Canti e giochi sul corpo

I Commenti

La pedagogia

Un po’ come se si volesse ribadire la propria presenza nel sostenere il bambino che può cadere e risalire, perdere l’equilibrio e ritrovarlo sapendo che non rimarrà da solo: “ti accetto così come sei… foglia o pesce … sei mio e ti tengo con me”. La ripetizione delle parole permette di instaurare un ritmo, costante seppur dinamico, nella relazione. Si possono anche utilizzare delle immagini o degli oggetti a forma di foglia e di pesce, di colori differenti per proseguire l’esplorazione e insieme costruire una danza, una storia animata, divertente e rassicurante.

La mamma

Ricordo che quando non volevi prendere l’ascensore ti raccontai il gioco delle foglie che facevamo quando eri piccolina. Ecco com’è nato. Un pomeriggio d’inverno, in casa, ascoltavamo insieme un disco che avevo sentito anche in gravidanza. Sulle note di Greensleeves ho iniziato a cantare le strofe, ti ho preso in braccio e mi sono piegata giù, giù, a terra… dopo ti ho sollevato su, su, fino al cielo per poi stringerti forte. Talvolta, papà e io ti lanciavamo verso il cielo e tu ridevi compiaciuta. Negli anni a seguire ti piaceva moltissimo farlo sotto gli alberi, nell’aia dei nonni, così da lassù, dal cielo potevi accarezzare le foglie con le mani e, se capitavamo sotto il ciliegio, tentavi di raccoglierne i frutti.

Il pediatra

La ripetizione offre al bambino un’esperienza di previsione: le parole foglia e pesce che nel testo si rincorrono in continuazione, offrono al bimbo la gioia di sapere già quello che succederà. Il particolare gioco dell’altalena umana, tra l’atto di essere sospinto all’indietro e poi recuperato propongono l’elemento di sorpresa e di aumento dell’attenzione sulla possibilità di riuscire a rimanere con il corpo in equilibrio e sull’affidarsi al genitore. Un gioco di continue ripetizioni e variazioni di intensità della danza che stabiliscono sempre nuovi limiti, nuove esplorazioni delle abilità del proprio corpo nel seguire l’equilibrio proposto dal genitore.


La condivisione del ritmo e dei movimenti del corpo crea un modello di partecipazione simmetrica.

Il massaggio

Poni tuo figlio davanti a te, sguardo nello sguardo.

Il dondolio della tua schiena imprime il ritmo del movimento che diventerà danza tra te e tuo figlio.


Le tue mani, appoggiate sui suoi piedi, raggiungono velocemente le sue mani, scivolando lungo tutto il suo corpo. Con un costante contatto delle tue mani percorri al contrario il corpo di tuo figlio, dalle mani sino ai piedi. Al termine della strofa le tue mani, portano le braccia di tuo figlio in un abbraccio sul tuo torace.

Il gesto del genitore di apertura verso il mondo invita il bambino a esplorare il fuori da sé, con la certezza della base affettiva sicura che egli sperimenta nell’abbraccio genitoriale.
In questo abbraccio oltre alla tenerezza c’è stimolazione ormonale: i vostri corpi producono ossitocina ed endorfine naturali. Sono ormoni che creano legami, crescita armoniosa, cura di sé e degli altri.

La musica

“Fogliapesce” trae spunto dal celebre Greensleeves, una melodia popolare di origine inglese, basata su una serie di variazioni anch’esse su un basso ostinato. Per molti anni attribuita a Enrico VIII, in realtà non vi è riscontro di ciò, anche se l’origine si fa risalire allo stesso periodo. Molte sono state le rielaborazioni di questa melodia, soprattutto in epoca moderna, ad esempio ad opera dei Jethro Tull, del noto chitarrista Ritchie Blackmore dei Deep Purple, e di Loreena McKennit.

Suggerimento d’ascolto

David Munrow, Members of the Early Music Consort of London – Greensleeves to a ground, EMI 1977.

Cantami ancora!
Cantami ancora!
Manuela Filippa, Elena Malaguti, Costantino Panza, Manuel Staropoli
Antiche melodie e giochi per crescere con la musica.Una raccolta di melodie antiche e giochi musicali per piccoli ascoltatori, per condividere con loro la magia della musica e del canto. Una raccolta di melodie antiche, cantate e suonate da secoli, che risuonano in noi e nei nostri bambini come il profumo dei fiori di campagna, dei sentieri conosciuti, già percorsi.Una raccolta di giochi, da fare con i propri figli, in coppia o insieme a più persone, che i nonni ci hanno tramandato.Canti e giochi con storie lontane, che il tempo ha custodito, commentati da genitori ed esperti di musica, pedagogia e pediatria, che possono aiutare i bambini e i genitori di oggi a trovare e mettere radici in questo nuovo mondo, radici vitali, gioiose, musicali.Questo e molto altro è Cantami ancora!, libro con CD allegato. Conosci l’autore Manuela Filippa, ricercatrice in psicologia e pedagogia musicale, si occupa di studi e progetti sperimentali sull’origine dell’esperienza musicale. Tiene regolarmente corsi di formazione musicale per insegnanti, educatori, operatori sanitari, genitori e bambini. È autrice di contributi, articoli, testi sulla musica e la prima infanzia. Elena Malaguti è pedagogista, psicologa e psicoterapeuta, esperta in sostegno e cura di eventi di natura traumatica, processi di resilienza e inclusione scolastica e sociale. Insegna Didattica e Pedagogia Speciale presso la Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell'Università di Bologna e svolge attività di consulenza e supervisione a genitori, educatori, psicologi. Costantino Panza, specialista in pediatria e neonatologia, è pediatra di famiglia, marito e padre di tre figli. Collabora con l’Associazione culturale pediatri, Nati per la Musica e UPPA. È inoltre autore di diversi articoli scientifici e di divulgazione. Manuel Staropoli si occupa principalmente di Musica Antica eseguita su originali o copie di strumenti risalenti a Rinascimento e Barocco. Ha al suo attivo una notevole attività concertistica e tiene numerosi seminari e masterclass. Attualmente è docente di Flauto Dolce presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, e di Flauto Traversiere presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza.