Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.Blaise pascal
capitolo Vi
Sentimenti e ferite
Conservare la tenerezza del cuore
La vita emotiva dei bambini piccoli
Cosa sono le emozioni?
L’emozione è il motore usato dal cervello per spingere il bambino...
…Alla prudenza quando affronta un pericolo
…a cercare vicinanza quando ha sete di contatto e bisogno di intimità e affetto
…a smettere quando il suo agire è infruttuoso
…ad avventurarsi quando la base di partenza è sicura
…a evitare il contatto con le persone a cui non è legato
…a preoccuparsi delle persone a cui è legato
…a opporre resistenza al di fuori dei confini dell’attaccamento
…a emergere come individuo quando la fame di attaccamento è appagata
Cinque passi verso la salute emotiva e la maturità
- I genitori sono guide che facilitano l’espressione emotiva e assistono il bambino nell’apprendimento dei nomi da dare ai sentimenti.
- I genitori sono scudi che proteggono la tenerezza del cuore e aiutano i sentimenti a diventare consapevoli.
- I genitori sono agenti moderatori che stabiliscono come ripristinare l’equilibrio e la fluidità nel sistema emotivo del bambino, aiutandolo a tenere insieme sentimenti diversi e a riflettere su di essi.
1) I genitori in qualità di guide emotive
Il problema della libera manifestazione delle emozioni
Quando la manifestazione emotiva viene soppressa
2) Il genitore come scudo a protezione della vulnerabilità.
Meccanismi di difesa emotiva
Sentimenti vulnerabili dai quali è più probabile difendersi
- Sentimenti di inutilità (tristezza, delusione, dolore, pena)
- Sentimenti di dipendenza (vuoto, bisogno affettivo, mancanza, solitudine, insicurezza)
- Sentimenti di timidezza e ritrosia
- Sentimenti di imbarrazzo, compreso l’arrossire
- Sentimenti di vergogna (c’è qualcosa di sbagliato in me)
- Sentimenti dovuti a traumi (angoscia, dolore, sentirsi feriti)
- Sentimenti di spavento (apprensione, sentirsi in pericolo, ansia, paura)
- Sentimenti di premura (compassione, empatia, devozione, preoccupazione, sollecitudine, attenzione ai bisogni dell’altro, fare tesoro di qualcosa, coinvolgimento)
- Sentimenti di responsabilità (sentire con forza, rimorso, voler far funzionare le cose, prendere l’iniziativa, migliorare le cose)
- Non parla più di ciò che lo fa soffrire e ferisce i suoi sentimenti.
- Non si sente più in pericolo o spaventato quando dovrebbe.
- Non riconosce più quando viene respinto o non riesce a stare alla larga da situazioni che possono fargli male.
- Non si adatta più alle perdite e alle mancanze della vita, il che spesso si accompagna a un aumento dell’aggressività e della frustrazione.
- Non sente più il vuoto o il desiderio, solo un livello cronico di noia.
La giusta relazione del bambino con gli adulti che si prendono cura di lui
3) I genitori come agenti temperanti
Capire i piccoli
Deborah MacNamara
Come aiutare a crescere creature imprevedibili e meravigliose da 0 a 6 anni.Un manuale di facile lettura, ricco di consigli pratici e testimonianza dirette, per aiutare i genitori a comprendere la natura dei bambini piccoli.
I bambini piccoli sono fra le persone più amate, ma anche fra le più incomprese.Le loro straordinarie personalità possono rivelarsi una sfida per gli adulti, in quanto sfuggono alla logica e alla comprensione: passano dall’essere sfrontati, recalcitranti e ribelli all’illuminare la stanza con la loro gioia di vivere e le risate contagiose.Le reazioni estreme, la rabbia apocalittica, i pianti inconsolabili e le impuntature senza cedimenti sono la cifra dell’immaturità, e per quanto dovrebbe sembrare evidente che essa sia un tratto costitutivo dei piccoli e li renda persone molto diverse dagli adulti, si rivela invece fra quanto di più misconosciuto e negletto.
Deborah MacNamara, allieva e collega di Gordon Neufeld, uno dei più importanti esperti dell’età evolutiva, esplora l’intenso bisogno di attaccamento del bambino, l’importanza vitale del gioco, la natura della giusta disciplina e del tipo di relazione che è in grado di proteggere la crescita delicata dell’infanzia.
In Capire i piccoli si trova ciò che serve ai bambini per crescere e prosperare, ma non prima di aver capito che i loro comportamenti, talvolta sconcertanti, non sono affatto la manifestazione di un disturbo o di un deficit e neppure di una “cattiva educazione”.Non guarderete più ai vostri figli e a voi stessi nello stesso modo, e pur scoprendo quanto sia critico il ruolo di genitore e adulto, vedrete anche come, dalla giusta prospettiva, sia più facile e naturale di quanto si creda.
Conosci l’autore
Deborah MacNamara è counsellor clinico ed educatrice con un’esperienza ultraventennale.Membro del Neufeld Institute, affianca alla pratica di consulente una regolare attività formativa rivolta a genitori, educatori, professionisti della salute mentale e chiunque si prenda cura dei bambini.Vive a Vancouver con il marito e due figlie.