Prima seconda

Le schede
dei canti e dei giochi

Come usare le schede dei canti e dei giochi?

Ogni scheda che segue è composta da:

  • un titolo e sottotitolo che riporta l’indicazione sull’origine musicale del canto;
  • la partitura con il testo;
  • il gioco musicale, proposto per genitore e bambino oppure per un gruppo di bambini;
  • i commenti degli esperti.

Titolo, partitura e testo

Qualche breve commento sulla scrittura musicale. Troverete partiture con due chiavi di violino alle due voci: ci si aspetterebbe una chiave di basso alla seconda voce, ma preferiamo suggerire di ascoltare due voci che si intrecciano piuttosto che una linea musicale che “canta” e una che “accompagna”. Uno dei piaceri della musica che ad oggi si è perso è assaporare la bellezza di voci che cantano, che si appoggiano l’una sull’altra, che si distanziano con intervalli precisi, dando all’orecchio e a tutto il corpo una sensazione di benessere, di consonanza. Capitava spesso, un tempo, che i bambini ascoltassero adulti cantare insieme attorno a un tavolo o che intonavano canti e risposte da una stanza all’altra mentre lavoravano con le mani. Oggi non accade più e cantiamo insieme agli altri in “luoghi deputati” e, spesso, in questi luoghi le generazioni non si mischiano, i bambini non ci sono.


La nostra è una proposta per chi vuole cantare e giocare per stare bene con il proprio bambino: per questo abbiamo posto particolare attenzione alle altezze dei brani. Abbiamo cercato di rispettare il più possibile le altezze originali dei brani, ma, laddove la melodia era troppo bassa rispetto all’estensione vocale infantile, abbiamo dovuto apportare qualche modifica.

I testi che si trovano nella partitura sono legati alla struttura musicale e al gioco da fare insieme. Lo facciamo spesso in modo intuitivo e, quando prendiamo sulle ginocchia il nostro bambino e facciamo il gioco del cavalluccio, il canto o la filastrocca che accompagnano i gesti aumentano in velocità, il ritmo si fa più serrato e i balzi più ampi. La nostra voce fa lo stesso e accompagna i gesti.


Lo stesso abbiamo voluto fare qui con i canti: quando la linea melodica va dal basso all’alto con uno slancio (come all’inizio dell’Imparare a volare), anche il testo suggerisce “Vola, vola in alto”. Più facile a farsi che a dirsi!

Il gioco musicale

Anche se questi canti sono stati pensati per essere cantati e giocati in famiglia, dove ci si trova spesso faccia a faccia con uno o pochi bambini, abbiamo voluto inserire qualche suggerimento che potesse servire agli insegnanti ed educatori che devono gestire un gruppo più numeroso.


Nel cd la traccia audio senza il canto, solo con gli strumenti, consente di cantarci sopra, di provare la bellezza di cantare a due voci.

Le voci a commento: chi sono?

Una pedagogista, una mamma, un pediatra, un’esperta di massaggio e un musicista hanno commentato, ognuno dal proprio punto di vista, i canti e i giochi proposti. Esperienze professionali che si vivificano l’una con l’altra e che suggeriscono modi diversi di giocare con il canto.


A ogni lettore la scelta: c’è chi preferisce il consiglio esperto e acuto del pediatra, e chi si trova in sintonia con le affettuose e vitali parole di un genitore che racconta di sé. C’è chi, invece, mette immediatamente in pratica i consigli di Elena che in primo piano mette il contatto con il corpo, con la pelle e c’è chi, ancora, vuole indagare, con curiosità, le origini di questi canti e danze così antiche nel tempo.

I Canti

Canti e giochi sul corpo

1. Canta ancora, cantami ancora

2. Fogliapesce

3. Folle faccia


Canti e giochi di movimento

4. Dimmi cos’è?

5. Imparare a volare

6. Fuggi, fuggi, fuggi


Canti di coccole

7. Dormi, dormi mio bambino

8. C’est pour les enfants

9. Pane e profumi


Danze e Girotondi

10. I canti antichi

11. La spagnoletta

12. Gira, gira Gurdulù

Cantami ancora!
Cantami ancora!
Manuela Filippa, Elena Malaguti, Costantino Panza, Manuel Staropoli
Antiche melodie e giochi per crescere con la musica.Una raccolta di melodie antiche e giochi musicali per piccoli ascoltatori, per condividere con loro la magia della musica e del canto. Una raccolta di melodie antiche, cantate e suonate da secoli, che risuonano in noi e nei nostri bambini come il profumo dei fiori di campagna, dei sentieri conosciuti, già percorsi.Una raccolta di giochi, da fare con i propri figli, in coppia o insieme a più persone, che i nonni ci hanno tramandato.Canti e giochi con storie lontane, che il tempo ha custodito, commentati da genitori ed esperti di musica, pedagogia e pediatria, che possono aiutare i bambini e i genitori di oggi a trovare e mettere radici in questo nuovo mondo, radici vitali, gioiose, musicali.Questo e molto altro è Cantami ancora!, libro con CD allegato. Conosci l’autore Manuela Filippa, ricercatrice in psicologia e pedagogia musicale, si occupa di studi e progetti sperimentali sull’origine dell’esperienza musicale. Tiene regolarmente corsi di formazione musicale per insegnanti, educatori, operatori sanitari, genitori e bambini. È autrice di contributi, articoli, testi sulla musica e la prima infanzia. Elena Malaguti è pedagogista, psicologa e psicoterapeuta, esperta in sostegno e cura di eventi di natura traumatica, processi di resilienza e inclusione scolastica e sociale. Insegna Didattica e Pedagogia Speciale presso la Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell'Università di Bologna e svolge attività di consulenza e supervisione a genitori, educatori, psicologi. Costantino Panza, specialista in pediatria e neonatologia, è pediatra di famiglia, marito e padre di tre figli. Collabora con l’Associazione culturale pediatri, Nati per la Musica e UPPA. È inoltre autore di diversi articoli scientifici e di divulgazione. Manuel Staropoli si occupa principalmente di Musica Antica eseguita su originali o copie di strumenti risalenti a Rinascimento e Barocco. Ha al suo attivo una notevole attività concertistica e tiene numerosi seminari e masterclass. Attualmente è docente di Flauto Dolce presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, e di Flauto Traversiere presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza.