Aumento della permeabilità intestinale e sviluppo delle intolleranze/allergie alimentari
In Medicina Cinese si sa da sempre che i bambini sono deboli, ossia immaturi, nelle orbite funzionali di respirazione (polmoni-intestino crasso) e digestione (milza-stomaco). Questa forma di medicina tradizionale individua la respirazione e la digestione come funzioni appaiate e indissolubili: non si può digerire male senza che ne soffra la respirazione e viceversa.
Se i bambini di oggi sono disturbati da ciò che mangiano e digeriscono male, allora non riescono più a respirare bene.
Come si può spiegare questa dinamica in termini che non siano solo quelli della medicina tradizionale cinese? Perché suggeriamo che se una madre lamenta una frequente ricorrenza di raffreddori, o bronchiti, o tonsilliti, o disturbi del sonno ecc… il consiglio migliore è sempre quello di “mettere il bambino in condizione di digerire bene”?
La spiegazione, alla luce delle recenti scoperte immunologiche della Medicina Occidentale Moderna, coinvolge proprio i meccanismi da cui nascono le intolleranze (non le allergie IgE-mediate), e riguarda l’aumento patologico della permeabilità della parete intestinale, cui segue la diffusione di materiale non digerito nel torrente sanguigno.
Cerchiamo di sintetizzare un argomento molto complesso.
L’intestino, in particolare il tenue, non serve solo a digerire il cibo. Serve soprattutto a riconoscere, e quindi assimilare, ciò che ci è affine, e che perciò può entrare a far parte del nostro organismo. Separa il self dal nonself,ossia ciò che può appartenere all’organismo da ciò che non può, e che pertanto deve essere eliminato.
Questo processo di separazione e assimilazione è correlato in modo stretto al sistema immunitario. È il sistema immunitario infatti che, per definizione, ci difende da ciò che è non-self. L’intestino è dotato, per sua natura, di una porzione di sistema immunitario specializzato, comune a tutti i sistemi mucosi, detto MALT (Mucosal-Associated Lymphoid Tissue). Il MALT, ossia il tessuto linfoide associato alle mucose, è localizzato anche nelle mucose di naso, orecchio, gola, trachea, bronchi, polmoni, apparato genito-urinario e dotti lattiferi. In particolare, il MALT contenuto nel tratto gastrointestinale è quello più esteso, tanto è vero che all’intestino spetta un ruolo di assoluto primo piano nel buon funzionamento del sistema immunitario. Non solo l’intestino, nel suo insieme, svolge per l’intero organismo il ruolo più importante dal punto di vista immunitario, e il tessuto linfatico ad esso associato ha lì la sua massima concentrazione, ma gli eventi immunologici che hanno luogo nell’apparato gastrointestinale influenzano tutti gli altri distretti del MALT.
La caratteristica principale dei tessuti linfatici associati alle mucose è quella di comportarsi come un unico sistema in grado di consentire una vera e propria comunicazione e interdipendenza fra le varie parti: le cellule immunitarie prodotte a livello dell’intestino possono circolare nell’intero sistema e trasferirsi nelle altre mucose.
Il MALT intestinale, il cui nome specifico è GALT (Gut-Associated Lymphoid Tissue, dove Gut sta appunto per intestino) è addirittura considerato un “secondo cervello”, anche detto “cervello enterico”, per la sua funzione di organizzazione dell’immunità generale e per le sue importanti connessioni con il sistema nervoso centrale.
Ma l’intestino può svolgere i suoi compiti in modo corretto solo se il tessuto che lo compone è integro, ossia privo di buchi. Cosa ne è di un tubo che fa acqua? Come minimo, il suo contenuto si riversa all’esterno. L’intestino è dotato di porosità naturali, la cui presenza è necessaria allo svolgimento delle sue funzioni. Nella “Leaky Gut syndrome”, la sindrome dell’intestino permeabile, la dimensione e il numero di questi “pori” nell’intestino tenue aumenta in modo patologico. Avviene, così, che particelle di cibo non digerito riescano ad attraversare le “falle” presenti nel tenue e raggiungere il torrente circolatorio senza essere state assimilate in modo corretto.
In questo caso il fegato, la nostra centrale detossificante, insieme al sistema immunitario presente nel sangue, si trovano a dover compiere il lavoro che non ha potuto svolgere l’intestino. Gli anticorpi del sangue implicati nella reazione a questi alimenti non digeriti percolati dall’intestino non sono IgE, bensì IgG.
In agopuntura esiste un ramo profondo del meridiano del Fegato (una delle “autostrade” energetiche che attraversano il nostro corpo, utilizzata per la trasmissione di segnali di natura biofisica) che risale lungo il collo fino a raggiungere la mucosa nasale e dei seni paranasali, le tre branche del trigemino e l’occhio. Il lavoro di eliminazione dei carichi tossici trasportati dai linfatici può essere trasferito, in una persona con buona regolazione, come ad esempio i bambini, proprio a queste strutture, innescando mucosità catarrali.
I comuni test impiegati da allergologi, immunologi e pediatri, sensibili solo alle IgE, non evidenziano le reazioni di intolleranza e allergosimili mediate dalle IgG. Avviene pertanto assai di frequente che un bambino con sintomi e disturbi dovuti alle intolleranze scatenate dalla sindrome dell’intestino permeabile risulti negativo al test dell’allergia. Questo però non significa che il problema non esista.
L’aumento degli immunocomplessi IgG-antigene alimentare aumenta a dismisura il lavoro del fegato, ma soprattutto, innesca nell’organismo, giorno dopo giorno, un’infiammazione lenta e costante, che peggiora con il tempo, soprattutto se l’alimento non tollerato viene mangiato anche poco, ma tutti i giorni.
Questo processo non solo danneggia la salute dell’individuo, affetto da infiammazione cronica, ma determina alterazioni che possono trasmettersi per via epigenetica anche alle generazioni future.
L’aumento della permeabilità intestinale ha gravi ripercussioni sulla salute generale dell’organismo, a breve, medio e lungo termine. I processi infiammatori e le reazioni immunitarie che essa scatena sono all’origine di una lunga lista di patologie e disturbi, dalle intolleranze alimentari all’emicrania, dalla dermatite atopica alla sindrome da stanchezza cronica, dalle devastanti infezioni da candida fino al morbo di Crohn, alla celiachia e alle malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide e la sclerosi multipla, dal diabete alla tiroidite, ecc.
L’alimentazione non sana, lo stress, le emozioni e i pensieri negativi, l’abuso di farmaci, le sostanze tossiche disperse nell’ambiente, i campi elettromagnetici e le radiazioni ionizzanti sono tutti elementi in grado di innescare un processo di deterioramento dell’integrità intestinale, da soli o, più spesso, con simultanea e concomitante tempestività.
Pertanto, se i rischi per la salute da parte delle allergie propriamente dette sono immediati e a volte importanti, quelli dell’alterazione della permeabilità intestinale producono danni da esaurimento degli organi deputati alla detossificazione e alla difesa dell’organismo (fegato, reni, sistema immunitario), i cui effetti si manifestano anche molti anni dopo, sotto forma di malattie croniche degenerative sempre più frequenti nella nostra società.
Ma soprattutto, appare sempre più probabile che questo stato patologico porti con sé un alto potenziale di trasmissione su base epigenetica. Un disagio cronico del sistema immunitario in grado di perdurare per molti decenni in uno stesso individuo, attraversandone l’infanzia fino a raggiungerlo nell’età adulta, può trasmettersi alla futura generazione. Diventa chiaro che la reazione cronica allergosimile dovuta alla sindrome da intestino permeabile è una delle malattie tipo “bomba a orologeria” più frequenti e più subdole del nostro tempo.
Nel bambino, i sintomi precoci di questo stato di cose sono le sue malattie più frequenti: raffreddori ricorrenti, otiti, tonsilliti, adenoiditi, riniti, eczemi, stitichezza/diarrea, respirazione a bocca aperta. Per questi motivi i Cinesi da sempre sostengono che le malattie dei bambini sono causate da indigestione!
Gli alimenti a cui i bambini risultano sempre più intolleranti sono, non a caso, quelli su cui si fonda la loro alimentazione dopo lo svezzamento: latte vaccino e alimenti raffinati contenenti glutine.
Lo svezzamento precoce e gli alimenti non adatti, somministrati tutti i giorni a un bambino le cui capacità di masticazione e deglutizione siano state alterate da una ridotta esperienza di allattamento materno e da un ben più lungo contatto con ciucci e biberon, possono causare uno stato infiammatorio cronico dell’intestino tenue e un aumento della sua permeabilità. La permeabilità intestinale è poi sostenuta nel tempo dal consumo continuo degli stessi alimenti, aggravato spesso da una masticazione insufficiente. In questo modo il sistema immunitario e il fegato sono costretti a un superlavoro, ciò che genera l’ingrossamento infiammatorio di altri distretti del MALT, direttamente influenzati da quanto avviene a livello intestinale, fra cui le tonsille, le adenoidi e le mucose nasali. Quando queste mucose si saranno gonfiate tanto da impedire il passaggio dell’aria attraverso il naso, si innescherà la respirazione orale da ostruzione naso-faringea (ostruzione alta), che va a sommarsi all’ostruzione bassa dovuta al prolasso linguale, di cui abbiamo parlato nel cap. 6.