CAPITOLO III

Alimentazione da 0 a 6 mesi

Che cosa è necessario acquistare per nutrire il vostro bimbo nei primi mesi di vita, assicurandogli un’alimentazione adeguata, di qualità, ideale per la sua crescita e il suo benessere?

Niente.

La natura ha già pensato a tutto.

Latte di mamma, unico e inimitabile

Latte di mamma. L’alimento unico, inarrivabile, ideale per il cucciolo d’uomo. Qualcuno potrebbe chiedersi perché parliamo di latte materno in una guida al consumo critico per futuri e neogenitori, una guida in cui si cerca di valutare cosa potrebbe essere effettivamente necessario per il bebè, cosa è del tutto superfluo, cosa potrebbe rivelarsi utile in determinate situazioni. La risposta è che non si può affrontare il discorso alimentazione senza fare riferimento al latte materno. Nei primi sei mesi di vita, infatti, il bambino non ha bisogno di altro1. A ciò che serve per nutrirlo, dissetarlo, consolarlo, farlo crescere al meglio, ha pensato la natura, dotando ogni madre dell’alimento specie specifico2 per la razza umana. Detto anche il “sangue bianco” il latte materno è assolutamente inimitabile: non solo non è possibile riprodurre la ricchezza di sostanze nutritive e biologicamente attive in esso contenute, ma la sua composizione varia costantemente adattandosi alle esigenze del bambino nel corso della crescita, durante la giornata, addirittura durante la stessa poppata. E ancora, il latte di ogni madre è diverso e la stessa mamma produce un alimento differente per ogni figlio!


In una parola, il latte materno è “vivo” e come tale assolutamente ineguagliabile.


Quanto detto, naturalmente, vale per tutte le donne, e i vecchi luoghi comuni sulla “bontà” del latte, o sul suo potere nutritivo, sono da respingere con fermezza: ogni madre ha il latte perfetto per la sua creatura, l’alimento ideale per lui.


Dimentichiamo anche l’espressione, non veritiera, che spesso viene utilizzata parlando delle formule artificiali: il detto “crescono bene uguale anche con il latte artificiale”, è stato smentito da una lunga serie di studi. Con questo non si vuol far preoccupare chi, come intere generazioni di donne, non è purtroppo riuscita a nutrire al seno il proprio bimbo, ma non si può tacere quella che è un’incontestabile evidenza scientifica. Nessuna formula, per quanto “perfezionata”, in modo da avvicinarsi il più possibile alla composizione del latte materno, potrà mai eguagliarla3.

Latte materno, perché?

L’allattamento non è uno strumento per garantire la salute, ma una parte della salute stessa. Non è un mezzo, ma un fine… non è uno sforzo, e men che meno un sacrificio che la donna fa per il bene di suo figlio, ma una parte della sua stessa vita. Un diritto che nessuno le può togliere.
Carlos González

Perché nutrire al seno il proprio bambino? Prima di tutto perché è un atto d’amore. Un’esperienza bellissima, gratificante, profonda per la madre e per il suo bambino. È un aspetto importante della maternità, l’ideale completamento della gravidanza e della nascita. Il cucciolo d’uomo al seno di sua madre trova tutto ciò di cui ha bisogno, affetto, contatto, rassicurazione. E poi, naturalmente, ci sono i vantaggi per la salute.

Fa bene al bimbo

Citare tutti gli studi e le ricerche che si sono occupate di questo argomento sarebbe impresa davvero ardua. L’elenco dei benefici che l’allattamento assicura al bebè, sia nel periodo in cui è allattato (e quindi nei primi anni di vita), sia nel “lungo periodo” continua, infatti, ad allungarsi4. Ci limitiamo a citare alcuni degli aspetti che rendono tanto prezioso il latte di mamma.


Una crescita ottimale. Sul fronte nutrizionale il latte materno è perfettamente calibrato per soddisfare le esigenze del cucciolo d’uomo. Le proteine accelerano la formazione dei tessuti, rispettando i ritmi di crescita del bebè, non sempre uguali nelle varie fasi dello sviluppo. Gli zuccheri forniscono energia e contemporaneamente facilitano la maturazione delle mucose intestinali; i grassi favoriscono lo sviluppo delle cellule del sistema nervoso e vengono assimilati e utilizzati dall’organismo in modo ottimale (così come ottimale è l’assorbimento di ferro e vitamine). Secondo recenti studi, infine, dopo l’anno, quando la quantità di latte che il bimbo beve quotidianamente si riduce, vi è un progressivo aumento dei grassi in esso contenuti (come se ci fosse una compensazione tra la minore introduzione dell’alimento materno e l’aumentata concentrazione di grassi).


Protezione dalle malattie infettive. Alla nascita il bimbo è provvisto di una scorta di anticorpi che la madre gli ha trasmesso tramite la placenta. L’immunità assicurata dalle immunoglobuline materne è però solo temporanea; a garantire il proseguimento di questa protezione e favorire lo sviluppo del sistema immunitario del bambino è il colostro, il primo latte che è un concentrato di anticorpi e andrebbe considerato, soprattutto per i prematuri, come un vero e proprio farmaco salvavita.


Successivamente, il latte materno rappresenta uno “scudo” contro germi e virus, grazie agli anticorpi e alle sostanze difensive che contiene (ad esempio la lattoferrina che protegge l’intestino, il lisozima che è a guardia delle mucose, ecc.)5. Il bimbo è quindi meno esposto al rischio di malattie respiratorie acute, infezioni gastrointestinali, otiti6.


Recenti ricerche hanno dimostrato che dopo il primo compleanno del bambino aumentano le proprietà antibatteriche del latte.


Difesa dalle allergie. Non solo evita al bimbo il rischio di allergie nell’immediato (nessun bambino è allergico al latte di sua madre, mentre capita di frequente che ci siano reazioni alle proteine del latte vaccino e quindi della formula artificiale), ma assicura una protezione a lungo termine da allergie alimentari e respiratorie.


Sviluppo facciale e della dentatura. La suzione al seno, grazie all’attività dei muscoli delle guance, favorisce uno sviluppo facciale corretto e riduce il rischio di problemi ortodontici e di pronuncia.


Riduce il rischio di malattie croniche, quali il diabete e le malattie cardiovascolari.


Previene problemi di sovrappeso e obesità7. Più a lungo il bimbo è allattato (fino ai sei mesi in modo esclusivo e, in seguito, integrando le poppate con cibi solidi) minore è il rischio di dover fare i conti con un eventuale sovrappeso nell’infanzia. L’allattamento ha anche una funzione “educativa” in questo senso, poiché insegna al bambino ad autoregolarsi (mangiando quando ha fame) e alla mamma a non “sovralimentare” il piccolo.

…e alla mamma!

L’allattamento è l’ideale per il bambino, ma anche per la mamma. Nutrire al seno, infatti, assicura a ogni donna effetti benefici, immediati e a lungo termine. Subito dopo la nascita del bebè la suzione stimola la contrazione dell’utero, riducendo le perdite ematiche e quindi il rischio di emorragie post-partum8. In seguito l’allattamento favorisce il ritorno al peso forma e, generalmente, ritarda il ritorno del ciclo mestruale permettendo così una tesaurizzazione delle energie materne, poiché il fatto di non avere perdite ematiche permette di ricostituire più rapidamente le scorte di ferro perdute durante il parto.


Ma gli effetti più “notevoli” sono probabilmente quelli a lungo termine: allattare protegge dal rischio di artrite reumatoide e osteoporosi9. È stato dimostrato che lo scheletro diventa più resistente e si riduce il rischio di frattura al femore. L’allattamento protegge anche dal tumore alle ovaie10 e al seno11 (in particolare dalla sua insorgenza nel periodo della premenopausa).


Inoltre, più è lungo il periodo in cui la madre allatta e maggiori sono i vantaggi per la sua salute; ad esempio, gli studi hanno evidenziato un collegamento tra i mesi di allattamento e la riduzione di incidenza del cancro al seno (più a lungo si allatta e più si riduce il rischio di sviluppare questa patologia).


Sottolineiamo, infine, che l’allattamento non fa bene solo al fisico: studi in corso e da poco conclusi gli attribuiscono un effetto preventivo nei confronti della depressione post partum, dalla semplice malinconia al disturbo psichiatrico12.

È comodo, igienico, sempre pronto

Una bella passeggiata, una gita fuori porta, una giornata trascorsa in spiaggia o in alta quota con il proprio bambino. Se la madre allatta al seno non le serve niente: l’alimento materno è sempre disponibile, già pronto alla temperatura ottimale, l’igiene è garantita.


Una comodità che la mamma può apprezzare quotidianamente anche a casa sua quando, ad esempio, non deve alzarsi nel cuore della notte per preparare un biberon, ma le basta offrire il seno al proprio piccino, restando comodamente sdraiata a letto.

Sicurezza garantita

Nell’estate del 2007 l’allarme infezioni che ha avuto per protagonista il latte in polvere ha conquistato le prime pagine dei quotidiani in diversi Stati europei. Al centro dell’attenzione alcune confezioni di formula artificiale contaminate da un microrganismo – l’Enterobacter sakazakii – responsabile in passato di infezioni nei lattanti con esiti anche drammatici. Sette le notifiche al sistema d’allerta comunitario (Rassf, Rapid alert system for food and feed) provenienti da diversi Stati membri, notifiche cui, in alcuni casi, ha fatto seguito il ritiro dai punti vendita di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute del bebè (a rischio di infezione, in particolare i piccoli prematuri e i bimbi immunodepressi)13. L’argomento non è nuovo, periodicamente si torna a parlare del rischio di contaminazione del latte in polvere, un rischio che si può ridurre attenendosi a delle precise norme igieniche nella preparazione del pasto del bebè, ma che non è possibile eliminare del tutto. Solo al seno, infatti… la sicurezza è garantita!

Bebè a costo zero - 3a edizione
Bebè a costo zero - 3a edizione
Giorgia Cozza
Guida al consumo critico per accogliere e accudire al meglio il nostro bambino.Una guida al consumo consapevole per scoprire cosa è davvero indispensabile o utile acquistare durante la gravidanza e la prima infanzia. Carrozzine, vestitini, omogeneizzati: quanto costa avere un bambino oggi?Le statistiche parlano di un investimento di migliaia di euro solo nel primo anno di vita. Bebè a costo zero di Giorgia Cozza, è la guida al consumo critico e consapevole nell’affollato mondo dei prodotti per l’infanzia per scoprire cosa sia davvero indispensabile o utile durante la gravidanza e la prima infanzia, distinguendo tra reali esigenze e bisogni indotti dalla pubblicità. Il libro offre proposte e suggerimenti pratici per evitare spese inutili, con un occhio di riguardo all’ambiente e, soprattutto, per circondare il bambino solo di quanto può favorirne lo sviluppo psico-fisico, facendone una persona serena e armoniosa. Conosci l’autore Giorgia Cozza è una mamma-giornalista, specializzata nel settore materno-infantile, autrice di libri per bambini e numerosi manuali per genitori, divenuti un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero.È stata relatrice in numerosi congressi per genitori e operatori del settore e ospite di trasmissioni televisive per rispondere a quesiti legati all’accudimento dei bimbi e a uno stile genitoriale ecocompatibile.