capitolo Xi

Care Mamma e
Cari Papà...

... sì, proprio voi che affiancate le madri e contenendole le permettete di contenere e prendersi cura dei cuccioli.

Lasciate che per concludere vi offra ancora qualche riflessione, ma come si farebbe con persone care, amate. Ecco perché vi scrivo una lettera.


Questo libro ne è pieno, perché per me la corrispondenza epistolare è una forma d’amore. Ho sempre amato scrivere e ricevere lettere, non solo perché sono una scrittrice, ma anche perché il mio papà lo faceva con me quand’ero piccina ed è così che io mi sono sentita amata da lui. E in fondo è grazie a lui e allo strumento che mi ha trasmesso, che oggi ho potuto scrivere questa lettera a mia madre, lunga come un libro, per comunicare con lei come non ero mai riuscita a fare…


Sapete, nella vita da adulti continuiamo, spesso senza rendercene conto, a ripetere copioni appresi da piccoli, a utilizzare strategie o risorse che ci hanno fatto sentire bene nella nostra infanzia ed è così che io alle persone che amo scrivo, dedico versi e per loro cucino… (Quest’ultima è l’eredità di mia mamma, la sua forma di affetto per noi che passava attraverso il cibo, il piacere sensoriale del gusto).


Vi scrivo queste righe in un momento particolare, quello in cui si è appena cavalcata un’onda gigante che ci incuteva timore e si tira il fiato con la soddisfazione di esserne usciti più ricchi e più forti: il mio secondogenito ha subito un impegnativo intervento chirurgico maxillo-facciale per correggere un difetto mandibolare congenito. Lui lo attendeva e lo desiderava da tempo e l’ha affrontato con coraggio, pazienza e forte determinazione. Per me le ore, tante, in cui è stato in sala operatoria sono state le più lunghe della mia vita. Ho dovuto riguardare e rivivere per l’ennesima volta il mio trauma primario e ho compreso meglio quello di mia madre, ma poi ho sentito che questo evento avrebbe rappresentato una svolta non solo per mio figlio, che è alla ricerca della sua strada, ma anche per me e per tutta la nostra famiglia. I passaggi di soglia sono faticosi, ma sono portatori di una straordinaria energia di rinnovamento e trasformazione.


Quando lui mi ha scritto – perché per un po’ non ha potuto parlare – di essersi reso conto che è tutta una questione di prospettiva, di come si osservano le cose, il mio cuore si è allargato… Ha riconosciuto la legge della polarità: non esiste la luce senza il buio…


E allora mi son detta: cos’è che conta veramente nella vita? Cos’è che lasceremo un giorno quando non ci saremo più e cos’è che ci porteremo dietro quando avremo varcato i confini di questo piccolo mondo? Visto che siamo tutti passeggeri in transito…


La risposta emersa è solo una: l’Amore. Quello che abbiamo dato e quello che abbiamo ricevuto. Non si viaggia con nessun altro bagaglio.


Ma Amore è una parola inflazionata, mal compresa, e può dare adito a equivoci. L’Amore di cui parlo io è quello fatto di piccole cose, di gesti quotidiani che confortano l’anima, come un abbraccio o una carezza lieve. È quello fatto della parola giusta al momento giusto che ha il potere di una bacchetta magica e può compiere miracoli. Ora lo dice anche l’epigenetica: l’amore può trasformare il DNA! Ma un bambino questo lo sa da sempre…


L’Amore di cui parlo io è quello fatto di gentilezza, di un sorriso sincero che non costa nulla ma può scaldare un cuore infreddolito. È quello fatto di doni, piccoli, da nulla, ma che ci fanno sentire preziosi, necessari, apprezzati e amati. L’Amore soprattutto, io credo, è fatto di tempo. È questo il regalo più grande e più importante che si può fare a ogni essere umano ma soprattutto a un bambino: il tempo di ascoltarlo, di giocare con lui, di preparargli la torta di compleanno (anziché comprarla già fatta in pasticceria), di accompagnarlo nel sonno tenendogli la mano se ce lo chiede e ne ha bisogno, di prendersi cura di lui quando non sta bene o è ammalato. Il tempo del dialogo, dell’osservazione, della presenza calma e amorevole.


Ecco cosa stiamo rischiando di perdere in questa società sempre più nevrotica, dai ritmi frenetici e schizzati: il tempo per vivere, il tempo della Vita. In una realtà sempre più virtuale, dov’è il tempo per gli abbracci, per le chiacchiere condivise, per le cene in compagnia? Dov’è il tempo per annoiarsi, per godere della bellezza del creato, per respirare aria pura e farsi scaldare dai raggi del sole, per ridere e scherzare?


Io credo che la vera ricchezza sia proprio questo: poter disporre del proprio tempo per farne ciò che rende felici noi e chi ci sta vicino.

Amici miei, essere mamma mi ha insegnato tante cose, è stata la mia scuola più importante, il tirocinio più faticoso ma anche quello più soddisfacente, che mi ha regalato le gioie più belle e durature, ma soprattutto è ciò che mi ha fatto comprendere il senso dell’Amore: quello vero, incondizionato, che solo una madre può capire.


Sì perché un figlio lo si ama anche quando fa i capricci, anche quando è arrabbiato e ci urla contro, anche quando se ne va e noi vorremmo che restasse, anche quando ci saluta e parte per la sua strada lasciandoci soli, anche quando sceglie cammini totalmente diversi dai nostri, anche quando, adolescente, si vergogna se gli diamo un bacio…


L’amore di una madre per un figlio sì, è veramente per sempre. Proprio come un diamante non si può scalfire. Perché è il riflesso di un Amore ben più grande di quello umano, matrice di ogni altro.


Ebbene, che una scintilla di quella Luce, brillante e radiosa come il Sole, possa riscaldare i nostri cuori e illuminare il nostro cammino così da ricordarci ciò che conta veramente: diventare il miracolo che siamo chiamati ad essere.

Perché il resto, ve lo assicuro, sono solo quisquilie.


Ciò che sai amare rimane, il resto è scoria
Ciò che tu sai amare non sarà strappato da te
Ciò che tu sai amare è il tuo vero retaggio

Ezra Pound, Canto LXXXI

Cara mamma
Cara mamma
Elena Balsamo
Spunti per una maternità consapevole.Una miscellanea di scritti dedicati al tema della maternità, con spunti e riflessioni per viverla in modo autentico e consapevole. Dalla penna delicata di Elena Balsamo, una miscellanea di scritti che l’autrice ha voluto dedicare al tema della maternità.Cara mamma non è un testo di informazioni pratiche su come prepararsi alla nascita del bambino, ma un omaggio a tutte le madri che svolgono o hanno svolto, silenziosamente, con pazienza e umiltà, il mestiere più importante del mondo.Un libro dedicato a tutti i figli che sono impegnati nel faticoso processo di elaborazione della propria storia personale, così come a tutte le madri e a coloro che si apprestano a diventarlo. Conosci l’autore Elena Balsamo, specialista in puericultura, si occupa di pratiche di maternage e lavora a sostegno della coppia madre-bambino nei periodi della gravidanza, del parto e dell'allattamento.Esperta di pedagogia Montessori, svolge attività di formazione per genitori e operatori in ambito educativo e sanitario.