CAPITOLO XV

Piccolo manuale di sopravvivenza
per mamma e bebè

Prevenire è meglio che curare. Un detto che funziona sempre, ma soprattutto in gravidanza. Una buona alimentazione può evitare tanti problemi. Per affrontare nel modo migliore l’attesa, il parto e il puerperio, bisogna prediligere alimenti sani, ricchi di vitamine, minerali e proteine. Ma la futura mamma deve nutrirsi anche di sole, aria buona, amore, felicità, pensieri positivi e armonia. Nei primi mesi la nausea mattutina e i cambiamenti di umore possono essere causati da ipoglicemia, sbalzi di zuccheri nel sangue; mentre crampi, ipertensione e forti dolori durante il parto possono essere legati a insufficienza di calcio o da anemia. Inoltre, le vitamine e i minerali nei cibi e nelle erbe sono più assimilabili di qualsiasi altro integratore, perché accompagnate da altre sostanze riconosciute dal nostro organismo. Seguire una dieta sana in gravidanza vi aiuterà a cambiare le vostre abitudini alimentari anche dopo che sarete diventate mamme.

I disturbi più comuni

NAUSEA: un’adeguata mineralizzazione e un mantenimento equilibrato degli zuccheri nel sangue possono prevenirla. Quindi è consigliato mangiare poco e spesso, oltre ad evitare alimenti che contengono zuccheri raffinati; meglio scegliere zuccheri complessi che entrano lentamente nella circolazione sanguigna. Alcuni altri rimedi d’emergenza possono essere: lievito di birra, cereali integrali, parmigiano, pasta d’acciughe, grissini, pane integrale tostato. In alcuni casi i latticini possono causare il peggioramento dei sintomi, in quel caso provare ad eliminare latte e formaggi.


STITICHEZZA: è molto frequente in gravidanza; il metabolismo va un po’ a rilento, l’apparato digerente viene un po’ ‘schiacciato’. È importante ricordarsi di bere molto (fino a 2 litri d’acqua) ed è consigliato mangiare carboidrati integrali, ricchi di fibre, verdura e frutta a volontà, fermenti lattici bio o yogurt bianco naturale. Inoltre, si possono provare rimedi come: 5 prugne secche più 2 fichi secchi messi in acqua la sera prima e poi cotti con una mela con la buccia; uno o due kiwi al mattino a digiuno; 1 bicchiere di acqua tiepida a digiuno al mattino con un cucchiaino di miele; darsi un orario in cui ci si dedica a stare tranquillamente sereni e con calma in bagno (al limite con un buon libro!). Altra cosa importante è l’esercizio fisico come passeggiate e nuoto: attivano la circolazione e il metabolismo.


CRAMPI NOTTURNI E/O CONTRATTURE UTERINE: molto spesso sono dovute a carenza di minerali, in particolare il calcio, oppure a tensioni e stress emotivo. Alcuni alimenti ricchi di minerali sono: polline, noci, riso integrale, mais e segale, frutta fresca. È consigliabile praticare dell’esercizio fisico dolce come lo yoga, ed evitare lo stress. Anche le piante possono venire in nostro aiuto: consigliato l’infuso1 di foglie di lampone, o ortica, o tarassaco e tiglio e/o biancospino. L’infuso di palla di neve (Viburnum opulus) previene e calma gli spasmi uterini. L’aggiunta di miele, ricco di minerali e sostanze calmanti, catalizza le proprietà delle erbe.

RITENZIONE IDRICA: frequente in gravidanza, in particolare negli ultimi mesi, può essere prevenuta con un costante esercizio fisco dolce. Il nuoto o comunque il movimento in acqua allevia il senso di pesantezza e riequilibra i fluidi del corpo. La ritenzione idrica può essere causata da un affaticamento dei reni e/o cardiovascolare, quindi è sempre bene fare un controllo più approfondito. Bisogna bere molta acqua; ottimi i brodi vegetali, come ad esempio il brodo di cottura non salato di porri, ortica, cipolle, aglio. Anche in questo caso è bene mantenere un adeguato livello di minerali, quindi è consigliato l’infuso di foglie di tarassaco, che ha anche un’ottima azione diuretica.


VENE VARICOSE /EMORROIDI: sono dovute alla fragilità venosa, che a volte è ereditaria, ma può essere causata anche da tossine in circolo nel sangue dovute a un fegato un po’ affaticato o a una vita sedentaria. In gravidanza la pressione sulle vene è più forte e quindi questa fragilità viene evidenziata. È bene prevenirla con l’aiuto di piante e verdure depurative come l’ortica, e sostenere la funzione del fegato: per questo sono ottimi i carciofi. Per fortificare le pareti venose sono utili i centrifugati di frutta e verdura fresca, in particolare cavolo, mirtilli e arance, ricche di bioflavonoidi, e vitamine e cereali integrali, in particolare la segale. E come sempre, l’esercizio fisico dolce, in particolare le passeggiate, per favorire la circolazione e depurare il sangue. Evitare inoltre cibi ricchi di tossine come la carne di maiale, il caffè, il tè, e curare la stitichezza.


FUNZIONALITÀ PLACENTARE: indicati alimenti come lamponi, mirtilli, rosa canina, fragole, arance, ananas, pesce azzurro, olio di girasole, cavoli, nocciole, mandorle, avena, germe di grano, burro, polline e miele.


VAGINITI RICORRENTI: spesso dovute dalla candida albicans, piccolo micro-organismo presente nel corpo ma che dilaga e dà fastidioso prurito vaginale e perdite ‘ricottose’ in momenti di stress fisico o emotivo. Spesso in gravidanza trova riscontro nel cambiamento del Ph vaginale dovuto ai cambiamenti ormonali. Per riequilibrare l’ambiente vaginale e limitare la candida è bene mangiare molta verdura, aglio, yogurt naturale bianco ricco di fermenti lattici vivi, in particolare il lactobacillus acidophilus (si trova anche in capsule); scegliere alimenti integrali non lievitati né fermentati (come ad esempio i formaggi e le bevande alcoliche); eliminare per 15 giorni tutti i tipi di zucchero, compresi il miele e la frutta molto dolce. Per l’igiene intima usare olio essenziale puro di lavanda e teatree (2-3 gocce di ognuno in mezzo litro di acqua tiepida): aiuta ad alleviare il prurito e l’infiammazione.


NO ALLE SMAGLIATURE: l’olio di mandorle dolci e l’olio di nocciolo di albicocca sono molto ricchi e nutrienti e in modo delicato elasticizzano la pelle. Possono essere applicati prima o dopo il bagno, mattina o sera. A questi oli base si possono aggiungere poche gocce oli essenziali puri, per un’azione emolliente, rilassante e rigenerante. Prepara una lozione con olio di nocciolo d’albicocca, mandorla, o olio di oliva (50 ml); aggiungi 15 gocce di una miscela composta di lavanda, geranio o legno di rosa, e di mandarino (3-4 gocce di ciascuno) e applicala ogni giorno su pancia, fianchi e cosce.


DOLORI ALLA SCHIENA: negli ultimi mesi di gravidanza il peso aumenta, la postura cambia; durante la notte non sempre è facile trovare una comoda posizione per riposare e al mattino si è un poco doloranti. Si può quindi ricorrere a un massaggio con l’olio d’iperico o 3-4 gocce di olio essenziale di eucalipto da mescolare con un cucchiaio d’olio d’oliva. L’olio d’iperico allevia il dolore, in particolare in caso di nervi infiammati, ad esempio il nervo sciatico. L’eucalipto favorisce la circolazione ed è particolarmente adatto per i muscoli stanchi e tesi.

PROTEGGERE IL PERINEO: il perineo è il muscolo attivo che circonda l’uretra, la vagina e l’ano. Durante i nove mesi sostiene tutti gli organi interni del ventre, mentre durante il parto si distende, orientando la testa del bambino nel canale genitale, aprendosi naturalmente per farlo nascere. Per elasticizzarlo e facilitare il parto, e per evitare le lacerazioni2, durante tutta la gravidanza è bene fare regolarmente stretching e gli esercizi di Kegel3, utilissimi anche per prevenire l’incontinenza urinaria, contenere i rischi di prolasso degli organi pelvici e recuperare il tono dei muscoli vaginali dopo il parto.


Gli esercizi di Kegel consistono nel contrarre e rilassare, secondo determinate modalità e sequenze, i muscoli pubococcigei, che si possono facilmente individuare sforzandosi di interrompere il flusso urinario durante la minzione. Si possono praticare in ogni momento della giornata, più o meno intensamente, facendo brevi pause tra una contrazione e l’altra. Per ammorbidire il perineo e prevenire le lacerazioni, è utile anche massaggiare la parte con olio di mandorle o di sesamo durante l’ultimo mese tre volte alla settimana. Per aiutare a mantenere il perineo integro è importante rispettare i tempi fisiologici del travaglio e del parto, dando il tempo a questo muscolo di allungarsi e distendersi in maniera naturale. Tra le misure preventive, indicate da numerosi studi, vi sono un’espulsione lenta della testa del bimbo e le posizioni verticali o quella laterale (sul fianco).

I rapporti intimi in gravidanza

Chi l’avrebbe detto che dietro a una gravidanza senza complicazioni e la nascita di un bambino sano ci fosse la stabilità e la continuità del rapporto di coppia? Stando a una ricerca condotta da alcuni scienziati neozelandesi dell’Università di Auckland, una possibile causa della pre-eclampsia, delle anomalie arterio-uterine e delle nascite di bambini sottopeso potrebbe essere una ridotta esposizione al liquido seminale maschile. Al contrario, l’esposizione prolungata al seme del padre biologico proteggerebbe la madre dalla pre-eclampsia e il bambino dall’essere sottopeso. Per quanto riguarda il collegamento tra sesso e avvio delle contrazioni, anche se non è ancora stato dimostrato scientificamente, avere un rapporto durante il travaglio può facilitare il parto. Il liquido seminale contiene le prostaglandine, un ormone usato per indurre il travaglio che ammorbidisce e appiana la cervice dell’utero. Inoltre la donna, quando è stimolata sessualmente, produce ossitocina, un ormone che ha la funzione di far contrarre l’utero4.

Prima smetti di fumare meglio è

Se riesci a smettere di fumare prima della quindicesima settimana il tuo bambino avrà più probabilità di avere lo stesso peso dei bambini nati da mamme non fumatrici. Lo dice uno studio pubblicato sul “British Medical Journal”, condotto presso l’università di Adelaide (Australia) su 2.500 donne alla loro prima gravidanza5. Alla quindicesima settimana di gravidanza le future mamme sono state divise in tre gruppi: fumatrici (10%), non fumatrici (80%) e donne che avevano abbandonato la sigaretta (10%). Il risultato? Le statistiche si sono rivelate simili per i bambini delle non fumatrici e per quelli nati da donne che avevano smesso di fumare prima della quindicesima settimana di gravidanza, mentre le fumatrici hanno un 10 per cento di possibilità in più di partorire prematuramente e un 17 per cento in più di avere un bimbo sottopeso.

I minerali

La carenza di minerali può provocare piccoli e grandi disturbi. Il calcio previene crampi muscolari, ipertensione, dolori alla schiena, osteoporosi, pre-eclampsia. La sua assimilazione è facilitata dall’esercizio fisico, dalle vitamine C, A e D, da magnesio e fosforo, ed è compromessa dallo stress. Si trova in quantità e ben assimilabile nel latte e formaggio di capra, sardine, alghe, semi di sesamo, verdure verde scuro, cavolo. All’inizio della gravidanza è consigliato prendere integratori di acido folico (vitamina B9) per prevenire la spina bifida, e di ferro, la cui mancanza causa debolezza, mal di testa, nausea e arti freddi. Tra gli alimenti ricchi di questi minerali e di facile assimilazione ci sono ortica, limoni, barbabietola rossa e spinaci (vitamina C e acido folico).

Le piante amiche delle mamme

Alcune piante officinali possono migliorare il benessere della mamma durante i nove mesi e il parto. Ma attenzione: nonostante siano definite rimedi ‘naturali’, in gravidanza è meglio non esagerare e attenersi alle dosi minime, e soprattutto consultare un fitoterapista. La pianta con la P maiuscola della gravidanza, parto e post-parto è il lampone (Rubus ideaus), ricca di sostanze nutrienti, vitamine C, E, A, B, potassio, fosforo, calcio e ferro, della quale si usano le foglie in infuso.


Questo frutto contiene anche la fragrina, detta anche partoriente, un principio attivo che tonifica e fortifica i muscoli della regione pelvica e l’utero, oltre ad assicurare un buon latte, ricco e nutriente, durante l’allattamento. Le foglie di tarassaco (Taraxacum officinalis) possono essere usate in caso di gonfiori e ipertensione per le sue qualità diuretiche e mineralizzanti. La radice di tarassaco, invece, sostiene e depura il fegato un po’ affaticato. Si usa in infuso o mangiata come verdura in insalate o minestre.

Gli olii essenziali

Usa i tuoi oli preferiti per profumare la stanza del parto. Particolarmente adatti sono l’olio di eucalipto e di neroli, che servono anche ad aiutare la respirazione. Mettine qualche goccia nell’umidificatore dei termosifoni, in un apposito bruciatore per oli essenziali o su una lampadina. Gli oli essenziali sono molto concentrati e agiscono sia a livello emotivo, attraverso l’olfatto, sia fisico, avendo molecole molto piccole che entrano nella circolazione del sangue attraverso i pori della pelle. È importante che siano di buona qualità e vanno sempre diluiti con oli base come olio d’oliva, di mandorle o di sesamo. Non vanno usati puri sulla pelle, né ingeriti perché sono molto forti. Ecco la ricetta base per preparare un olio per massaggi (per adulti): 5-6 gocce di olio essenziale in circa 30 ml di olio base. Gli oli più adatti sono:


* Lavanda (Lavanda officinalis): rilassante e rigenerante e può anche essere usata per alleviare il dolore e calmare i pensieri.


* Rosa (Rosa centifoglia): costosa anche se molto efficace. Anti-depressivo, solleva lo spirito. Un rilassante e tonificante uterino che aiuta anche in caso di paura.


* Neroli (Citrus bigaradia): per calmarti, rilassarti e se ti senti esausta. Come rigenerante durante il travaglio è indicata la lavanda.


* Ylang ylang (Cananga oderata): perfetto per dare fiducia ed energia durante la fase espulsiva.


* Arancio (Citrus sinensis): aumenta l’energia e solleva lo spirito.

Un aiuto naturale per il sistema nervoso

In gravidanza succede spesso di attraversare diversi stati emotivi, tensioni avvolte da paure e tristezze, talora dovute a squilibri ormonali, a volte all’ansia dovuta ai molti cambiamenti legati all’arrivo di un bimbo. Insomma, i nervi vengono messi alla prova e quindi è bene sostenerli e rafforzarli.


L’avena è un ottimo alimento per rafforzare il sistema nervoso, in quanto ricca di vitamine (complesso B) e minerali. In caso di agitazione e tensione sono utili la camomilla (Matricaria recutita), la melissa (Melissa officinalis) e il tiglio (Tilia spp.): infusi serali di queste piante fanno rilassare e ritrovare l’armonia. Fai dei bei bagni tra i fiori d’arancio (Citrus aurantiume) e lavanda (Lavanda angustifolia), o ancor meglio dei massaggi con olio di mandorle dolci con alcune gocce di olio essenziale di lavanda e geranio o ylang ylang: riequilibrano e rigenerano le energie e l’umore.

Prepararsi al parto

Arrivare al parto avendo seguito una dieta nutriente e sana, praticato un moderato esercizio fisico, e favorito così la tranquillità e l’armonia, ti aiuterà ad affrontare al meglio questa meravigliosa avventura. Esistono rimedi naturali a base di erbe per regolarizzare le contrazioni, calmare e limitare i dolori. Ma è sempre opportuno farsi consigliare da un’ostetrica esperta di rimedi naturali o da un fitoterapista per individuare le erbe più adatte al proprio caso specifico. Infusi di foglie di lampone presi tutti i giorni nell’ultimo trimestre di gravidanza agevolano un parto dolce, facilitando l’espulsione della placenta. Un infuso di ortica, petali di rosa (Rosa damascena) e melissa nell’ultima settimana di gravidanza rilassa e allontana paure e stress, tonifica e previene le emorragie post-parto.

Dopo il parto

È sempre difficile sapere come ci si sentirà subito dopo il parto. A volte si è felici e piene d’energia, altre volte molto calme, altre tristi e stanche. È importante non allarmarsi troppo se le sensazioni sono più negative che positive. Dobbiamo tener conto che c’è un grande scombussolamento ormonale in atto ed è normale che la nostra emotività sia un po’ alterata. Si è sottoposte a un cambiamento fisico e psichico non indifferente! Nei giorni successivi al parto tutti i nostri organi si riorganizzano: l’utero si restringe, il fegato e i reni devono elaborare tutti gli ormoni in circolo e in alcuni casi sentiamo dolore per le eventuali lacerazioni. Cambia anche il ritmo del riposo: abbiamo un bimbo accanto a noi che ha bisogno di continue attenzioni. E poi c’è la famosa montata lattea. Il seno è gonfio e spesso dolorante. Cosa si può fare? Continuare a nutrirsi bene: tanta frutta e verdura, acqua, miele e avena! Si ha bisogno anche ora di molti minerali. È meglio mangiare poco e spesso per mantenere equilibrati gli zuccheri nel sangue. Se le contrazioni post-parto sono molto forti, sono consigliate le foglie di lampone e/o achillea (Achillea millefolium). Per sostenere il fegato affaticato è consigliata la tintura di cardo mariano (Sylibum marianus), 20 gocce 3 volte al dì.


Per quanto riguarda la tristezza e la depressione, non tenetevela dentro! Condividete con qualcuno le vostre emozioni negative. Solo parlarne può dare sollievo. Ma potete aiutarvi con alcuni rimedi naturali molto efficaci: rosa, melissa, rosmarino (Rosmarianus officinalis), scutellaria (Scutellaria laterifolia), liquirizia (Glycyrrhiza glabra) e iperico tirano su lo spirito e aiutano a trovare di nuovo la serenità. Inoltre, esistono diverse piante che aiutano a riequilibrare gli ormoni, spesso causa delle nostre tristezze: l’agno casto (Vitex agnus-castus) è un eccellente equilibrante degli ormoni femminili. Prendetene 20 gocce di tintura madre in poca acqua appena sveglie: favorisce anche la produzione di latte. Ecco gli ingredienti per una tisana “tiramisù”: 1 parte di radice di liquirizia, 2 parti di foglie di lampone, 2 parti di rosmarino, 2 parti di scutellaria o rosa o melissa.

Altri rimedi post-partum

* Lavanda intima con tintura di calendula (Calendula officinalis, 20 gocce in mezzo litro d’acqua tiepida): aiuta rimarginare le lacerazioni del perineo; si possono aggiungere anche 3-4 gocce di tintura o di olio di iperico per alleviare il dolore, e 2 gocce d’olio essenziale di lavanda per disinfettare e sgonfiare.


* Per preparare i capezzoli all’allattamento o proteggerli se un po’ screpolati o doloranti è d’aiuto il burro di karité puro, innocuo per il bimbo.


* 1-2 gocce di Rescue remedy, un rimedio dei Fiori di Bach, sotto la lingua 3 volte al dì, calma e rilassa dopo lo shock del parto, inoltre allontana la paura e l’ansia.


* Bagno caldo alle erbe: usa petali di rosa, fiori di gelsomino e di lavanda per lavarti, rilassarti e riprenderti dalla fatica fisica e psicologica del travaglio.

Allattamento

Foglie di lampone, ortica, cardo, trifoglio rosso, luppolo, agno-casto, borragine, tarassaco, finocchio, anice, albicocche, asparagi, fagioli, crescione e orzo: sono tanti i rimedi che la natura ci regala per aiutarci a far fluire e arricchire il nostro latte per nutrire adeguatamente i nostri piccoli! Un’ampia scelta per chi sente di avere “poco” latte e per chi vuole semplicemente arricchirlo. Quando c’è un seno indurito, pieno e dolorante, è bene far succhiare il bimbo il più possibile. Per alleviare il dolore si possono applicare delle pezze calde intorno al seno ed è importante bere molto. Ottimo l’infuso di calendula: utilizzarne 2 cucchiai per un litro d’acqua e berlo durante tutta la giornata. Indicata anche la radice di echinacea (Echinacea angustifolia): 20 gocce di tintura 3 volte al giorno aiuta a disinfiammare e far fluire il latte. Ricordate che il riposo è estremamente importante! La famosa foglia di cavolo verza sul seno tenuta nel reggiseno non è un mito, ma disinfiamma e spesso allevia realmente il dolore.

Per il bimbo

Per disinfettare il cordone ombelicale, usa qualche goccia di tintura di calendula. Per il bagnetto è sconsigliato usare saponi, basta mettere 2 gocce di olio essenziale di lavanda o camomilla per avere i bimbi puliti e profumati… e rilassati! L’acqua d’avena è nutriente e emolliente per la delicata pelle del bambino. Ai neonati piace molto essere massaggiati: l’olio di mandorla dolce è nutriente e delicato. Infine, un rimedio per il rossore da pannolino: sciacqua e lava le parti con acqua e tintura di calendula (10-20 gocce in mezzo litro d’acqua tiepida) e applica del burro di karitè o crema di calendula, che proteggono e rigenerano la pelle. L’ultimo consiglio: dormi con il tuo bambino, un must assoluto per tutti e due dopo le grandi fatiche del parto!


Questo capitolo è frutto dei contributi e delle indicazioni di Xilef Welner6 e Marta Campiotti7.

Il parto in casa
Il parto in casa
Elisabetta Malvagna
Nascere nell’intimità familiare, secondo natura.Tanti consigli pratici e utili suggerimenti per prepararsi ad affrontare al meglio il parto in casa, in completa sicurezza. Oggi la quasi totalità dei parti avviene in ospedale, e il 40% di questi termina con un taglio cesareo. Negli ultimi tempi, però, l’approccio alla maternità sta cambiando: cresce infatti il numero delle donne che vorrebbe vivere questo momento in modo più naturale, con intorno quanto di più caro.Nel suo libro Il parto in casa, dedicato a una scelta che in Italia è ancora oggetto di resistenze, pregiudizi e tabù, Elisabetta Malvagna, con occhio attento, indaga senza preconcetti su questa pratica e ne sostiene la sicurezza, documentando le sue teorie con un’ampia letteratura scientifica e proponendo un’interessante riflessione sul rapporto tra la donna moderna e la nascita.Partendo dalla propria esperienza di mamma di due bambini nati tra le mura domestiche, l’autrice riporta dati, statistiche e numerose testimonianze di personalità del settore, operatori e mamme che hanno scelto questa opzione. Sono poi forniti numerosi e utili consigli pratici per prepararsi ad affrontare questo straordinario momento al meglio e in completa sicurezza.Non mancano, infine, un decalogo sull’allattamento e un manuale di sopravvivenza per gravidanza, parto e post parto, oltre a capitoli sulla figura dell’ostetrica e sulle Case di Maternità. Conosci l’autore Elisabetta Malvagna, giornalista Ansa, scrittrice e blogger, studia da anni il tema della nascita.Ha fondato e cura i blog partoriresenzapaura.it, ispirato all’omonimo libro uscito nel 2008 e ormai divenuto un classico del settore, e partoincasa.it.