Il gregge multicolore
Gigina è un pecora dal vello grigio perla.
La sua lana ha assunto quell’insolito colore dopo aver ascoltato con attenzione le parole della furibonda Nerina, la pecora nera, che è uscita dal recinto sbattendo con la zampa il cancello di legno dello steccato.
Le altre pecore del gregge hanno continuato a brucare l’erba imperterrite, con il capo chino sul prato, senza interrogarsi in merito a quella sorprendente fuga.
D’altronde non si sono mai soffermate a osservare con interesse le compagne accanto a loro, figurarsi se prestavano attenzione a Nerina così diversa!
Ognuna segue sempre il gruppo quando si sposta dal recinto al pascolo e poi, successivamente, dal pascolo al recinto senza sentirsi mai realmente parte di un insieme.
Gigina, al contrario, ama alzare la testa ricciuta per guardarsi intorno e non solo per riflettere, con invidia, come l’erba che sta brucando la vicina sia sempre più verde e, dunque, più saporita.
Solleva lo sguardo sul mondo che la circonda per perdersi ad ammirare l’incanto delle sue colleghe nuvole che si rincorrono nel cielo, mutando forma senza sosta.
Osserva con rispetto la quercia centenaria, riflessa nel laghetto dove si reca ad abbeverarsi, invece di bearsi della propria immagine che lo specchio d’acqua le rimanda, belando inorgoglita per la soffice lana come fanno le altre pecorelle sempre attente ad afferrare il filo d’erba più gustoso, capace di regalare un manto morbido e pregiato del quale poi pavoneggiarsi.
Gigina ha trovato il tempo e la voglia di raccogliere lo sfogo e le ragioni di Nerina, iniziando a porsi mille domande.
Da quel momento è solita trascorrere le ore ai piedi del frondoso abete, ascoltando il gufo Rufo che racconta le storie del bosco.
Le parole del gufo saggio, se l’hanno soprannominato così un motivo ci sarà, si trasformano nella testa di Gigina in immagini che le offrono uno spunto per iniziare a cercare qualche risposta ai tanti suoi perché.
Poi, come di consueto, si allontana dalle radici dell’albero odoroso per sgranchirsi un poco e brucare qua e là, senza dimenticare di intrattenersi con l’allegria leggera della farfalla Azzurra, la rabbia spinosa del riccio Pungino, la paura timida del coniglio Pum Pum trovando nuove risposte ai suoi perché.
Intanto nel gregge si è sparsa la voce che Gigina sa ascoltare senza giudicare e lentamente, una alla volta, tutte le pecorelle vanno a brucare l’erba vicino a lei per essere libere di esprimere la loro allegria, la loro rabbia, la loro paura, per sentirsi meno sole in mezzo alle altre.
E quel parlarsi, confidarsi, ascoltarsi a poco a poco le contagia tutte, facendo scoprir loro come sia bello stare insieme nonostante le differenze.
Un caleidoscopio di pensieri, gusti e sentimenti che le rende differenti ma unite, come le sfumature di colore che adesso ha assunto la loro lana ricciuta.
Ormai nel prato c’è uno splendido gregge arcobaleno, i cui colori fanno concorrenza a quelli che si dipingono nel cielo dopo un acquazzone!