“La traccia è il flusso della vita” ci ricorda ancora Stern e nei suoi atelier i bambini vi si affidano con fiducia e ritrovano la serenità, la gioia, la libertà e l’autonomia di cui hanno così bisogno per crescere.
Quando propongo in tutta Italia, insieme all’amico e collega artista Tommaso D’Incalci, laboratori di disegno per bambini e adulti, rimango ogni volta stupita della potenza e della delicatezza di questo straordinario strumento che riesce a tirar fuori emozioni e sentimenti rimasti a volte sepolti nell’animo e nel cuore di grandi e piccini.
I bambini, nella loro innata spontaneità, fanno dono dei tesori più grandi: esprimono su carta l’amore profondissimo per la mamma e il papà, o il compagno di giochi, ma anche la rabbia che covano dentro per un’ingiustizia o un tradimento o la gioia delle piccole cose quotidiane… Il loro stupore è grande quando si sentono liberi di esprimersi come meglio credono: di usare i colori e gli strumenti che preferiscono (matite colorate, pastelli a cera, pennarelli o gessetti), di scegliere il soggetto del loro disegno e lo spazio che vogliono dedicargli sul foglio. Non sempre tutto questo infatti a scuola viene permesso.
Ma ancora più grande è il senso di meraviglia che leggo nei loro occhi quando guardano Tommaso tracciare sulla loro striscia di carta segni che si trasformano ben presto in navi, pesci colorati, enormi camaleonti, bambini che volano insieme ai loro palloncini… I più piccoli ne rimangono letteralmente incantati e lo fissano a lungo come rapiti da una misteriosa magia…
Perché difficilmente i bambini hanno occasione oggi di vedere un artista al lavoro, di osservare da vicino come nasce l’arte. Ed è questo invece che appassiona, che fa scattare l’interesse e l’entusiasmo.
Gli adulti, d’altro canto, si stupiscono durante i laboratori dei segni che escono dalla loro mano incerta e vi trovano tracce di percorsi, cicatrici, vecchie storie dimenticate… Mettono da parte la vergogna (“Io non so disegnare”), la titubanza, e ogni volta il loro tratto si fa più sicuro e l’autostima cresce alimentata da un clima di uguaglianza e di non giudizio. E a poco a poco il bianco e nero si fa colore, il buio diventa luce, i traumi si trasformano in opportunità…
Ed ecco che disegnare insieme in gruppo, a volte sdraiati a terra come fanno i piccoli, sulle note di un pianoforte, diventa un’incredibile, piacevolissima terapia. E per tutti, partecipanti e conduttori, un’incredibile occasione di crescita e di arricchimento reciproco.