CAPITOLO II

La cura del corpo in gravidanza

La gravidanza è un momento magico” afferma la dottoressa Riccarda Serri, specialista in dermatologia e Presidente di Skineco, “a patto di viverlo come un momento fisiologico, non certo patologico, nella vita della donna. In gravidanza, l'organismo sta costruendo una nuova vita, quindi necessita di molti elementi, a partire da un'alimentazione sana, completa, ricca di amminoacidi (i mattoni che costituiscono le proteine, cioè tutto quello di cui siamo fatti), di vitamine, di acidi grassi essenziali, di oligoelementi e minerali. I cosmetici utilizzati dovranno essere di preferenza ecodermocompatibili, per evitare che tracce di ingredienti tossici possano penetrare nell'organismo”.


In commercio esistono diverse linee di cosmetici naturali specifici per la gravidanza. Il più delle volte si tratta di composti piuttosto semplici, ma con un prezzo sensibilmente più alto rispetto ad altri prodotti con una formulazione analoga.


Una buona soluzione, in termini di salute fisica ed economica, è quella di evitare il più possibile prodotti finiti, che hanno subìto processi particolari e in cui siano presenti conservanti e oli essenziali. Anche nei prodotti naturali, infatti, possono esserci delle sostanze allergizzanti e potenzialmente dannose per il bambino e per la sua mamma. L'ideale sarebbe quindi far uso di saponi artigianali, oli e burri vegetali.


È importante controllare con attenzione l'INCI dei prodotti soprattutto nel caso si tratti di oli e burri. È fondamentale, infatti, che siano puri e pressati a freddo (cioè che per la loro estrazione non siano stati utilizzati solventi).


Il tempo della gravidanza può poi rappresentare un'ottima occasione per occuparsi del proprio corpo, approfondire il tema della cosmesi naturale, e magari per iniziare a produrre qualcosa da sé.


Di seguito suggerirò alcune pratiche e trattamenti semplici ed economici, che non rappresentano però nulla di essenziale o necessario. Possono essere semplicemente un buon modo per rilassarsi durante l'attesa e prendersi in maggior misura cura del proprio corpo.

Il brushing

Un terzo delle scorie prodotte ogni giorno dal nostro corpo viene eliminato dalla pelle. Per questa ragione, è bene tenere una corretta pulizia, che sia al tempo stesso delicata ed efficace.


Una delle buone pratiche da adottare per una pulizia profonda è il brushing, che consiste semplicemente nello spazzolare la pelle del corpo asciutta un attimo prima di entrare in vasca o sotto la doccia. Questo permette l'eliminazione delle cellule morte, favorendo la rigenerazione cellulare e il drenaggio linfatico, di capitale importanza in gravidanza, e permettendo la penetrazione profonda dei prodotti idratanti che verranno applicati successivamente. In più, questa pratica favorisce immediatamente una grande sensazione di benessere e di energia.


Il brushing deve essere praticato molto dolcemente, partendo dai piedi e risalendo poi lungo tutto il corpo, dal basso verso l'alto, sempre in direzione del cuore, insistendo sulle zone più problematiche, come talloni e gomiti, ed evitando quelle in cui siano presenti irritazioni o comunque problemi cutanei. Sono da evitare la pancia, il seno e il viso.


Lo strumento più idoneo per questa operazione è una spazzola in setole naturali con il manico lungo, che si trova facilmente nelle erboristerie, ma anche nei grandi negozi di prodotti per l'igiene della casa e della persona, e a volte nei supermercati. Il prezzo si aggira intorno ai 13-15 euro, e se ben tenuta (lavata regolarmente con acqua tiepida e sapone di Marsiglia) una spazzola può essere usata per svariati anni. Essendo dotata di un manico lungo, può essere usata facilmente anche nell'ultimo periodo della gravidanza.

La detersione

I prodotti in commercio per la detersione hanno costi abbastanza elevati (il costo minimo di una confezione di bagnoschiuma da 200 ml è di circa 6-7 euro). Se volete contenere le spese, scegliete in alternativa dei saponi molto idratanti, magari a base di burro di karitè o di olio di mandorle e senza profumazioni, magari solo con qualche estratto vegetale particolarmente lenitivo, come quello di Calendula (Calendula Officinalis Extract).


Preferite saponi a base di olio d'oliva e saponificati con soda caustica. In questo caso, l'INCI riportato sarà Olea europaea, Aqua, Sodium Hydroxide ed eventuali oli, cere e burri vegetali (per esempio: Butyrospermum Parkii Butter, cioè burro di karitè, Cera Alba, cera d'api, Cocos Nucifera Oil, olio di cocco).


È possibile che sull'INCI, anziché indicare separatamente l'olio (per esempio Olea Europaea) e soda caustica (Sodium Hydroxide), il produttore decida di riportare direttamente la sostanza nata dall'unione tra la soda e il tipo di olio scelto per la saponificazione (in questo caso Sodium Olivate).


I saponi vegetali in commercio sono in genere a base di Sodium Palmate (soda + olio di palma), Sodium Palm Kernelate (soda + olio di palmisto), Sodium Cocoate (soda + olio di cocco).


Il prezzo di un buon sapone artigianale da 100 grammi si aggira intorno ai 2-3 euro.


Sono da evitare i saponi a base di Sodium tallowate, dal momento che il grasso alla base del sapone non è altro che sego bovino. Anche gli oli di palma e di cocco vengono in genere evitati da chi ha una certa sensibilità nei confronti dei problemi ambientali, dal momento che per produrre questi oli, sempre più richiesti dai Paesi occidentali, negli ultimi anni è stata messa in atto una violenta opera di deforestazione e distruzione delle colture tradizionali in molti paesi dell'Africa e dell'America del Sud.

La pulizia delle parti intime

Per l'ostetrica Marzia Floridia, esperta di parti a domicilio e fondatrice dell'associazione In braccio alla Luna: “Per garantire l'igiene delle parti intime durante la gravidanza e durante il puerperio, l'ideale sarebbe vivere all'aria aperta, evitando cibi conservati e contaminati, gli abiti sintetici e aderenti, bevendo molta acqua e molte tisane e facendo un minimo di movimento”. Per quanto riguarda la pulizia in senso stretto, è buona norma usare detergenti naturali, facendo ogni tanto degli sciacqui con tintura di echinacea o di calendula (è sufficiente diluirne qualche goccia in poca acqua) o, in alternativa, di acqua e bicarbonato.

Lo scrub

Come il brushing, anche uno scrub settimanale è un ottimo modo per favorire l'espulsione delle tossine, migliorare l'elasticità della pelle ed evitare la formazione di peli incarniti, cellulite, smagliature e discromie. Per questa ragione, è una buona abitudine fare uno scrub prima di depilarsi.


Quello più efficace è il cosiddetto thalasso scrub, a base di sale e olio. Benché la sua formulazione sia molto semplice, il suo prezzo di vendita è piuttosto elevato (una confezione da 500 grammi costa intorno ai 30 euro).


Per questa ragione, il consiglio è quello di farlo da sé. In un vasetto di plastica unite semplicemente una parte di zucchero di canna o di sale e due parti di olio vegetale (consiglio di unire diversi oli elasticizzanti come olio di avocado, argan, rosa mosqueta, germe di grano, riso, soia, ma potete usare anche solo l'olio d'oliva o l'olio di mandorle), fino a formare una pasta abbastanza densa. Questo composto non ha bisogno di conservanti, ma cercate di farne una piccola quantità per volta.


Una volta a settimana, dopo la detersione, prelevate un po' di questo composto con un cucchiaio o con una spatolina (è importante che il composto non si bagni, perché questo ne comprometterebbe la conservazione) e massaggiatelo delicatamente su tutto il corpo, esattamente come con la spazzola.


Dopo qualche minuto, risciacquate con un po' d'acqua tiepida, in modo da lavare via i granuli. La pelle sarà morbida e idratata, per cui non sarà necessario applicare un altro prodotto.



Se la pelle si arrossa può voler dire che il massaggio è troppo intenso o che il composto che avete creato è troppo denso e aggressivo.

Il bagno

Uno dei modi per alleviare la stanchezza in gravidanza è fare ogni tanto dei bagni ristoratori. Nell'acqua della vasca, aggiungete una manciata di sale grosso, oppure dell'amido di riso o del bicarbonato. Se desiderate qualcosa di sfizioso e particolarmente idratante, potete usare anche delle bombe frizzanti, cioè delle palline a base di bicarbonato, acido citrico o oli vegetali che, immerse in acqua calda, frizzano vigorosamente liberando nella vasca tutti i propri ingredienti.


Anche in questo caso occorre stare molto attenti all'INCI, dal momento che alcuni prodotti di questo tipo contengono ingredienti aggressivi, in particolare coloranti e profumazioni. Ecco un esempio di buon INCI (in questo caso, è presente anche un tensioattivo, ossia una sostanza detergente): Sodium Bicarbonate, Citric Acid, Theobroma Cacao (Cocoa) Seed Butter, Zea Mays (Corn) Starch, Sodium Lauryl Sulfate, Butyrospermum Parkii (Shea) Fruit Butter, Aqua (Water), Benzyl Benzoate.

Il prezzo medio di una bomba da bagno è di circa 4-5 euro.

La depilazione

Durante la gravidanza i peli di regola crescono più lentamente, e sono più deboli. Per questa ragione, sarà necessario ricorrere alla depilazione solo qualche volta nel corso dei nove mesi di attesa.


Per quanto riguarda i metodi depilatori, il rasoio rappresenta la soluzione più semplice. Se è vero che in generale rende i peli più forti, un utilizzo contenuto non ha conseguenze negative. Oltre alla sua praticità, il vantaggio consiste soprattutto nel fatto che non danneggia le vene varicose e i capillari, che in gravidanza diventano ancora più delicati.


Sono da escludere mousse e creme depilatorie, perché a base di ingredienti molto aggressivi e pericolosi (il che è evidente se solo si pensa al fatto che la sola applicazione di questi prodotti provoca la caduta dei peli in pochi minuti!).


Anche gli epilatori elettrici sono da evitare, come qualunque altro tipo di strumento elettrico, soprattutto se si soffre di problemi circolatori.


Le cere convenzionali, quelle usate di norma dalle estetiste e vendute nei supermercati e in profumeria, sono di solito composte da petrolati, che hanno la funzione di attaccarsi al pelo affinché si possa strapparlo via. Per quanto l'operazione risulti veloce, lo strappo rischia di compromettere la circolazione, per cui questa pratica viene di solito sconsigliata.


Un'alternativa consiste nella cera al miele, la cosiddetta halawa sweet, molto usata dalle donne mediorientali. Questa cera si può produrre in casa (gli ingredienti sono acqua, zucchero, miele e limone), oppure comprarla già fatta (alcune ditte di prodotti naturali hanno recentemente messo in commercio prodotti simili). A differenza della cera a base di oli minerali, questa è molto morbida e delicata, è indolore e non aggredisce la pelle, e fa in modo che vene e capillari non vengano compromessi.

L'idratazione

Per evitare la nascita delle smagliature, l'ideale è l'olio di mandorle (Prunus Amidìgdalus Dulcis Oil), a cui eventualmente si può aggiungere una parte di olio di rosa mosqueta (Rosa mosqueta seed oil) o di olio di argan (Argania Spinosa Kernel Oil). L'olio va applicato sulla pelle preferibilmente umida, perché in questo modo si spalma meglio, si assorbe più in fretta e viene consumato in minore quantità. Lo stesso olio può essere utilizzato sui capezzoli, nel caso fossero particolarmente doloranti.


Una bottiglia da 150 ml di olio di mandorle puro da agricoltura biologica non dovrebbe costare più di 6-7 euro, mentre quelli di rosa mosqueta e di argan possono essere molto più costosi (da 15 a 30 euro per 100 ml).


In alternativa, è possibile produrre in casa una lozione bifasica, unendo una parte di olio e una di acqua distillata. Agitando la lozione, le due parti si uniscono temporaneamente, in modo tale che si possano spruzzare su tutto il corpo. Questo rende più veloce l'applicazione e permette di stendere uno strato più sottile di olio sulla pelle. Dal momento che l'acqua favorisce la proliferazione dei batteri, sarebbe il caso di aggiungere un conservante. In alternativa, si possono produrre piccole quantità di lozione alla volta, necessarie per poche applicazioni, oppure si può usare un idrolato al posto dell'acqua.


Alcuni possono trovare scomoda l'applicazione dell'olio, soprattutto in estate. In questi casi si può usare una crema idratante con un'alta percentuale di oli vegetali e senza particolari sostanze attive (come quelle che si trovano nei prodotti anticellulite).


In ogni caso, a volte il modo in cui un cosmetico viene applicato è più importante del prodotto in se stesso. Cercate, almeno una volta al giorno, di massaggiare la pelle il più a lungo possibile, procedendo dal basso verso l'alto, con movimenti rotatori, sempre in direzione del cuore. Questo semplice procedimento, se condotto per qualche minuto, permette la riattivazione della circolazione.

Il seno

Il seno della donna gravida non ha bisogno di una particolare preparazione, perché il corpo sa da solo cosa fare. L'unica buona norma da seguire, sia per mantenere l'elasticità della pelle, sia per lenire un eventuale pizzicore dei capezzoli, è quella di applicare più volte al giorno un sottile strato di olio di mandorle.

Il perineo

Un'ottima abitudine da tenere nelle settimane precedenti al parto, è quella di massaggiare ogni sera il perineo con dell'olio, per aumentarne l'elasticità. Particolarmente indicato è l'olio di germe di grano (ricchissimo di vitamina E, la dicitura è Triticum vulgare seed oil e una boccetta da 150 ml costa intorno agli 8-9 euro), ma vanno bene anche l'olio di mandorle o il semplice olio d'oliva.

La cura dei capelli

In gravidanza i capelli possono subire un'evidente alterazione. Molte donne li sentono più sani, robusti e brillanti. Per altre, invece, i capelli possono diventare secchi e fragili, o addirittura diradarsi. Anche l'allattamento, specie se prolungato, può in rari casi influire sulla salute del capello.


Per questo motivo, alcune semplici abitudini possono preservarne la bellezza. Per chi ha sempre usato prodotti a base petrolchimica, il passaggio a prodotti eco-bio può risultare piuttosto difficile. Possono essere necessari alcuni mesi perché il capello elimini completamente le sostanze di cui era rivestito (i siliconi, in particolare) e ritrovi la sua naturale forza e lucentezza.

Prima del lavaggio

Per cominciare, è buona norma pettinare i capelli solo da asciutti, in particolare prima dello shampoo, usando solo pettini e spazzole di legno.


Se i capelli sono secchi e sfibrati o hanno doppie punte, prima dello shampoo si può fare un impacco idratante. È sufficiente tamponare sui capelli umidi una piccola quantità di olio (di oliva, se ne sopportate l'odore, oppure di lino, di cocco o di jojoba), e tenere questo impacco per un tempo che può variare dai trenta minuti alle due ore. Dopodiché, si può procedere con lo shampoo.


Se i capelli sono, al contrario, molto grassi, con forfora o cuoio capelluto danneggiato, è opportuno massaggiare la cute umida con qualche goccia di un olio seboregolatore (particolarmente indicati sono quello di jojoba e di lino), e aspettare un'ora prima di effettuare il lavaggio.

Il lavaggio

Gli shampoo eco-dermocompatibili in commercio sono moltissimi, e si possono scegliere in base al proprio tipo di capelli. Il loro prezzo è di poco superiore a quello dei detergenti per il corpo (circa 8-9 euro per 200 ml). In questo caso, la quantità di prodotto da utilizzare è davvero minima, al contrario di quanto accade con i prodotti convenzionali (lo stesso discorso vale per il balsamo). Inoltre, è sempre buona norma diluire una piccola quantità di shampoo in mezzo litro d'acqua, anziché applicarlo direttamente sulla cute.


Anche nel caso dello shampoo, esistono alternative che non prevedono l'uso dei tensioattivi. Una di queste è, ancora una volta, il sapone, che sarà diverso (nutriente o astringente) a seconda del tipo di capelli. Il lavaggio con il sapone, però, può comportare dei problemi soprattutto all'inizio, perché i capelli potrebbero risultare troppo grassi o troppo secchi. Dal momento che il sapone ha un pH superiore a quello dei nostri capelli, un lavaggio di questo tipo rende necessario un successivo risciacquo acido (a base di aceto o acido citrico).


Un'altra soluzione consiste nell'uso delle terre lavanti. Si tratta di creare un composto con polveri naturali (per esempio il Ghassoul o Rhassoul, oppure lo Shikakai) o con delle farine (ottima, in questo senso, è quella di ceci). Si mischiano queste polveri con dell'acqua tiepida fino a formare una crema che va applicata sui capelli umidi con un leggero massaggio, e risciacquata dopo 10-15 minuti. Questo metodo rinforza e lucida moltissimo i capelli, anche se rischia di seccarli un po' troppo (per questo è consigliato aggiungere nel composto anche qualcosa di nutriente, per esempio qualche goccia di olio, oppure un cucchiaino di miele o yogurt), e a lungo andare smette di essere efficace. L'ideale sarebbe usare questo metodo per brevi periodi oppure una volta ogni tanto, come trattamento ristrutturante.

Il risciacquo

Per mantenere la salute dei capelli può essere utile, al termine dello shampoo, fare un ultimo risciacquo con una soluzione di aceto di mele (o acido citrico, o limone) e acqua (la proporzione è di circa un cucchiaio di aceto per un litro d'acqua). I capelli risulteranno immediatamente più morbidi e lucidi, e in alcuni casi questo passaggio potrà sostituire quello dell'applicazione del balsamo.

Il leave-in

Dopo il lavaggio, se possibile, non andrebbero usati phon, piastre e altri strumenti simili, che rischiano di bruciare il capello. Se possibile, sarebbe il caso di lasciar asciugare i capelli all'aria, o coperti da un panno. Per renderli morbidi e districati, i capelli si possono tamponare con qualche goccia di olio.

Le tinture chimiche e l'henné

Le tinture chimiche in commercio sono piene di ingredienti dannosi, per cui il loro uso andrebbe evitato, specie in gravidanza. Un'alternativa consiste nell'uso dell'henné.


La varietà dei colori è limitata: henné rosso egizio (Lawsonia Inermis) e henné nero (Indigofera Tinctoria). Tuttavia, le polveri possono dare vita a diverse colorazioni (con l'aggiunta anche di altre polveri naturali coloranti, come il mallo di noce). In commercio si trovano delle miscele già pronte, il cui prezzo varia dai 4 agli 8 euro per 100 grammi.


È importante controllare sempre l'INCI dei prodotti, dal momento che in molti casi all'henné rosso viene addizionato il picrammato di sodio (Sodium Picramate), un ingrediente potenzialmente allergizzante e addirittura tossico, se presente in percentuali elevate. Per quanto riguarda la preparazione, è necessario fare un composto di polvere e acqua (preferibilmente un infuso di tè), a cui aggiungere una sostanza acida (limone o aceto) e una sostanza nutriente. A seconda del tipo di henné, il composto può essere applicato direttamente sui capelli, oppure aver bisogno di qualche ora di ossidazione.


L'henné neutro (Cassia Obovata), ossia l'henné che non ha alcun effetto colorante, rappresenta inoltre un ottimo ristrutturante, e può quindi essere usato mensilmente per favorire la forza e la salute dei capelli.


Ad ogni modo, in commercio si trovano anche buone tinte naturali prive di henné, il cui uso è del tutto simile a quello delle tinte chimiche. Il prezzo di una confezione si aggira intorno ai 25-30 euro. Si stanno, inoltre, diffondendo dei centri specializzati nell'uso di prodotti naturali, in cui è possibile sottoporsi a tinte eco-dermocompatibili (è sempre buona norma, in ogni caso, verificare l'INCI dei prodotti utilizzati).


Per schiarire i capelli, infine, la soluzione migliore è l'uso regolare di impacchi di succo di limone o di infuso di camomilla. Con questi sistemi l'effetto sarà piuttosto delicato.

Il parrucchiere e il trattamento alla cheratina

I prodotti a base di siliconi e petrolati, oltre a essere molto aggressivi per la cute, rivestono il capello impedendogli di respirare. L'effetto visivo può essere molto bello (i capelli sono lucidi e setosi), ma il danno sui capelli è davvero notevole. Inoltre, per eliminare completamente i residui di silicone lasciati sui capelli da un solo lavaggio con prodotti a base petrolchimica, sono necessari diversi lavaggi con prodotti naturali. Per rimediare al problema, quando andate dal parrucchiere potete chiedere di usare per il lavaggio solo i vostri prodotti.


Alcuni trattamenti da parrucchiere sono addirittura molto pericolosi per la vita stessa del bambino. Uno di questi, oggi molto diffuso, è il cosiddetto trattamento alla cheratina. Si tratta di una pratica che permette di lisciare i capelli particolarmente crespi. Il trattamento è molto costoso (si aggira intorno ai 150 euro) e dura circa tre mesi. Il prodotto utilizzato, purtroppo, non è la cheratina, cioè la proteina di cui sono costituiti i nostri capelli, ma è pura formaldeide. Su qualsiasi donna questo trattamento, se protratto a lungo, può provocare la caduta dei capelli, ma soprattutto gravi problemi di salute. È dimostrato, infatti, che la formaldeide è un ingrediente cancerogeno. Per questa ragione tale trattamento, che sarebbe da evitare sempre, è specialmente controindicato in gravidanza, dal momento che potrebbe essere causa di gravissimi problemi per la salute del bambino.

La cura delle mani e delle unghie

Anche lo stato di salute delle unghie (che, come i capelli, contengono cheratina) può subire evidenti cambiamenti nel corso della gravidanza. Nel caso risultassero deboli, evitate il ricorso ai comuni prodotti rinforzanti dal momento che la quasi totalità di questi articoli è a base di formaldeide.


Piuttosto, in caso di unghie particolarmente fragili, preparate una soluzione di acqua e sale. In una ciotolina di acqua calda versate un cucchiaino di sale, aspettate che il liquido si intiepidisca e immergete le dita per dieci minuti. Dopodiché asciugate le mani e ammorbiditele ulteriormente con un po' d'olio d'oliva, a cui potete aggiungere un po' di succo di limone. All'inizio cercate di ripetere l'operazione tutte le sere o a giorni alterni, in seguito limitatevi a una volta a settimana.


Da evitare anche smalti e ricostruzioni in gel. Molti smalti contengono formaldeide, toluene e DBP (Dibutyl Phtalate), tre ingredienti molto pericolosi e potenzialmente abortivi. Se non volete rinunciare allo smalto, verificate almeno che questi ingredienti non siano contenuti. Alcune marche di cosmesi eco-dermocompatibili hanno messo in vendita smalti e solventi per unghie con ingredienti decisamente migliori rispetto a quelli in commercio. Non sono, per loro stessa natura, prodotti naturali, ma sono di certo meno pericolosi.


Evitate anche trattamenti alle mani a base di paraffina. In caso di mani secche e screpolate fate un leggero scrub con acqua e bicarbonato, applicate uno strato generoso di burro di karitè (Butyrospermum Parkii Butter, una confezione da 100 ml costa intorno ai 6-7 euro) o di olio vegetale, indossate dei guantini di cotone leggero e tenete l'impacco per tutta la notte. La mattina successiva sciacquate con abbondante acqua.

La cura dei piedi

In gravidanza regolari pediluvi possono dare molto sollievo, perché alleviano dallo stress, dalla stanchezza dovuta al peso o dalle condizioni climatiche. Anche in questo caso, riempite una bacinella d'acqua calda, aggiungete un cucchiaio di sale grosso e immergete i piedi per 10-15 minuti. Se volete, potete aggiungere un paio di gocce di olio essenziale di menta o di lavanda. Dopodiché, fate un leggero scrub con sale e olio e tamponate con un asciugamano. Se ne sentite la necessità, applicate una piccola quantità di burro di karitè (o di olio) e massaggiate fino a completo assorbimento.

La cura del viso

Tenere il viso ben pulito aiuta a prevenire gli inestetismi che possono sorgere in gravidanza, e può dare una piacevole sensazione di benessere.

La detersione

Pulite bene il viso mattina e sera con un sapone naturale o con un gel detergente, e sciacquate via la schiuma con una spugnetta. Applicate poi un tonico o un idrolato rinfrescante e lenitivo (l'ideale è quello di rosa, che ha anche un'ottima funzione astringente; una confezione da 150 ml costa 9-10 euro) con un dischetto di cotone, e una piccola quantità di crema per il viso (scegliete una crema idratante semplice, evitate i prodotti antirughe) o di olio.

In caso di un contorno occhi particolarmente secco, potete utilizzare una goccia di olio di jojoba, rosa mosqueta, argan o avocado. In commercio si trovano molte creme specifiche, ma spesso nella loro formulazione sono presenti ingredienti da evitare in gravidanza (come la caffeina: Caffeine).

Lo scrub al viso

Una volta a settimana, è bene liberare il viso dalle cellule morte con una leggera azione esfoliante. Quest'abitudine può evitare il formarsi delle macchie tipiche della gravidanza (measma o cloasma gravidico) e favorisce il riequilibrio idrolipidico della pelle.


Mischiate semplicemente un cucchiaino di miele e uno di zucchero di canna, fino a formare una pappetta. Dopo la detersione, sulla pelle asciutta, applicate questo composto e massaggiate delicatamente per un paio di minuti. Al termine, sciacquate via tutto con acqua tiepida.

La maschera

Una volta a settimana, dopo lo scrub, è possibile fare una maschera idratante, lenitiva o astringente. In casa si possono produrre al momento tantissime maschere per il viso. Ecco solo qualche esempio.


In caso di pelle secca, unite mezza banana, due cucchiaini di yogurt e uno di amido di riso.


In caso di pelle sensibile, unite due cucchiaini di amido di riso, uno di farina di avena, uno di miele e un po' di infuso di camomilla.


In caso di pelle grassa, unite due cucchiaini di argilla bianca1, uno di yogurt, uno di miele e un po' di acqua.


Tenete la maschera in posa per 10-15 minuti, e poi risciacquate con acqua tiepida. Dopo la maschera, se ne sentite la necessità, applicate il tonico e la crema.

Anche in questo caso, si trovano in commercio ottime maschere per il viso, con differenti formulazioni in base al tipo di pelle. Controllate bene l'INCI ed evitate i prodotti in cui siano presenti ingredienti troppo aggressivi, o anche semplicemente oli essenziali troppo forti. Il prezzo medio di una confezione da 100 ml di maschera per il viso è di 10-12 euro.

Il trucco

La quasi totalità dei prodotti di make-up in commercio è a base di siliconi, petrolati e altre sostanze allergizzanti. Per questa ragione, tali prodotti andrebbero evitati in gravidanza.


In commercio si trovano molte marche di trucchi naturali. La qualità dei prodotti varia parecchio, e per questo è sempre bene controllarne l'INCI, verificare che siano certificati, e magari cercare delle recensioni su Internet. Vi sono infatti molte marche di make-up naturale che utilizzano polveri di bassa qualità, particolarmente volatili e pericolose se aspirate accidentalmente. I prezzi sono un poco più alti rispetto alla media dei prodotti da make-up (10-11 euro per un rossetto o un mascara, 6-7 euro per un ombretto, dai 15 ai 30 euro per un fondotinta).


Di regola, il consiglio è di usare il make-up solo per le occasioni speciali, dal momento che la pelle in gravidanza ha bisogno più che mai di respirare e di essere tenuta sempre ben pulita.


Per struccarvi, usate semplicemente un latte detergente o un olio vegetale (ottimo, in questo caso, è l'olio di cocco, Cocos Nucifera Oil, circa 5-6 euro per 100 ml). In commercio si trovano comunque anche struccanti bifasici e acque micellari (o lozioni) composte da ingredienti naturali (8-9 euro per 150 ml).

L'igiene orale

In gravidanza una corretta igiene orale è basilare perché aiuta i denti, che durante questo periodo possono essere più sensibili e meno forti, se la mamma presenta una certa mancanza di calcio o di ferro.


Per quanto riguarda il dentifricio, occorre prestare grande attenzione nella scelta. Nella quasi totalità dei dentifrici in commercio è infatti presente il fluoro, una sostanza controversa, a lungo considerata un ottimo anticarie, ma oggi condannata da numerosi studi scientifici2, tanto che molti dentisti oggi ne sconsigliano l'uso3. Il fluoro può causare problemi al cervello, alle ghiandole tiroidee, alle ossa, ai reni, ed è stata ormai trovata una correlazione tra l'uso di questa sostanza e alcuni casi di autismo e deficienza infantile. A dispetto di ciò questo ingrediente, benché fosse considerato sulle prime un veleno per topi e un rifiuto tossico dell'industria dell'alluminio, si trova oggi anche in gomme da masticare, medicinali, fertilizzanti, bevande gassate, tè in bottiglia, bastoncini di pesce e di pollo, alcuni vini e birre, alcuni sali da cucina, alcuni tipi di anestetici e sigarette.


Il suggerimento è quello di scegliere dentifrici naturali, a base di sale, argilla o bicarbonato. Non sono prodotti che danno la stessa sensazione di freschezza dei dentifrici industriali, ma sono certo più delicati.


Ad ogni modo, l'uso corretto dello spazzolino è più importante del dentifricio effettivamente utilizzato. Cercate di dedicare un po' più di tempo a questa operazione e una volta al mese lavate i denti con semplice bicarbonato, per dare un effetto sbiancante.


Per quanto riguarda il collutorio, non si tratta di un prodotto effettivamente indispensabile, dal momento che contiene le stesse sostanze già presenti nei dentifrici. Peraltro, viene considerato addirittura dannoso da alcuni dentisti, perché si pensa contribuisca a corrodere lo smalto dei denti. Se volete comunque usarlo, sceglietene uno naturale, privo di conservanti dannosi, di coloranti e di allergeni.

La protezione solare

Prima dell'arrivo dell'estate, preparate la pelle con un'alimentazione adeguata, che vi aiuti a contrastare gli effetti dannosi dei raggi solari. Durante la bella stagione, invece, evitate di esporvi al sole direttamente, e soprattutto nelle ore più calde. In ogni caso, riparatevi con cappelli a falde larghe e vestiti comodi, e in caso di necessità ricorrete a una crema solare. Riccarda Serri suggerisce di utilizzare protezioni a base di ossido di zinco non nanoparticellizzato (quindi che non è stato modificato con le nanotecnologie), ma micronizzato (cioè trasformato in una polvere sottilissima), oltre a biossido di titanio rivestito. In un buon prodotto solare, a tali filtri fisici nel processo di produzione vengono unite anche molecole antiradicali liberi e fattori di protezione cellulare (come la vitamina E e il gamma orizanolo). Il prezzo di un tubetto da 75 ml si aggira intorno ai 9-10 euro.

I prodotti antizanzare

Per evitare le punture di insetto, nella cosmesi naturale vengono usati in genere prodotti con un'alta percentuale di oli essenziali irritanti. In questo caso, è meglio prediligere delle lozioni specifiche per bambini (per esempio a base di olio di Andiroba e di Geranio), con ingredienti ugualmente efficaci, ma con un odore meno forte e un effetto sulla pelle meno aggressivo.

L'applicazione degli oli

Si dice spesso che gli oli vadano applicati solo sulla pelle umida, perché in caso contrario rischiano di ingrassare o seccare il derma. In realtà quest'applicazione è semplicemente più comoda, e permette un assorbimento più veloce della sostanza. Per la dottoressa Riccarda Serri: “Se non si vuole la cute untuosa, è possibile applicare gli oli sulla pelle prima di fare bagno o doccia. Ma che gli oli vadano applicati solo su pelle bagnata è una notizia che vedo circolare sul web, e non ne capisco proprio il motivo. Il fatto è che poiché si tratta di cure cosmetiche della propria pelle, non esistono regole generali, e ognuno, semplicemente, deve fare esattamente come si trova meglio”.

Gli ingredienti naturali da evitare in gravidanza

Non è scientificamente dimostrato quali siano le erbe officinali, gli estratti vegetali e gli oli essenziali da evitare in gravidanza e durante il periodo dell'allattamento; questo perché non esistono studi in merito. Spesso pediatri e ginecologi sconsigliano, per sicurezza, qualunque tipo di sostanza naturale, ma non fanno altrettanto con le sostanze chimiche e petrolchimiche. Per la dottoressa Riccarda Serri: “In gravidanza è bene evitare tutti gli oli essenziali (OE) puri sulla pelle, in quanto gli OE si possono comportare come farmaci potentissimi, e bisogna conoscerli molto bene per usarli, quindi o ci si fa consigliare da un vero esperto, o si evitano del tutto”.


In questo caso, anziché fornire un elenco, per quanto esaustivo e affidabile, preferisco suggerirvi di consultare un naturopata o in generale un esperto prima di usare un olio essenziale, e di impiegarlo comunque solo quando realmente necessario. Per quanto riguarda gli OE presenti nei prodotti finiti, invece, posso suggerirvi con più sicurezza di evitare quelli di: achillea, anice, basilico, calamo, canfora, cedro, cipresso, cisto, chiodi di garofano, coriandolo, cumino, davana, ginepro, issopo, lavanda spigo, maggiorana, mirra, noce moscata, origano, prezzemolo, regina dei prati, rosa, rosmarino, sabina, salvia, santolina, sedano, timo, verbena.


Anche per quanto riguarda l'uso di altri potenti estratti vegetali, quali per esempio i fiori di Bach, usati da alcune case cosmetiche nella formulazione di profumi, creme e prodotti di diverso genere, è necessario consultare un esperto. Esistono alcuni fiori utilizzabili tranquillamente in gravidanza, e anzi molto utili a livello psicofisico, ma bisogna essere anche in questo caso molto cauti4.


Il consiglio generale è, ancora una volta, quello di preferire ingredienti puri e biologici e di evitare il più possibile sostanze di sintesi e i composti in cui siano presenti rimedi naturali particolarmente potenti.

Igiene e cosmesi naturali
Igiene e cosmesi naturali
Maura Gancitano
Idee e ricette per il bambino, la famiglia e la casa.Come scegliere i prodotti di cura per il proprio bambino, pulirlo e idratarlo con dolcezza e nel pieno rispetto della natura. Da alcuni anni l’attenzione nei confronti dell’igiene naturale non solo è in crescita, ma sempre più aziende di detergenti e cosmetici si professano “naturali” ed “ecologiche”, sebbene spesso i loro prodotti non si discostino in nulla da quelli ordinari. Igiene e cosmesi naturali di Maura Gancitano vuole offrire le informazioni necessarie per comprendere davvero come vengano prodotti i cosmetici e perché vengano scelte componenti dannose, per orientarsi nella scelta dei prodotti migliori (evitando trappole e trucchi di marketing), per prendersi cura del proprio corpo e di quello dei bimbi senza ansie e paure e iniziare a produrre da sé tutto ciò che serve all’igiene della casa e della persona. Il libro propone moltissimi suggerimenti utili, insegnando a leggere l’elenco degli ingredienti di un cosmetico, a pulire, idratare e curare il bimbo con dolcezza e a igienizzare l’ambiente in maniera veloce, economica e nel pieno rispetto della natura. Contiene anche numerose ricette per produrre cosmetici e detersivi eco-biologici in casa con pochi e semplici ingredienti. Conosci l’autore Maura Gancitano, mamma, scrittrice, ufficio stampa ed editor, è una grande appassionata di cosmesi e salute naturale.Ha pubblicato racconti su antologie e scritto sceneggiature per lungometraggi e booktrailers.