa è quella di prenderti in braccio Federico, quando non dorme e non succhia, e consolarlo portandolo a spasso; il dondolio per lui è una vera pace, e questo può diventare il vostro momento speciale per conoscervi; intanto Luisa può recuperare energie preziose dormendo un po’ o facendo una doccia rilassante. State imparando sulla vostra pelle il valore della cooperazione, e la vostra vita da oggi sarà sempre più una suonata a quattro mani, su una tastiera morbida e urlante che si chiama Federico.

In ospedale vi daranno tante informazioni, a volte troppe, e Luisa potrebbe avere difficoltà a tenere tutto a mente; con discrezione potresti alleviarle l’impegno di apprendere tante cose nuove. Anche per te è meglio limitare al massimo gli impegni lavorativi e, se possibile, prendere giorni di ferie o permessi; servono molto più in questi primi momenti, anziché più avanti. Proprio perché l’avvio dell’allattamento può rappresentare un momento difficile, è essenziale che Luisa possa concentrarsi su questo, il resto può davvero essere compito tuo (iscrizione all’anagrafe e scelta del pediatra, acquisto delle cose che mancano, predisposizione del seggiolino per l’auto fin dalla dimissione ecc.). Alla fine però le cose che contano davvero non sono quelle pratiche e operative, ma quelle profonde e interiori; Luisa per allattare serenamente e con efficacia ha bisogno che tu sia al suo fianco, vuole vedere dai tuoi occhi l’entusiasmo per quello che sta succedendo, ha bisogno di sentire dal tono della tua voce che sei sicuro che tutto procederà per il meglio. Senza dirti nulla, sta cercando la forza e la fiducia, sta cercando amore, la vera medicina per i primi giorni dopo il parto.

L'allattamento spiegato ai papà
L'allattamento spiegato ai papà
Alessandro Volta, Ciro Capuano
Il sostegno essenziale per mamma e bambino.Tutto quello che un papà deve sapere per provvedere all’aiuto e al sostegno indispensabili alla coppia madre-figlio durante l’allattamento. In questi ultimi tempi, moltissime mamme si sono riappropriate dell’allattamento al seno, dopo decenni di oblio. Talora però resta da persuadere uno degli attori più importanti affinché si stabilisca e prosegua un buon allattamento: il papà. L’allattamento spiegato ai papà è un agile e simpatico volumetto in cui i pediatri Alessandro Volta e Ciro Capuano raccontano a un immaginario padre tutte le cose che ogni papà deve sapere per provvedere all’aiuto e al sostegno indispensabili alla coppia madre-figlio. La prefazione è firmata dal famoso dottor Sergio Conti Nibali, direttore della rivista UPPA (Un Pediatra Per Amico). Conosci l’autore Alessandro Volta, pediatra e neonatologo, è padre dei tre ragazzi e di una bambina in affido. È responsabile dell'assistenza neonatale negli ospedali di Scandiano e Montecchio Emilia e membro della Commissione Nascita dell'Emilia Romagna. Cura il sito www.vocidibimbi.it Ciro Capuano, nato a Napoli nel 1967, lavora come pediatra presso il Nido dell'U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Montecchio Emilia ed è formatore per il personale sanitario sull'allattamento al seno secondo le linee guida OMS/Unicef. Si interessa di medicina integrata e delle tematiche inerenti il microbioma materno-infantile in epoca perinatale.