Siam messi qui per poco a sostenere i raggi dell’amoreWilliam Blake1
capitolo V
Chi è che guida?
La danza dell’attaccamento
La danza gerarchica dell’attaccamento
Il bambino alfa e l’impossibilità a dipendere
Caratteristiche comuni ai bambini alfa
- Possono essere dispotici, controllori, esigenti, anche quando sono con i coetanei o con coloro da cui dovrebbero dipendere
- Cercano di essere sempre primi o al centro dell’attenzione
- Possono sentirsi costretti a subentrare e prendersi delle responsabilità in situazioni che non gli competono
- Possono sentirsi spinti a mostrarsi superiori con chi è loro pari
- Possono avere difficoltà a farsi indirizzare e a chiedere aiuto
- Si sentono spinti a soverchiare gli altri nella comunicazione o ad avere sempre l’ultima parola, anche nella relazione con chi è loro pari o con coloro da cui dovrebbero dipendere
- Devono essere sempre al corrente di tutto / possono agire come dei signor so tutto
Logan non sembra felice, è frustrato la maggior parte del tempo, non riesce a giocare da solo e vuole che io giochi con lui. Si infuria se non faccio esattamente quello che vuole e anche quando trascorro l’intera giornata con lui, si agita se ho altre cose da fare. Niente va mai bene e sembra che abbia un sacco di energia da sfogare. Anche dopo aver giocato a hockey, essere andato in bici o al parco, la sera è sempre su di giri, sembra che non si stanchi mai.
Perché trasformiamo i bambini in bambini alfa?
1) Le reazioni dei genitori al proprio passato
È difficile guardare mia figlia piangere ed essere triste quando le dico di no. Da bambina non potevo mai essere infelice per nulla. L’obiettivo era di pensare positivo e vedere il bicchiere mezzo pieno. Quando ero triste mi facevano sentire in colpa, come se ci fosse qualcosa di sbagliato in me. Lotto con questi sentimenti ogni volta che devo stabilire dei limiti e dare a mia figlia lo spazio per sentirsi frustrata, triste o sconvolta. La cosa buona è che più capisco quanto sia importante per lei, più sono in grado di farlo.
2) Genitori a richiesta
3) Il genitore egualitario
4) Troppa separazione
5) Bullismo da parte di genitori, fratelli, coetanei o insegnanti
6) Sensibilità e vulnerabilità estreme
7) Esperienze o circostanze che incutono paura
Riconquistare il bambino alfa
1) Trasmettere una forte presenza alfa
2) Fate in modo che per il bambino sia facile e sicuro dipendere da voi
3) Decifrare i bisogni e prendere in mano la situazione
4) Garantite un’espressione legittima agli istinti alfa
5) Favorire le naturali relazioni di tipo gerarchico
6) Assumersi la responsabilità di circostanze e decisioni
7) Gettate le basi per diventare la risposta che il bambino cerca
Capire i piccoli
Deborah MacNamara
Come aiutare a crescere creature imprevedibili e meravigliose da 0 a 6 anni.Un manuale di facile lettura, ricco di consigli pratici e testimonianza dirette, per aiutare i genitori a comprendere la natura dei bambini piccoli.
I bambini piccoli sono fra le persone più amate, ma anche fra le più incomprese.Le loro straordinarie personalità possono rivelarsi una sfida per gli adulti, in quanto sfuggono alla logica e alla comprensione: passano dall’essere sfrontati, recalcitranti e ribelli all’illuminare la stanza con la loro gioia di vivere e le risate contagiose.Le reazioni estreme, la rabbia apocalittica, i pianti inconsolabili e le impuntature senza cedimenti sono la cifra dell’immaturità, e per quanto dovrebbe sembrare evidente che essa sia un tratto costitutivo dei piccoli e li renda persone molto diverse dagli adulti, si rivela invece fra quanto di più misconosciuto e negletto.
Deborah MacNamara, allieva e collega di Gordon Neufeld, uno dei più importanti esperti dell’età evolutiva, esplora l’intenso bisogno di attaccamento del bambino, l’importanza vitale del gioco, la natura della giusta disciplina e del tipo di relazione che è in grado di proteggere la crescita delicata dell’infanzia.
In Capire i piccoli si trova ciò che serve ai bambini per crescere e prosperare, ma non prima di aver capito che i loro comportamenti, talvolta sconcertanti, non sono affatto la manifestazione di un disturbo o di un deficit e neppure di una “cattiva educazione”.Non guarderete più ai vostri figli e a voi stessi nello stesso modo, e pur scoprendo quanto sia critico il ruolo di genitore e adulto, vedrete anche come, dalla giusta prospettiva, sia più facile e naturale di quanto si creda.
Conosci l’autore
Deborah MacNamara è counsellor clinico ed educatrice con un’esperienza ultraventennale.Membro del Neufeld Institute, affianca alla pratica di consulente una regolare attività formativa rivolta a genitori, educatori, professionisti della salute mentale e chiunque si prenda cura dei bambini.Vive a Vancouver con il marito e due figlie.