capitolo i

Perché allattare?

Caro Andrea,

questa domanda andrebbe capovolta: perché non allattare? Non credi che l’onere della prova sia a carico di coloro che considerano la norma l’uso del latte artificiale? È un po’ come dover dimostrare che è sano bere acqua di sorgente o respirare aria pura. Eppure ci sono stati periodi storici nei quali l’allattamento al seno era diventato un’eccezione, mentre si affermava la regola di alimentare i neonati con latte artificiale e biberon. In quegli anni era molto diffusa l’opinione che il latte dell’industria fosse un alimento moderno, elaborato, ricco di sostanze essenziali per la crescita. Era il frutto di un’efficace pubblicità per fini esclusivamente commerciali, che si rivolgeva anche ai medici prescrittori, sponsorizzando e finanziando convegni e corsi di formazione. L’utilizzo del latte artificiale può apparire comodo, perché non obbliga la mamma a essere costantemente disponibile, permettendo anche ad altri di alimentare il bambino; in realtà la preparazione del latte, la conservazione e la pulizia dei biberon comportano molto impegno, tanto tempo e una considerevole spesa.


Tra i mille motivi (ne valuteremo solo alcuni) per i quali è importante che Luisa allatti Federico, e che quindi tu sia parte attiva in questa esperienza, inizierei dall’aspetto economico e da quello ecologico, non perché sono i più importanti per voi tre, ma perché lo sono per il pianeta, quindi per tutti noi. L’allattamento al seno è a chilometro zero, anzi – 1 cm, che è la lunghezza media del capezzolo in bocca al neonato; è tutto naturale e biologico al 100%, senza conservanti, prodotto sul momento e solo “quanto basta”, quindi senza alcuno spreco; non scade mai ed è sempre alla temperatura giusta. Per il latte materno non servono contenitori, quindi zero packaging, non occorre stoccaggio, quindi nessun consumo di spazio, non c’è bisogno di trasporto, quindi nessun camion che inquina. Federico nei suoi spostamenti ha sempre con sé il suo ristorante preferito, in autostrada si porta dietro l’autogrill, quando lo invitano gli amici si porta la cena già cucinata.


Il pianeta ha bisogno dell’allattamento materno, di bambini cresciuti senza tecnologia costosa e inquinante. Il latte artificiale lo possiamo usare come fosse una medicina, riservandolo a coloro che non possono essere allattati: infatti, ad esempio, qualora la mamma sia affetta da AIDS, per evitare il rischio di contagio del bambino, si sostituisce l’allattamento con il latte artificiale e in questo caso le confezioni di polvere vengono concesse alla famiglia gratuitamente, proprio come avviene per i farmaci salvavita e per patologie gravi. Se la mamma e il bambino stanno bene, da oltre centomila anni, è con l’allattamento materno che la natura ha previsto di gestire la prima tappa dello sviluppo umano; non esiste sostanza più completa per un cucciolo di mammifero, e ogni specie ha la propria tipologia di latte. Per gli umani è utilizzato un latte molto ricco di zuccheri e povero di grassi e proteine; il motivo è nella nostra attività cerebrale e nella nostra scarsa massa muscolare (i vitellini invece assumono il triplo delle proteine che usano i nostri bambini, il motivo è evidente, ed è per questo che per noi il latte vaccino deve essere utilizzato solo dopo l’anno di età).


Oltre alle componenti nutritive, il latte materno contiene cellule vive (e questo, credimi, non potrà mai essere inserito in nessuna formula di latte artificiale); sono cellule attive nella difesa dalle infezioni, sia quelle contratte in passato dalla mamma, sia quelle nuove e più generiche; ma recentemente sono state trovate anche cellule staminali, che hanno la capacità di riparare i danni degli organi e di trasformarsi al bisogno. Il latte di Luisa è ricco di probiotici, sostanze molto preziose che permettono il formarsi della flora intestinale e proteggono Federico da molte malattie; regolarizzando il sistema immunitario del bambino, oltre alla difesa dalle infezioni, si ottiene una certa protezione anche dalle allergie, dalle malattie autoimmuni, da alcuni tumori, dal diabete di tipo 2 e dall’ipertensione, cioè da patologie che compaiono in età adulta. Un’altra difesa che l’allattamento produce è quella contro l’obesità, che attualmente rappresenta il principale problema di salute della nostra popolazione. Il latte materno contiene anche sostanze che favoriscono lo sviluppo cerebrale e la maturazione neurologica. Non significa che Federico sarà particolarmente intelligente, e soprattutto non dobbiamo concludere che i bambini alimentati con latte artificiale lo saranno di meno; significa che con l’allattamento materno il potenziale intellettivo potrà esprimersi appieno.

L’allattamento fa molto bene anche alla mamma, nonostante l’impegno e la fatica iniziale. È dimostrato che riduce il rischio di emorragia dopo il parto, in seguito protegge dal tumore al seno e alle ovaie e in menopausa dall’osteoporosi, previene la depressione e l’instabilità emotiva dei primi mesi dal parto, favorisce la ripresa del peso precedente alla gravidanza, accresce l’autostima e il legame affettivo con il bambino. Luisa tutto questo lo conosce molto bene, perché ne ha avuto notizia durante gli incontri con l’ostetrica e attraverso le letture che ha fatto in gravidanza. Nonostante sua mamma abbia allattato poco e in forma mista con il latte artificiale (per i motivi che abbiamo spiegato sopra), lei è ben consapevole dei vantaggi per i quali è importante allattare; se però le chiediamo “perché allattare?” vedrai che ci risponderà con un semplicissimo “perché è bello”. Ha ragione lei, dopo la fatica iniziale, allattare è molto bello; te lo dice uno che non ha mai allattato e che mai potrà farlo, e anch’io come te l’ho imparato da loro, ma fidati, possiamo davvero crederci.

L'allattamento spiegato ai papà
L'allattamento spiegato ai papà
Alessandro Volta, Ciro Capuano
Il sostegno essenziale per mamma e bambino.Tutto quello che un papà deve sapere per provvedere all’aiuto e al sostegno indispensabili alla coppia madre-figlio durante l’allattamento. In questi ultimi tempi, moltissime mamme si sono riappropriate dell’allattamento al seno, dopo decenni di oblio. Talora però resta da persuadere uno degli attori più importanti affinché si stabilisca e prosegua un buon allattamento: il papà. L’allattamento spiegato ai papà è un agile e simpatico volumetto in cui i pediatri Alessandro Volta e Ciro Capuano raccontano a un immaginario padre tutte le cose che ogni papà deve sapere per provvedere all’aiuto e al sostegno indispensabili alla coppia madre-figlio. La prefazione è firmata dal famoso dottor Sergio Conti Nibali, direttore della rivista UPPA (Un Pediatra Per Amico). Conosci l’autore Alessandro Volta, pediatra e neonatologo, è padre dei tre ragazzi e di una bambina in affido. È responsabile dell'assistenza neonatale negli ospedali di Scandiano e Montecchio Emilia e membro della Commissione Nascita dell'Emilia Romagna. Cura il sito www.vocidibimbi.it Ciro Capuano, nato a Napoli nel 1967, lavora come pediatra presso il Nido dell'U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Montecchio Emilia ed è formatore per il personale sanitario sull'allattamento al seno secondo le linee guida OMS/Unicef. Si interessa di medicina integrata e delle tematiche inerenti il microbioma materno-infantile in epoca perinatale.