Il massaggio, (Elena Scesa)
Creare la relazione corporea. Tu, padre o madre, permettiti di ascoltare quali sensazioni, quali percezioni arrivano alle tue mani e lasciale fluire per trasformarle nell’incontro con l’altro.
Il bambino contattato in una benefica esperienza corporea è un bambino certo di sé, fiducioso dell’altro, generativo di nuove forme di benessere, pronto a donare ciò cha ha ricevuto, ben disposto a intessere relazioni nutrienti con gli altri.
Desidero condividere la ricerca della posizione più accogliente per porre il bambino nella relazione con te. Il bambino supino ha la schiena a contatto con le tue gambe. Tu potrai essere seduta sul pavimento con le gambe allungate per accoglierlo e la schiena appoggiata su un cuscino a contatto con una parete o un divano.
In questa posizione potrai più facilmente accarezzarlo con delicatezza oppure con vigore, a seconda del suggerimento che le diverse melodie che canti ti daranno. Potrai utilizzare un olio vegetale spremuto a freddo preferibilmente non profumato.
Sostieni il tuo bambino appoggiando la sua schiena al tuo torace e appoggia le tue mani sui suoi piedini. Fai scorrere i tuoi pollici sul loro dorso, dall’attaccatura della caviglia nella direzione di ogni singolo dito. Al cambio di ritmo, le mani massaggeranno il dorso dall’esterno all’interno del piede. Accompagna il movimento dondolandoti. Al ritornello le mani scivolano dalla coscia sino alla punta delle dita e risalgono. Alla ripresa della strofa le mani massaggiano dall’esterno della gamba sino al suo interno, salendo e scendendo ancora e ancora.
Il bambino appoggiato alla pancia della mamma ritrova le sensazioni di quando in utero veniva massaggiato dal dondolio, dalle oscillazioni dei movimenti della madre. Il calore del corpo del genitore diventa sia nutrimento affettivo sia regolatore di temperatura corporea per entrambi.
Il gioco comune permette al bambino di percepire attraverso il tocco chi è, come è fatto, quali sono i suoi confini corporei.