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Dichiarazione di ILCA
in risposta all'aap

ILCA (Associazione Internazionale deiConsulenti in All attamentol): 28 novembre 2005

La morte improvvisa ed inaspettata di un lattante altrimenti sano è una tragedia che nessuna famiglia dovrebbe provare. Nel tentativo di continuare a ridurre l’incidenza della Sindrome della Morte Improvvisa del Lattante (SIDS*) negli USA la Task Force della Accademia Americana di Pediatria sulla SIDS ha pubblicato una revisione delle raccomandazioni che ha sollevato una polemica a causa del potenziale impatto sulle famiglie in cui viene praticato l’allattamento al seno.(1) In modo specifico, sono stati sollevati dubbi da parte dell’Academy of Breastfeeding Medicine come pure da altri gruppi di difesa dell’allattamento al seno sul fatto che le nuove raccomandazioni consigliano di aumentare l’uso del ciuccio e scoraggiano la condivisione del letto.(2-4) Poiché queste raccomandazioni saranno usate per determinare gli standard di pratica clinica tra medici, è importante che i consulenti professionali in allattamento materno comprendano le loro basi e che cosa significano per le famiglie che praticano l’allattamento al seno.


L’Associazione Internazionale dei Consulenti in Allattamento (ILCA) riconosce che gran parte delle controversie che interessano le raccomandazioni deriva dalla contraddittorietà dei dati di ricerca correlati all’allattamento al seno e: uso del ciuccio, condivisione del letto/del sonno e SIDS. Nella ricerca correlata all’allattamento al seno risultati contraddittori spesso si verificano per la mancanza di una definizione chiara di allattamento al seno. (5) Mettere a confronto bambini che non sono “mai” stati allattati al seno con quelli che lo sono stati “almeno una volta” determina una grande variabilità di condotta all’interno degli stessi gruppi, unendo potenzialmente bambini che hanno poppato una sola volta in ospedale a quelli che sono stati allattati esclusivamente al seno per parecchi mesi. Studi clinici di ricerca ben impostati dovrebbero definire sia l’esclusività che la durata dell’allattamento al seno. Pochissimi fra gli studi citati nel documento dell’AAP definivano chiaramente sia l’esclusività che la durata. Il bambino che è allattato al seno in modo esclusivo per 6 mesi rappresenta il modello di riferimento appropriato.(6-7)


Sono stati pubblicati molti studi che prendono in esame l’associazione tra l’uso del ciuccio e durata dell’allattamento al seno sia nei neonati a termine che nei prematuri. Molti degli studi osservazionali indicano che l’uso del ciuccio, ad ogni epoca della lattazione si associa ad una riduzione dell’esclusività o della durata dell’allattamento al seno.(8-18) Tuttavia, studi clinici controllati e randomizzati indicano che l’uso del ciuccio, dopo il primo mese dal parto, non si associa in modo significativo a una più breve durata dell’allattamento al seno.(19-21) È possibile che l’uso del ciuccio rappresenti un indicatore di difficoltà nell’allattamento al seno piuttosto che una causa di problemi o che altri fattori contribuiscano sia all’uso del ciuccio che ad un divezzamento precoce. Sulla base delle prove emerse da studi clinici randomizzati che prendono in esame l’associazione tra uso del ciuccio e ridotto rischio di SIDS, (22) il comitato dell’AAP raccomandava che i ciucci venissero evitati dalle famiglie che praticano l’allattamento al seno nel primo mese di vita per assicurare il buon consolidamento dell’allattamento. I consulenti professionali in allattamento materno giocheranno un ruolo importante nell’assicurare che l’uso del ciuccio dopo il primo mese non interferisca con il successo della lattazione.


L’ILCA si congratula con l’AAP per la raccomandazione che dormire in stretta vicinanza al bambino riduce il rischio di SIDS. Dare consigli contro qualsiasi tipo di condivisione del letto per il bimbo allattato al seno è molto controverso.(7-23) È più probabile che il piccolo allattato al seno dorma supino e si alimenti frequentemente durante la notte, ottenendo così in modo naturale gli obiettivi di riduzione di una potenziale SIDS, costituiti da sonno meno profondo e brevi risvegli frequenti. Data la necessità di poppate notturne nei primi mesi di vita, il dormire nel lettone/ condividere il sonno viene usato dai genitori come un mezzo per ridurre il tempo in cui restare svegli di notte. In uno studio di oltre 10.000 famiglie risulta che i genitori che allattavano al seno condividono il letto tre volte di più rispetto ai genitori che praticavano alimentazione con formula.(24) Gli effetti potenziali delle linee guida nei confronti della durata e dell’esclusività dell’allattamento al seno non sono stati ancora esplorati. È importante che i consulenti professionali in allattamento materno si informino su tutte le possibilità di modalità del dormire per le famiglie e che seguano attentamente ogni problema correlato all’allattamento al seno.


L’ILCA continua a raccomandare l’allattamento al seno esclusivo per 6 mesi seguito dalla aggiunta di cibi solidi complementari, appropriati per l’età continuando ad allattare al seno per 2 anni ed oltre.


In accordo con le nuove linee guida dell’AAP: - I ciucci dovrebbero essere evitati fino a che l’allattamento al seno è ben consolidato.

  • Le mamme che hanno difficoltà di allattamento dovrebbero essere strettamente controllate, in particolare se scelgono di usare il ciuccio.

  • I lattanti dovrebbero dormire in stretta vicinanza delle madri sebbene non necessariamente nello stesso letto.

  • Sono necessarie ulteriori ricerche sulle pratiche di sonno dei bambini sani e sulla associazione tra il il sonno condiviso e le modalità di alimentazione del bambino.

  • I lattanti non dovrebbero mai dormire con altri bambini, con genitori che fumano o che facciano abuso di farmaci o di alcool, su divani o altri posti in cui potrebbe verificarsi l’intrappolamento.

  • I lattanti dovrebbero essere sempre messi a dormire sulla schiena, su un mate-rasso rigido senza cuscini od altre coperte morbide non ben ferme.

Campagne d’informazione verso la comunità dovrebbero focalizzarsi in modo forte sull’aumento dell’allattamento al seno esclusivo per i primi 6 mesi di vita, sulla riduzione del fumo da parte dei genitori e del fumo durante la gravidanza, e sulla educazione di genitori, di quanti si occupano delle cure dei piccoli, e del personale ospedaliero sui pericoli della posizione di sonno non-supina nei lattanti.


Mentre le nuove linee guida restano controverse, le raccomandazioni di evitare il ciuccio nel primo mese e di incoraggiare i genitori a dormire nella stessa stanza con i loro figli rappresentano passi positivi verso la promozione dell’allattamento al seno. I consulenti professionali in allattamento materno devono continuare a richiedere ricerche in queste importanti aree di prevenzione della SIDS. Quando le prove basate sui fatti aumenteranno, sarà responsabilità dell’AAP ridefinire le linee guida in accordo con i risultati della ricerca.


L’Associazione Internazionale dei Consulenti in Allattamento (ILCA) è una rete internazionale di professionisti nella lattazione. Per ulteriori informazioni su come aumentare i tassi di allattamento esclusivo, consultate ILCA’s Clinical Guidelines for the Establishment of Exclusive Breastfeeding pubblicato nel 2005, disponibile a www.ilca.org.


[traduzione del testo in inglese tratta dal sito dell’Aicpam all’indirizzo http:// aicpam.org/docs/ilca_sids_aap.pdf, N.d.t.]


* Il termine SIDS si riferisce anche alla morte improvvisa e inaspettata del lattante (SUID – Sudden Unexplained Infant Death).


Le note a piè di pagina sono visibili all’indirizzo www.ilca.org


International Lactation Consultant Association

1500 Sunday Drive, Suite 102

Raleigh, NC 27607

919-861-5577

fax: 919-787-4916

info@ilca.org

http://www.ilca.org

Di notte con tuo figlio
Di notte con tuo figlio
James J. McKenna
La condivisione del sonno in famiglia.L’antropologo James J. McKenna descrive i vantaggi del sonno condiviso, riportando le più recenti evidenze scientifiche che ne evidenziato i potenziali benefici. In passato dormire insieme ai propri figli era la norma in quasi ogni epoca e cultura. Oggi invece, questa pratica è fonte di innumerevoli interrogativi e occasioni per colpevolizzarsi.Dove far dormire i bambini è un tema assai controverso nella cultura occidentale poiché risveglia questioni legate all’ideologia della promozione dell’indipendenza degli individui, bambini compresi.Il timore di condividere il letto con un bambino è altresì alimentato dallo stile di vita comunemente accettato dalla cultura occidentale, secondo cui si dovrebbe lavorare tutto il giorno, stare con la famiglia soltanto la sera o nel fine settimana e dormire da soli, profondamente e per tutta la notte. Il letto, poi, è anche sinonimo di sesso, per cui dormire con un bambino risulterebbe sospetto.Di notte con tuo figlio sviscera e smentisce ogni teoria scientifica a sostegno dell’inopportunità, se non addirittura della pericolosità o dell’immoralità, di questa abitudine. James J. McKenna sovverte queste credenze culturalmente accettate, agendo da uomo di scienza: i suoi studi sul sonno dimostrano il legame che si crea durante la notte tra figlio e genitore, attraverso tracciati dei mutamenti fisiologici registrati in entrambi i soggetti addormentati e con filmati della loro danza notturna. Legame che, come lui ha dimostrato, ha un fondamento biologico misurabile.L’autore raccomanda il sonno condiviso, purché in situazioni di assoluta sicurezza, e ne illustra le diverse modalità, avvalendosi delle più recenti evidenze scientifiche a sostegno dei potenziali benefici del sonno condiviso e tanti utili consigli per prevenire eventuali rischi e inconvenienti.Pronti a scoprire gli innumerevoli benefici di stare tutti insieme nel lettone? Conosci l’autore James J. McKenna, titolare della cattedra di Antropologia Edmund P. Joyce C.S.C., nonché Direttore del Mother-Baby Behavioral Sleep Laboratory (laboratorio di ricerca sul sonno materno infantile) dell’Università di Notre Dame, è tra le massime autorità in materia di allattamento al seno in relazione alla SIDS (Sindrome della morte in culla) e al sonno condiviso.I suoi interventi a conferenze e convegni medici sulla genitorialità sono molto richiesti in tutto il mondo.