CAPITOLO III

L’igiene nel parto e nei primi giorni di vita

Il parto in ospedale

A chi decide di far nascere il proprio figlio in ospedale, di regola viene fornita, qualche settimana prima del parto, una lista con tutti i prodotti necessari per mamma e bambino nei giorni del post-partum. Si tratta, soprattutto, di indumenti, asciugamani, assorbenti e pannolini. Per quanto riguarda i cosmetici in senso stretto, può essere utile portare con sé una boccetta di olio vegetale da utilizzare nel corso del travaglio per massaggiare le zone in cui la mamma prova maggior dolore, e per allentare eventuali rigidità soprattutto alla base della schiena. Può essere utile, inoltre, usare un idrolato di rosa o un'acqua termale per rinfrescare di tanto in tanto il viso della partoriente.

Il parto in casa

Secondo Marzia Floridia, “il parto in casa dal punto di vista igienico è più sicuro di un parto in ospedale. Questo perché l'ambiente di casa è quello dove, in linea di massima, il feto è stato concepito, ed è comunque il luogo dove mamma e papà si muovono giornalmente, ragion per cui qualsiasi agente patogeno vi si possa trovare o sviluppare è già conosciuto dal sistema immunitario dei genitori, e quindi anche del feto. La stessa cosa non avviene in un ambiente ospedaliero dove, a causa della grande affluenza di utenti, la presenza di virus e batteri è altamente diffusa, e bisogna quindi ricorrere a norme igieniche molto restrittive. In sostanza, l'ospedale è un ambiente comune in cui viene condiviso un evento intimo, per cui è ovvio che la sicurezza di quest'evento debba essere preservata dall'attacco di fattori esterni anche dal punto di vista dell'igiene. Nel parto in casa, invece, un evento intimo ha luogo in un ambiente intimo, per cui tutte quelle precauzioni non sono necessarie”.


Per preparare la casa all'arrivo del bambino, quindi, è sufficiente adottare le norme igieniche dettate dal buon senso, pulendo i pavimenti, il bagno e tutti i luoghi in cui la mamma starà durante il travaglio, un po' più a fondo rispetto al solito. Il consiglio, eventualmente, è quello di comprare un telo di cerata per coprire materassi e divani, e in generale le zone che, in caso di un'eventuale fuoriuscita di liquido amniotico o sangue, potrebbero essere più difficili da lavare, o mantenere poi un odore fastidioso. Altra avvertenza è quella di munirsi di bacinelle di plastica, sacchetti per rifiuti, pannolini, traversine, teli di lana, lino o spugna, e per l'igiene di mamma e bambino del cotone idrofilo e della tintura di calendula.

Il post-partum

La pulizia della vagina

Nelle situazioni di post-partum fisiologico la vagina non ha bisogno di cure, è sufficiente disinfettarla con una tintura di calendula diluita in poca acqua. Laddove la mamma ne sentisse la necessità, gli sciacqui possono essere ripetuti fino a tre-quattro volte al giorno.

La pulizia del seno

Il seno non ha bisogno di alcuna pulizia particolare, al massimo può essere idratato con lo stesso colostro della mamma. In caso di ragadi o prurito, può essere usato dell'olio d'oliva o, ancora meglio, dell'oleolito di calendula.

La pulizia del neonato

Nei primi giorni il neonato non ha bisogno di essere pulito. L'unica cosa di cui ha bisogno è stare a contatto con la madre, che per lui rappresenta il luogo più sicuro e più sano al mondo. L'idea che il bimbo appena nato necessiti di mille attenzioni, è sempre correlata all'idea di dover ricorrere a qualcosa di esterno per garantire la salute.

La temperatura corporea

Il bimbo andrebbe tenuto, soprattutto durante i primi giorni, abbastanza coperto, con un'attenzione particolare alla testa, per evitare che il calore si disperda attraverso la traspirazione. Il neonato, infatti, ha vissuto nel ventre materno ad una temperatura mai inferiore ai 37 gradi, per cui non dovrebbe essere soggetto a sbalzi termici troppo repentini. Anche per questa ragione, andrebbe tenuto il più possibile a stretto contatto con la mamma.

Le screpolature

È possibile che nei primissimi giorni la pelle del bimbo a contatto con l'aria cominci a desquamarsi. Questo dipende dal fatto che sta iniziando il processo fisiologico della traspirazione e sta andando via l'ultima pelle fetale, di cui il neonato non ha più bisogno. Inoltre, il film idrolipidico non ha ancora raggiunto il giusto equilibrio, per cui la pelle potrebbe diventare particolarmente secca. In caso di screpolature, si può massaggiare il corpo del bimbo dolcemente con qualche goccia di oleolito di calendula, magari unito a una parte di acqua, in modo da renderlo più leggero.


Anche nel caso di rossori fra le pieghette delle cosce, del collo o delle braccia (dovuti magari al sudore), si possono trattare le zone con una piccola quantità di olio.

Il cordone ombelicale

In gran parte del mondo non si fa assolutamente niente per medicare il cordone ombelicale. Si tiene solamente pulito, come il resto del corpo; difatti il cordone non è un luogo di particolare rischio batterico. Franco De Luca, pediatra e autore del libro Bambini e (troppe) medicine, suggerisce l'uso della tintura madre di calendula (sempre diluita in poca acqua) perché ha delle ottime proprietà antisettiche e cicatrizzanti, ed essendo lievemente alcolica è anche disinfettante. In alternativa, si può usare della polvere di arnica o di echinacea, che hanno una funzione cicatrizzante. In questo modo, il cordone ombelicale diventerà in poco tempo un bastoncino nero e si staccherà da solo. Tutti i suggerimenti più invasivi, come l'alcol o le pomate cicatrizzanti, fanno parte del pensiero medicalizzato, per cui anche un fatto fisiologico deve essere trattato come una patologia. Questi rimedi servono infatti a disidratare la pelle, accelerando il processo di mummificazione del cordone. Ma perché accelerare un processo naturale, che ha i suoi tempi e i suoi equilibri?


Allo stesso modo, non è consigliabile l'applicazione del colostro, che talvolta allunga i tempi di mummificazione, provocando addirittura arrossamenti alla base del cordone e la fuoriuscita di materiale organico.


Un'altra pratica diffusa è poi quella di mettere per un certo periodo una moneta sull'ombelico del neonato, per evitare la fuoriuscita di ernie. Per il dottor De Luca “l'ernia ombelicale, se si presenta, è un'ernia fisiologica, quindi guarisce da sola. La forma della cicatrice ombelicale è personale, e non può essere cambiata da pratiche di questo tipo. Peraltro, tenere dei metalli a diretto contatto con la pelle del bambino può provocare infezioni e reazioni allergiche, specie se in presenza di nichel”.


Nel caso in cui dovessero nascere infezioni o altri disturbi, sarà ovviamente necessario rivolgersi a un medico.

Gli occhi

Ai bambini nati in ospedale vengono messe delle gocce di nitrato d'argento. Questa pratica è sorta nel periodo pre-antibiotico, in cui c'era una grande diffusione di malattie sessualmente trasmissibili (soprattutto sifilide e blenorragia); oggi viene portata avanti a scopo cautelativo. Si tratta di una pratica controversa, ma rappresenta comunque un modo abbastanza sicuro per debellare qualsiasi infezione oculare. In una situazione normale, quindi, non c'è da far nulla. I bambini nati in casa, sebbene non abbiano ricevuto lo stesso trattamento, di regola non hanno bisogno di cure particolari. Al massimo, si potranno detergere dolcemente gli occhi con un panno morbido e dell'acqua tiepida (o qualche goccia di colostro), procedendo dall'esterno verso l'interno.


Nel caso in cui, invece, ci fossero delle subocclusioni del dotto lacrimale, o addirittura un inizio di congiuntivite, potrà essere necessaria una cura medica.

Il naso

Esistono in commercio numerosi strumenti specifici per il lavaggio del naso, e si sta diffondendo la convinzione che sia necessario sottoporre i bambini, fin dai primi giorni, a questi “lavaggetti”. Secondo il dottor De Luca, “i bambini non ne hanno alcun bisogno. Semplicemente, ogni tanto starnutiscono e fanno uscire, insieme al muco, tutte le polveri e i batteri che hanno inspirato. Questi lavaggi sono terribili per i bambini, sia perché sono chiaramente fastidiosi da sopportare, sia perché a lungo andare potrebbero essere irritanti”.

Le orecchie

Anche le orecchie si puliscono da sole. Al massimo, come per gli occhi, si possono massaggiare delicatamente con un panno umido. Da evitare assolutamente cotton fioc e altri strumenti invasivi.

Le unghie

Può capitare che i bambini nascano con le unghie ancora attaccate ai polpastrelli. In questo caso, lasciate che si stacchino da sole, poiché agire dall'esterno potrebbe risultare dannoso. Per quanto riguarda il taglio delle unghie già lunghe, molte ostetriche suggeriscono di inumidirle con un po' d'olio e di tagliarle con i denti. Per quanto possa sembrare strano, in questo modo si riesce a essere molto più delicati e precisi di quanto si sarebbe usando le forbici.

Il bagnetto

Si consiglia di evitare di fare il bagnetto al neonato prima che cada il cordone, perché il lavaggio potrebbe rallentarne la mummificazione. Dopo la caduta del cordone, invece, si possono iniziare a fare un paio di bagnetti a settimana, più per regalare al bimbo un momento piacevole e rilassante che per motivi di igiene. Ne parleremo meglio nel prossimo capitolo.

Igiene e cosmesi naturali
Igiene e cosmesi naturali
Maura Gancitano
Idee e ricette per il bambino, la famiglia e la casa.Come scegliere i prodotti di cura per il proprio bambino, pulirlo e idratarlo con dolcezza e nel pieno rispetto della natura. Da alcuni anni l’attenzione nei confronti dell’igiene naturale non solo è in crescita, ma sempre più aziende di detergenti e cosmetici si professano “naturali” ed “ecologiche”, sebbene spesso i loro prodotti non si discostino in nulla da quelli ordinari. Igiene e cosmesi naturali di Maura Gancitano vuole offrire le informazioni necessarie per comprendere davvero come vengano prodotti i cosmetici e perché vengano scelte componenti dannose, per orientarsi nella scelta dei prodotti migliori (evitando trappole e trucchi di marketing), per prendersi cura del proprio corpo e di quello dei bimbi senza ansie e paure e iniziare a produrre da sé tutto ciò che serve all’igiene della casa e della persona. Il libro propone moltissimi suggerimenti utili, insegnando a leggere l’elenco degli ingredienti di un cosmetico, a pulire, idratare e curare il bimbo con dolcezza e a igienizzare l’ambiente in maniera veloce, economica e nel pieno rispetto della natura. Contiene anche numerose ricette per produrre cosmetici e detersivi eco-biologici in casa con pochi e semplici ingredienti. Conosci l’autore Maura Gancitano, mamma, scrittrice, ufficio stampa ed editor, è una grande appassionata di cosmesi e salute naturale.Ha pubblicato racconti su antologie e scritto sceneggiature per lungometraggi e booktrailers.