In città gli insetti più comuni sono sicuramente le zanzare, ma non bisogna trascurare anche quelli che non volano come le cimici dei letti, le pulci, i pidocchi e le zecche.
Generalmente questi insetti colpiscono in estate e in autunno, ma con i cambiamenti climatici e la comparsa di nuove specie, gli artropodi possono presentarsi anche in periodi insoliti dell’anno.
La puntura dell’insetto comporta l’iniezione di sostanze irritanti nella pelle, che provoca una reazione nel sito di puntura.
In alcuni casi il bambino si sensibilizza a uno dei componenti della saliva dell’insetto, stimolando una risposta immunitaria, per cui a una successiva esposizione alla stessa sostanza risponde in maniera abnorme, con una reazione allergica.
Alcuni insetti, poi, come le zecche, possono trasmettere malattie infettive come la borreliosi, che può manifestarsi dopo alcuni giorni con febbre e malessere.
Le punture d’insetto provocano:
- dolore che può essere più o meno intenso e immediato, in relazione all’insetto
- gonfiore della pelle di dimensioni variabili
- arrossamento
- prurito
Al centro della lesione è generalmente presente una crosticina puntiforme che corrisponde al sito di inoculazione.
Il morso di api, vespe e calabroni causa un’infiammazione locale più spiccata, con un gonfiore più esteso, con il rischio di reazione anafilattica (si veda p. 36).