Invidiare ora io ti debbo in ciò: Che nulla tu di questi mali intendi. Soavissima cosa è nulla intendere, Sinché gioire e sofferir s’apprenda.Sofocle 1
capitolo ii
La personalità del
bambino piccolo
Un po’ Bella e un po’ Bestia
Il cervello del bambino piccolo
Le sei virtù di un temperamento maturo
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impulsi a reagire e preoccupazione per l'impatto = AUTOCONTROLLO
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frustrazione e sentimenti di premura = PAZIENZA
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paura del drago e interesse per il tesoro = CORAGGIO
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preoccupazione per se stessi e attenzione agli altri = CONSIDERAZIONE
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impulsi vendicativi e sentimenti di affetto = PERDONO
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ostacoli e desiderio che qualcosa funzioni = SACRIFICIO
Grazie all’integrazione personale, il bambino sarà in grado di impegnarsi per il raggiungimento di un obiettivo, di pensare prima di parlare, e di frenarsi in caso di frustrazione. Sarà più razionale e ragionevole, avrà un pensiero logico più complesso. Una narrazione coerente può prendere forma e offrire al bambino anche una coerente rappresentazione di sé13. Questa rappresentazione di sé gli consentirà di stare insieme agli altri senza perdere il senso della propria individualità. Sarà un balzo in avanti dal punto di vista evolutivo e avrà le sembianze della consapevolezza di sé, del controllo e della capacità di focalizzare la propria attenzione14. L’impulsività dovrebbe calmarsi e lasciare spazio a una maggiore moderazione. I genitori faranno forse i salti di gioia nello scorgere i primi segni di autocontrollo, una pietra miliare fra le più significative nel percorso evolutivo della prima infanzia.
In termini di integrazione sociale, la capacità di controllare i propri impulsi aiuterà il bambino nei contesti sociali in cui è necessario fare a turno, mantenere una prospettiva e avere considerazione per gli altri. Sarà più facile stare insieme agli altri e leggere quei segnali utili all’interazione sociale. Anche storicamente, il passaggio dai 5 ai 7 anni è usato da molti sistemi educativi per capire il momento in cui un bambino è pronto per la scuola15. Studi sulle prassi culturali nel mondo dimostrano che è questa l’epoca in cui si assegnano maggiori responsabilità familiari16.
Lo sviluppo cerebrale è spontaneo ma non inevitabile. Uno sviluppo sano dipende dalla disponibilità delle figure di attaccamento e dal modo in cui queste si prendono cura del sistema emotivo del bambino17. Con la maturazione cerebrale il processo evolutivo della personalità infantile giunge al suo compimento organico, ma la maturazione non può essere forzata, esercitata o accelerata. I bambini crescono quando gli adulti creano per loro i giardini relazionali in cui giocare e fiorire.
Bambini sensibili18 (o bambini orchidea) e integrazione cerebrale
Jacob adorava la sua insegnante di musica, tanto da seguirla quando si era trasferita, dallo studio luminoso vicino casa nostra, nel buio seminterrato di una scuola di musica in cui insegnava. Durante la prima lezione Jacob non riusciva a stare tranquillo e continuava a uscire dalla porta; durante la seconda lezione divenne così agitato da saltare quì e là finché non è andato a sbattere conto l’insegnante. Il giorno dopo, mentre era tranquillo, gli chiesi se c’era qualcosa nel nuovo spazio che non gli piacesse: “La luce ronza”, mi spiegò, “non sento niente per colpa delle luci!”
Bambini piccoli in azione: Un solo pensiero o sentimento alla volta
1) Quando i bambini piccoli interpretano il mondo che li circonda, ne traggono le loro personali considerazioni.
2) I bambini piccoli dicono le cose come stanno e non riescono proprio a comportarsi meglio di così.
3) Non ci sono vie di mezzo e per tutto si fa una tragedia.
4) Si può considerare solo una cosa per volta, come un cavallo con i paraocchi.
5) Tutto gioco e niente lavoro
Ho portato mio figlio a giocare a golf; si è divertito finché non si è sentito frustrato perché la pallina non andava dove voleva lui. Gli ho detto di essere paziente, ma lui si è arrabbiato, ha scagliato via la mazza e voleva abbandonare. Gli ho detto di provare ancora e insistere nel lavoro, ma ha iniziato a gridare e sbraitare. Cosa devo fare in queste circostanze? È pigro? Non si impegna in niente e molla quando le cose diventano troppo difficili. Non è questo che voglio per lui.
6) Tutto riguarda “me” o “te”, ma mai “noi”
Strategie per l’immaturità
1) La supervisione è l’antidoto all’immaturità
2) Affidarsi alla creazione di strutture e routine per orchestrare il comportamento dei piccoli
3) Suggerite le azioni al bambino immaturo
4) Mantenere una posizione alfa ed evitare di usurpare le emozioni del bambino
5) Sostenere la conflittualità e il dissenso
Il primo manifestarsi di pensieri e sentimenti contrastanti
Al loro primo apparire, Anna era tormentata dai suoi sentimenti e pensieri contrastanti. Una sera che cercava di addormentarsi, si lamentava di quanto fosse ingiusta la facilità con cui la sorella più piccola andava a dormire. Arrabbiata, mi guardò e disse: “Non riesco a dormire, la mia testa vuole solo pensare, pensare, pensare. Come faccio a farla stare zitta?” Riuscii a contenere il mio entusiasmo e le dissi che ormai aveva una mente da grande, piena di cose da fare. Anna rispose irata: “Non voglio una testa da grande, voglio solo andare a dormire come mia sorella!”
Capire i piccoli
Deborah MacNamara
Come aiutare a crescere creature imprevedibili e meravigliose da 0 a 6 anni.Un manuale di facile lettura, ricco di consigli pratici e testimonianza dirette, per aiutare i genitori a comprendere la natura dei bambini piccoli.
I bambini piccoli sono fra le persone più amate, ma anche fra le più incomprese.Le loro straordinarie personalità possono rivelarsi una sfida per gli adulti, in quanto sfuggono alla logica e alla comprensione: passano dall’essere sfrontati, recalcitranti e ribelli all’illuminare la stanza con la loro gioia di vivere e le risate contagiose.Le reazioni estreme, la rabbia apocalittica, i pianti inconsolabili e le impuntature senza cedimenti sono la cifra dell’immaturità, e per quanto dovrebbe sembrare evidente che essa sia un tratto costitutivo dei piccoli e li renda persone molto diverse dagli adulti, si rivela invece fra quanto di più misconosciuto e negletto.
Deborah MacNamara, allieva e collega di Gordon Neufeld, uno dei più importanti esperti dell’età evolutiva, esplora l’intenso bisogno di attaccamento del bambino, l’importanza vitale del gioco, la natura della giusta disciplina e del tipo di relazione che è in grado di proteggere la crescita delicata dell’infanzia.
In Capire i piccoli si trova ciò che serve ai bambini per crescere e prosperare, ma non prima di aver capito che i loro comportamenti, talvolta sconcertanti, non sono affatto la manifestazione di un disturbo o di un deficit e neppure di una “cattiva educazione”.Non guarderete più ai vostri figli e a voi stessi nello stesso modo, e pur scoprendo quanto sia critico il ruolo di genitore e adulto, vedrete anche come, dalla giusta prospettiva, sia più facile e naturale di quanto si creda.
Conosci l’autore
Deborah MacNamara è counsellor clinico ed educatrice con un’esperienza ultraventennale.Membro del Neufeld Institute, affianca alla pratica di consulente una regolare attività formativa rivolta a genitori, educatori, professionisti della salute mentale e chiunque si prenda cura dei bambini.Vive a Vancouver con il marito e due figlie.