seconda parte

Guida alla lettura di “Educare ad essere”:
percorso di genitorialità consapevole

Educare non significa solo crescere un bambino.
Significa anche crescere con quel bambino. Perché essere genitori è un percorso di scoperta e consapevolezza di sé.
Ogni giorno.

Rossini Urso

Il percorso “Educare ad essere” prende forma sulla scia dei percorsi ANPEP (Associazione Nazionale di Psicologia e di Educazione Prenatale) “Generatività: preparazione al concepimento” e “Educare Prima: accompagnamento alla nascita”, che hanno come fine quello di sostenere la coppia e favorire l’emergere delle competenze genitoriali per sviluppare, sin dai primi istanti di vita del bambino, un solido legame d’amore che sarà alla base di tutte le sue relazioni future.


“Educare ad essere” si inserisce in questi percorsi di genitorialità consapevole; costruito sulla tecnica dei Programmi Strutturati, viene proposto, a partire dal 2010, a genitori, educatori, insegnanti e a chiunque abbia a cuore l’educazione. Esso si articola in cinque incontri di tre ore ciascuno, in cui gli operatori alternano momenti di formazione e riflessione a momenti di confronto ed esercitazioni che permettono agli auditori di prendere maggior consapevolezza e conoscenza di sé, del proprio ruolo e della propria realtà personale e familiare. L’esigenza di trascrivere i contenuti del percorso formativo nasce dal dialogo tra operatori e genitori, che, sempre più frequentemente, manifestavano il desiderio di poter ritornare sugli argomenti trattati per approfondirli e farli propri.


Dopo aver fornito al lettore il contesto socioculturale e le basi da cui muove il metodo, qui di seguito vi presentiamo le tappe del percorso con l’intento di prendervi per mano e condurvi in questo viaggio che si pone come obiettivo quello di accrescere la consapevolezza di sé e del bambino.


Le tappe sono così strutturate:

Ti racconto una storia… Una Storia per riflettere. Le fiabe hanno il potere di ridestare simboli e significati nascosti; con i loro linguaggi semplici ci invitano a riflettere e stanare quanto è nascosto nel nostro profondo, come le nostre idee e il nostro modo di sentire e vedere la vita. Iniziare ogni tappa con la fiaba fa sì che possiamo metterci in ascolto e aprirci al mondo interiore.


Esplorando le cinque tappe… In ogni tappa si approfondisce un tema. I contenuti che verranno sviluppati nelle varie tappe sono i seguenti:

  1. nella prima tappa andremo a esplorare Chi è il bambino, poiché non è possibile educare senza conoscere: solo avendo ben presente la struttura dell’essere del bambino, con i suoi limiti e le sue potenzialità, sarà possibile aprire una riflessione sull’azione educativa e su quelli che sono gli atteggiamenti richiesti al fine di favorire un pieno sviluppo dell’essere in crescita;

  2. nella seconda tappa, L’educazione del figlio, andremo a esplorare il concetto di educazione e quelli che sono i compiti richiesti all’educatore per rendere efficace il suo agire;

  3. si prosegue poi con la terza tappa, Educare in famiglia, in cui si prendono in considerazione le relazioni familiari e le competenze educative dei genitori: infatti è la famiglia in primis che detiene il compito educativo ed è in queste prime esperienze di relazione che il bambino struttura tutta la sua vita;

  4. nella quarta tappa, Educare ai valori, si propone invece una riflessione su quelli che sono i contenuti dell’educazione, quali valori e quale patrimonio vogliamo trasmettere e tramandare alle future generazioni, chiedendoci: in che modo questo è possibile? Noi come lo facciamo? Inoltre si affronta la tematica dell’apprendimento e delle sue peculiarità;

  5. infine nella quinta tappa, Educazione e autorealizzazione, si offre l’opportunità di riflettere sull’educazione come via per l’autorealizzazione partendo dal concetto del progetto di vita; si parla poi di realizzazione interiore, ciclo di vita, temperamento e personalità per finire con i talenti.


Focus. Si propone un approfondimento scientifico di una delle tematifche inerenti alla tappa in questione, per dare valore aggiunto e contestualizzare quanto proposto dall’approccio “Educare ad essere”.


Esperienze di vita in famiglia: i genitori raccontano. Spesso il racconto di un’esperienza dice molto di più di tanta teoria. In questi anni di corsi con i genitori abbiamo avuto il piacere di raccogliere diverse testimonianze di come i suggerimenti e gli spunti offerti da questo percorso abbiano risolto alcune criticità o migliorato le circostanze e il quotidiano di tante famiglie.


Letture consigliate. Si suggeriscono alcune letture di approfondimento per i genitori e degli spunti di letteratura per l’infanzia per condividere momenti piacevoli e di crescita assieme ai propri figli.


Esercizi per educare ad essere. L’interrogarsi, l’osservarsi e il mettersi alla prova sono parte irrinunciabile di chi vuole avvicinarsi all’approccio “Educare ad essere”; poniamo soprattutto l’accento sugli esercizi di respiro. Solo chi si applica potrà testimoniare i benefici e i cambiamenti sostanziali che questa pratica porta con sé.


Attività. Vengono proposte delle attività pratiche che ci invitano a prendere maggior consapevolezza di noi stessi, del nostro bambino e del nostro progetto di vita, come singoli e come famiglia.

Educare ad essere
Educare ad essere
Gino Soldera
Per diventare ciò che siamo.Una guida pratica per riconoscere e valorizzare i talenti del bambino e aiutarlo a costruire il proprio progetto personale di vita. Educare ad essere è un metodo originale che affronta la questione dell’educazione in modo radicale e globale, per rispondere alle complesse sfide poste dalla società. Riconosce al bambino un ruolo attivo e interattivo, l’esistenza di grandi potenzialità e di un proprio progetto di vita, che non può e non deve essere ignorato. Il libro di Gino Soldera offre strumenti semplici e pratici per comprendere la realtà meno conosciuta del bambino e i suoi molteplici bisogni, per costruire relazioni armoniose e un dialogo aperto e creativo, a beneficio della famiglia e dell’intera società. Educare ad esseredi Myriam Zarantonello, pediatraCredo siamo tutti coscienti che il tema dell’educazione sia un problema e un’urgenza nella nostra società.Questo testo di Soldera, Da Mar e Verticilo ci aiuta a riscoprire questo valore e a comprendere come rispondere a questa esigenza per sanare gli errori di una deriva culturale che antepone le cose delle persone. Gli autori auspicano un’altra “rivoluzione copernicana”: quella di porre al primo posto le esigenze interiori dell’essere umano fin da prima del concepimento.Chi siamo, come veniamo in questo mondo, perché, qual è il senso della nostra esistenza: è importante che queste e altre domande esistenziali guidino quando si sceglie di essere genitori, perché concepire e crescere un bambino è una grande responsabilità, alla quale ci si prepara con attenzione.Questo testo diventa particolarmente interessante per il pediatra, il quale, nei “bilanci di salute”, ha l’opportunità preziosa di incontrare più volte genitori e bambini. Spesso le domande sulle difficoltà più comuni, legate ai bisogni fisiologici come il pianto, il sonno, l’alimentazione, esprimono la difficoltà dell’adulto a dare risposte adeguate, a comprendere e vivere meglio la relazione con il bambino. Anche il pediatra può correre il rischio di limitarsi a rispondere con un farmaco, pensando di poter risolvere sbrigativamente i sintomi somatici, invece di considerarli sentinelle di disagi più profondi. È per questo che concetti importanti come struttura della psiche, progetto di vita, costruzione di valori, completano anche nel pediatra quella conoscenza del bambino che va oltre la fisicità, per coglierne l’interiorità, rispettando così l’unità e la complessità che caratterizza l’essere umano fin dall’inizio della sua vita.Buona lettura! Conosci l’autore Gino Soldera, psicologo e psicoterapeuta, insegna Psicologia ed Educazione Prenatale all’Università IUSVE di Mestre-Venezia, Psicoantropologia all’Accademia ConSè di Brescia e svolge l’attività di supervisore presso il Consultorio Familiare del CIF di Dolo (VE).È consigliere internazionale dell’APPPAH (Associazione Americana di Psicologia Prenatale Perinatale e Salute), membro del Comitato Scientifico della Scuola Italiana per la “Care in Perinatologia” e socio onorario dell’Associazione “Genitorialità”.Dirige la rivista Il Giornale Italiano di Psicologia e di Educazione Prenatale dell’ANPEP (Associazione Nazionale di Psicologia e di Educazione Prenatale), di cui è presidente.