danze e girotondi

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La pedagogia

Ti prendo in braccio, ti sostengo, e insieme iniziamo la danza contattando i nostri sentimenti e provando a esprimere la gioia e la felicità dell’incontro. Con questo canto e danza il bambino può liberare in modo spontaneo e attivo tutte le sue energie. È possibile anche sperimentarsi in gruppo predisponendo la danza per un piccolo gruppo di bambini al fine di condividere le emozioni che il contatto del corpo degli altri produce. Non forziamo i bambini ad entrare in gruppo, osserviamo le loro reazioni e cerchiamo con piccoli tentativi di costruire contesti che permettano, attraverso la danza, di sperimentare la vita di gruppo.

La mamma

Come ti piaceva camminare sui muretti! Un piede dopo l’altro, dritta, lo sguardo avanti, come un funambolo sul filo. Passavamo pomeriggi interi alla ricerca di aiuole con muretto, piastrelle che disegnassero una linea continua e linee a delimitare piste ciclabili o campi da gioco. E quando il muretto finiva? Un salto in braccio alla mamma seguito da un vorticoso “giro di valzer”. Ricordo un pomeriggio da Cristina e Giovanni nel quale abbiamo ripreso il tuo gioco del funambolo. La musica vi aveva suggerito di camminare e avevate deciso di farlo partendo da diversi punti della stanza. Sembravate piccoli robot: cambiavate direzione e disegnavate piccoli segmenti retti.


Alla fine del brano è iniziato un valzer: ci siete saltati in braccio per ballare insieme una vertiginosa danza roteante, nella quale le coppie si avvicinavano e si allontanavano.

Come avevate interpretato bene due musiche così diverse!

Il pediatra

Anche questa danza invita ad essere ballata in gruppo. I movimenti sono vivaci e vorticosi, favoriscono un’esplosione di emozioni, di allegria ed esuberanza. Il canto aiuta a governare e a incorniciare una narrazione dove l’intenzione di tutti è quella di riavvolgere o tirare un filo, impegno da svolgere sempre uniti a tutti gli altri. Cantare insieme favorisce la coesione sociale. Il vivere emozioni che vengono condivise da tutto il gruppo migliora la sincronizzazione tra le persone, un’esperienza che va oltre l’aspetto delle percezioni o del movimento, ma costruisce in ogni bambino la base per un interesse verso l’altro e per interpretare le azioni del proprio compagno.

Il massaggio

La parte posteriore del tuo bambino, sia seduto sia sdraiato, diventa uno spazio per permettere alle tue mani di madre e di padre di compiere una danza. I polpastrelli di tutte le tue dita ricameranno liberamente sulla schiena del tuo bambino storie fantastiche, fatte di cerchi o di onde, alternando pressioni più leggere a pressioni più profonde, creando disegni immaginari, coltivando il gusto del piacere, del contatto, del lasciare andare.

Prova ad alternare forme geometriche tonde a linee rette seguendo il suggerimento del testo.

Il bambino trova sollievo nel prendere consapevolezza della ricettività della sua parte posteriore. Non solo fonte di sostegno ma anche luogo di fantasia.

La musica

“Gira, gira Gurdulù” trae origine da una celebre danza di origine francese denominata Tourdion. Si tratta di una danza molto viva e simile alla Gagliarda, spesso anticipata da una Bassa Danza di carattere più sobrio. Anche di questa melodia abbiamo molteplici versioni moderne, tra cui una molto celebre è quella di Angelo Branduardi “Donna ti voglio cantare”.

Suggerimento d’ascolto

Danze a stampa del rinascimento europeo, Accademia del Ricercare. 2003 - Stradivarius Orf 073.

Cantami ancora!
Cantami ancora!
Manuela Filippa, Elena Malaguti, Costantino Panza, Manuel Staropoli
Antiche melodie e giochi per crescere con la musica.Una raccolta di melodie antiche e giochi musicali per piccoli ascoltatori, per condividere con loro la magia della musica e del canto. Una raccolta di melodie antiche, cantate e suonate da secoli, che risuonano in noi e nei nostri bambini come il profumo dei fiori di campagna, dei sentieri conosciuti, già percorsi.Una raccolta di giochi, da fare con i propri figli, in coppia o insieme a più persone, che i nonni ci hanno tramandato.Canti e giochi con storie lontane, che il tempo ha custodito, commentati da genitori ed esperti di musica, pedagogia e pediatria, che possono aiutare i bambini e i genitori di oggi a trovare e mettere radici in questo nuovo mondo, radici vitali, gioiose, musicali.Questo e molto altro è Cantami ancora!, libro con CD allegato. Conosci l’autore Manuela Filippa, ricercatrice in psicologia e pedagogia musicale, si occupa di studi e progetti sperimentali sull’origine dell’esperienza musicale. Tiene regolarmente corsi di formazione musicale per insegnanti, educatori, operatori sanitari, genitori e bambini. È autrice di contributi, articoli, testi sulla musica e la prima infanzia. Elena Malaguti è pedagogista, psicologa e psicoterapeuta, esperta in sostegno e cura di eventi di natura traumatica, processi di resilienza e inclusione scolastica e sociale. Insegna Didattica e Pedagogia Speciale presso la Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell'Università di Bologna e svolge attività di consulenza e supervisione a genitori, educatori, psicologi. Costantino Panza, specialista in pediatria e neonatologia, è pediatra di famiglia, marito e padre di tre figli. Collabora con l’Associazione culturale pediatri, Nati per la Musica e UPPA. È inoltre autore di diversi articoli scientifici e di divulgazione. Manuel Staropoli si occupa principalmente di Musica Antica eseguita su originali o copie di strumenti risalenti a Rinascimento e Barocco. Ha al suo attivo una notevole attività concertistica e tiene numerosi seminari e masterclass. Attualmente è docente di Flauto Dolce presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, e di Flauto Traversiere presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza.