Emergenze di 3° grado

Trauma Cranico

Il trauma cranico è un incidente di precisa pertinenza pediatrica, in particolare quando riguarda un bambino piccolo, di scarsa rilevanza per la gravità, ma di importante significatività per la frequenza con cui si verifica e per l’ansia che crea nei genitori.


Il trauma cranico da caduta nel primo anno di vita è sempre dovuto a distrazione del genitore che lascia solo il bambino su un tavolo o sul fasciatoio.


Negli anni successivi al primo, può essere il bambino che, insicuro nel camminare o in contatto con altri bambini, cade dalla sua altezza procurandosi traumi cranici per lo più banali. Il bambino piccolo tollera meglio il trauma del cranio rispetto al bambino più grande o all’adulto, per via della maggiore elasticità delle ossa craniche.


Se il bambino è sveglio e vi risponde, si tratta di un trauma cranico modesto e non ha bisogno di accertamenti: questo è quanto capita nella stragrande maggioranza dei casi. Tutti i bambini cadono e battono la testa, ma pochissimi sono quelli che hanno conseguenze gravi.


Ma se avete un dubbio o vi sembra che il trauma sia stato violento, recatevi in Pronto Soccorso.


Questi sono i segnali che indicano un trauma importante nel bambino:

  • ha mal di testa che non passa, ma anzi sembra peggiorare
  • parla in modo strano o è confuso
  • ha giramenti di testa continui o che tornano improvvisamente
  • è fortemente irritabile o ha un comportamento anormale
  • vomita all’improvviso, senza segni di nausea e indipendentemente dai pasti, più di due o tre volte consecutive
  • ha difficoltà a camminare
  • ha sanguinamento o fuoriuscita di liquido acquoso dall’orecchio o dal naso
  • ha difficoltà a svegliarsi o presenta una sonnolenza strana ed esagerata
  • ha una pupilla (la parte centrale nera dell’occhio) più grande dell’altra
  • dice di vedere doppio o con delle macchie
  • ha un pallore esagerato che dura oltre un’ora
  • ha convulsioni
  • sembra che abbia difficoltà a riconoscere i familiari
  • ha un’eccessiva debolezza delle gambe o delle braccia
  • sente dei fischi persistenti nelle orecchie

Cosa fare?

  • Tranquillizzate il bambino.
  • Prendetelo in braccio.
  • Fate applicazioni fredde sulla parte interessata dal trauma.
  • Dopo i primi minuti di pianto, osservate come si comporta, come si muove, come è lo sguardo, come cammina: in caso di alterazione del comportamento o dei movimenti, portatelo in Pronto Soccorso.
  • In caso di perdita di coscienza, osservate come respira: se necessario, attivate la pratica della respirazione artificiale (si veda p. 19) e fate richiesta di soccorso.

Calma e sangue freddo
Calma e sangue freddo
Luciano Proietti
Primo soccorso pediatrico e prevenzione degli incidenti dei bambini.Un agile prontuario illustrato per un corretto ed efficace pronto intervento, con le risorse che si hanno a disposizione sul momento, in caso di ferite, tagli, traumi, ustioni, soffocamenti e ingestione di sostanze tossiche. Ferite, tagli, traumi, ustioni, soffocamenti, ingestione di sostanze tossiche… Sapere come comportarsi quando si verificano incidenti, più o meno pericolosi, che riguardano il bambino è di fondamentale importanza per ridurre gli effetti invalidanti e la mortalità.Un corretto ed efficace pronto intervento, con le risorse che si hanno a disposizione sul momento, può fare davvero la differenza.Altrettanto importante è sapere come prevenire gli incidenti, adottando le opportune precauzioni ambientali e “educando” il bambino alla valutazione del rischio; compito che spetta in primo luogo ai genitori e agli educatori dell’infanzia.In Calma e sangue freddo, agile prontuario illustrato rivolto a tutti coloro che si occupano di bambini, il pediatra Luciano Proietti descrive come agire tempestivamente a seconda dell’incidente (prima del ricorso al medico o dell’arrivo in ospedale) e dà utili indicazioni per orientare l’adulto verso una fondamentale responsabilizzazione del bambino. Conosci l’autore Luciano Proietti, medico, chirurgo, specializzato in pediatria e chirurgia pediatrica, ha lavorato per vent’anni presso la Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita di Torino.Promotore di una “pediatria funzionale”, che curi e prevenga le malattie agendo sulle cause interne ed esterne, e non solo sui sintomi, si occupa di alimentazione fisiologica in età pediatrica.