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Morso di Vipera

Accertarsi, se possibile, se il morso è di vipera: sono evidenti due puntini distanti tra loro circa mezzo centimetro.

In Italia, l’unico serpente velenoso è la vipera.


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Il veleno delle vipere italiane di norma non è letale anche se può causare gravi complicazioni che richiedono un trattamento adeguato. Può essere invece letale per bambini piccoli e anziani con malattie croniche o debilitanti.

La frequenza dei decessi in Italia è di circa uno all’anno, numero molto inferiore rispetto alle morti per punture di imenotteri, ad esempio; quindi la percezione della pericolosità non è oggettiva, ma deriva più che altro dalla secolare e irrazionale paura dei serpenti.

La letteratura identifica una mortalità dello 0,1% nelle persone morse da vipera, e spesso per anafilassi e non per gli effetti del veleno in sé.

Il veleno di vipera produce effetti tossici sul sistema cardiocircolatorio (emorragie e coagulazione) e sul sistema nervoso (paralisi e convulsioni), oltre a quelli dovuti alla possibile infezione da ferita.


Il morso produce un dolore lancinante e successivamente compare un gonfiore nella zona del morso.

Cosa fare?

  1. Riposo muscolare: non muoversi per evitare l’aumento della frequenza cardiaca, che favorirebbe l’afflusso del veleno negli organi vitali.
  2. Sfilate subito anelli, bracciali, orologi e altri accessori, prima che la zona colpita si gonfi.
  3. Se il morso è avvenuto su un arto (un braccio, una gamba o una mano), tenete l’arto in posizione bassa in modo da rallentare il deflusso del sangue venoso verso il cuore.
  4. Se possibile, posizionate compresse di acqua fredda sulla zona del morso per alleviare il dolore e rallentare la circolazione del sangue.
  5. Una leggera compressione linfatica può essere utile per rallentare l’entrata in circolo del veleno: applicate un bendaggio elastico a monte e sulla ferita, dopo averla disinfettata.
  6. Trasportate il bambino in ospedale senza farlo muovere.
  7. Annotate l’ora del morso.


Quando ci si trova davanti a una vipera è bene fermarsi e battere a terra con i piedi o un bastone: non è un serpente aggressivo ed è molto sensibile alle vibrazioni del terreno, per cui tende ad allontanarsi.


La vipera è un serpente che morde di rado, solo quando si sente in pericolo o viene inavvertitamente pestata. All’atto del morso apre la bocca alla sua massima estensione e fa scattare i denti veleniferi, che in posizione di riposo sono invece ripiegati sul palato. Non è detto che usi il veleno di cui è dotata (perché rappresenta per lei una risorsa preziosa, difficile da rigenerare), per cui potrebbe capitare che faccia un “morso secco” che causa solo una ferita senza la pericolosità del veleno.


Circa il 20% dei morsi di vipera sono morsi “secchi”, in cui non vi è alcuna inoculazione di veleno.

Prevenzione

  • Vestirsi adeguatamente.È sempre necessario indossare calzature adatte, con una suola robusta, la tomaia imbottita e preferibilmente alte fino alla caviglia, e un paio di calzettoni spessi. Se la calzatura è una scarpa da ginnastica leggera, è possibile essere morsi da una vipera al piede.Meglio anche scegliere pantaloni lunghi anziché calzoncini, specialmente se il percorso che avete in mente prevede passaggi nell’erba alta o su pietraie.
  • Fare rumore. Può essere utile portare con sé un bastone e percuotere il terreno mentre si cammina: le vipere sono animali molto sensibili alle vibrazioni, per cui se vi farete sentire, molto probabilmente fuggiranno al vostro arrivo senza neppure farsi vedere.
  • Fate sempre attenzione alle pietre (per esempio a dove ci sediamo). È consigliabile perlustrare con attenzione i punti in cui intendete fermarvi per fare una pausa o un picnic. Le vipere prediligono le aree rocciose esposte al sole, e tendono a nascondersi: evitate quindi di sollevare o spostare pietre, soprattutto a mani nude.
  • Fate attenzione all’erba alta. I morsi più pericolosi sono quelli al collo e al volto: è buona norma stare molto attenti e osservare bene i tratti erbosi in cui si vorrebbe stendersi per prendere il sole o fare un sonnellino.

Calma e sangue freddo
Calma e sangue freddo
Luciano Proietti
Primo soccorso pediatrico e prevenzione degli incidenti dei bambini.Un agile prontuario illustrato per un corretto ed efficace pronto intervento, con le risorse che si hanno a disposizione sul momento, in caso di ferite, tagli, traumi, ustioni, soffocamenti e ingestione di sostanze tossiche. Ferite, tagli, traumi, ustioni, soffocamenti, ingestione di sostanze tossiche… Sapere come comportarsi quando si verificano incidenti, più o meno pericolosi, che riguardano il bambino è di fondamentale importanza per ridurre gli effetti invalidanti e la mortalità.Un corretto ed efficace pronto intervento, con le risorse che si hanno a disposizione sul momento, può fare davvero la differenza.Altrettanto importante è sapere come prevenire gli incidenti, adottando le opportune precauzioni ambientali e “educando” il bambino alla valutazione del rischio; compito che spetta in primo luogo ai genitori e agli educatori dell’infanzia.In Calma e sangue freddo, agile prontuario illustrato rivolto a tutti coloro che si occupano di bambini, il pediatra Luciano Proietti descrive come agire tempestivamente a seconda dell’incidente (prima del ricorso al medico o dell’arrivo in ospedale) e dà utili indicazioni per orientare l’adulto verso una fondamentale responsabilizzazione del bambino. Conosci l’autore Luciano Proietti, medico, chirurgo, specializzato in pediatria e chirurgia pediatrica, ha lavorato per vent’anni presso la Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita di Torino.Promotore di una “pediatria funzionale”, che curi e prevenga le malattie agendo sulle cause interne ed esterne, e non solo sui sintomi, si occupa di alimentazione fisiologica in età pediatrica.