Nel momento in cui scriviamo, la composizione degli alimenti in formula non riflette questi complessi mutamenti microbici. Una tipica formula di tipo-1 viene definita adatta a bambini da zero a sei mesi, il che significa che un genitore dà a un bambino appena nato lo stesso identico cibo che gli somministrerebbe a sei mesi. I bisogni nutrizionali e microbici del bambino non sono statici in questo arco di tempo, pertanto esiste il rischio che l’immutabilità della formula non fornisca tutto ciò – microbi compresi – di cui il bambino ha bisogno per una salute ottimale in questo lasso di tempo.
Allo stesso modo, esiste la possibilità che la formula introduca alcune specie di microbi troppo presto per lo sviluppo della salute intestinale. O ancora, potrebbe consentire ad alcune specie di prosperare in un momento in cui queste non sarebbero presenti affatto se il bambino fosse allattato, o almeno non in quelle stesse proporzioni.
Secondo la Dominguez Bello,
sappiamo che il latte materno riduce la diversità delle comunità microbiche vaginali che colonizzano il bambino. Perciò, quando si usa la formula invece del latte, quello che succede è che la diversità aumenta un poco. Sono presenti batteri che non dovrebbero esserci ancora. Sono arrivati troppo presto.
La differenza fra il microbioma di bambini allattati e quello di bambini nutriti con formula è stata notata anche nell’ambito della coorte di studi sulla nascita del Canadian CHILD (Canadian Healthy Infant Longitudinal Development). La professoressa Kozyrskyj, studiosa principale del programma di ricerca SyMBIOTA (Synergy in Microbiota), descrive le differenze microbiche:
Abbiamo scoperto, come hanno fatto anche altri, che, per i bambini nutriti esclusivamente al seno, la ricchezza delle specie – si tratta di una misura che usiamo per contare il numero di batteri differenti – era inferiore rispetto a quella dei bambini nutriti esclusivamente con formula. Pertanto, i neonati alimentati con formula avevano la maggiore ricchezza di specie, e i bambini che ricevevano un’aggiunta parziale di formula – alimentati quindi in parte con latte e in parte con formula – avevano una ricchezza di specie intermedia.
Questo significa che, secondo la ricerca, i neonati nutriti con formula, sia in modo esclusivo sia come aggiunta all’allattamento, hanno nei primi stadi di vita un microbioma più diversificato a paragone dei bambini allattati in modo esclusivo.
Non è solo un problema di eccessiva precocità nell’aumento della diversità microbica; nei bambini allattati i microbi intestinali vanno incontro a un processo di maturazione. Questo potrebbe non avvenire allo stesso modo nei bambini alimentati con formula. Secondo il professor Dietert,
Se, per un lungo periodo di tempo, un bambino non può prendere il latte materno come nutriente principale, allora i microbi non andranno incontro a quel processo di maturazione che avviene durante la prima infanzia, e la componente microbica da adulti si è dimostrata assai diversa se da bambini erano stati nutriti con formula, rispetto a coloro che da piccoli erano stati allattati. E questa differenza sembra essere significativa perché quei bambini nutriti con formula hanno un rischio molto maggiore di contrarre una varietà di malattie croniche non contagiose.
In altre parole, le ultime scoperte scientifiche indicano che un bambino che sia stato nutrito solo con formula sin dalla nascita potrebbe avere un rischio maggiore di contrarre gravi malattie non contagiose nel corso della vita. La dottoressa Dominguez Bello riassume questa situazione in modo molto semplice:
Non conosciamo l’entità delle conseguenze, ma se infrangiamo la regola dell’allattamento secondo natura, potremmo anche compromettere l’educazione del sistema immunitario del bambino.
Il che lo lascia potenzialmente esposto a un rischio maggiore di ammalarsi.
Per riassumere, i punti chiave sulla relazione tra formula e microbioma sono:
- La formula offre nutrimento al bambino.
- Alcuni tipi di formula possono contenere oligosaccaridi prebiotici (zuccheri speciali) per nutrire i microbi che si trovano nell’intestino del neonato, ma altri tipi di formula al momento non contengono prebiotici.
- Senza gli speciali zuccheri prebiotici, la colonia di microbi intestinali potrebbe non ricevere il cibo specifico (fonte di energia) di cui ha bisogno per moltiplicarsi.
- La formula non fornisce al momento quegli specifici ceppi batterici (che si trovano nel latte) che si sposano perfettamente con i bisogni evolutivi del neonato nel corso del tempo.
- La formula potrebbe introdurre alcune specie di batteri (che non si trovano nel latte) troppo presto. Di fatto, la formula potrebbe introdurre batteri che non dovrebbero trovarsi lì, e che potrebbero avere un impatto sull’addestramento ottimale del sistema immunitario del neonato.
- Se il sistema immunitario del bambino alimentato con formula non si sviluppa e non matura come avrebbe fatto se fosse stato allattato, il piccolo potrebbe correre un rischio maggiore di sviluppare malattie croniche nel corso della vita.