Il trauma cranico è un incidente di precisa pertinenza pediatrica, in particolare quando riguarda un bambino piccolo, di scarsa rilevanza per la gravità, ma di importante significatività per la frequenza con cui si verifica e per l’ansia che crea nei genitori.
Il trauma cranico da caduta nel primo anno di vita è sempre dovuto a distrazione del genitore che lascia solo il bambino su un tavolo o sul fasciatoio.
Negli anni successivi al primo, può essere il bambino che, insicuro nel camminare o in contatto con altri bambini, cade dalla sua altezza procurandosi traumi cranici per lo più banali. Il bambino piccolo tollera meglio il trauma del cranio rispetto al bambino più grande o all’adulto, per via della maggiore elasticità delle ossa craniche.
Se il bambino è sveglio e vi risponde, si tratta di un trauma cranico modesto e non ha bisogno di accertamenti: questo è quanto capita nella stragrande maggioranza dei casi. Tutti i bambini cadono e battono la testa, ma pochissimi sono quelli che hanno conseguenze gravi.
Ma se avete un dubbio o vi sembra che il trauma sia stato violento, recatevi in Pronto Soccorso.
Questi sono i segnali che indicano un trauma importante nel bambino:
- ha mal di testa che non passa, ma anzi sembra peggiorare
- parla in modo strano o è confuso
- ha giramenti di testa continui o che tornano improvvisamente
- è fortemente irritabile o ha un comportamento anormale
- vomita all’improvviso, senza segni di nausea e indipendentemente dai pasti, più di due o tre volte consecutive
- ha difficoltà a camminare
- ha sanguinamento o fuoriuscita di liquido acquoso dall’orecchio o dal naso
- ha difficoltà a svegliarsi o presenta una sonnolenza strana ed esagerata
- ha una pupilla (la parte centrale nera dell’occhio) più grande dell’altra
- dice di vedere doppio o con delle macchie
- ha un pallore esagerato che dura oltre un’ora
- ha convulsioni
- sembra che abbia difficoltà a riconoscere i familiari
- ha un’eccessiva debolezza delle gambe o delle braccia
- sente dei fischi persistenti nelle orecchie