CAPITOLO V

La pulizia quotidiana e
il cambio del pannolino

Come si è detto nel capitolo precedente, è sufficiente fare il bagnetto al bambino ogni due o tre giorni. Come lavarlo allora, quotidianamente, soprattutto al cambio del pannolino?

La pulizia quotidiana

Prima di tutto, cercate di capire quando al bambino fa piacere essere lavato, se appena sveglio oppure poco prima di uscire, e create delle abitudini legate al lavaggio. Eseguire sempre gli stessi gesti alla stessa ora aiuta sia voi, sia il bambino: nel corso del tempo inizierà ad aiutarvi nell'operazione, che troverà straordinariamente divertente!


Il posto più utile per il lavaggio quotidiano è il lavandino del bagno e, anche qui, occorre tenere tutto il necessario a portata di mano. Dal momento che potrebbe essere sporco di cacca o pipì, sarebbe meglio spogliare il bambino direttamente in bagno, ma fatelo solo se ve la sentite! Una volta spogliato, andrebbe tenuto inizialmente in orizzontale con un braccio e sciacquato con l'altro, e successivamente (col passare dei mesi) anche in piedi. Anche qui, la presa deve essere decisa, quindi evitate di fare movimenti di cui non vi sentite sicuri oppure, nei primi giorni, fatevi aiutare da qualcuno. Come per il bagnetto, all'inizio può esserci un po' di timore nel maneggiare un corpicino così piccolo, ma basta qualche giorno per acquistare una notevole sicurezza e capire perfettamente come fare. È più difficile a dirsi che a farsi!


In ogni caso, il lavaggio quotidiano dura davvero poco e, per pulire il viso o altre piccole zone, potete sempre usare una ciotola con acqua tiepida e stendere il bimbo sul letto matrimoniale.


Per quanto riguarda i detergenti, come detto più volte, non sono necessari durante i primi mesi. Tenete a portata di mano solo una saponetta vegetale, preferibilmente a base di olio extravergine di oliva e priva di oli essenziali, e usatela al bisogno. Dopo i primi mesi, potete iniziare a lavarlo tutte le mattine con la saponetta. Non fatelo però più di una volta al giorno, e nei cambi successivi usate solo acqua tiepida, a meno che non sia necessario (quando, per esempio, non riuscite a eliminare completamente la cacca o temete che rimanga l'odore sulla pelle; in quel caso, ovviamente, usate il sapone su quella zona).


Il miglior accessorio per lavare il bimbo è sempre la mano della mamma che, oltre ad essere sufficientemente detergente, è anche delicata. Al massimo, e solo per il corpo, potete usare una spugnetta naturale.


Dopo il lavaggio, avvolgete il bimbo nell'asciugamano, riportatelo in camera da letto e rivestitelo. Assicuratevi, ovviamente, che la temperatura della stanza sia sufficientemente alta, ma che allo stesso tempo non arrivino getti di calore troppo forti direttamente sul corpo del bambino (come nel caso di stufette e simili).

Gli occhi e il viso

Per quanto riguarda gli occhi, è bene tenerli sempre puliti. Per farlo basta davvero pochissimo. Quando lavate il viso del bimbo (la mattina appena sveglio, dopo i pasti o al cambio del pannolino) cercate di capire se sono sporchi e se hanno bisogno di una qualche pulizia. Se non ci sono accumuli di sporcizia (e nei primi mesi quasi sicuramente non ce ne saranno) potete anche evitare di lavarli, dal momento che la zona degli occhi è molto delicata, la pelle è molto sottile e bisogna cercare di stressarla il meno possibile. Se invece sono arrossati, massaggiateli con una salvietta di cotone imbevuta di infuso di camomilla, di calendula o di malva, o con semplice acqua tiepida.


Per fare questa operazione, sarebbe meglio distendere il bambino sul vostro letto e farlo dolcemente. Anche qui, come nel caso del bagnetto, potete mettere della musica, cantare voi una ninnananna, parlargli o fare quest'operazione subito dopo un massaggio rilassante.


Dal momento che il pH del viso, come quello dei capelli, è più acido rispetto a quello del resto del corpo, evitate di usare saponi se non strettamente necessari, e limitatevi alla semplice acqua tiepida. Per quanto riguarda l'igiene orale, se l'alimentazione del bambino è sana non ci sarà bisogno di una pulizia particolare; se, però, notate che i suoi dentini sono sporchi, limitatevi a massaggiarli con le dita per qualche secondo.


Più in là, se vorrà imitarvi, potrete insegnargli a usare uno spazzolino per bambini. Anche in questo caso, però, il suggerimento è di evitare i detergenti per i primi anni di vita, e in seguito di usare solo dentifrici pensati specificamente per i piccoli (sono più delicati e hanno un sapore gradevole, a differenza della maggior parte dei dentifrici naturali per adulti).

Il naso

Anche per quanto riguarda il naso, è sufficiente che la pulizia sia fatta quotidianamente, ma senza esagerare. Se il bambino viene pulito tutti i giorni, infatti, difficilmente avrà bisogno di cure o pratiche invasive, ma sarà sufficiente un'igiene semplice e veloce. Nel caso del naso, limitatevi a controllare se non siano presenti muco o altre tracce di sporco (e, specie nei primi mesi e se il bimbo viene allattato, è difficile che ce ne siano); nel caso ci fossero limitatevi a eliminarle molto delicatamente chiudendo le narici con due dita, senza inserire alcunché dentro ed evitando di far entrare acqua al loro interno.


Il dottor De Luca suggerisce di evitare qualunque tipo di vapore, aerosol o soluzione salina, preferendo una pulizia più leggera, ma meno dannosa. Se il naso del vostro piccolo è particolarmente ostruito (soprattutto se è in corso un forte raffreddore), consultate il pediatra per avere dei consigli ad hoc.

Le orecchie

Per pulire le orecchie del bimbo evitate i cotton fioc, anche se pensati specificamente per i bambini, e preferite a questi delle salviette di cotone imbevute di acqua tiepida, oppure semplicemente le vostre dita. Una volta detersa, è importante che la zona venga asciugata immediatamente.


Un'altra zona da pulire quotidianamente è quella dietro le orecchie, perché è quella con la maggior produzione di sporco nei primi mesi di vita. Dal momento che è anche una zona facile agli arrossamenti e alle screpolature, per detergerla (e idratarla al contempo) è sufficiente massaggiare con i polpastrelli una piccola quantità di olio d'oliva o di mandorle.

Le unghie e le mani

I bimbi, si sa, portano le mani alla bocca di continuo, fin dai primi mesi. Per tenerle sempre pulite, però, evitate di usare salviette e altre sostanze detergenti senza risciacquo, perché portando le mani alla bocca il bimbo potrebbe ingerirne i residui. Per quanto i prodotti possano essere di origine naturale, è sempre meglio evitarne l'ingestione. Sciacquate le mani con l'acqua, o al massimo usate una saponetta da risciacquare abbondantemente, e preferite lavaggi più frequenti a un lavaggio aggressivo.


Per quanto riguarda le unghie, il consiglio di tagliarle con i denti è sempre valido. Quando il bimbo sarà un po' più grande, però, e quindi le sue unghie saranno anche più resistenti, è possibile tagliarle con delle forbicine specifiche.

Batuffoli e dischetti di cotone

Evitate, se possibile, qualunque tipo di dischetto o batuffolo che possa lasciare dei residui sulla pelle (in particolare nelle orecchie), e preferite delle salviette di cotone o di flanella. Il consiglio è quello di procurarsi dei quadrati in tessuto di circa 10 centimetri, che possano tornare utili per molteplici utilizzi (vedi salviette fai da te) e si possano lavare in lavatrice. Si trovano in commercio, ma si possono anche cucire da soli (o semplicemente tagliare!), e sono molto economici, oltre a non inquinare.

Borotalco, olio o crema?

Se volete idratare la pelle del bimbo dopo la pulizia, potete valutare diverse alternative. Il borotalco, di cui i bambini occidentali sono stati cosparsi per decine di anni, può essere molto irritante sulla pelle e, nella maggior parte dei casi, contiene polveri molto dannose sia se assorbite attraverso la pelle, sia se inalate anche in minima quantità. Inoltre, contiene spesso fragranze che possono dare allergia immediata e, se questo non bastasse, alla lunga finisce col seccare il derma anziché idratarlo.


Per questa ragione, sarebbe da evitare in ogni caso. In commercio esistono alternative naturali, e molti genitori utilizzano della semplice polvere di mais. Personalmente, ritengo più efficace un olio vegetale per idratare la pelle.


L'olio che consiglio di usare è, ovviamente, l'olio di mandorle o, in alternativa, l'olio di riso. Spesso si usa l'olio extravergine di oliva, la cui composizione è straordinariamente simile a quella del grasso umano, ma il suo odore può essere troppo intenso, specie se la sua qualità è elevata. Nulla vieta che questi oli si mischino tra loro, versandoli in un flacone spray. Prima di applicarlo sulla pelle del bimbo, sarebbe sempre il caso di scaldare l'olio tra i polpastrelli, massaggiando poi tutto il suo corpo, partendo dai piedi e andando verso l'alto.


Se vi è più comodo, potete usare una crema specifica per bambini che non abbia sostanze troppo forti o oli essenziali. Personalmente, comunque, consiglio sempre l'uso di prodotti grezzi e semplici (come, per l'appunto, un olio biologico spremuto a freddo) piuttosto che prodotti emulsionati o comunque derivati da lavorazioni industriali, per quanto di origine naturale e da agricoltura biologica.

Il cambio del pannolino

Come eliminare i residui di cacca e pipì al momento del cambio del pannolino? Di seguito vedremo quali sono le varie possibilità e i prodotti che si possono usare per la detergenza e per l'idratazione.

Il fasciatoio

Io sono dell'opinione che i fasciatoi non siano indispensabili, e che i bimbi si possano cambiare tranquillamente sul lettone matrimoniale, su cui si può stendere, al momento del cambio, una traversina impermeabile o un asciugamano. Ritengo sia anche più sicuro, perché in uno spazio così grande il bambino ha più libertà di muoversi senza che questo ne metta in pericolo la sicurezza. E poi, dopo il cambio, si può giocare e fare le coccole!

Se invece preferite cambiare il bimbo nel bagno ma non volete comprare un vero e proprio fasciatoio, una possibilità può essere quella di procurarvi il materassino che si trova di solito sopra i fasciatoi (viene venduto anche da solo) e di incollarlo a una cassettiera della stessa dimensione. Costerà molto meno e il risultato sarà il meesimo.

Asciugamani

Per quanto riguarda asciugamani e traversine, il consiglio è quello di scegliere delle misure che possano andare bene per bimbi almeno da 0 a 3 anni (anche qui, il marketing punta molto sui sentimenti della mamma in attesa, spingendola a comprare un intero corredino che potrà essere utilizzato solamente per pochi mesi). Se potete, evitate quindi accappatoi o teli troppo piccoli, tenendo conto che se usate detersivi naturali e fate a meno dell'ammorbidente nulla vieta che utilizziate anche per il vostro bimbo gli stessi asciugamani che avete già in casa. State semplicemente attenti a non usare teli che siano diventati ruvidi.

Traversine

Le traversine, cioè i teli impermeabili da tenere tra il materasso e le lenzuola oppure sopra il letto o il fasciatoio durante il cambio, sono davvero molto utili, sia in casa sia durante gli spostamenti. In commercio se ne trovano molte, lavabili oppure usa e getta. In effetti, è possibile procurarsi dei semplici teli impermeabili (come la cerata, che si trova in merceria) da tagliare nella grandezza desiderata. Se ne avete voglia, potete anche realizzare in casa delle vere e proprie traversine (con un lato impermeabile e uno in pile o flanella) o degli asciugamani, anche senza l'uso di una macchina da cucire e con tessuti facili da reperire. È davvero molto semplice, e su Internet si trovano numerosi suggerimenti pubblicati da mamme con la passione per il cucito. Se invece preferite acquistarli, il consiglio è quello di scegliere tessuti naturali e preferibilmente non colorati e non sbiancati (i coloranti e gli sbiancanti possono essere irritanti e addirittura tossici).

Il lavandino

L'alternativa più economica e naturale è quella di spogliare il bimbo direttamente sul lavandino del bagno e sciacquarlo con acqua tiepida. In caso di necessità, ovvero quando la cacca sia particolarmente difficile da rimuovere o quando temete che l'odore sgradevole rimanga sulla pelle del bimbo, potete usare una minima quantità di sapone vegetale. Dopo il lavaggio avvolgetelo in un asciugamano e rivestitelo. L'operazione, dopo qualche settimana di allenamento, sarà davvero velocissima!

Le salviette usa e getta

Molti preferiscono, per praticità, far uso anche in casa delle salviette detergenti usa e getta. Tale abitudine, a mio parere, è stata promossa dalle aziende cosmetiche per incrementare il consumo di questi prodotti, di cui in realtà si può fare a meno. Cambiare il bimbo con le salviette è, da un certo punto di vista, più semplice, perché è sufficiente poggiarlo sul letto (o sul fasciatoio), spogliarlo parzialmente, togliere via il pannolino e lo sporco con la salvietta, mettere un nuovo pannolino e rivestirlo. Un'operazione veloce e comoda.


Adesso sono in commercio molte marche di salviette eco-bio, e in alcuni casi sono anche a buon mercato. Il discorso, però, a mio parere è il medesimo. Le sostanze utilizzate hanno in ogni caso subìto dei processi chimici, e rappresentano comunque un fattore inquinante (per quanto adesso ce ne siano addirittura di compostabili). Senza contare che si tratta di un costo tutto sommato evitabile, e che la pelle del bambino, alla lunga, può irritarsi. Una salvietta, infatti, viene imbevuta di una sostanza detergente che, non venendo risciacquata, rimane a contatto con la pelle del bambino, e può creare prurito immediato o problemi successivi, soprattutto se si considera che un bambino viene cambiato dalle 4 alle 6 volte al giorno. Riservate l'uso delle salviette, semmai, a quando siete fuori casa e non avete un bagno pulito a disposizione.

Le salviette fai da te

Un'alternativa è quella di fare in casa delle salviette detergenti a base di olio d'oliva o di mandorle, che puliscono e idratano al contempo la pelle del bambino, scongiurando il rischio di eritemi e irritazioni. Queste salviette, però, sono molto scomode da portare in giro (benché sia possibile, con i dovuti accorgimenti). Nell'ultimo capitolo vedremo come realizzarle.

La pasta all'ossido di zinco

L'ossido di zinco viene da sempre usato nelle creme per bambini allo scopo di curare eventuali arrossamenti o eritemi da pannolino. Le creme in commercio a base di ossido di zinco sono, purtroppo, piene di sostanze dannose, soprattutto di petrolati. Peraltro, creare una pasta all'ossido di zinco è talmente semplice ed economico che vale davvero la pena di farlo in casa, procurandosi semplicemente un po' di ossido (lo vendono, in genere, le farmacie, ma si trova anche su Internet) e dell'olio vegetale. Nell'ultimo capitolo troverete la descrizione del (semplicissimo!) procedimento. Dal momento che l'ossido di zinco è una sostanza con un potere protettivo molto elevato (viene usata addirittura come filtro solare), andrebbe usata solo in caso di eritemi e arrossamenti già presenti, e sempre in quantità minima. Se usata quotidianamente rischia di creare uno strato protettivo e di non lasciar traspirare la pelle, e in alcuni casi questo potrebbe provocare dermatiti. Se notate che la pelle dei genitali è un po' secca e volete comunque idratarla, usate il solito olio di mandorle o una piccola quantità di crema. Tenete conto, però, che non è necessario idratare la zona a ogni cambio di pannolino!

Il pannolino

Fino a pochi decenni fa, i pannolini usa e getta non esistevano. I nostri genitori sono stati cresciuti con i cosiddetti ciripà, cioè i pannoli di cotone. La messa in commercio dei pannolini usa e getta ha certamente semplificato la vita delle mamme, sollevandole da un carico di lavoro notevole, ma ha creato anche molteplici danni alla salute dei bimbi, all'ambiente e all'economia familiare. I pannolini usa e getta, infatti, incidono notevolmente sul bilancio domestico1, hanno un enorme impatto ambientale2 e secondo molte ricerche possono provocare gravi problemi al sistema riproduttivo maschile3 e ritardare l'età dello spannolinamento.

Usa e getta: low cost o ecologici?

Ormai in commercio si trovano pannolini usa e getta di qualunque tipo e con prezzi molto diversi. Oltre a quelli ordinari, in cui sono presenti sostanze dannose per la salute e per l'ambiente, ne esistono di composti da tessuti eco-compatibili (fibre di mais, di riso o di avena) e privi di gel e altre sostanze di derivazione petrolchimica. Tali pannolini costano un po' di più e comportano comunque un inquinamento considerevole, ma possono rappresentare un'alternativa. Peraltro, sono sempre più reperibili, e commercializzati anche da discount e da grandi catene di supermercati. È sempre bene, comunque, quando ci si trova davanti a un prodotto che viene pubblicizzato come “naturale” o biologico, controllarne (laddove possibile) la composizione e verificare la presenza di eventuali certificazioni. Il desiderio di avere uno stile di vita ecocompatibile è, per fortuna, sempre più diffuso, ma questo induce talvolta le aziende a mettere in commercio prodotti definiti “naturali” ma realizzati in realtà alla solita maniera.

I pannolini lavabili

Un tempo usare i pannolini lavabili rappresentava per le mamme un carico di lavoro notevole, perché le costringeva a sgrassare e igienizzare a mano ogni singolo pannolo, dal momento che la lavatrice non era ancora a disposizione di tutti. I tempi di asciugatura, poi, erano lunghissimi, dato che non si poteva centrifugare la biancheria!


Oggi, invece, si può dire con tranquillità che l'uso dei pannolini lavabili non comporta grande spreco di tempo, ed è alla portata di tutti, fin dai primi giorni di vita del bambino. Tanto più che i pannolini in commercio sono creati con tessuti impermeabili, rappresentano un grande risparmio per le famiglie e non irritano la pelle dei bimbi. Nei capitoli successivi vedremo brevemente come tenere puliti i pannolini lavabili e usarli anche quando ci si trova fuori casa4.

Elimination Communication

Un'altra possibilità infine, è quella di adottare una pratica chiamata elimination communication, o senza pannolino. L'idea è che sia possibile, fin dai primi giorni di vita, interpretare i segnali con cui il bimbo esprime l'esigenza di fare la cacca o la pipì e di far liberare il piccolo sul lavandino o direttamente sul water. In questo modo, l'esigenza di usare il pannolino viene meno, o può essere limitata (può essere usato solo la notte oppure quando si esce di casa)5.


Qualunque sia la scelta finale, sarebbe sempre buona norma tenere il bambino libero dal pannolino almeno per un'ora al giorno, in modo che la sua pelle possa respirare, senza stare continuamente a contatto con una qualche superficie (che sia plastica, pile o cotone).

La pulizia nei bimbi più grandi

Quando il bimbo avrà già qualche anno sarà possibile fargli semplicemente la doccia, o un bagno nella vasca di casa. Anche in questo caso, è importante non lasciarlo mai da solo e assicurarsi che poggi i piedi su un tappetino antiscivolo.


Dal momento che non sarà più possibile lavarlo integralmente nel lavandino, i bagni potranno essere più frequenti, e per la pulizia quotidiana dei genitali potrà essere usato eventualmente anche il bidet. Il lavaggio dei capelli potrà essere più regolare (senza superare le due volte a settimana) e il lavandino sarà adoperato per il lavaggio dei denti (con dentifrici e spazzolini naturali specifici per bambini) e di piccole parti del corpo (occhi, orecchie, naso, mani).

Igiene e cosmesi naturali
Igiene e cosmesi naturali
Maura Gancitano
Idee e ricette per il bambino, la famiglia e la casa.Come scegliere i prodotti di cura per il proprio bambino, pulirlo e idratarlo con dolcezza e nel pieno rispetto della natura. Da alcuni anni l’attenzione nei confronti dell’igiene naturale non solo è in crescita, ma sempre più aziende di detergenti e cosmetici si professano “naturali” ed “ecologiche”, sebbene spesso i loro prodotti non si discostino in nulla da quelli ordinari. Igiene e cosmesi naturali di Maura Gancitano vuole offrire le informazioni necessarie per comprendere davvero come vengano prodotti i cosmetici e perché vengano scelte componenti dannose, per orientarsi nella scelta dei prodotti migliori (evitando trappole e trucchi di marketing), per prendersi cura del proprio corpo e di quello dei bimbi senza ansie e paure e iniziare a produrre da sé tutto ciò che serve all’igiene della casa e della persona. Il libro propone moltissimi suggerimenti utili, insegnando a leggere l’elenco degli ingredienti di un cosmetico, a pulire, idratare e curare il bimbo con dolcezza e a igienizzare l’ambiente in maniera veloce, economica e nel pieno rispetto della natura. Contiene anche numerose ricette per produrre cosmetici e detersivi eco-biologici in casa con pochi e semplici ingredienti. Conosci l’autore Maura Gancitano, mamma, scrittrice, ufficio stampa ed editor, è una grande appassionata di cosmesi e salute naturale.Ha pubblicato racconti su antologie e scritto sceneggiature per lungometraggi e booktrailers.