Gli arti inferiori sono più soggetti a traumi rispetto agli arti superiori.
Inoltre le lesioni agli arti inferiori di solito sono più importanti rispetto a quelli degli arti superiori, poiché alla forza del trauma si aggiunge quella esercitata dal peso del corpo.
Il trauma può causare:
ecchimosi, cioè una semplice contusione della pelle (il classico livido bluastro)
ferita, cioè una lacerazione della pelle, superficiale o profonda
ematoma causato da una contusione del muscolo o dell’osso: il muscolo o l’osso rimangono integri, ma si verifica una raccolta di sangue al di fuori dei vasi ematici
frattura, cioè la rottura di un osso.
La frattura si dice composta se i due monconi ossei rimangono nella loro posizione iniziale; scomposta se si spostano, separandosi.
Se si verifica anche una lacerazione della pelle si parla di frattura esposta (è la situazione più pericolosa, perché l’osso potrebbe infettarsi)
lussazione: l’osso esce dall’articolazione (nel bambino piccolo è frequente la lussazione del gomito)
distorsione: la fuoriuscita di un osso dalla sua sede articolare può causare lo stiramento o la lacerazione dei legamenti
contrattura, stiramento, strappo muscolare: si tratta di tre livelli di lesione del muscolo, in ordine crescente di gravità, a seguito di una eccessiva sollecitazione
I sintomi variano a seconda della parte colpita e del tipo di lesione. Sono segni sospetti per lesione importante (frattura, lussazione, distorsione):
gonfiore esteso
deformazione dell’arto
incapacità di muovere l’arto
impossibilità a muovere normalmente l’articolazione vicina alla parte colpita
dolore molto forte
rumori di “scroscio” (crepitii o scricchiolii) durante il movimento
Cosa fare?
Immobilizzate la parte colpita prima di muovere il bambino, in modo da evitare che un’eventuale frattura si scomponga o leda la pelle o i vasi sanguigni:
- spalla o arto superiore: prendete un pezzo di stoffa triangolare (per esempio un foulard piegato a metà) e avvolgetelo attorno all’avambraccio, poi fate passare un capo dietro al collo e legatelo all’altro capo sulla spalla sana, in modo che l’avambraccio venga immobilizzato a un angolo di 80°-90° rispetto al braccio (A); in alternativa, usate un bastone o una stecca rigida come sostegno per l’arto e avvolgete entrambi con una sciarpa (B).
- arto inferiore: dopo aver fasciato l’arto colpito (con un panno o quello che avete a disposizione) e messo un asciugamano tra le gambe, usate l’arto sano come stecca per immobilizzare quello colpito, legando insieme le cosce e le gambe con due foulard.
Applicate una borsa del ghiaccio per 10 minuti ogni mezz’ora.
Per attenuare il dolore, somministrate al bambino paracetamolo ogni 6-8 ore.
Tenete il più possibile a riposo l’arto colpito.
Calma e sangue freddo
Luciano Proietti
Primo soccorso pediatrico e prevenzione degli incidenti dei bambini.Un agile prontuario illustrato per un corretto ed efficace pronto intervento, con le risorse che si hanno a disposizione sul momento, in caso di ferite, tagli, traumi, ustioni, soffocamenti e ingestione di sostanze tossiche.
Ferite, tagli, traumi, ustioni, soffocamenti, ingestione di sostanze tossiche… Sapere come comportarsi quando si verificano incidenti, più o meno pericolosi, che riguardano il bambino è di fondamentale importanza per ridurre gli effetti invalidanti e la mortalità.Un corretto ed efficace pronto intervento, con le risorse che si hanno a disposizione sul momento, può fare davvero la differenza.Altrettanto importante è sapere come prevenire gli incidenti, adottando le opportune precauzioni ambientali e “educando” il bambino alla valutazione del rischio; compito che spetta in primo luogo ai genitori e agli educatori dell’infanzia.In Calma e sangue freddo, agile prontuario illustrato rivolto a tutti coloro che si occupano di bambini, il pediatra Luciano Proietti descrive come agire tempestivamente a seconda dell’incidente (prima del ricorso al medico o dell’arrivo in ospedale) e dà utili indicazioni per orientare l’adulto verso una fondamentale responsabilizzazione del bambino.
Conosci l’autore
Luciano Proietti, medico, chirurgo, specializzato in pediatria e chirurgia pediatrica, ha lavorato per vent’anni presso la Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita di Torino.Promotore di una “pediatria funzionale”, che curi e prevenga le malattie agendo sulle cause interne ed esterne, e non solo sui sintomi, si occupa di alimentazione fisiologica in età pediatrica.