epilogo

La storia di Muckachuck

Dopo che Maushop, il nostro primo grande maestro, mago e protettore, ebbe reso la Terra un luogo sicuro per tutte le creature umane, liberandola da tutti i giganti malvagi, i mostri e gli stregoni, decise di partire, poiché le persone iniziavano a essere troppo dipendenti da lui. Alla sua cerimonia di addio, dove spiegò alla gente che affidava loro la cura della Terra e di tutte le altre creature, qualcuno gli disse che c’era ancora un altro mago che non aveva mai incontrato, Muckachuck, il mago più potente di tutti. Fu così che Maushop decise che prima di andarsene avrebbe dovuto verificare se questo Muckachuck non costituisse un pericolo per le persone.


Maushop trovò la tenda del mago su una collina dove gli avevano detto di andare. C’era del fumo che proveniva dall’apertura in cima, e così Maushop chiamò:


“Muckachuck! Ci sei? È Maushop che ti chiama. Vorrei parlarti. Preferisci uscire tu o vuoi che venga io dentro?”


Dall’interno provenne un inintelligibile e acuto balbettio, perciò Maushop disse di nuovo “Non ho potuto capire, mi stai invitando a entrare o uscirai tu?”


Di nuovo una serie di suoni striduli e insensati.


“Ancora non ho capito, ma se non esci, presumerò che tu mi stia chiedendo di entrare.”


Altri balbettii.


“D’accordo allora, entrerò io!”


Maushop dovette chinarsi per attraversare la piccola porta, e quando si rialzò all’interno in un primo momento non poté vedere nulla. Forse il mago si era reso invisibile, pensò Maushop. Sarebbe stato un problema. Ma poi guardò giù e vide un bambino molto piccolo che sedeva per terra al centro della tenda.


“Oh oh, ti sei trasformato in un bambino per ingannarmi”, rise Maushop, “sei stato bravo! Sembri davvero un bambino! Sai, anch’io ogni tanto mi diverto a mutare forma, osserva.”


E Maushop si trasformò in un leone di montagna e ruggì in faccia al bambino per impressionarlo. Ma il bambino non ebbe paura; rise e abbracciò il leone. Maushop si scoraggiò un po’, ma si trasformò in serpente e sibilò sul volto del bambino. Il bambino rise di nuovo e abbracciò il serpente. Allora Maushop divenne un’aquila e volò verso il bambino che rise divertito e strinse l’aquila a sé.


Maushop si disse che questo mago stava avendo la meglio su di lui, come avrebbe potuto spaventarlo? Decise di trasformarsi in fuoco creando un cerchio di fiamme tutto attorno al bambino, e stringendolo sempre più da presso. Il bambino si guardò intorno, sconvolto, e iniziò a sudare. D’improvviso diede in un grido penoso e iniziò a piangere e tremare.


Vedendo il bambino così terrorizzato, Maushop si dispiacque e ritornò se stesso.


“Oh, piccolo, non piangere, sono solo io, vedi? Sono Maushop, non volevo spaventarti tanto.”

Ma il bambino continuava a piangere, e così Maushop si sfilò dal collo la sua medicine bag1 e gliela diede per giocare. Il bambino l’afferrò, smise di piangere e rise.


“Oh oh, ora hai preso tu la mia medicine bag! Va bene, puoi tenerla, Muckachuck, è il mio omaggio per questa visita, così ti ricorderai di me. Credo tu sia a posto e non una minaccia per le persone. Non mi hai fatto del male e io non ho fatto del male a te, e ci siamo divertiti, vero? Direi che siamo pari. Scivolerò fuori e farò finta di non essere mai venuto, non lo dirò a nessuno se tu non lo dirai.”


E Maushop se ne andò. Alcuni dicono che si trova al di là dell’arcobaleno e potrebbe tornare se fossimo nei guai e non sapessimo come fare. Forse è solo una pia illusione, ma Muckachuck è ancora con noi. Muckachuck significa “persona piccola”, ed è lo spirito dei bambini ovunque, quelli nati da poco, e quelli che aspettano di nascere. Noi diciamo che è il nostro potere più grande, la nostra vera magia. Ancora oggi, se ci capita di entrare in una stanza e trovare un bambino tutto solo, che ride, ciangotta e parlotta senza motivo, diciamo: “Vedi, canta la sua canzone di guerra e ricorda il tempo in cui sconfisse Maushop!”

Crescere insieme nella gioia
Crescere insieme nella gioia
Manitonquat (Medicine Story)
Prendersi cura dei bambini nella via del cerchio.Manitonquat, storyteller nativo del Nord America, ci insegna a trasformare la vita quotidiana con i bambini in un’avventura consapevole e gioiosa. Crescere insieme nella gioia è un progetto meraviglioso che per noi genitori del ventunesimo secolo è difficile anche solo immaginare, ma si può realizzare. Significa vivere con piena consapevolezza il nostro coinvolgimento con l’ambiente che ci circonda e gli accadimenti del momento; quando siamo con i bambini, in una sintonia profonda, loro ci rendono partecipi del loro coinvolgimento, ci aprono le porte per esplorare nuovi mondi, e l’esperienza può essere condivisa a tutto tondo. Presi dal vortice frenetico delle preoccupazioni, dei ritmi di lavoro e delle esigenze familiari, non siamo neppure consapevoli dell’immensa solitudine che ci circonda, dell’incredibile e innaturale condizione dell’essere adulti del tutto soli (o quasi) a mandare avanti una serie di compiti che richiederebbe invece la presenza di un’intera tribù di persone, le quali, un tempo, sentivano l’urgenza di legarsi, di stare vicine, di cooperare e di unirsi in entità più grandi. Gli esseri umani hanno bisogno di legami affettivi e della vicinanza dei loro simili.Il processo di apprendimento per diventare un essere umano completo richiede quindi legami che forniscono un aiuto prezioso per guidare e proteggere il bambino fino alla sua trasformazione in un vero e proprio adulto; chi lo circonda dovrebbe instillare in lui fiducia e autostima e offrire il necessario senso di appartenenza. Manitonquat, storyteller nativo del Nord America, con la sua esperienza quarantennale a contatto con i bambini e le loro famiglie, ci illustra un bellissimo percorso alla scoperta dei tanti strumenti a nostra disposizione per trasformare la vita quotidiana con i bambini e i ragazzi in un’avventura divertente, consapevole, gioiosa; offre ai genitori aiuti preziosi per prendersi innanzitutto cura di loro stessi, per guarire le proprie antiche ferite e guardare alla relazione con i più giovani da una prospettiva nuova, pervasa da un profondo sentimento di rispetto e di amore incondizionato. Conosci l’autore Manitonquat, il cui nome tradotto in inglese è Medicine Story (la storia che cura), è narratore, poeta e guida spirituale della nazione nativa americana Wampanoag. Svolge attività di insegnante e formatore sui temi della pace e della non violenza, della giustizia, dell’ambiente e della presa di coscienza per una società più giusta.Negli Stati Uniti è responsabile di un programma di sostegno per nativi nelle carceri. Ha pubblicato numerosi libri e articoli.