Canti di coccole

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La pedagogia

Prova a ritagliarti, ogni giorno, un tempo e uno spazio (anche solo 10 minuti) per contattare le emozioni, i sentimenti, i pensieri profondi, le sensazioni corporee che vivi, anche in coppia, durante la gravidanza. Allontana la frenesia della giornata per esplorare con un canto il dialogo che sta nascendo.

La mamma

Da quando ho saputo di essere incinta ti ho parlato, ti ho raccontato le mie giornate, le mie emozioni, i miei timori e le mie gioie. Ho sempre saputo che, da quel giorno, un importante legame stava nascendo con un “fagiolino” che non aveva ancora un nome, un volto, un’identità.


Mi ritrovavo ogni attimo a parlare alla mia pancia, a cantare per lei condividendo entusiasmi, interessi e trepidazioni. Giorno dopo giorno ho ripescato brani della mia infanzia e canti amati, modificando talvolta il testo per la piccolina. Questo rito mi faceva sentire sempre più vicina: avevo voglia di vedere il suo viso, annusare il suo odore, sentire la sua voce e la sua presa. Sapevo di costruire, attimo dopo attimo, un legame saldo con lei.


Appena nata ho ritrovato tutto quel fiume di emozioni, sensazioni e certezze che avevo costruito nei mesi precedenti. Non c’era nulla di nuovo da dire; ti ho visto ed abbracciato: eri proprio tu!

Il pediatra

Ogni bambino ha la propria esperienza prenatale: già in epoca fetale si ascolta e si apprende. Il bambino inizia l’apprendimento del linguaggio nell’ultimo trimestre di gravidanza. Tutti i bambini prima della nascita fanno esperienza dei tempi e dei ritmi della giornata della mamma, riconoscendo i momenti più tranquilli da quelli in cui si avverte maggiore tensione. Inoltre, cantare in gravidanza fa bene alla mamma aiutandola a rilassarsi. Il bambino ascolta e partecipa a questa gioia. Se poi cantiamo regolarmente, ogni giorno, oltre a divertirci offriamo l’opportunità di una esperienza di routine. Il timbro della voce della mamma lo aiuterà a riconoscerla in volto e ad affezionarsi a lei più facilmente appena dopo il parto. Il tono della voce con cui la mamma canta getta le basi per la preziosa e necessaria esperienza emotiva del bambino.

Il massaggio

Tuo figlio è sdraiato con il volto rivolto verso te. Posa un suo braccio verso la sua testa. Mentre la tua mano sinistra sostiene il suo polso sinistro, la tua mano destra accarezza il suo braccio scorrendo fino all’ascella per poi proseguire lungo il tronco fino alle caviglie. Ripeti il gesto seguendo la musica. Si alterneranno i fianchi da massaggiare seguendo la melodia a proprio piacimento.

L’obiettivo è che le tue mani disegnino tutto il contorno del corpo del bambino per fargli percepire i suoi confini.

La musica

C’est pour les enfants” trae la sua origine da un canto popolare francese, di autore anonimo, risalente al XVI secolo. Da notare la forte somiglianza con parte del tema della Mantovana, già presente nel canto Fuggi, fuggi, fuggi, a prova della grande popolarità di questa melodia in tutta Europa. Non esistendo ancora nessuna protezione dei “diritti d’autore”, questi temi venivano continuamente modificati e riutilizzati, spesso anche con il solo scopo di celebrare la bontà della composizione di un “collega” compositore.

Suggerimento d’ascolto

Ludovico Einaudi, Le Onde, BMG Ricordi, 1996.

Cantami ancora!
Cantami ancora!
Manuela Filippa, Elena Malaguti, Costantino Panza, Manuel Staropoli
Antiche melodie e giochi per crescere con la musica.Una raccolta di melodie antiche e giochi musicali per piccoli ascoltatori, per condividere con loro la magia della musica e del canto. Una raccolta di melodie antiche, cantate e suonate da secoli, che risuonano in noi e nei nostri bambini come il profumo dei fiori di campagna, dei sentieri conosciuti, già percorsi.Una raccolta di giochi, da fare con i propri figli, in coppia o insieme a più persone, che i nonni ci hanno tramandato.Canti e giochi con storie lontane, che il tempo ha custodito, commentati da genitori ed esperti di musica, pedagogia e pediatria, che possono aiutare i bambini e i genitori di oggi a trovare e mettere radici in questo nuovo mondo, radici vitali, gioiose, musicali.Questo e molto altro è Cantami ancora!, libro con CD allegato. Conosci l’autore Manuela Filippa, ricercatrice in psicologia e pedagogia musicale, si occupa di studi e progetti sperimentali sull’origine dell’esperienza musicale. Tiene regolarmente corsi di formazione musicale per insegnanti, educatori, operatori sanitari, genitori e bambini. È autrice di contributi, articoli, testi sulla musica e la prima infanzia. Elena Malaguti è pedagogista, psicologa e psicoterapeuta, esperta in sostegno e cura di eventi di natura traumatica, processi di resilienza e inclusione scolastica e sociale. Insegna Didattica e Pedagogia Speciale presso la Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell'Università di Bologna e svolge attività di consulenza e supervisione a genitori, educatori, psicologi. Costantino Panza, specialista in pediatria e neonatologia, è pediatra di famiglia, marito e padre di tre figli. Collabora con l’Associazione culturale pediatri, Nati per la Musica e UPPA. È inoltre autore di diversi articoli scientifici e di divulgazione. Manuel Staropoli si occupa principalmente di Musica Antica eseguita su originali o copie di strumenti risalenti a Rinascimento e Barocco. Ha al suo attivo una notevole attività concertistica e tiene numerosi seminari e masterclass. Attualmente è docente di Flauto Dolce presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, e di Flauto Traversiere presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza.