CAPITOLO IV

È qui la festa?

Quando il signor Bilbo Baggins di Casa Baggins annunziò
che avrebbe presto festeggiato il centoundicesimo compleanno
con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione.
J.R.R. Tolkien

Che bei momenti quelli delle feste in famiglia e con gli amici. Sono momenti destinati a restare nella mente e nel cuore, perché sono speciali, sono attimi fuori dalla quotidianità che il trascorrere degli anni non può cancellare.


Oggi però le feste di compleanno sono diventate anche una voce di spesa che può incidere in modo significativo sul bilancio familiare.


Per fortuna, fare festa senza investire cifre importanti è ancora possibile, senza nulla togliere al divertimento di tutti, festeggiato e invitati. Vediamo insieme alcune soluzioni low cost per delle feste indimenticabili.

Compleanno… che salasso!

Fino a qualche anno fa, un capitolo dedicato ai costi delle feste probabilmente non avrebbe avuto senso. Oggi invece anche organizzare una festa può diventare una spesa elevata. Mi riferisco alla nuova consuetudine di prevedere la presenza di un animatore che intrattenga e faccia giocare gli invitati. Vediamo qualche cifra1. Gli addetti ai lavori spiegano che per meno di quindici bambini è sufficiente un animatore, spesa prevista tra i 50 e i 100 euro (a seconda della durata della festa e del tariffario dell’agenzia). Se gli invitati sono più di quindici e gli animatori sono due, i costi salgono a circa 150. Se all’animazione si somma qualche servizio aggiuntivo (spettacoli di magia, caccia al tesoro, karaoke), la spesa cresce anche di 150 euro (o più). Nel caso in cui la festa sia organizzata in un locale preso in affitto, altra spesa compresa tra 50 e 250 euro (a seconda della sede scelta). Chiudono la lista cibo, bevande e la torta. Con grandi differenze di prezzo se ci si arrangia, facendo la spesa e preparando il dolce a casa, e se ci si affida a un servizio esterno di ristorazione e/o la torta viene ordinata in pasticceria.


Fatto sta che sono numerosi i genitori che riferiscono di aver speso circa 500 euro per la festa di compleanno del proprio bambino. Cinquecento euro! per due o tre ore trascorse con un piccolo gruppo di amici e compagni. Se poi, per caso, in famiglia i figli e quindi i compleanni fossero due o addirittura tre, la spesa raddoppia o triplica…


Un esborso che crea non poche difficoltà a parecchie famiglie, comunque disposte a spendere pur di assicurare la miglior festa possibile ai figli.


E noi, come sempre, partiamo proprio da qui: dalle caratteristiche che dovrebbe avere la “miglior festa possibile” per garantire il divertimento del festeggiato e dei suoi amici. È possibile festeggiare in allegria senza spendere centinaia di euro? Siamo convinti di sì. Ma prima di vedere come, facciamo un accenno a un’altra tendenza che sta conquistando sempre maggior consenso: quella di organizzare feste-trasferte in parchi a tema, ludoteche, fast-food e, ancora, feste-laboratori in cui festeggiato e invitati si cimentano con mini-corsi di cucina, equitazione, attività artistiche. Il tutto naturalmente rigorosamente organizzato e diretto dagli adulti. E per le bambine dagli otto anni c’è la formula “festa di bellezza” con piega, manicure, pedicure…


Scegliendo feste-trasferte e feste-laboratori, la famiglia paga un fisso, stabilito in base alla durata dei festeggiamenti o paga una quota per ogni bambino. Le feste-trasferte spesso richiedono un lavoro di organizzazione per gestire gli spostamenti in auto (anche non brevi), per raggiungere parchi, acquari, fattorie didattiche dove si terrà l’evento. Parliamo di evento, perché a fronte di tutta questa organizzazione – struttura, personale che si occupa di animazione e ristorazione, insegnanti che gestiscono corsi e laboratori creativi – chiamarla festa di compleanno sembra riduttivo. Le proposte rivolte alle famiglie si moltiplicano, sempre più particolari, elaborate, stravaganti. Una vera rincorsa per trovare la festa più originale, accattivante, sorprendente. Certo ognuno ha le sue preferenze, ma l’impressione è che con queste soluzioni ci si allontani sempre di più dal punto di partenza, ovvero… un bambino che compie gli anni e un gruppo di amici che sono venuti per fargli gli auguri e mangiare una fetta di torta tutti insieme.

Feste a pagamento: perché?

Questo è un esempio significativo di come l’invenzione di un servizio abbia creato un bisogno. Fino a qualche tempo fa, nessuno pensava che una festa casalinga – in cui i bambini semplicemente giocavano tra loro, mangiavano il dolce, cantavano “Tanti auguri a te…” – non fosse “abbastanza”. Era già una bella cosa poter invitare alcuni amichetti a casa e i bambini erano tutti contenti, festeggiato e invitati. Con l’avvento delle prime feste organizzate con animazione ecco che pian piano si è diffusa l’idea che senza animatore i bambini non giochino bene o non si divertano abbastanza. Peggio, si è radicata la convinzione che ci sia bisogno di una figura, che sia un genitore particolarmente fantasioso o un professionista, che faccia giocare i bambini. Ma i bambini sanno giocare. Sono loro i professionisti del gioco! Mettete insieme un gruppo di bambini e potrà giocare per ore. Certo, a modo loro. Ci sarà il momento in cui tutti sono coinvolti nella stessa attività e il momento in cui si dividono in gruppetti di due o tre, impegnati in giochi differenti. Capiterà anche che qualcuno si isoli per qualche momento, magari giocando con uno dei doni ricevuti dal festeggiato. Non c’è nulla di strano in questo. Un bambino può aver bisogno di “staccare” per alcuni minuti. Se invece ci si accorge che c’è qualcuno che non partecipa ad alcun gioco, sarà sufficiente chiamare il festeggiato e in privato segnalargli la situazione incoraggiandolo a coinvolgere il compagno più timido. Sarà una bella occasione per esercitare sensibilità e attenzione verso gli altri. Non c’è bisogno di un animatore per assicurarsi che non ci siano bambini esclusi. Anzi, di questo aspetto si potrebbe parlare con il proprio bambino ancora prima della festa per sottolineare l’importanza che nessuno si senta messo da parte.


Ma torniamo al gioco. Alcuni genitori temono di non aver abbastanza fantasia, o pazienza, o tempo, per organizzare i giochi con cui intrattenere gli invitati. In realtà non è affatto detto che servano giochi organizzati per far divertire i bambini. Si può semplicemente lasciare che i bambini giochino a quello che più gli piace. In genere i piccoli si inventano giochi di fantasia e avventure, dividendosi i ruoli e creando le regole sul momento. Inoltre, in ogni abitazione sono disponibili giocattoli e giochi di società, pronti per essere utilizzati. Se il genitore nota che il gruppo è del tutto privo di idee, potrà lanciare qualche suggerimento: una partita a tombola, il gioco dei mimi, telefono senza fili, nascondino, un-due-tre stella…


Ma il coinvolgimento, e soprattutto la direzione da parte di un adulto, in genere non sono necessari. Mentre i bambini giocano i genitori del festeggiato avranno tutto il tempo per sistemare sulla tavola bevande e dolci per la merenda.


Se i bambini sono piccoli, in età da scuola dell’infanzia, si potranno preparare alcuni giochi da lasciare loro a disposizione: fogli e pastelli per disegnare, qualche CD di canzoncine per ballare o cantare, uno scatolone con cappelli, gonne lunghe, scialli da indossare come mantelli per travestirsi… E a seconda del gioco che desiderano fare, i bambini useranno qualche giocattolo, bambole, automobiline, peluche.

Insomma, l’impressione è che spendere denaro per far giocare i bambini sia un’invenzione della società consumistica. Chiudiamo questa riflessione con alcune rime dello scrittore per bambini, Bruno Tognolini, tratte dal componimento “Diritto al gioco”2:


Fammi giocare solo per gioco

senza nient’altro, solo per poco

senza capire, senza imparare

senza bisogno di socializzare

solo un bambino con altri bambini

senza gli adulti sempre vicini

senza progetto, senza giudizio

con una fine ma senza l’inizio

con una coda ma senza la testa

solo per finta, solo per festa. (…)


Se poi la famiglia ha la fortuna di poter organizzare la festa in giardino o in cortile, il divertimento è assicurato: si corre, si salta, si gioca a prendersi, a bandiera, a palla, a campana…

Feste di compleanno: dove?

Oggi sembra che le feste di compleanno debbano essere organizzate in parchi, acquari, musei, ludoteche, fast food, ovunque… tranne che a casa del festeggiato. In realtà, ogni famiglia sceglie il posto che preferisce, ma per una festa a costo (pressoché) zero, casa propria è sicuramente un’ottima scelta. La festa fatta a casa non è meno bella o meno divertente. Proprio il contrario. È una soluzione parecchio azzeccata (potremmo dire che è “la soluzione”), perché il pomeriggio è dedicato al festeggiato, a fargli gli auguri, portargli un dono, mangiare la torta, insomma è dedicato al suo compleanno e non a laboratori, corsi, attività che seppur interessanti sono un po’ lontani dal significato originario di festa di compleanno3.


Festa a casa, quindi, se le dimensioni dell’abitazione lo permettono e/o se gli invitati non sono numerosissimi. I bambini non hanno bisogno di una palestra per giocare insieme, va benissimo un salotto per divertirsi con vari giochi. Se l’appartamento è veramente minuscolo e gli invitati sono proprio tanti o ancora se i genitori non gradiscono organizzare la festa a casa, ci si può informare presso un oratorio per chiedere se è possibile affittare una sala per alcune ore (di solito i costi sono contenuti); o ancora, ci si può rivolgere a circoli e associazioni che potrebbero mettere a disposizione la loro sede.


Un’altra possibilità è quella di dare appuntamento a tutti ai giardini pubblici; l’importante è individuare un parco giochi provvisto di un tavolo (in genere nelle aree verdi si trovano tavoli e panche in legno per i picnic) dove sistemare la torta e la merenda per tutti4.


Molte famiglie hanno apprezzato questa soluzione a costo zero, che non è riservata ai mesi caldi, dal momento che anche in autunno si può trascorrere qualche ora al parco. Il problema della festa all’aperto sono le condizioni climatiche: in caso di pioggia, infatti, è necessario rimandare, ma si può risolvere la difficoltà indicando già una data alternativa nel biglietto di invito (“In caso di pioggia ci incontriamo il giorno…”) e, se necessario, con un rapido giro di sms per ricordare a tutti la nuova data.

E se gli invitati sono “scatenati”?

Uno dei timori che può spingere i genitori a evitare una festa in casa è che gli invitati possano essere troppo scatenati e quindi difficili da gestire, soprattutto se l’abitazione non è grande. Il suggerimento, se ci sono dei bambini che si comportano in un modo che ci è sgradito (ad esempio saltando sui divani, mangiando la torta in salotto, arrampicandosi su un letto a castello con il rischio di cadere) è quello di segnalare loro in modo chiaro e diretto cosa si può fare e cosa non si può fare. Ogni famiglia ha le sue regole e non c’è da aver timore a spiegare che a casa nostra non è consentito un certo comportamento. Se ci sono zone della casa off-limits o regole precise a cui teniamo in modo particolare, è anzi il caso di specificarlo subito, all’inizio della festa. Per gli invitati sarà come dover osservare le regole di un gioco: oggi è festa e ci si diverte, ma non si può… E qui ognuno specifica eventuali divieti, ovviamente uno o due, non si può proporre una lista esagerata di divieti, altrimenti risulterebbe troppo difficile ricordarli e rispettarli tutti.


E al termine della festa, ricordate di ringraziare tutti gli invitati per la collaborazione!

Giochi tranquilli per feste in salotto

Quando si tratta di giocare, i bambini sanno gestirsi molto bene, soprattutto se lasciati liberi di alternare momenti di gioco a momenti di pausa, momenti in cui tutti partecipano alla stessa attività e momenti in cui ci si divide spontaneamente in gruppi più piccoli che si dedicano a giochi diversi.


Può comunque essere utile, se ai genitori fa piacere, pensare in anticipo qualche gioco da proporre nel corso del pomeriggio, soprattutto se gli invitati sono numerosi, la casa non è grande, e si desidera incanalare le energie in alcune attività tranquille.


Di seguito trovate alcune proposte di giochi semplici, per cui servono solo oggetti di uso domestico e fogli e matite, adatti a bambini da 3 a 10 anni circa.

  • L’oggetto misterioso. Infilate in uno scatolone alcuni oggetti (una mela, un’arancia, un cucchiaino, un mestolo di legno, una chiave, un quaderno, un bottone, una campanella, una pallina dell’albero di Natale, una candela, e via così). Chiudetelo bene e create una piccola apertura sul lato, ritagliando uno sportellino che permetta il passaggio di una mano. I bambini a turno infilano la mano e con il tatto devono riconoscere l’oggetto che hanno afferrato. Si può giocare individualmente e ognuno, quando è il suo turno, si diverte a cercare di indovinare, oppure se i bambini sono tanti, si possono creare due squadre.
  • Il gemello misterioso. Una versione facilitata del gioco precedente, per bambini della scuola dell’infanzia, è quella del “doppio oggetto”. Per ogni oggetto inserito nello scatolone se ne posiziona uno uguale su un tavolo o sul tappeto. Il bambino toccando deve capire che gemello ha trovato (la seconda mela, la seconda chiave, il secondo cucchiaino, e così via).
  • Canestro in salotto. Si traccia una linea per terra usando un nastro, una corda o del nastro adesivo. Al di là della linea si posiziona un cestino (o un cappello), tutti i bambini devono restare dietro la linea e tentare di fare canestro lanciando nel cestino delle piccole palline di carta (o dei tappi, dei sottobicchieri, dei coperchi come quelli delle bottiglie di passata di pomodoro, o altri piccoli oggetti che si prestano al lancio). Si può giocare individualmente o divisi in due squadre. Se si sceglie la formula a squadre, prima gioca una squadra e si contano i canestri fatti in un minuto e poi tocca alla seconda squadra. Oppure si posizionano due cestini, al di qua e al di là della linea, e le due squadre tirano in contemporanea, ognuna nel proprio canestro (collocato nella metà campo opposta).
  • Animali che passione! Un bambino sceglie un animale, fa il verso e si muove, cammina o salta, come fa il suo animale. Tutti gli altri lo imitano, facendo il verso e i gesti che fa lui per circa 30 secondi. Poi tocca a un altro bambino scegliere l’animale e così via.
  • Allo specchio! Per bambini dai 6-7 anni. Un bambino si sistema in piedi davanti ai compagni e compie alcuni gesti: alza il braccio destro, saltella sul piede sinistro, si piega in avanti, fa un saltello di lato, guarda in alto, strizza l’occhio… Tutti gli altri lo imitano, ma in modo speculare, ovvero gli fanno da specchio (se lui alza la mano destra, gli altri alzano la sinistra). Tutti i bambini a turno dovranno proporre i gesti da fare (ogni turno può durare uno o due minuti). Se si vuole, si può gestire il gioco in forma di gara: chi sbaglia viene eliminato, l’ultimo che rimane (o gli ultimi tre) sono “campioni di specchio”. Per i bambini più piccoli si può proporre una versione del gioco non a specchio, semplicemente si imitano i gesti del bambino che è di turno.
  • Un due tre stella… in musica. Se la festa si svolge all’interno, in un locale con spazi ristretti si può scegliere la versione musicale del gioco tradizionale “un due tre… stella”. Un bel CD di canzoncine, si accende la musica, i bambini ballano o saltellano, all’improvviso si spegne la musica e tutti devono fermarsi immediatamente. Chi continua a muoversi viene eliminato.
  • Il gioco del “silenzio fermo”. Questo è un gioco adatto anche ai più piccoli, che regala a tutti una pausa relax. I bambini si siedono a gambe incrociate o si sdraiano. Tutti fermi e in silenzio. Chi parla, si muove, ride, viene eliminato. Via via, si procede con le eliminazioni, fino all’ultimo bambino (o agli ultimi tre) che vincono il premio “zittoefermo”, o “zittissimo e fermissimo”.
  • Nomi, città, animali… Per i bambini più grandicelli, dai 7-8 anni, ecco un gioco tradizionale: servono un foglio e una matita per ogni invitato, si estrae una lettera, e tutti devono scrivere un nome di persona, un animale, una città, un fiore, un frutto (e/o altre voci a vostra scelta, come personaggi dei cartoni animati, titoli di libri, titoli di canzoni, nazioni, personaggi storici, campioni sportivi, ecc.) che iniziano con la lettera estratta. Ogni nome giusto guadagna 10 punti, 5 se è stato scritto anche da altri.
  • Giochi da indovinare. Tutti seduti, un bambino mima un’azione o un lavoro, e gli altri indovinano (chi indovina mima l’azione successiva). Sempre seduti, arriva un bastimento carico carico di… animali/lavori/nomi, che iniziano con la lettera… Ancora seduti, si indovina la canzone di cui un bambino intona il motivetto (o le prime parole o il ritornello). Infine, tutti seduti con una lavagnetta o un bel foglio grande: un bambino inizia a disegnare qualcosa e gli altri devono indovinare prima che abbia terminato l’opera. Versione letteraria per bambini dai 7-8 anni: la lavagna o il foglio grande si usano per giocare all’impiccato. Chi è di turno pensa una parola, e traccia un trattino per ogni lettera (eventualmente si possono già scrivere la prima e l’ultima lettera), ogni bambino “chiama” una lettera. Se la lettera è corretta viene sistemata al posto del trattino, se non c’è nella parola, si traccia una linea nel diagramma dell’impiccato.
  • Arte al buio. Per bambini più grandicelli dai 6-7 anni (che non hanno paura del buio). Ogni bambino ha un foglio e una matita. Tutti seduti a terra, si spegne la luce e si chiudono le imposte (la stanza deve diventare buia), ognuno disegna qualcosa sul suo foglio. Quando tutti hanno finito, si accende la luce, ogni bambino a turno mostra il suo capolavoro-della-lucespenta e gli altri devono indovinare cosa ha disegnato.
  • Facciamo la pizza o i biscotti. Infine, un’idea indicata se gli invitati non sono tanto numerosi: coinvolgerli nella preparazione di una pizza o di una teglia di biscotti. Ci si lava bene le mani, tutti intorno al tavolo, si prepara l’impasto e ognuno ne riceve una quantità sufficiente per preparare una piccola pizza o qualche biscotto.

Si fa merenda, buona e sana!

Quanto costa organizzare una merenda per tutti gli invitati e preparare una bella torta di compleanno? La risposta varia in base alle scelte della famiglia. Si può preparare tutto in casa con una spesa davvero contenuta e/o si possono fare acquisti al supermercato con una spesa ancora limitata.


Per chi sceglie la merenda fai da te, c’è solo il costo degli ingredienti. Genitori e/o nonni possono preparare due o tre teglie di biscotti (ci sono ricette semplicissime che si realizzano in tempi brevi), del budino, una teglia di pizza o di focaccia da tagliare a quadretti per chi preferisce una merenda salata e naturalmente la torta, o le torte, a seconda del numero degli invitati. Torta margherita, al cacao, alle mele, crostata di frutta o di cioccolato, plumcake allo yogurt: queste sono torte che non richiedono particolari doti culinarie. È sufficiente dotarsi di un libro di ricette o cercare in internet le istruzioni per preparare un dolce buono e sano. Le torte semplici in genere piacciono molto ai bambini, mentre i dolci più elaborati e “pasticciati” a volte non convincono i più piccoli.


Per arricchire il buffet, se si vuole, si possono aggiungere frutti di stagione o, a seconda dei gusti, piccoli panini imbottiti (realizzati tagliando a strisce una ciabatta o una baguette), bastoncini di carote e finocchio (si tagliano carote crude e finocchi crudi a forma di bastoncini lunghi e stretti), pop corn casalinghi (un filo d’olio in una pentola con coperchio, una manciata di chicchi di mais ed ecco i pop corn!).


Questo genere di merenda è gestibile anche con poco tempo a disposizione, magari coinvolgendo il proprio bambino, per renderlo partecipe e divertirsi insieme anche nella fase dei preparativi.


Per chi non ama cucinare una soluzione è quella di acquistare alcuni pacchi di biscotti (magari di due o tre tipi), frutta di stagione (nelle due versioni: risparmia-tempo con la frutta lavata servita a fettine in una bella scodella, e da-festa tagliata a cubetti per fare gli spiedini di frutta), una pizza margherita (quella venduta al trancio dal fornaio che si presta ad essere tagliata a quadretti)…


E per la torta, se non ci si vuole cimentare con farina e uova, si potranno acquistare i preparati pronti; ci sono addirittura delle confezioni che contengono l’impasto già pronto da versare nella teglia e infornare. Per abbellire il dolce, a seconda della ricetta scelta, si potranno usare panna montata, fragole, frutti di bosco o delle decorazioni di zucchero.

Da bere, acqua naturale, succhi di frutta, spremuta di arancia… Per quanto riguarda invece le bevande gassate e zuccherate, si sa, non fanno bene alla salute. Qui ognuno sceglie: c’è chi in occasione delle feste decide di fare uno strappo alla regola e c’è chi preferisce proporre agli invitati una merenda sana.


In ogni caso, i costi di queste soluzioni “fai da te” sono decisamente contenuti.

La tavola della festa

Chi desidera organizzare una merenda bella e divertente, oltre che buona, può iniziare già alcuni giorni prima a dedicarsi ai dettagli, creando con il cartoncino colorato dei segnaposto e/o dei portatovaglioli personalizzati per ogni invitato ed eventualmente realizzando altri addobbi da appendere dove si svolgerà la festa. Fiocchi e nastri colorati possono regalare un volto nuovo alla cucina di casa. Anche in questo caso (a meno che si voglia fare una sorpresa al festeggiato) si potrà coinvolgere il bambino nei preparativi.

Addobbi fai da te

Realizzare degli addobbi per la festa è facile e divertente. Si può cominciare alcuni giorni prima, per non arrivare all’ultimo momento con troppe cose da fare. Le possibilità sono tante, qui ne segnaliamo alcune.


Con dei cartoncini o dei fogli colorati si realizzano le lettere per comporre la scritta “auguri” e/o il nome del festeggiato, da attaccare alla parete con lo scotch o da appendere con un cordino o un nastro da una parete all’altra (chi sceglie questa soluzione fa un piccolo foro in ogni lettera, in cui passerà il cordino, oppure appende le lettere al cordino usando delle mollette da bucato colorate).


Un’altra soluzione, che in genere è molto apprezzata, è quella di appendere dei palloncini colorati e lasciarne alcuni a disposizione dei bambini perché possano giocarci.

A ognuno il suo stile

Quando si organizza una festa, ognuno ha il suo stile. Ci sono genitori che lasciano i bambini giocare in autogestione, li radunano per una buona merenda, e via di nuovo a giocare in libertà. Questa è una festa adatta anche ai genitori molto impegnati visto che il tempo richiesto per allestirla è davvero limitato. Si tratta di preparare gli inviti, pensare a una merenda, e poi riordinare casa al termine dei festeggiamenti.


Altri invece si dedicano ai preparativi, a volte anche con notevole anticipo, per organizzare dei giochi da proporre ai bambini (come la caccia al tesoro, che piace tanto ma richiede un po’ di lavoro per predisporre gli indizi da consegnare ai piccoli) o delle feste a tema. A proposito di feste a tema, tra le voci di mamme e papà che chiudono questo capitolo troverete parecchi spunti interessanti: alcuni genitori hanno organizzato feste incredibili, con tanto di travestimenti, accessori e decorazioni, il tutto usando materiali di riciclo e… fantasia!


Tutte le soluzioni sono valide, perché ciò che rende speciale una festa sono i momenti felici trascorsi insieme e l’affetto di chi vuole bene al festeggiato!

Il regalo all’invitato

Un’altra usanza che, nel suo piccolo, contribuisce ad alzare i costi di una festa è quella del regalo agli invitati. Alcuni genitori temono che un dono troppo piccolo possa non essere apprezzato, ed ecco che anche questa voce diventa una spesa, soprattutto se gli ospiti sono numerosi.


Qui una premessa è d’obbligo: i regali, in una festa di compleanno, sono per il bambino che compie gli anni. Oggi è la sua festa ed è lui che riceve dei piccoli doni; quando gli altri bambini compiranno gli anni, sarà il loro turno di riceverli. Banale forse, ma non scontato.


Detto questo, se la famiglia ha piacere di preparare un pensiero per gli invitati, una sorta di ringraziamento per aver festeggiato insieme, è sicuramente un gesto gentile ed apprezzabile. Ma non può diventare un atto dovuto, perché non lo è affatto.


Per chi decide di prevedere questo gesto gentile non è quindi necessario investire cifre significative, anzi. Ci sono famiglie che al termine della festa salutano gli invitati con un bigliettino di ringraziamento, altre che offrono ad ogni bambino un piccolo dono che il festeggiato ha preparato nei giorni precedenti, facendo un lavoretto o scegliendo tra i propri giocattoli, giornalini, figurine. Se preferite acquistare qualcosa, una bella matita per ogni bimbo è un dono utile (e non tanto costoso).

Una bella festa a costo quasi zero

Riassumiamo qui gli acquisti essenziali per una festa.

  • Per gli addobbi, gli inviti, i segnaposto: fogli e cartoncini colorati, una confezione di palloncini.
  • Per la torta: farina, uova, latte, zucchero, cacao, lievito, frutta, yogurt (a seconda del dolce che si vuole preparare).
  • Per la merenda: panini, marmellata, crema di nocciole, focaccia, pizza margherita, succhi di frutta, spremute di arancia, acqua naturale (del rubinetto). La quantità dipende ovviamente dal numero degli invitati.
  • Candeline.

È un elenco piuttosto semplice e breve. In base al numero dei partecipanti, la spesa può variare un po’ e ogni famiglia potrà aggiungere o togliere qualche voce, ma sicuramente quella “casalinga” è una festa che non comporta spese importanti. E il divertimento che viene dallo stare insieme e dall’affetto di parenti e amici… non ha prezzo!

La festa degli altri

E se il nostro bambino dovesse lamentarsi perché i suoi amichetti festeggiano con animatori, maghi e/o attrazioni varie? Superati i primi anni di vita, quando tutto quello che fanno mamma e papà è tendenzialmente buono e giusto per ogni bambino, può capitare che i bambini notino le differenze tra le abitudini di casa propria e le abitudini di altre famiglie. Bene. Questa è una buona occasione per confermare che è proprio così: ogni famiglia è diversa, ogni famiglia ha le sue abitudini. L’amichetto del cuore ha festeggiato in piscina? Ottimo, noi festeggiamo a casa. Ognuno ha la sua festa e le feste sono tutte diverse. E meno male, altrimenti sai che noia? I bambini sono intelligenti e sono perfettamente in grado di comprendere le motivazioni dei loro genitori, se vengono spiegate loro in modo chiaro, diretto e con tranquillità.


Il bello della festa

Abbiamo visto che oggi la tradizionale festa di compleanno, organizzata a casa con gli amichetti, sembra quasi “poca cosa”, rispetto alla ricca offerta di servizi e proposte per intrattenere festeggiato e invitati. In realtà, una normalissima festa (che poi normale non è, proprio perché la festa è per definizione qualcosa di speciale, di fuori dal comune!), ha tutti gli ingredienti giusti per far divertire i bambini e regalare loro delle ore felici.

  • Si trascorre un pomeriggio insieme. Per i bambini è bello incontrarsi al di fuori dell’orario scolastico e stare insieme in allegria.
  • Si gioca. L’attività preferita di tutti i bambini.
  • Si mangiano la torta, i biscotti, i dolcetti. Far merenda insieme è piacevole, la merenda di una festa poi, ha sempre in serbo qualcosa di buono e di speciale.
  • Si canta “Tanti auguri”, si battono le mani, si fa festa. Il festeggiato spegne le candeline, gli amici gli fanno gli auguri e lo festeggiano. C’è allegria nell’aria!
  • Si porta un regalo al proprio amico. I bambini sono orgogliosi ed emozionati quando offrono il loro dono a un amico.
  • Si gioca con i regali nuovi! Quando il festeggiato ha aperto tutti i pacchetti, spesso si gioca tutti insieme con uno o più giochi nuovi.
  • Il festeggiato riceve attenzioni, doni, auguri. Tante dimostrazioni dell’affetto di amici e compagni. Un pomeriggio all’insegna dell’amicizia per festeggiare una ricorrenza importante.


Il regalo per gli amici che compiono gli anni

Il dizionario così definisce il termine “regalo”: “Ciò che viene donato a una persona in segno di affetto, di cortesia, di riconoscenza”. Fare un regalo a qualcuno è un gesto importante, denso di significati. Cercare un presente per un amico che compie gli anni è una bella opportunità per scoprire la bellezza di donare e per imparare il vero significato di questo gesto. Non un’incombenza da assolvere magari un po’ di corsa, all’ultimo minuto, ma un’occasione per manifestare affetto e amicizia.


Quando nostro figlio è invitato a una festa, ecco che è chiamato a riflettere sui gusti dell’amico per indovinare quale dono potrebbe piacergli. E questo è il primo passo: il pensiero, la riflessione. Poi il pensiero si concretizza con l’acquisto o la preparazione del dono (non sempre è indispensabile comprare) e viene il momento emozionante della consegna. L’amico riceve il pacchetto, lo apre, è felice. E così il bambino sperimenta la soddisfazione e la gioia di donare, di aver fatto contento un amico a cui è affezionato. Insomma, c’è parecchio dietro a un regalo…


Ecco perché non è per nulla necessario che il dono sia costoso. Non facciamoci tentare da quei ragionamenti tipici del mondo adulto (se costa troppo poco non si rischia di fare brutta figura? Cosa penseranno gli altri genitori?); come abbiamo appeba visto, il valore di un regalo non è quello economico. L’attenzione, il pensiero, l’affetto che guidano il bambino – se necessario con l’aiuto di un genitore – nella scelta di un libro per il compagno che ama leggere, di una scatola di pastelli per quello a cui piace disegnare, di un peluche per quello appassionato di animali…


Ci sono famiglie che il regalo da portare all’amico, una volta individuato in base alle preferenze del festeggiato, lo recuperano dal patrimonio dei giocattoli di famiglia. Il bambino sceglie un libro o un pupazzo (naturalmente ben tenuto!), tra i suoi, perché pensa che potrà piacere all’amico.

Se il bambino non conosce i gusti del festeggiato una soluzione sempre valida è regalare un libro. Se chi lo riceve ama leggere lo apprezzerà, in caso contrario… chissà che ricevere un bel libro non lo invogli a sfogliarlo e a scoprire una nuova (arricchente!) passione.


Un’altra soluzione in genere sempre gradita è quella di regalare matite, pastelli, acquerelli, utili a casa come a scuola.


Libri, album da colorare, scatole di colori, sono regali simpatici ed economici5, soprattutto se si approfitta di eventuali offerte e promozioni per fare scorta. Quando nel reparto libri del supermercato o in libreria ci sono delle promozioni, è una buona idea acquistare alcuni titoli, adatti per l’età dei compagni di nostro figlio, da regalare nei mesi successivi. Lo stesso vale per le confezioni di pastelli e pennarelli.

Un carta da regalo personalizzata

Un’idea simpatica ed economica per un pacchetto preparato dal bambino. Ci si procura della carta da pacchi (ci sono i fogli di grandi dimensioni, circa un metro per un metro o più, e i rotoli), si ritaglia la parte che serve per avvolgere il dono, e poi via libera a pennelli, tempere, colori a dita o pennarelli… Il bambino decora la carta con bei disegni e scritte. Poi si fa il pacchetto e lo si chiude con un cordino o un nastrino.

La borsina fai da te

Se il dono viene presentato all’interno di una borsina, il regalo è doppio! In internet si possono trovare numerose videoguide per costruire borse e borsine con stoffe di recupero; io vi segnalo un’idea che non richiede l’uso di ago e filo, quindi adatta ai bambini di ogni età: la borsa realizzata con una vecchia maglietta di cotone. Ecco come si procede: si tagliano via le maniche a livello delle spalle in modo che resti un po’ di stoffa a destra e sinistra del collo della maglietta (ed ecco i due manici della borsa); si taglia via l’orlo della parte inferiore della maglia; si fanno dei tagli verticali (lunghi 3-4 centimetri), uno ogni due centimetri circa, in modo da creare una “frangia”; si annodano le striscioline di stoffa a due a due, prendendo una strisciolina davanti e una dietro, per chiudere il fondo della borsina.

Prima Comunione e Cresima, festa insieme

Le famiglie che crescono i figli nella fede cristiana, tra gli otto e gli undici-dodici anni si trovano a festeggiare i sacramenti dei loro bambini. Per il piccolo è un appuntamento importante, emozionante. Oggi però non è raro che questa tappa, che per i credenti ha un significato profondo, si trasformi in qualcos’altro, vale a dire un’occasione per ricevere regali, talvolta anche molto costosi. Diciamo che per i cristiani il “vero” regalo è accostarsi per la prima volta all’Eucarestia e/o ricevere lo Spirito Santo. Poi, certo, è naturale e bello festeggiare questo evento con parenti e amici. Il bambino può ricevere anche un dono, su questo nessun dubbio. Ma i cristiani (convinti) in genere preferiscono non spostare troppo l’attenzione dal sacramento ai pacchetti. Ecco perché parecchie famiglie hanno proposto ai loro bambini di chiedere a parenti e amici, al posto di un regalo, un piccolo contributo per sostenere una causa solidale. Se vengono coinvolti, i bambini sono orgogliosi di poter aiutare chi è meno fortunato, o di collaborare alla costruzione di una scuola o di un ospedale in un Paese in via di sviluppo.


E veniamo ai festeggiamenti. Come sempre, ogni famiglia sceglie la formula che preferisce per celebrare questi appuntamenti. Noi segnaliamo una soluzione il cui sapore sa di sobrietà e condivisione: organizzare una festa a casa (se le dimensioni e il numero degli invitati lo consentono), in un parco, o in un locale chiesto in affitto alla parrocchia (o a qualche associazione locale). La formula è sempre quella del fai da te, ma in questo caso ogni invitato viene coinvolto e – se ne ha piacere – contribuisce, portando qualcosa per la merenda o il pranzo comunitario. La nonna che è brava con i dolci prepara un paio di crostate di frutta, la zia porta dei panini imbottiti, un’altra zia cucina due torte salate, la cugina che è negata ai fornelli si presenta con un vassoio di pasticcini o una cesta di frutta fresca… Per i singoli invitati non è un impegno eccessivo, ma la somma di tutti i contributi è una tavola imbandita all’insegna dell’amicizia, dell’affetto e della condivisione.

Natale, festa dei desideri che si realizzano

Oggi per molti bambini Natale è una vera e propria abbuffata di doni: pacchi, pacchetti e pacchettini, a volte addirittura decine di regali, che praticamente non lasciano il tempo per gustare il singolo dono. Scartato un pacchetto, si guarda un attimo e via a scartarne altri. Sono i bambini a chiedere tanto? Sono gli adulti che si sono abituati a fare tanti regali? Forse entrambe le cose, fatto sta che il troppo, come sempre, non permette di dare il giusto valore alle cose.


Ci sono bimbi per cui tutti i giorni sono un po’ Natale, perché ogni giorno o quasi, arriva un regalino. Da qui la necessità, per rendere diverso e speciale il giorno di festa, di puntare sulla quantità. Ma così si perdono l’intensità e la magia.


La quantità non è direttamente proporzionale alla soddisfazione. Più pacchetti non si traducono in una gioia maggiore. Anzi.


La cosiddetta “bulimia ludica” porta il bambino ad aver divorato, già all’asilo, quasi tutti i giocattoli possibili e dunque a mostrarsi stanco e inappetente. Si sa, per esempio, da ricerche effettuate, che ogni bambino desidera per Natale quattro giocattoli e ne riceve in media undici.6


E qui occorre fare un passo indietro. La vera magia del pacchetto sotto l’albero si compie quando quel pacchetto è la realizzazione di un desiderio. Quando in quel pacchetto si nasconde il dono che il bambino ha tanto atteso, che realmente voleva, a cui ha pensato a lungo nelle settimane (magari nei mesi?) precedenti. Dipende da noi. Se riusciamo a concedere ai bambini la gioia dell’attesa, anche i doni delle ricorrenze (Natale, compleanni, occasioni particolari) torneranno ad essere molto speciali.

Carnevale: ogni travestimento vale!

Carnevale è la festa del fai da te: pirati, streghe, cavalieri e principesse; con trucchi, stoffe e accessori di riciclo si possono creare dei travestimenti originali a costo zero. In internet si trovano video e tutorial per confezionare tanti costumi diversi. Qui segnaliamo due proposte: quella dei pirati, adatta anche per delle feste di compleanno a tema, e quella (super veloce) del fantasma.

Il pirata


Per travestirsi da pirata occorrono un calzoncino vecchio un po’ strappato, una maglietta a righe (o tinta unita), se vi piace un gilet senza maniche (se non lo avete potete ricavarlo da una vecchia maglietta, tagliando le maniche e ‘aprendola’ sul davanti). Una bella cintura di papà o mamma, messa di traverso (facendola passare su una spalla), una bandana (o un foulard) ed eventuali bracciali o spille, completano il look piratesco. E ora gli accessori.


La benda sugli occhi, si costruisce ritagliando l’ovale con cui coprire l’occhio da un cartoncino nero (o da un cartoncino bianco colorato di nero), sul cartoncino si fanno due forellini per far passare un nastrino con cui legare la benda.


L’uncino7. Servono un appendino per abiti (da cui prenderemo il gancio di metallo), carta stagnola, una bottiglia di plastica, nastro adesivo. La parte in metallo dell’appendino diventa l’uncino vero e proprio, la bottiglia tagliata in modo da conservare la parte con il collo diventa la “protesi” in cui il bambino infila la mano. Sul bordo tagliato della bottiglia si mette del nastro adesivo e, sempre con il nastro adesivo, si fissa l’uncino dentro al collo della bottiglia. Infine si riveste la bottiglia con carta stagnola.

La sciabola. Per costruirla servono cartone spesso (si può ricavare da uno scatolone) e nastro adesivo. Si disegna su un rettangolo di cartone il contorno della sciabola intera (impugnatura e lama) e si ritaglia. La sciabola così ottenuta, che è ancora sottile, si appoggia su un altro rettangolo di cartone, con un pennarello si traccia il contorno e si ritaglia. A seconda dello spessore del cartone usato si possono unire due o tre sagome, utilizzando il nastro adesivo.

Il fantasma

Si tagliano due fori a livello degli occhi su un vecchio lenzuolo bianco che copre il bambino dalla testa ai piedi. Sul davanti, perché non rischi di inciampare, teniamo il lenzuolo un po’ più corto. Volendo si possono tagliare due fessure a livello delle mani.

Voci di mamma e papà

Le bambine più grandi sono nate entrambe in inverno, così la festa con i compagni di scuola e gli amici è organizzata a casa. I giochi che si possono fare in una stanza non troppo grande vanno dal classico attacca la coda all’asino, al gioco di indovinare le parole, ai mimi, alla caccia al tesoro, al gioco “acqua-fuoco” ovvero le indicazioni per trovare un oggetto nascosto. Molto apprezzato anche il twister e, verso la fine della festa, carta e colori per disegnare. Per merenda: dolci, pizzette, tramezzini e torta fatti in casa. La piccola è nata in estate. Per lei festa in giardino, con merenda a buffet e tante cose fresche: insalate di farro, cous cous, macedonia, crescia, torta gelato. Giochi all’aperto, corse e tanto movimento.

Gloria, mamma di Sveva, 8 anni, Siria, 6 anni, Vera, 2 anni



Noi festeggiamo sempre al parco: un parco dove ci sia un tavolo, alla peggio coperta per terra. Fino a quattro anni, ci si mette vicino a scivoli e altalene e via al gioco libero. Al massimo gessi grossi per i disegni a terra o piste di macchinine. Poi per i bambini più grandini, sempre parco: portiamo pallone, frisbee, il bersaglio con gli elastici, i gessi per colorare e per giocare a campana. Giochi intramontabili: nascondino, acchiapparella e bandiera. Ah… e tanti palloncini colorati per giocare a pallavolo (portare almeno due pompette sennò dalla festa si finisce diretti in pneumologia) e le bolle di sapone. Per la torta: la pizza con le candeline oppure una lunga ciabattona di pane tagliata a metà con crema di nocciole.

Alli, mamma di Tomaso, 9 anni, Leonardo, 4 anni, Gregorio, 2 anni



Compleanno in marzo, sfruttiamo i generosi parchi romani (Villa Ada in particolare) per fare la festa con caccia al tesoro. Dal punto di vista dell’organizzazione è un lavorone, però ci divertiamo un sacco, grandi e piccini. In questo modo riesco a invitare anche una settantina di persone. Muffin fatti in casa, tortini dolci e salati, frutta fresca da sbucciare sul posto, succhi di frutta. Per il regalo, abbiamo riflettuto insieme alla nostra bambina, per evitare il rituale di “scarta la carta” che ci mette molto a disagio: un bel regalo dalla famiglia, qualche regalino dagli amici più intimi, agli altri la richiesta di una piccola offerta (5-10 euro) da mettere in una cassetta per il progetto Benin-Una scuola per tutti. A fine festa, contiamo tutti insieme i soldi raccolti e i bambini ne sono entusiasti.

Angela e Alberto, mamma e papà di Simone, 25 anni, Daniele, 24,

Isabel, 20, Gaia, 8 anni



Ho sostituito la classica torta da pasticceria con un rotolo alla crema di nocciole. Lo divorano tutto volentieri, mentre la torta avanzava sempre…

Barbara, mamma di David, 14 anni, Anna, 12, Maria, 7



Cartone e fantasia! Per il compleanno del mio quattrenne, festa a tema pirati! Barca di cartone, cannocchiale con tubo dei rotoli scottex, uncini con collo di bottiglia e appendini, bandierine ricavate da vecchie camicie a righe del papà… e ovviamente caccia al tesoro con sorpresa golosa.

Eleonora, mamma di Matteo, 4 anni, Margherita, 18 mesi



Abito in un quartiere in cui ci sono tanti parchi. Dove il Comune non ha messo panche e tavoli, ci pensano i custodi a fornirli, per cui, alla fine, i parchi sono gettonatissimi. Il parco è la soluzione migliore, secondo me, perché è economico, i bambini sono liberi e i genitori più tranquilli (è più facile tenere d’occhio i figli e rilassarsi). Io faccio parte di un gruppo di mamme che utilizza il parco per le feste anche in inverno, con un thermos di tè caldo e coperte per gli adulti che, stando fermi, potrebbero avere freddo. È bellissimo perché i bambini stanno all’aria aperta e noi possiamo stare insieme in santa pace.

Enrica, mamma di Giovanni, 7 anni



Il primo compleanno di Gioele lo ricordiamo saporito, divertente: biscotti alla cannella, alle mandorle, al cioccolato, con lo zucchero, crema di nocciole allo zenzero spalmata su pane, pane e pomodoro con olio e origano, finocchietti, insalata di riso, torta al cioccolato e al melograno, una seconda alle mele. Si è bevuto acqua, succhi d’uva e di altra frutta, tisane equosolidali, vino. A colorare la festa ci hanno pensato delle barchette, fatte a mano con carta da brutta copia, dipinte con pigmenti naturali, attaccate tra loro con del filo. Chitarra (del nonno e dello zio) e voce (mia e degli invitati) hanno accompagnato piacevoli girotondi.

Stefania, mamma di Gioele, 2 anni, in dolce attesa del secondo bimbo



Trucca bimbi fai da te seguendo i tutorial su internet e le istruzioni sulla scatola dei colori, spade fatte con i palloncini, palloni, pistole ad acqua se fa caldo, colori e grandi fogli, casette di cartone (al supermercato Lidl ne hanno spesso di cartone bianco) da colorare, bolle di sapone. Per il cibo: pizzette bianche e pane con la crema di nocciole sono le soluzioni più apprezzate.

Ilaria, mamma di Filippo, 5 anni



I compleanni più belli sono quelli in campagna, giochi liberi con pentolini per fare pozioni e dolci con la terra, si gioca con cani, gatti e galline. Niente regali ma ognuno porta qualcosa da mangiare. Il pezzo forte della festa è la pignatta, con farina e acqua.

Barbara, mamma di Arianna, 3 anni

Noi di solito festeggiamo al parco vicino a casa. L’ultima festa era a tema calcio con tovaglie verdi su cui ho dipinto con la tempera bianca un campo di calcio e palloni di cartoncino per decorare i panini. La torta era fatta in casa con campo di calcio, porte e giocatori. Come giochi: pignatta a forma di pallone, gessetti colorati, spaghetti da infilare in una bottiglia con la bocca, porte da calcio gonfiabili. Per gli invitati, delle sagome di giocatori da colorare e con cui giocare infilando due dita nella sagoma che diventano gambe.

Floriana, mamma di Lorenzo, 5 anni

Baule dei travestimenti e caccia al tesoro con tanto di mappa bruciacchiata per le feste invernali. Piscina con acqua colorata (con colorante alimentare) e pittura a dita su grandi fogli in estate. Anche la gara di barchette costruite con materiali di recupero va forte. Per merenda spiedini di frutta, in inverno da intingere nel cioccolato fuso.

Mara, mamma di Davide, 4 anni, Sara, 2 anni

I più sfortunati sono quelli che nascono quando fa freddo: io purtroppo ho sempre dovuto organizzare al chiuso, in ludoteca o in oratorio, perché casa mia non è grande. Torta fatta da me, pane e crema di nocciole, e salame di cioccolato a forma di numero preparato col festeggiato. Decorazioni fai da te, mascherine di carta con i personaggi preferiti, spada fatte con i palloncini, un pallone e libertà!

Azzurra, mamma di Gianluca, 8 anni, Bianca, 2 anni

Chiara è nata in estate e ha sempre festeggiato al parco vicino a casa, Simone è nato in marzo e a causa del tempo incerto abbiamo festeggiato a casa con dodici bambini. Siamo sopravvissuti noi e la casa! Torta allo yogurt rigorosamente casalinga, pane e marmellata e pane e crema spalmabile per tutti, focaccia fatta in casa e da bere succo di frutta e acqua. Niente animazione, tanto i bambini si sanno divertire benissimo da soli. Qualche palloncino e candeline a forma di macchinine, passione di entrambi i bimbi…

Giulia, mamma di Chiara, 4 anni, Simone, 2 anni, Michele, 7 mesi

La festa di compleanno di Chiara è organizzata sempre al parco con un picnic. Ormai è diventata un’usanza per tutti gli amici perché ci permette di rincontrarci dopo la pausa estiva. Caccia al tesoro, costruzione di una casetta fatta di cartoni e poi colorata e decorata dai bambini, costruzione da parte dei bambini di piccoli oggetti a tema con la festa… Ad esempio un anno abbiamo fatto la festa dei pirati e hanno costruito spade di cartone, bende e cinture con carta crespa colorata. Un altro anno abbiamo fatto una serie di giochi (come tiro al bersaglio con bottiglie piene di riso e cereali, la staffetta con un cucchiaio in bocca e sul cucchiaio una pallina da tenere in equilibrio, ecc.) e per ogni prova superata ottenevano una penna da attaccare a un copricapo indiano. Per la festa dei sette anni (piccole bimbe crescono!) corde per arrampicarsi sugli alberi, giochi per imparare a lavorare in gruppo, e ho pensato al rito Montessori del compleanno. Il rito Montessori fa parte della concezione generale della sua educazione cosmica, ovvero del fatto che siamo parte del tutto e che ciascuno di noi come individuo unico e irripetibile è un dono per se stesso e per gli altri. Il rito consiste in questo: si crea un sole i cui raggi rappresentano i mesi dell’anno e il bambino lo percorre tante volte quanti sono gli anni che compie, con in mano un mappamondo, e a ogni giro si accende una candela. Nel frattempo si raccontano agli altri le tappe più significative di ogni anno mostrando foto e ricordi raccolti in un album o in una scatola dei ricordi. Questo rituale mi piace moltissimo perché rimette al centro il vero significato dei festeggiamenti ovvero ricordarci di quanto siamo tutti collegati e indispensabili gli uni agli altri e belli nella nostra unicità e diversità!

Irene, mamma di Chiara, 7 anni

Aurora tra qualche giorno compirà quattro anni e sto preparando degli animaletti con i rotoli della carta igienica, da far dipingere a lei e agli amichetti che verranno a festeggiare.

Valeria, mamma di Aurora, 4 anni

Noi per il compleanno di Stefano, che cade in inverno, affittiamo la sala della parrocchia e portiamo panini fatti in casa e la torta di compleanno. Per Leonardo, che è nato in aprile, faremo festa su un prato, con plaid per sedersi e giochi in libertà.

Giulia, mamma di Stefano, 5 anni, Leonardo, 3 mesi

Sono la mamma di un bimbo poliallergico. Io non ho mai amato granché le feste di compleanno per bambini organizzate nelle ludoteche, ai gonfiabili o con gli animatori… Ultimamente poi, tali feste sono diventate un dramma per mio figlio, a causa della sua dieta di privazione e della conseguente frustrazione per non poter assaggiare la torta e gli altri cibi presenti in tali occasioni. E così, per il suo ultimo compleanno, ho pensato a una soluzione che non fosse incentrata sul cibo ma sul “fare insieme”! Ne sono nate due festicciole: una alla scuola dell’infanzia, con una caccia al tesoro semplicissima organizzata da me e condotta dall’insegnante, e un tesoro low cost per i bambini, e una con parenti e amici stretti, consistente in una gita in fattoria con passeggiata nel bosco per raccoglierne i suoi tesori (foglie, legnetti ecc.).

Laura, mamma di Alessandro, 6 anni, Giulia, 4 anni

Inviti fai da te su carta colorata e disegni gratuiti scaricati da internet e distribuiti ai bimbi del nido, torta Pan di Spagna con cioccolato e decorazioni con i Togo. In giardino abbiamo messo monopattino, palloni, una piccola tenda dove i bimbi si nascondevano e infine abbiamo utilizzato una piscina e ci abbiamo messo delle palline. I bambini si sono divertiti tantissimo!

Francesca, mamma di Claudio, 3 anni

Per il terzo compleanno abbiamo organizzato una festa nel giardino dei nonni. A disposizione sabbiera e piscina gonfiabile (avevo avvisato le mamme di portare costumino e asciugamano per i bimbi). Ho preparato delle bacinelle con acqua e detersivo per i piatti e cannucce per fare le bolle di schiuma. Per la merenda solo dolci fatti in casa (torta con la frutta, torta alle mandorle, salame al cioccolato), pizzette di sfoglia e paninetti al latte con cotto o salame. E poi due grandi ciotole con anguria e melone tagliati a cubetti. Da bere acqua e succhi di frutta (100% frutta). Volutamente niente snack, né bibite.

Alessandra, mamma di Diego, 3 anni

Per il terzo compleanno di Mario abbiamo realizzato a casa nostra il materiale per festeggiarlo in modo montessoriano: abbiamo comprato il mappamondo, ritagliato il sole (ogni raggio corrisponde a un mese dell’anno), acceso le candele e realizzato l’album gigante con le foto dei suoi primi anni di vita. I bambini sono rimasti molto contenti di conoscere meglio il loro amichetto guardando le foto di quando era piccolo. È stato molto coinvolgente.

Alessia, mamma di Mario, 3 anni

Sono una mamma sempre di corsa, e tra lavoro a tempo pieno e famiglia numerosa non ho davvero il tempo per organizzare giochi e intrattenimenti. Così le nostre sono feste di compleanno autogestite dai bambini: io lascio a loro disposizione il salotto e la camera dei bambini e loro… giocano! Giocano tra loro, inventando avventure e usando i giocattoli di casa. Quando è il momento della torta arrivano tutti di corsa: si canta la canzoncina degli auguri, si mangia il dolce, si fa merenda. E poi via di nuovo a giocare. Quando si avvicina l’orario in cui i genitori arrivano a prendere i bambini, li invito a riordinare tutti insieme. Di solito lo vivono come un gioco e così la casa comincia a riprendere forma umana.

Daria, mamma di Elena, 9 anni, Chiara, 6 anni, Enrico, un anno

I miei bimbi sono per metà brasiliani e in Brasile è usanza dare un tema ad ogni compleanno. Noi ne abbiamo fatto la più grande risorsa delle nostre feste, rigorosamente casalinghe: i temi sono diventati vestiti in maschera fatti in casa, lavoretti da fare alla festa, giochi e pensierini-ricordo.

Ad esempio, per il secondo compleanno di Sirio, a tema “ritmo!”, abbiamo costruito tanti tamburi da dare ai bambini come ricordo, con latte di pomodoro da 5 chili. Abbiamo chiesto alle pizzerie di non buttarle via e ogni sera andavamo a ritirarne un po’, poi abbiamo rivestito i barattoli con la carta da pacchi (per personalizzarli durante la festa), coperto i bordi potenzialmente taglienti con del nastro isolante e attaccato un cordoncino per appenderli al collo. Infine, abbiamo ricavato le bacchette di legno da un vecchio manico di scopa. Inutile dire che i bambini si sono divertiti tantissimo e che “Tanti auguri a te” è stato cantato a ritmo da una banda di percussionisti scatenati!

Per il primo compleanno di Aynarah la festa era a tema “acqua” e abbiamo chiesto agli invitati di vestirsi in modo da ricordare i mari, i fiumi o la pioggia. La torta con un po’ di colorante è diventata un mare, e due sirene in pasta di mandorle auguravano la buona sorte. Al suo terzo compleanno il tema era una storia che lei aveva inventato su un serpente carino che portava i bambini alle cicogne: i vecchi calzini di Aynarah e dei cuginetti sono diventati marionette variopinte con i capelli di lana e simpatici occhi tondi fatti con la cartapesta appallottolata con il vinavil. Un successo di proporzioni immense all’insegna del riciclo.

Quest’anno Aynarah ha scelto Ernest e Celestine, un libro meraviglioso di Daniel Pennac: ho stampato su cartoncino e ritagliato tante mascherine da topo e da orso in bianco e nero da colorare (quasi nessuna spesa, gran divertimento per i bimbi), costruito un atelier di quadri da vero pittore (carta da pacchi incorniciata da cartone grezzo) e fatto un angolino per costruire strumenti musicali come Ernest (bicchieri di plastica, tappi di cartoncino, riso colorato con i coloranti alimentari e nastro adesivo colorato per particolarissime maracas).

A ogni festa le merende sono preparate in casa: strudel e torte salate vegan-friendly (abbiamo diversi amici vegani), dolci tradizionali con frutta e creme (spesso vegetali per evitare intolleranze al latte), panini con bresaola e salmone (in modo da dare scelta anche ai bimbi musulmani), riso dolce per i celiaci (e anche per gli altri perché è buonissimo!).

Veronica, mamma di Aynarah, 6 anni, Sirio, 4 anni

“Compleanno senza crudeltà? Sì, grazie!” Da diversi anni ormai questo è il nostro motto per le feste di compleanno, da quando in famiglia abbiamo scelto di adottare il menu vegano per motivi etici, salutistici e per evitare di sovraccaricare l’inquinamento del pianeta!

Per gli stuzzichini, oltre ai classici popcorn, prepariamo (o prendiamo dal panettiere) una teglia di pizza con pomodoro e origano (tagliata a quadretti), mandorle e pistacchi, mini panini con marmellata, frutta di stagione (tipo anguria tagliata a fettine triangolari oppure uva, mirtilli, fragole o lamponi del nostro orto).

I nostri dolci preferiti sono: salame al cioccolato, torta di grano saraceno o al cacao, rose del deserto, crepes (qui trovate tutte le ricette http://sondrioveg.blogspot.it). Gli invitati apprezzano e nessuno ha mai chiesto cosa ci sia, ad esempio, al posto delle uova o dello zucchero bianco… tutti mangiano e si divertono festeggiando insieme. Per dissetarci acqua e té freddo preparato in casa (aromatizzato con menta o pesche lasciate in ammollo e in frigo dalla sera prima).

Francesca, mamma di Valentina, 11 anni

Una possibilità carina ed economicissima, adatta dall’anno in su, è fare le formine con la parte interna delle fette di pane e metterci sopra olio e sale, o in versione dolce, la marmellata. Per bambini dai due anni circa, un’altra possibilità è fare dei quadrotti di pasta sfoglia al miele millefiori: si stende la pasta sfoglia rettangolare, si cosparge di uno strato di miele, si tagliano delle striscioline e poi dei dadini, si inforna a 180º e in 15 minuti sono pronti.

Vania, mamma di Michelle, 18 mesi

Per il compleanno degli amici i miei bambini cercano tra i loro giochi un gioco da donare al festeggiato, lo impacchettano per bene e sono felicissimi di donarlo… Ed è sempre il regalo perfetto per il festeggiato! Così imparano a donare, a staccarsi dal materiale, dal “mio”, condividendo con amore e a costo zero!

Diana, mamma di Lucrezia Serena, 8 anni, Leonardo Felice, 5 anni

Siamo una famiglia di sei figli e anche mio marito ha cinque fratelli! Ovviamente ha regnato la sobrietà su tutta la nostra infanzia e adolescenza. Abbiamo sempre festeggiato i nostri compleanni a casa o, nella bella stagione, nelle meravigliose ville di Roma. Ognuno portava qualcosa, così la spesa non gravava su una sola famiglia, altrimenti sarebbe stato impossibile! Il regalo del festeggiato, come tutti gli altri regali per sacramenti, matrimoni e lauree, si fa insieme: ognuno mette quello che può (se io posso mettere dieci metto dieci, chi può mette cinque, chi può venti oppure niente!) e con quel budget si compra qualcosina. Doni semplici, se penso ai regali costosissimi e spropositati che oggi ricevono i ragazzi (siamo catechisti e a maggio i nostri ragazzi per la loro Prima Comunione hanno ricevuto davvero troppo, nonostante l’invito alla sobrietà fatto ai genitori). Insomma si fa tutto insieme secondo le possibilità di ciascuno.

I giochi per animare la festa li preparavano i miei genitori. C’era quello della mela appesa a un filo: chi riusciva a mordere la mela, che ovviamente rotolava di continuo, vinceva il premio. Un classico immancabile! Poi all’aperto corse con i sacchi, caccia al tesoro, ruba-bandiera. Ci siamo divertiti come matti da piccoli perché praticamente ogni mese si festeggiava qualcuno di noi… per non parlare dei cugini!

Torte sempre fatte in casa, macedonia, spiedini di frutta ricoperti di cioccolato, spremute di arancia… Le idee non sono mancate e neppure la gioia!

Daniela ed Emanuele, mamma e papà di Micol, un anno

Bebè a costo zero crescono
Bebè a costo zero crescono
Giorgia Cozza
Meno oggetti e più affetti per crescere felici dalla prima infanzia alle soglie dell’adolescenza.Una guida al consumo critico, con consigli pratici per crescere bambini sereni, imparando a distinguere tra vere esigenze e bisogni indotti dal consumismo. Per un figlio, solo il meglio. Ma cos’è il meglio per un bambino?Giorgia Cozza risponde alla domanda che era stata il punto di partenza di Bebè a costo zero, la guida al consumo critico per futuri e neogenitori.Ora, in Bebè a costo zero crescono l’attenzione si sposta sui bambini più grandi, a partire dai 2 anni di età, fino alle soglie dell’adolescenza, perché se accogliere un bimbo a costo pressoché zero è possibile, è possibile anche crescerlo serenamente senza affrontare continue spese. L’ebook di questo libro è certificato dalla Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA) come accessibili da parte di persone cieche e ipovedenti. Conosci l’autore Giorgia Cozza è una mamma-giornalista, specializzata nel settore materno-infantile, autrice di libri per bambini e numerosi manuali per genitori, divenuti un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero.È stata relatrice in numerosi congressi per genitori e operatori del settore e ospite di trasmissioni televisive per rispondere a quesiti legati all’accudimento dei bimbi e a uno stile genitoriale ecocompatibile.