Canti di coccole

I Commenti

La pedagogia

Questo canto ti suggerisce di cullare fra le braccia il tuo bambino cercando di sintonizzare il tuo e il suo ritmo per permettergli di lasciarsi andare con fiducia. Come ti senti mentre lo esegui? Prova ad ascoltare le tue emozioni e pensieri mentre intoni la ninna nanna. Lascia che i tuoi ricordi d’infanzia affiorino. Hai la sensazione di essere stata a tua volta cullata? Ti sei sentita accolta fra braccia premurose e rassicuranti? Come ti senti mentre intoni il canto? Riuscire a contattare i tuoi ricordi ti permetterà di sintonizzarti meglio con il tuo bambino proprio come quando un musicista è in procinto di accordare il suo strumento. Sarà anche più semplice rispettare il naturale ritmo sonno-veglia se asseconderai le inclinazioni di tuo figlio.

La mamma

Ninna nanna per la mia bambina…

La sera non volevi mai abbandonarti, non volevi scivolare nel sonno. La mia voce ti ha sempre rassicurato e accompagnato alla nanna. Dopo aver narrato una storia o letto un libro, ti cantavo ciò che avevamo vissuto nella giornata: incontri con altri bambini al parco o alla spiaggia, viaggi in auto a trovare i nonni, disegni con i pastelli, giochi con i colori a dita… Tutte le emozioni erano narrate a bassa voce e tradotte in carezze. La voce ti abbracciava e ti accompagnava, lentamente, al sonno. Sempre più sottovoce, sempre più lentamente… più sottovoce… A volte mi addormentavo vicino a te.

Ancora dopo anni mi chiedevi: “Mamma, mi canti la mia ninna nanna?”

Il pediatra

Forse il primo canto, milioni di anni fa, è stata una ninna nanna. Il testo è molto breve e favorisce la ripetizione, come se il canto, ripetendosi in continuazione, si trasformi in una pulsazione. La pulsazione è quel segnare il tempo che ha accompagnato il bambino da quando ha iniziato ad ascoltare la mamma durante gli ultimi mesi di gravidanza: il battito del cuore. La pulsazione è una promessa di continuità, la rassicurazione che, ciò che è ora, continuerà ad essere. Questo ritmo accompagna il bambino verso il suo stato di sonno, offrendogli protezione e sicurezza.


Il momento della ninna nanna è un momento importante della routine giornaliera. La routine aiuta il bambino a prevedere ciò che succederà, favorisce la sua partecipazione e a tollerare eventuali difficoltà ambientali, come un ritardo o una scarsa sincronia con il genitore. Se il bimbo riconosce quella particolare routine, in questo caso il momento dell’addormentamento, riesce a prevedere ciò che succederà, e quindi può iniziare a lasciarsi coinvolgere anche se si sono difficoltà nell’ambiente (rumore, genitore in ritardo) o se il suo comportamento è irritabile perché stanco o estremamente eccitabile in quel momento.


Seguite le risposte che il bimbo vi darà durante il vostro canto per modificare il ritmo, la durata e la velocità della melodia. Se il bimbo si sente ascoltato – e cioè se io sospendo il canto se si agita, abbasso il tono di voce quando è tranquillo e aumento le pause se riconosco che sta sprofondando nel sonno – il successo della ninna nanna sarà assicurato.

Il massaggio

Tieni con un braccio il tuo bambino che è seduto sulle tue gambe, dondolando il corpo e seguendo la melodia.


L’altra mano scivola dal capo lungo il viso fino al torace durante il canto. Con l’inizio della nuova strofa l’abbraccio è di contenimento raccogliendo fisicamente le braccia e le gambe di tuo figlio.

Il ritmo lento, profondo imprime al corpo del tuo bambino la percezione di poter lasciare andare ogni tensione; può abbandonarsi fiducioso nelle tue braccia mentre queste lo contengono affettuosamente.
Nel contempo il bambino, percependo il corpo dei genitori, riceve conferma della sua stessa esistenza.

La musica

“Dormi, dormi mio bambino” trae spunto da una danza denominata Passacaglia, basata su una serie di variazioni su un basso ostinato, solitamente formato da 4 note discendenti. Di antica origine spagnola si diffuse ben presto in tutta Europa divenendo banco di prova per molti compositori, come Jean Baptiste Lully, Antonio Vivaldi, Johann Sebastian Bach arrivando fino all’Ottocento con Anton Webern e Dmitrij Šostakovič. Questa versione si basa sui “Passacalli della Vita” di Stefano Landi (1586-1639).

Suggerimento d’ascolto

Vanitas Vanitatum, Rome 1650, Warner Classic Das Alte Werk, 2007 2564698546.

Cantami ancora!
Cantami ancora!
Manuela Filippa, Elena Malaguti, Costantino Panza, Manuel Staropoli
Antiche melodie e giochi per crescere con la musica.Una raccolta di melodie antiche e giochi musicali per piccoli ascoltatori, per condividere con loro la magia della musica e del canto. Una raccolta di melodie antiche, cantate e suonate da secoli, che risuonano in noi e nei nostri bambini come il profumo dei fiori di campagna, dei sentieri conosciuti, già percorsi.Una raccolta di giochi, da fare con i propri figli, in coppia o insieme a più persone, che i nonni ci hanno tramandato.Canti e giochi con storie lontane, che il tempo ha custodito, commentati da genitori ed esperti di musica, pedagogia e pediatria, che possono aiutare i bambini e i genitori di oggi a trovare e mettere radici in questo nuovo mondo, radici vitali, gioiose, musicali.Questo e molto altro è Cantami ancora!, libro con CD allegato. Conosci l’autore Manuela Filippa, ricercatrice in psicologia e pedagogia musicale, si occupa di studi e progetti sperimentali sull’origine dell’esperienza musicale. Tiene regolarmente corsi di formazione musicale per insegnanti, educatori, operatori sanitari, genitori e bambini. È autrice di contributi, articoli, testi sulla musica e la prima infanzia. Elena Malaguti è pedagogista, psicologa e psicoterapeuta, esperta in sostegno e cura di eventi di natura traumatica, processi di resilienza e inclusione scolastica e sociale. Insegna Didattica e Pedagogia Speciale presso la Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell'Università di Bologna e svolge attività di consulenza e supervisione a genitori, educatori, psicologi. Costantino Panza, specialista in pediatria e neonatologia, è pediatra di famiglia, marito e padre di tre figli. Collabora con l’Associazione culturale pediatri, Nati per la Musica e UPPA. È inoltre autore di diversi articoli scientifici e di divulgazione. Manuel Staropoli si occupa principalmente di Musica Antica eseguita su originali o copie di strumenti risalenti a Rinascimento e Barocco. Ha al suo attivo una notevole attività concertistica e tiene numerosi seminari e masterclass. Attualmente è docente di Flauto Dolce presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, e di Flauto Traversiere presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza.