Il miglior modo per avere figli buoni è renderli felici - Oscar Wilde

Prefazione

di Peggy O’Mara1

Jan Hunt sa quello che dice quando descrive la vera natura dell’infanzia. Molti termini – attaccamento, naturale, empatia – sono ormai in voga per descrivere una genitorialità niente affatto nuova. Comportarsi nel modo suggerito da queste parole è stata la prassi per i genitori di tutto il mondo fin dall’alba dei tempi. Oggi è Jan a indicarci la strada.


Esistono molte paure culturali che diffidano dello stato di bisogno e dipendenza che i bambini esprimono in modo molto naturale. È l’accettazione di questo bisogno e dipendenza, invece, a cui Jan dà voce con tanta chiarezza, affinché ci sia più facile accettare i nostri bambini quanto noi stessi.


Non mi capita spesso di aprire un libro e sentirmi tanto in sintonia con il punto di vista dell’autore come mi accade con Jan. Consulto molto di frequente l’indice dei libri sull’allattamento al seno, il dormire insieme, l’attaccamento e argomenti correlati che mi stanno a cuore, ma raramente mi sento in sintonia con quello che leggo come quando sfoglio Genitori con il cuore. Jan e io abbiamo la stessa comprensione della natura umana del bambino, entrambe vogliamo rimediare alle incomprensioni che affliggono i bambini nella cultura moderna.


Se inventiamo parole nuove, come attachment parenting, per vecchi modi di fare, è perché cerchiamo un sapere più duraturo di quello offerto dalle modalità conflittuali. Sappiamo che la felicità che proviamo, come genitori che ascoltano il proprio cuore, significa che siamo nel giusto. Per quanto concerne i nostri figli non cerchiamo solo un sapere, ma anche conferme di questa nostra partecipazione a un’esperienza più profonda.


La grande antropologa Margaret Mead studiò le tribù di tutto il mondo e spiegò come le più violente fossero quelle i cui membri rifiutano il contatto fisico durante l’infanzia. Per me è molto semplice: la propensione all’aggressività è legata a bisogni non corrisposti. Quando manipoliamo i bisogni legittimi dei nostri figli e li rendiamo oggetto dei nostri bisogni, comodità e precetti di vita, rischiamo senza accorgerci di metterli a rischio. Possiamo invece scegliere di abbandonarci al mistero dei loro bisogni e alle sorprese che ci porteranno, proprio come ci abbandoneremmo e ci adatteremmo alle sorprese che ci porta un nuovo amore. Il bambino è il nostro nuovo amore.


Sappiamo scegliere di amare e accettare i bisogni umani legittimi dei nostri figli aprendoci a loro con il cuore? Per fare questo dobbiamo avere fiducia in loro e in definitiva in noi stessi.


Ognuno di noi è un essere unico. Siamo attrezzati per questo mestiere anche se stiamo ancora imparando come usare il nostro equipaggiamento. La maggior parte delle decisioni che prendiamo da genitori hanno a che fare più con i nostri stati d’animo che con le particolari situazioni contingenti. Quando decidiamo con amore, lo facciamo in modo molto diverso da quando reagiamo per paura.


Jan dice le cose come stanno: bambini e adulti non sono diversi, hanno gli stessi sentimenti. I bambini trattati con amore rispondono con amore. Come genitori non siamo perfetti, ma possiamo riconoscere continuamente l’importanza cruciale di come ci comportiamo nei confronti dei nostri figli. Il pianto è il linguaggio dei bambini. Dormire insieme a loro è una cosa intelligente e sicura. I bambini hanno bisogno di essere coinvolti nella soluzione dei problemi familiari. Le punizioni interferiscono con il legame tra genitori e figli. I bambini hanno una naturale predisposizione ad apprendere e non hanno bisogno di coercizioni. Dietro alle cosiddette “disabilità dell’apprendimento” possono anche esserci modi diversi di apprendere. I bambini hanno diritto a essere considerati in pubblico. I bambini meritano di essere trattati con rispetto.


Queste convinzioni che condividiamo sono il motivo per cui Jan e io ci sentiamo tanto in sintonia, benché non ci siamo mai incontrate per scambiarci le nostre impressioni. Se entrambe siamo state influenzate dagli stessi autori, molte conclusioni comuni scaturiscono dalla fiducia e dal rispetto che abbiamo per i bambini. Sembra semplice, ma tutti sappiamo che quello che ho descritto è un viaggio che dura tutta la vita. Molti di noi sono cresciuti in famiglie e modelli culturali in cui il controllo è tenuto in grande considerazione. Spesso i figli sono i primi maestri al riguardo: imparando a fidarci di loro impariamo anche che noi siamo degni di fiducia.


È la potenzialità illimitata della pura e semplice fiducia nei figli che spaventa i genitori. Ci chiediamo come potremo mantenere tranquillità e ordine in casa senza controllo o castigo. Come vi spiegherà bene Jan, la vita familiare basata sull’empatia, sulla condivisione e sulla collaborazione spontanea porterà una sua disciplina intrinseca che non ha bisogno di essere imposta tramite punizioni, ma che si afferma grazie all’amore.


Questo libro parla di princìpi molto semplici, ma spesso ci vuole una vita per impararli. Come genitore di figli ormai adulti, posso attestare quanto siano utili l’allattamento al seno, il dormire insieme, la scuola familiare e altre scelte basate sulla fiducia. Tutte queste scelte sono insite nella relazione paritaria che spero di avere con i miei figli: sono miei simili, i miei maestri, le persone a me più care. Cerco di ricordarmelo sempre quando interagisco con loro. Il libro di Jan aiuterà anche voi a ricordarlo.

Genitori con il cuore
Genitori con il cuore
Jan Hunt
I bambini si comportano così come vengono trattati.L’amore senza condizioni, la gentilezza affettuosa, l’assenza di minacce e castighi, così come di ogni modalità manipolatoria nella relazione con i figli. Non esistono genitori perfetti, ma possiamo riconoscere l’importanza cruciale di come ci comportiamo nei confronti dei nostri figli.La propensione all’aggressività è legata, infatti, ai bisogni non corrisposti; dobbiamo, quindi, scegliere di accettare i bisogni umani dei nostri figli aprendoci a loro con il cuore.I bambini trattati con amore risponderanno con amore: per fare questo dobbiamo avere fiducia in loro e in noi stessi.Genitori con il cuore può indicarci la strada giusta per un’educazione più equilibrata: una guida tenera e illuminante in cui Jan Hunt, psicologa e terapeuta specializzata nel rapporto tra genitori e figli, coniuga i princìpi dell’attaccamento parentale ai diritti del bambino e alla filosofia dell’homeschooling, seguendo un approccio moderato e coerente per educare un bambino affettuoso, sicuro di sé, altruista e determinato. Conosci l’autore Jan Hunt, B.A. Psychology, M.Sc. Counseling Psychology, è direttrice del Natural Child Project e consulente editoriale del trimestrale “Empathic Parenting”, pubblicato dalla Canadian Society for the Prevention of Cruelty to Children (CSPCC).È membro della direzione del CSPCC e dell’Alliance for Transforming the Lives of Children, è presente sull’Advisory Board del The Child-Friendly Initiative and Attachment Parenting International e consulente per il Northwest Attachment Parenting.