Giocare al chiuso
I luoghi per giocare al chiuso e i locali per festeggiare i compleanni stanno diventando sempre più popolari, soprattutto nei mesi freddi quando molti rifuggono dagli spazi all’aperto. Se gli spazi chiusi sono divertenti e hanno una loro funzione – come quella di ripararsi dal freddo estremo – è meglio considerarli come un divertimento occasionale anziché dei sostituti della funzione squisitamente terapeutica svolta dagli spazi all’aperto. Come per la tecnologia, giocare troppo spesso al chiuso rischia di sottrarre tempo ai più necessari giochi all’aperto.
Molti di questi luoghi al chiuso sono progettati in modo specifico per il gioco; trampolini elastici e gonfiabili per saltare, vasche di palline in cui “nuotare”, tunnel per strisciare, e così via. Senz’altro i bambini fanno movimento in questi spazi, resta tuttavia frustrata la spinta a quei giochi di finzione che durano ore. Come già visto nel capitolo quattro, i colori vivaci e i rumori forti rischiano di iperstimolare i bambini e indurre una condizione di iperattività mentale e fisica. E così, spesso i bambini in questi luoghi al chiuso tendono a correre avanti e indietro provando un gioco dietro l’altro in modo disordinato. È raro che in queste palestre al chiuso li si veda seduti a far finta di prendere un té o immaginando di sfuggire a un drago; piuttosto si dicono cose come “Andiamo alle macchine da corsa!” o “Andiamo nella vasca delle palline!”
Nonostante questi luoghi siano pubblicizzati come in grado di favorire lo sviluppo sensoriale, si tratta solo di una mezza verità. È vero, forniscono una serie di stimoli sensoriali, tuttavia alcuni stimoli sono migliori di altri per un sano sviluppo. I rumori forti e i colori vivaci sono stimoli di forte intensità, che mettono i bambini in uno stato di eccitazione e di esaltazione, non certo salutare. Stare all’aperto offre invece un ambiente che calma e coordina, gettando le fondamenta della creatività e dell’apprendimento. Se gli ambienti chiusi rischiano di sovraccaricare di stimoli i bambini, gli ambienti naturali invece ispirano, rivitalizzano e risanano.
Andare in uno di questi ambienti al chiuso è come dare a vostro figlio una bibita gassata. Lo ucciderà se gli capiterà di andarci di tanto in tanto? Forse no, perché anzi rappresenterà un’esperienza nuova e divertente. È qualcosa che gli vorremmo proporre ogni giorno? Certamente no! Mi rifaccio al mio motto: “Tutto ma con moderazione!”. Il gioco al chiuso va bene se non toglie spazio o persino sostituisce il tempo trascorso all’aperto. Quando i bambini trascorrono la maggior parte del tempo al chiuso si manifestano problemi di sviluppo sensoriale.
Talvolta, quando fa molto freddo, non è possibile stare fuori, oppure vi andrà di provare uno di questi spazi al chiuso per puro divertimento! In tal caso, fate qualche ricerca e siate meticolosi nella scelta, considerando il tipo di ambiente e i bisogni di vostro figlio.
Ecco alcuni suggerimenti per sapere cosa cercare in uno spazio al chiuso di qualità.
• Musei – I musei per bambini e i musei della scienza sono luoghi affascinanti che spesso offrono sia spazio per muoversi sia allestimenti che ispirano il pensiero creativo. Per quanto affollati, di solito non hanno stanze piene di plastica e colori brillanti. Offrono invece mostre interattive e danno al bambino la possibilità di fare esperienze di prima mano che non avrebbero occasione di fare altrimenti. Tutto, dall’osservare i pulcini che escono dall’uovo in un’incubatrice, al guidare un simulatore di sottomarino, può regalare esperienze nuove e insolite.
• Parchi acquatici – Non solo sono un vero spasso per bambini e ragazzi di tutte le età, ma offrono anche una notevole esperienza tattile e vestibolare. Scendere giù per gli scivoli a velocità diverse fornisce uno stimolo vestibolare essenziale. Ricevere gli schizzi dell’acqua sul viso e su tutte le membra favorisce la tolleranza alle esperienze tattili. Se i parchi acquatici sono all’aperto è ancora meglio: il sole, il vento e tanto altro garantiranno una vigorosa esperienza sensoriale.
• Grandi atrii di luoghi pubblici – Questi grandi spazi pubblici al chiuso (atri di biblioteche, centri commerciali, edifici pubblici di varia natura, attrezzati con tavolini e sedili per sostare. NdT), includono spesso giardini, e sebbene ai bambini non sia permesso di norma scorrazzare in questi ambienti, possono però godere della vista della natura. Come abbiamo visto nel capitolo quattro, osservare la natura ha già di per sé la facoltà di calmare e ricentrare i bambini. Sono luoghi adatti a giochi tranquilli e alle letture.
• Aree gioco – Se vostro figlio ha davvero bisogno di scatenarsi, le strutture al chiuso potrebbero essere l’ideale quando è impossibile stare all’aperto. Cercate luoghi impegnativi e stimolanti, quelli con parti trasportabili sono migliori perché i bambini possono creare il proprio spazio di gioco. Verificate anche che abbiano alte strutture per arrampicarsi e farli muovere in ogni direzione. Suggerisco anche di scegliere luoghi poco affollati e senza troppi colori. Poche persone e toni neutri offrono ai bambini un ambiente tranquillo ma impegnativo da esplorare.
• Palestre per l’arrampicata – L’ideale è fare arrampicate all’aperto, dove i bambini devono usare l’immaginazione e capire come risolvere i problemi a un livello di maggior complessità. Tuttavia, quando gli spazi aperti sono inaccessibili, le palestre possono essere un’alternativa accettabile. L’arrampicata migliora le abilità motorie dei bambini, la capacità di risolvere problemi, la percezione del proprio corpo e la forza complessiva. I bambini imparano anche la pazienza, la perseveranza e il controllo; sviluppano inoltre maggior sicurezza man mano che scalano le pareti.
• Gli acquari – Gli acquari espongono i bambini a un mondo che di solito non incontrano. Sono stimolanti dal punto di vista visivo ma non sopraffanno il bambino e gli permettono di osservare creature marine di ogni forma, dimensione e colore. In alcuni acquari è possibile fare esperienze tattili interattive, ci sono vasche in cui i bambini possono eccitare il senso del tatto toccando animali marini diversi, come i ricci di mare o le scivolose pastinache.
• Le piscine – Al chiuso o all’aperto, nuotare ha un grande valore terapeutico. L’acqua permette il galleggiamento e quindi un senso di perdita di peso che riduce l’impatto sulle giunture e i muscoli, permettendo ai bambini di muoversi in libertà, pur incontrando ancora la resistenza necessaria a migliorare la propria forza complessiva. Inoltre, muovendosi nell’acqua, vengono toccate tutte le parti del corpo, con un notevole stimolo tattile. Nuotare è anche molto divertente e i bambini possono giocare a fare tuffi, giravolte e capriole sott’acqua o trattenere il respiro.
• Laboratori artistici o scientifici (in cui si armeggia) – Poter esplorare forme d’arte senza un fine prefissato, o trafficare con attrezzature scientifiche, apre la mente dei bambini alla creatività. Se hanno l’opportunità di lavorare con bei materiali artistici o di armeggiare con oggetti e attrezzi senza un obiettivo preciso, si cimentano con mente aperta e senza preconcetti. Le possibilità creative diventano infinite e i bambini imparano le abilità essenziali che servono per concettualizzare un’idea, metterla in pratica e poi valutarne i risultati. Questo stimola la loro immaginazione, la creatività, la la capacità di risolvere problemi e la capacità di autovalutazione.
• Fattorie didattiche – L’interazione a tu per tu con gli animali è sempre un’esperienza coinvolgente dal punto di vista sensoriale. Dar loro da mangiare dal palmo della mano è un grande stimolo tattile e i versi degli animali aiutano i bambini a richiamare alla mente l’esperienza, formando importanti connessioni neurali e ricordi.