APPENDICE

Giochi fai da te

Le istruzioni per i giochi fai da te di questa sezione sono state preparate da un bel gruppo di mamme che li hanno sperimentati con i loro bambini. Sono giochi semplici, adatti a bimbi di ogni età e realizzati con materiali di riciclo e oggetti di uso domestico, a costo zero!


Le bottigliette sonore

Occorrente: bottigliette in plastica trasparenti (da 100 ml circa), bottoni, sassolini, campanellini, chicchi di riso, legumi secchi.


Gioco adatto a partire dai 3 mesi circa. Le bottiglie devono essere lavate e asciugate bene prima di inserire il materiale (bottoni, sassolini, riso, ecc.). Il materiale da inserire non deve essere troppo abbondante, altrimenti le bottiglie risultano troppo pesanti da tenere in mano. Chiudere molto bene il tappo (eventualmente si può usare della colla, stando però attenti che non fuoriesca).


Le bottiglie sono trasparenti per dare modo al bambino di capire da dove proviene e che cosa produce il rumore all’interno della bottiglia. Diversificando il materiale si possono ottenere risultati sonori molto diversi e sorprendenti. Un modo davvero a costo zero per avere tanti sonagli uno diverso dall’altro.


Per i bambini più grandi si può introdurre dell’acqua colorata (con colori alimentari o tempere) riempiendo la bottiglietta a metà. Oltre all’acqua possono essere inseriti, ad esempio se il colore è blu, delle piccole conchiglie e della sabbia oppure dei glitter per rendere il piccolo acquario ancora più interessante.

Silvia, mamma di Lorenzo, 7 anni, Caterina, 2 anni



Il cestino dei borsellini

Occorrente: borsellini con vari tipi di aperture (a strappo, con cerniere, con bottoncini, o a portafoglio), cartoncini colorati, figure di animali o veicoli.

Per bambini dai 12 mesi circa. Si mettono in un cestino diversi tipi di borsellini. All’interno di ogni borsellino, nelle varie taschine si possono inserire dei piccoli cartoncini (preferibilmente rivestiti perché non si bagnino se il bambino li mette in bocca) con incollate sopra figure di animali, veicoli, piccole foto dei familiari. Giocando con il cestino dei borsellini, il bambino si diverte ed esercita la presa a pinza.

Silvia, mamma di Lorenzo, 7 anni, Caterina, 2 anni



Il libro sensoriale

Occorrente: cartoncino recuperato dalle scatole della pasta, carta forno, carta per affettati (quella bianca plastificata dove si mette il prosciutto a fette), scampolo di pile, scampoli di jeans (va bene la stoffa avanzata facendo l’orlo), scampolo di lino, tulle di una bomboniera, feltro e pannolenci, scampolo di una tovaglia plastificata, un pezzetto di multibolle. Stoffe e fogli dovrebbero essere di colori e fantasie diversi per stimolare anche la vista! Se il bimbo ha più di un anno si può aggiungere un quadrato di carta vetrata.


Questo gioco, che ho trovato in un sito con vari giochi montessoriani, è adatto dai 7-8 mesi circa. Si tagliano cartoncini e scampoli di stoffa della stessa misura (le dimensioni per un libretto sono 10x10 cm (ma si può fare anche un libro più grande e/o rettangolare). Per tagliare la stoffa conviene usare le forbici a zig-zag perché non si sfilacci. Si fora in un angolo ogni quadrato di carta/cartoncino/stoffa con una forbice o con un punteruolo, si infila nei fori un cordino di stoffa, un nastro o un elastico e si fa un nodo in modo da tenere insieme le “pagine” del libro sensoriale (non troppo stretto, in modo da poterle voltare agevolmente).

Gessica, mamma di Edoardo, 13 mesi



Il bruco a costo zero

Occorrente: uno spago, una decina di tappi di bottiglia (meglio se di diversi colori), un tappo più grande (di un vasetto di sugo o di marmellata), una carta colorata (o riciclata), delle striscioline di carta o di carta plasticata.


Questo è un gioco indicato dai 12 mesi circa che ho imparato a un laboratorio di Legambiente. Si fa un foro in ogni tappo, possibilmente al centro, usando un chiodo e un martello (o un trapano). Si prende lo spago e si fa un nodo a un’estremità. Insieme al bimbo si infilano i tappi nello spago, tutti girati nello stesso modo (la parte concava verso il nodo).


Una volta completato il corpo del bruco, si ritaglia un cartoncino della stessa dimensione del tappo più grande (quello del sugo) che sarà la testa. Si possono disegnare gli occhi e la bocca o quello che si vuole. Si attacca il cartoncino al tappo grande e si annoda l’altra estremità dello spago (quella davanti alla testa del bruco). Alla parte finale della coda possono essere legate delle striscioline di carta colorate (si annodano allo spago). Il bruco è pronto! Se si lascia uno po’ di spago sul davanti, il bambino può anche trascinarlo.

Erica, mamma di Jasna, 21 mesi



La lavatrice di cartone

Occorrente: uno scatolone vuoto, pennarelli.

Dai 12 mesi. Realizzare una lavatrice fai da te è davvero semplicissimo e veloce! Si prende lo scatolone e lo si chiude bene; aiutandosi con un piatto (per la forma) si intaglia l’oblò, si disegnano dei pomelli con un pennarello.

Veronica, mamma di Matteo, 2 anni



Il memory con i tappi

Occorrente: tappi di bottiglie, pennarelli.

Dai 2 anni circa. All’interno di ogni tappo si disegna un simbolo, creando così delle coppie di tappi con lo stesso simbolo. Oppure sempre all’interno del tappo si incollano un cartoncino colorato o un’immagine (creando delle coppie di tappi con lo stesso colore/immagine).

Valeria, mamma di Aurora, 4 anni



Bastoncini-animaletto

Occorrente: bastoncini del ghiacciolo o cannucce, cartoncino, scotch.

Dai 2-3 anni. Disegnando e ritagliando il cartoncino, si creano delle piccole sagome di animali, cani, gatti, ma anche squali, pesci, polpi. Si attaccano le sagome ai bastoncini del ghiacciolo (o in alternativa alle cannucce). Si gioca con le ombre proiettate dalle sagome (più schematiche e semplici sono le figure e migliore è la resa), e/o si inventano delle piccole storie.

Lina, mamma di Alice, 22 mesi



Il carrello della spesa

Occorrente e procedimento per la spesa: sacchetto di farina 00 da mezzo chilo, vuoto riempito con stracci recuperati e chiuso con colla liquida; confezioni di latte di riso e latte di avena (con la possibilità di svitare e riavvitare il tappo, se il bimbo ha più di 3 anni); piccolo cestino di mollette per il bucato preso al mercato con una quindicina di mollette; confezione di ravioli al radicchio, aperta con attenzione e riempita di ravioli realizzati con il cartoncino (si stampano da internet alcune pagine di ravioli rossastri, si incollano su entrambi i lati del cartoncino e si ritagliano), i ravioli si possono tirare fuori e rimettere nella confezione per giocare con le pentole; sacchetto di lievito per dolci vuoto, riempito con stracci recuperati e chiuso con colla liquida; sacchetto di piselli surgelati, vuotato, lavato e riempito con argilla espansa (quella che si mette nei vasi) e richiuso (toccando il sacchetto sembrano piselli veri); confezione di uova riempita con uova di legno (noi le abbiamo trovate presso un’associazione che aiuta i bimbi disabili ma si possono mettere quelli della calza o farli in cartapesta); limoni di legno o realizzati con la carta pesta, inseriti in un sacchetto biodegradabile (di quelli che sono disponibili al reparto ortofrutta dei negozi biologici per l’acquisto di frutta e verdura sfuse); confezione di riso vuota, con le finestrelle, in cui abbiamo incollato internamente delle immagini di chicchi di riso stampate da internet; formine per dolci, recuperate in casa, che si possono utilizzare anche per giocare con il didò fatto in casa o per fare dei dolci; confezione vuota di gorgonzola, immagine del gorgonzola inserita e pellicola richiusa; confezione vuota di prugne essiccate, riempita di tappi blu; confezione vuota di detergente, con possibilità di aprire e chiudere il coperchio; confezione di biglietti di auguri vuota riempita con bigliettini vari (noi abbiamo usato quelli avanzati dal guest book del matrimonio).


Il carrello lo abbiamo realizzato in legno, acquistando il legno in un negozio di bricolage.


Gioco indicato dai 18-24 mesi circa. Per la spesa da mettere nel carrello abbiamo scelto oggetti di materiali, dimensioni e peso diversi, nonché riproduzioni il più possibile vicine alla realtà, con possibilità di interagire con i vari elementi, utilizzandoli anche per altri giochi a seconda della fantasia e dell’età del bambino.

Chiara e Andrea, mamma e papà di Alessio, 9 mesi



Twister

Occorrente: una vecchia tovaglia di plastica (di quelle che si usano per proteggere i tavoli, meglio se trasparente ma va bene anche colorata), qualche cartoncino colorato, un rettangolo di cartone (ritagliato da uno scatolone), un ferma-campione, forbici, nastro adesivo e… allegria!


Questo gioco secondo me è utile per imparare i colori e per allenarsi a riconoscere la destra e la sinistra. Si ritagliano dei grossi tondi sui cartoncini colorati e si attaccano sulla tovaglia con del nastro adesivo. Il rettangolo di cartone diventa l’indicatore di Twister, ci si disegnano dei piccoli tondi colorati (i colori corrispondono ai tondi sulla tovaglia), si divide il rettangolo in quattro aree che corrispondono a mano destra, piede destro, mano sinistra, piede sinistro, si applica al centro una freccia (sempre di cartoncino) fissandola con il ferma-campione in modo che possa girare.

Valentina, mamma di Matilde, 7 anni



La piscina delle Barbie

Occorrente: uno scatolone, fogli di giornale, due vaschette riciclate (di alluminio e/o plastica, quelle per gli alimenti) di dimensioni diverse.


Si prende lo scatolone vuoto, si riveste con fogli di giornale incollati. Si fanno due buchi nei quali inserire le due vaschette. La vaschetta più grande di alluminio (che avevo usato per il tiramisù) è diventata la piscina dei grandi, quella meno profonda è diventata la piscina dei piccoli. Matilde ha colorato tutta la base intorno alle piscine con la tempera verde (che è diventata il prato) e ha aggiunto disegni di fiori e sassolini per completare l’opera. In estate si mette un po’ d’acqua nelle vaschette e la piscina è pronta! La parte interna dello scatolone, è diventata il garage per l’auto della Barbie.

Valentina, mamma di Matilde, 7 anni



La pista per le macchinine

Occorrente: un foglio grande di carta da pacchi (viene venduto a rotoli o in rettangoli), oppure un rettangolo di cartone spesso o il retro di una tovaglia plastificata, pennarelli, qualche striscia di cartone spesso.


Si stende il foglio di carta da pacchi sul pavimento e si disegna il tracciato della pista come si vuole, con rettilinei e curve. Sul lato esterno delle curve si applica con del nastro adesivo una piccola barriera di cartone (realizzata con una striscia di cartone spesso). Se si vuole si possono realizzare, sempre con il cartone spesso, dei piccoli dossi e/o delle gallerie da sistemare in qualche punto del tracciato. Con i pennarelli si decora la zona intorno alla pista, disegnando prato e fiori (o altro a piacere del bambino). Si possono aggiungere (disegnandoli o ritagliando delle immagini da dépliant) anche un benzinaio, un gommista, l’officina del meccanico).


Il cartellone dell’autunno

Occorrente: un foglio o un cartoncino bianco piuttosto grande, pigne, foglie secche di forme e colori diversi, rametti, colla.


Si fa una bella passeggiata nel parco (o, potendo, nel bosco), si raccolgono da terra foglie secche di colori e forme diverse, sassolini piccoli, rametti, pigne, ricci di castagna. Si portano a casa tutti questi tesori in una borsa. A casa si dispongono sul cartellone e si incollano. Poi si decorano le parti libere del foglio con disegni o scritte. La variante primaverile prevede che si raccolgano petali di colori e forme diverse. La variante estiva, per chi va al mare, si può realizzare con sabbia, alghe, e conchiglie.

Ester, mamma di Giulia, 5 anni



Tris con i tappi

Occorrente: un cartoncino quadrato, 10 tappi.


Sul cartoncino quadrato si tracciano due linee verticali e due linee orizzontali in modo da creare nove caselle. Questa è la base di gioco. Ogni giocatore ha cinque tappi e li personalizza incollandoci sopra un cartoncino colorato o disegnando un simbolo a sua scelta. Pronti i tappi, si inizia la partita! Vince chi riesce per primo a mettere in fila (orizzontale, verticale o diagonale) tre tappi.

Claudia, mamma di Giacomo, 7 anni, Lara, 2 anni



Animali di sasso

Occorrente: sassi piatti, tempere e pennello.


Si raccolgono sassi di varie dimensioni, di forma tonda, e soprattutto che siano piuttosto piatti e lisci. Si decide in quale animale trasformare il sasso e lo si dipinge di conseguenza: tempera verde per la ranocchia, tempera rossa per la coccinella, tempera gialla e nera per l’ape, colori di fantasia per il pesce. Con la tempera nera (o con un pennarello nero a punta grossa) si aggiungono i dettagli: gli occhi, i puntini sul corpo della coccinella, il contorno delle pinne per il pesciolino.

Emma, mamma di Ludovica, 4 anni



Animali di cartone

Occorrente: rotoli di cartone della carta igienica, tempere, cartoncino, nastrino o cordino.


Ogni rotolo diventa un animale diverso. Per realizzare un gatto si dipinge con la tempera (marrone, rossa, bianca, nera, grigia) tutto il rotolo. Si disegnano con il pennarello gli occhi, il naso e la bocca. Si disegnano le orecchie sul foglio di cartoncino, si ritagliano e si incollano alla parte superiore del rotolo. Con un nastrino o un cordino, incollato alla parte bassa, si fa la coda. Se avete del filo di nylon potete preparare i baffi del gatto e incollarli sotto al naso. Con lo stesso procedimento si possono preparare coniglietti, cagnolini, pecorelle (per le orecchie e la coda si usa l’ovatta) e altri animali a piacere.

Francesca, mamma di Luca, 3 anni



Coniglio di stoffa

Occorrente: calze spaiate, bottoni colorati, filo, ovatta oppure avanzi di stoffa.

Sulla punta del calzino, che diventerà la testa del coniglio, si fa un taglio in verticale, lungo 5 o 6 centimetri. Si ricuciono le due strisce di stoffa separatamente in modo da creare le due orecchie del coniglio. Si imbottisce il calzino con ovatta, oppure con avanzi di stoffe/calze di nylon bucate e poi si chiude in basso. Si cuciono due bottoni che diventano gli occhi, per il nasino si può usare un bottoncino di colore diverso o un tondino di stoffa, la bocca si può realizzare ricamandola con del filo rosso.


Il gioco dei numeri

Occorrente: 10 rotoli in cartone della carta igienica, 45 stuzzicadenti di quelli lunghi per fare gli spiedini (si possono usare anche cannucce o rametti sottili).

Questo è un gioco di ispirazione montessoriana. Si mettono in fila i dieci rotoli in cartone, eventualmente incollandoli su un cartoncino rigido che fa da base. Su ogni rotolo si scrive un numero da 1 a 10, con un pennarello colorato (o si incolla un cartoncino colorato con scritto il numero). Il gioco consiste nell’inserire in ogni rotolo il numero di stuzzicadenti/bastoncini indicato: quindi un bastoncino nel rotolo con scritto 1, due bastoncini nel rotolo con scritto 2, e così via. Una bella idea per prendere confidenza con i numeri!


Volendo, si possono dipingere con le tempere sia i rotoli in cartone (prima di scrivere il numero), sia gli stuzzicadenti.

Bebè a costo zero crescono
Bebè a costo zero crescono
Giorgia Cozza
Meno oggetti e più affetti per crescere felici dalla prima infanzia alle soglie dell’adolescenza.Una guida al consumo critico, con consigli pratici per crescere bambini sereni, imparando a distinguere tra vere esigenze e bisogni indotti dal consumismo. Per un figlio, solo il meglio. Ma cos’è il meglio per un bambino?Giorgia Cozza risponde alla domanda che era stata il punto di partenza di Bebè a costo zero, la guida al consumo critico per futuri e neogenitori.Ora, in Bebè a costo zero crescono l’attenzione si sposta sui bambini più grandi, a partire dai 2 anni di età, fino alle soglie dell’adolescenza, perché se accogliere un bimbo a costo pressoché zero è possibile, è possibile anche crescerlo serenamente senza affrontare continue spese. L’ebook di questo libro è certificato dalla Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA) come accessibili da parte di persone cieche e ipovedenti. Conosci l’autore Giorgia Cozza è una mamma-giornalista, specializzata nel settore materno-infantile, autrice di libri per bambini e numerosi manuali per genitori, divenuti un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero.È stata relatrice in numerosi congressi per genitori e operatori del settore e ospite di trasmissioni televisive per rispondere a quesiti legati all’accudimento dei bimbi e a uno stile genitoriale ecocompatibile.