capitolo vi

Mal di Mamma

La mia unica consolazione, quando salivo a coricarmi, era che la mamma sarebbe venuta a darmi un bacio una volta che fossi a letto.

Marcel Proust

Quand’ero piccola, in casa mia, si usava dire a un bambino particolarmente attaccato alla mamma e bisognoso di coccole “Hai la mammite acuta?” come se si trattasse di una vera e propria patologia… Ma in effetti sì, esiste anche il “mal di mamma”! In fondo è solo un altro modo per definire l’esperienza dell’abbandono, come potrebbe farlo un bambino piccolo usando le sue parole…


Il mal di mamma è come un vuoto, a volte una vera e propria voragine, che si cerca di colmare con gratificazioni esterne ma che, poi si scopre, può essere riempito solo dal di dentro.


Come tutte le patologie, si esprime attraverso dei sintomi e delle richieste ben precise: nei neonati e nei lattanti attraverso il pianto e la ricerca del seno, nei più grandicelli nella necessità di una presenza per addormentarsi, nel bisogno di coccole o di essere tenuti in braccio.


Negli adulti il vuoto di mamma si esprime in modi più sottili e mascherati: per esempio attraverso la ricerca di cibi dolci e cremosi, di latte e latticini, di coperte calde in cui avvolgersi, di cuscini in cui sprofondare, di sciarpe di lana e morbidi golfini o indumenti di pile. Perché tutti questi oggetti presentano delle caratteristiche che sono tipiche qualità materne: la dolcezza, la morbidezza, il calore.


La mamma per il neonato è il mondo intero: un nido soffice e accogliente, in cui sentirsi protetti e al sicuro, al riparo dai pericoli del mondo.


Ma la mamma per il bambino è anche fonte di nutrimento: durante la vita prenatale attraverso il sangue che passa dal cordone ombelicale e poi, dopo la nascita, attraverso il latte.


Il rapporto che abbiamo con il cibo è dunque molto legato alla relazione con nostra madre. Così per esempio l’intolleranza al latte vaccino – peraltro sempre più frequente – è molto spesso un’intolleranza alla mamma…!


Nella medicina tradizionale cinese la funzione del nutrimento è associata alla Milza, in quanto essa rappresenta la Madre Terra, la dispensatrice delle risorse. Un deficit energetico di Milza (che noi potremmo chiamare un “vuoto di mamma”) si può manifestare con debolezza, inappetenza, freddo agli arti, malinconia e tristezza fino alla depressione, per il bisogno non appagato di essere abbracciati e nutriti affettivamente. E se non ci si sente nutriti dal mondo non si può andare con gioia verso di esso e abbracciarlo pienamente.


È interessante notare – come ci ricorda Gabriele Policardo col suo lavoro di costellatore – che anche il rapporto col denaro può essere legato alla relazione con la figura materna (ma non solo), in quanto il denaro è una forma di nutrimento (è ciò che ci consente di procurarci i mezzi per sopravvivere). Una difficoltà a guadagnarsi da vivere e provvedere al proprio sostentamento può essere legata – secondo l’esperienza di Matthew Appleton – a tematiche ombelicali: cioè a una difficoltà vissuta nel grembo materno rispetto al nutrimento che arrivava dal cordone che poteva essere scarso o, per così dire, “inquinato” da forti emozioni materne, destabilizzanti per il bambino…


Insomma, gli elementi simbolici legati all’archetipo materno sono tanti e svariati e fanno parte della vita quotidiana di ognuno di noi.


L’acqua e il mare, per esempio, sono per eccellenza un richiamo alla profondità del ventre e alla vita nel liquido amniotico; così come la casa rappresenta l’utero, il grembo in cui abbiamo trascorso i primi nove mesi della nostra esistenza. Ricordo un sogno che feci tanti anni fa in cui mi colpì proprio questa ricerca della casa: io la volevo di legno, calda e accogliente, in mezzo alla natura, mentre mia mamma me ne aveva data una con pavimenti di marmo, in mezzo al traffico cittadino…


Chi soffre di mal di mamma spesso e volentieri ha difficoltà a lasciare la propria casa perché ogni volta è come se dovesse abbandonare il grembo.

Mamma e papà sono le nostre radici: non si può prescindere da un lavoro su di essi se si vuole andare oltre e far sì che la pianta produca fiori e frutti.


Ma quando ci si incammina per questa strada, rivivendo per esempio le esperienze difficili del periodo perinatale, ci si rende conto che esse non sono altro che uno specchio di altre esperienze ancora più antiche e che il vero viaggio di cui dobbiamo occuparci è il viaggio dell’Anima e che il vero esilio di cui soffriamo è quello dalla Fonte della Vita e il vero amore che cerchiamo proviene da un’altra dimensione, di cui quella terrena è solo un riflesso, che si esprime prima di tutto nello sguardo e nell’abbraccio di mamma e papà, poi in quello dell’amato/a, che ci fanno sentire “a casa”…


Perché ciò che abbiamo creduto di perdere nel percorso, a volte accidentato, della nostra discesa in questo mondo è la connessione con la Sorgente, con quel Campo infinito di Coscienza da cui origina tutto ciò che è. Ed è proprio per ritrovare quel contatto, attraverso un cammino di consapevolezza, che siamo qui, tutti, indistintamente.

Cara mamma
Cara mamma
Elena Balsamo
Spunti per una maternità consapevole.Una miscellanea di scritti dedicati al tema della maternità, con spunti e riflessioni per viverla in modo autentico e consapevole. Dalla penna delicata di Elena Balsamo, una miscellanea di scritti che l’autrice ha voluto dedicare al tema della maternità.Cara mamma non è un testo di informazioni pratiche su come prepararsi alla nascita del bambino, ma un omaggio a tutte le madri che svolgono o hanno svolto, silenziosamente, con pazienza e umiltà, il mestiere più importante del mondo.Un libro dedicato a tutti i figli che sono impegnati nel faticoso processo di elaborazione della propria storia personale, così come a tutte le madri e a coloro che si apprestano a diventarlo. Conosci l’autore Elena Balsamo, specialista in puericultura, si occupa di pratiche di maternage e lavora a sostegno della coppia madre-bambino nei periodi della gravidanza, del parto e dell'allattamento.Esperta di pedagogia Montessori, svolge attività di formazione per genitori e operatori in ambito educativo e sanitario.