Appendice 1

Costruire una casa ecologica:
l’esperienza di Luca

Si possono fare scelte ecologiche anche in merito alla casa da abitare con la propria famiglia, cercando soluzioni che soddisfino il gradimento personale e che, al tempo stesso, siano realizzate con materiali non inquinanti, che limitino al massimo il consumo di energie non rinnovabili, offrendo standard di qualità di vita e di benessere elevati.


Luca ha raccontato la sua esperienza nella scelta di una casa prefabbricata in legno, di cui oggi, assieme alla sua famiglia, è molto soddisfatto.

Avendo “ereditato” una casa costruita nell'immediato dopoguerra, che nessuno voleva perché cadeva a pezzi, le possibilità che si presentavano davanti a noi erano due: restaurarla pesantemente o buttare giù tutto e ricostruirla da zero.


Ci siamo convinti che la seconda soluzione fosse la migliore e si è posto subito il dubbio successivo: costruendo in edilizia tradizionale quanto ci vorrà? Avevamo ben presente alcuni amici alle prese con l'infinita costruzione della casa e non volevamo fare la stessa fine.


Così, per abbattere drasticamente i tempi, ci siamo avvicinati all'edilizia prefabbricata che al tempo (era il 2007) era davvero una cosa per pochi temerari.

Nel vasto panorama delle case prefabbricate, quelle che più ci ispiravano erano quelle in legno.


Del legno ci piace tutto: è bello da vedere, da accarezzare e da annusare, ha un notevole potere isolante, richiede poca energia per la sua lavorazione (“Per la produzione di un metro cubo di componenti in legno pronti per il montaggio si necessitano dagli 8 ai 30 kWh. Per il cemento dai 150 ai 200 kWh”), è un materiale da costruzione intrinsecamente ecologico e sostenibile e porta con sé persino un'idea di un ritorno all'antico, alla natura.

Nell'approfondire le nostre conoscenze, scoprivamo via via caratteristiche insospettabili, come per esempio la facilità di costruzione (una casa in legno di due piani arriva al tetto in tre giorni), la proprietà antisismica e addirittura la resistenza al fuoco.


Siamo un po' difficili di gusti quando si tratta di fare spese, figuriamoci con l'acquisto di una casa! Volevamo sapere tutto di ogni aspetto tecnico, ogni possibile soluzione e alternativa prima di decidere definitivamente.

Abbiamo così iniziato ad informarci su concetti un po' specifici come la trasmissione del calore, trasmittanza dei materiali e confort ideale.


Una fonte inesauribile per cercare informazioni e opinioni è sicuramente internet: abbiamo navigato tra forum specializzati (forum.promiseland.it, www.migliorforum.com/biocasa/, forum.lavorincasa.it/), blog di clienti (www.viadellaluna2.it/cuoredilegno/) e siti di produttori.


Siamo andati a vedere fiere del settore (su tutte, Klimahouse di Bolzano), abbiamo visitato alcune case prefabbricate di fortunati proprietari che non ne potevano più delle nostre domande e alla fine abbiamo fatto una prima selezione sui possibili fornitori candidati.


Con il progetto definitivo e approvato, abbiamo scritto un capitolato di massima delle caratteristiche che la nostra futura casa avrebbe dovuto avere e lo abbiamo spedito – identico – a una decina di aziende costruttrici.

Qui ha avuto inizio la fase commerciale di presentazione delle varie offerte: i più volenterosi le hanno presentate personalmente, altri rispondendo molto semplicemente alle nostre email. Alcune ditte ci hanno invitato ad assistere alla costruzione di una loro casa, altre direttamente a vedere la loro fabbrica ed è sicuramente il modo più concreto per capire chi si ha di fronte. A posteriori devo ammettere che nonostante ci fossimo imposti di valutare solo il prodotto, ha avuto molta influenza chi ci ha presentato l'offerta e soprattutto come. Pensare al fatto che l'offerta che stai leggendo è un po' una presentazione di chi ti costruirà la casa, aiuta molto nella difficile fase di selezione dei produttori.


Una casa è composta di molte parti importanti ma senza la struttura non sta in piedi: siamo partiti quindi da qui per iniziare la scrematura. Tutte le aziende mettono subito in evidenza la classe di riferimento CasaClima, dando ormai per scontata la Classe A. Ma non è facile districarsi tra le varie caratteristiche: ad esempio quasi tutte le pareti proposte prevedevano un sandwich di vari materiali, tra i quali veniva posta una “barriera vapore”, una sorta di protettivo per l'isolante che, se si bagna per la condensa del vapore acqueo, perde la sua caratteristica. Ma questa barriera impedisce anche la naturale traspirazione della parete.


Vedendo le varie tipologie di strutture in legno (fondamentalmente a telaio e massicce) e i relativi sistemi isolanti, abbiamo optato per la parete in legno lamellare, che ci ha convinto subito per la solidità e la robustezza. Tra l'altro la scelta ha risolto il dilemma della barriera a vapore, dato che il costruttore sfrutta la proprietà di questa struttura per evitare la condensa.

Altro aspetto molto delicato è la climatizzazione della casa, intendendo non solo il riscaldamento ma tutti i sistemi in grado di far raggiungere un confort più elevato possibile.


Questo è un aspetto fondamentale che purtroppo non si può affrontare in modo autonomo rispetto al progetto, ma ne è parte integrante. In pratica, significa prima di tutto scegliere con cura l'esposizione della casa, l'orientamento e la disposizione delle finestre e la loro protezione dal sole (sottovalutare il fatto che da un metro quadro di finestra può entrare in casa 1 Kilowattora di radiazione solare può costringere poi a installare un condizionatore altrimenti inutile).


Il punto centrale è ovviamente il sistema di riscaldamento: dall'utilizzo di una sola stufa a pellet fino ad impianti geotermici le possibilità sono limitate solo dalla fantasia. Avendo già avuto esperienza con un sistema di riscaldamento a pavimento, lo avevamo già inserito tra le nostre richieste. La fonte di calore può essere sia la classica caldaia a condensazione, sia un sistema a pompa di calore, che è un ottimo modo per rendersi completamente autonomi dall'utilizzo di combustibili fossili.


Il fatto che questo tipo di abitazioni sia ben isolato, quindi senza spifferi, fa sì che quasi tutti i costruttori propongano un impianto di ventilazione meccanica controllata, per il ricambio dell'aria degli ambienti interni senza aprire le finestre e quindi senza spreco d'energia. È una soluzione consigliabile per le nuove costruzioni, perché consiste in una serie di condotte che prelevano l'aria viziata dove si forma maggiormente (cucina e bagni) e la espellono subito dopo aver scambiato tutto il calore possibile con l'aria pulita prelevata all'esterno, che attraverso altri canali viene immessa sui locali restanti (camere e salotto).


Essendoci tutte queste possibilità, abbiamo richiesto che l'offerta fosse specificata per differenti livelli di finitura, in modo da poter valutare e confrontare meglio le varie alternative.


Tra le opzioni, ci siamo fatti quotare a parte anche un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria, un impianto fotovoltaico e una cisterna interrata per il recupero dell'acqua piovana.


Il costo è un discorso che meriterebbe molte pagine di precisazioni (il prezzo al mq dipende da talmente tanti fattori!). Considerando comunque finiture nella media, si possono trovare soluzioni chiavi in mano da 900 ai 2500 euro al mq calpestabile.


Ci siamo resi conto solo alla fine, più o meno quando siamo entrati in casa, che nel percorso fatto per “costruire” il nostro nido è cresciuto – inconsapevolmente ma in modo chiaro – uno spirito ecologico, che puntava ad avere sì un'abitazione confortevole, ma anche sostenibile, rispettosa dell'ambiente e poco “esigente” in fatto di risorse.


Ma mia moglie ed io non amiamo le scelte estreme e anche in questo caso non ci siamo lasciati prendere troppo la mano, anche per rispettare il budget: le possibili soluzioni proposte dai produttori sono veramente tante.

Alla fine siamo proprio soddisfatti della nostra casa di legno!

Eco-famiglie
Eco-famiglie
Elisa Artuso
Riflessioni, esperienze, idee per una maggiore consapevolezza e un orientamento più sostenibile.Suggerimenti e proposte concrete per essere più ecologici e per insegnare ai nostri figli il valore dell’eco-sostenibilità. Eco-famiglie di Elisa Artuso raccoglie proposte concrete per essere più ecologici senza spendere una follia, per ridurre i consumi inutili e per insegnare ai bambini il valore dell’eco-sostenibilità, consigli pratici per organizzare gli acquisti, ricette di autoproduzione, proposte creative per giocare, andare in vacanza e gestire i rifiuti. Ogni capitolo è corredato da testimonianze di chi sta sperimentando un’ecologia nuova e concreta, senza estremismi: il vero cambiamento parte dalle piccole cose, se si pensa solo in grande si rischia di non iniziare mai.Un cambiamento concreto che ci consenta di consegnare alle generazioni future un ambiente salutare e pulito non è solo necessario, ma improcrastinabile, e può avvenire solo se le famiglie imparano a costruire relazioni virtuose tra di loro, che aiutino a modificare gradualmente le abitudini all’insegna del consumo critico e responsabile, della mobilità sostenibile, di un nuovo modo di vedere la pulizia e la propria cura personale, di costruire le nostre case e di gestire il nostro denaro. Conosci l’autore Elisa Artuso, libera professionista e blogger, si occupa di comunicazione digitale e scrive di ambiente ed infanzia.È socia fondatrice di un gruppo d’acquisto solidale e autrice di Mestiere di mamma, un blog-magazine per famiglie amiche dell’ambiente. Vive a Bassano del Grappa.