Il bambino che desidera qualcosa fa lo sforzo di esprimersi e cercare di trovare la via per ottenere ciò che vuole. Il desiderio è una tensione che lo spinge in avanti e lo obbliga a superarsi, a dare il meglio di sé. Ma quando i suoi desideri vengono sistematicamente anticipati dagli adulti, egli non deve fare alcuno sforzo.25
Già, oggi il rischio è di non avere più spazio per i desideri. I nostri bambini ricevono talmente tanto e talmente presto che diventa difficile per loro trovare qualcosa da sognare. Quando, per farli felici, gli adulti anticipano ogni desiderio dei bambini, fanno loro un torto enorme. Che vita è quella in cui non si ha più nulla da desiderare?
Spesso il valore di un bene (o di un “posto”, di un “titolo”, di un successo) sta più nel cammino fatto per conquistarlo che nella sua fruizione. L’avere molto con facilità o troppo presto può lasciare un senso di vuoto e favorire la noia.26
Certo, per lasciare ai bambini il tempo di desiderare e la gioia della conquista e dell’attesa, i genitori sono chiamati a dire alcuni “no”. E dire “no” ai propri bimbi non è piacevole. Però i bambini, che sono intelligenti, sono perfettamente in grado di capire che non si può avere – sempre e/o subito – tutto quello che piace o che si desidera. A volte il desiderio è proprio irrealizzabile. E allora, forse, si può trovare un’altra soluzione, qualcosa che piaccia comunque e sia raggiungibile. Più spesso il desiderio non può essere realizzato in un tempo breve. E qui scatta il tempo prezioso dell’attesa. Che ne diresti di chiederlo come regalo di Natale? Oppure: potremmo regalartelo per il compleanno… il conto alla rovescia ha inizio. E il bambino ha sempre un pensiero felice, lì pronto, da recuperare al bisogno per sentirsi contento, per sognare un poco.
La giornalista Nessia Laniado ha scritto:
Se concediamo tutto rischiamo di annullare i loro tentativi per raggiungere una meta, superando gli ostacoli che inevitabilmente incontreranno sulla loro strada. Per questo è importante inculcare nei bambini ogni giorno il senso della conquista. Non sminuendo il valore dell’oggetto desiderato, ma ragionando con loro del perché sia bene rimandare o rinunciare all’acquisto.27
Già, perché a volte, realizzare un desiderio semplicemente non si può. Ma è normale, e fa parte della vita. Accade nell’infanzia e accade, forse più spesso, nella vita adulta; e questo non è necessariamente un male. Infatti, quando nel cuore si affaccia un nuovo desiderio e questa volta si realizza… la gioia è ancor più grande, proprio perché si nutre della consapevolezza che si tratta di un traguardo per nulla scontato.
Se gliene diamo la possibilità, i bambini più grandicelli potranno sperimentare anche la soddisfazione della conquista, impegnandosi per raggiungere i loro obiettivi. Il pediatra Tommaso Montini scrive:
Non tutto è dovuto, e non tutto si può avere senza sforzo e sacrificio. Troppo spesso i nostri figli hanno troppi soldi, telefonino, motorino, vestiti griffati all’ultima moda. Non gli vogliamo far mancare niente e, riempiendoli di cose, facciamo mancare loro la percezione del loro valore. Tutto quello che si ha troppo facilmente, soddisfa solo per un attimo e fa venire subito la voglia di qualche altra cosa in una spirale perversa.
Non abbiate paura di far sentire che non sempre ci sono le possibilità e non temete di far desiderare a lungo qualcosa. Bisogna imparare a guadagnarsi con la fatica dell’impegno, anche piccolo, qualcosa che si desidera. Fatevi dunque aiutare in casa, fate fare loro la spesa, fateli studiare, responsabilizzateli verso i fratelli più piccoli.28
Lasciamo ai nostri bambini la possibilità di desiderare. È un loro diritto. Poi diamo loro la possibilità di aspettare. Devono poter conoscere il tempo magico dell’attesa che fa crescere il desiderio stesso. Da ultimo, che possano anche darsi da fare per realizzare i loro sogni. Perché la soddisfazione e l’orgoglio di un traguardo conquistato aiutano i bambini a crescere più sicuri di sé e più fiduciosi nelle proprie capacità di riuscita.